Necropoli di Beit She'arim בֵּית שְׁעָרִים | |
Stato | Israele |
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Regione | Catena del Carmelo e nord della Samaria |
Territorio | Piana di Esdraelon |
Superficie | 64,3 ha |
Sito istituzionale |
Necropoli di Beit She'arim è un sito archeologico della Catena del Carmelo e nord della Samaria.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaIl Parco Nazionale di Beit She'arim (il cui nome significa casa delle porte) è un parco nazionale vicino ad Haifa, a sud del Monte Carmelo, nel nord di Israele. L'antica città fu costruita su una collina in uno sperone occidentale del Monte Carmelo e fa parte della Bassa Galilea. La necropoli era disposta in una vallata sul versante settentrionale.
Quando andare
modificaIl caldo clima mediterraneo rende consigliabile la visita nei mesi invernali più freschi, anche se le grotte della necropoli e il parco alberato offrono un po' di ombra, nei caldi mesi estivi le ore mattutine sono le migliori per una visita.
Cenni storici
modificaReperti in forma di cocci testimoniano che la collina era abitata già nell'età del ferro. Ma la storia di Beit She'arim inizia con la sua fondazione al tempo del dominio erodiano; secondo lo storico ebreo Giuseppe Flavio, il luogo era la città amministrativa del regno della regina erodiana Berenike nella valle di Jezre'el.
Dopo la distruzione del secondo tempio nel 70 d.C. e l'espulsione della popolazione ebraica residente da Gerusalemme da parte dei romani, il consiglio ebraico, il Sinedrio, si stabilì dopo poche altre stazioni (precedentemente a Shefar'am) a Beit She'arim. Il luogo divenne un centro di apprendimento ebraico. Il famoso rabbino ebreo Yehuda Hanasi ha lavorato qui; anche se in seguito trasferì le città della sua opera a Zippori e vi scrisse la Mishna, si fece seppellire a Beit She'arim dopo 17 anni.
La tomba del rabbino Yehuda Hanasi fu in seguito sempre più visitata dai pellegrini ebrei e poiché agli ebrei era ancora proibito essere sepolti a Gerusalemme, molti ebrei dall'estero scelsero la necropoli come luogo di sepoltura. Lo testimoniano le iscrizioni ebraiche, ma anche greche, aramaiche e palmiriche nelle grotte funerarie.
Dopo il trasferimento del Sinedrio a Zippori, iniziò il declino della città, ulteriori danni furono causati dagli incendi dopo il terremoto in Galilea nel 386 - Beit She'arim riuscì a riprendersi come città bizantina.
Il luogo era ancora abitato sotto il dominio arabo, come testimoniano i ritrovamenti di lucerne del periodo omayyade e abbaside; intorno al 900 qui c'era una fabbrica di vetro. Fino all'epoca ottomana c'era un piccolo villaggio sulla collina, lo sceicco Abreik. Negli anni '20, la famiglia Sursuk, vendette gran parte della terra al Fondo nazionale ebraico e intorno al 1925 qui fu fondato un insediamento agricolo sionista.
Dal 1926, uno dei fondatori delle prime truppe ebraiche di autodifesa, gli HaShomer (guardie), visse sulla collina di Sheikh Abreik, una collina orientale delle montagne del Carmelo. Nel 1936 scoprì reperti ebraici in una grotta, poco dopo il tumulo fu identificato come l'antica Beit She'arim ("Casa delle Porte"). Durante le campagne di scavo sotto Benjamin Mazar nel 1936/40 e successivamente nel 1953/58 sotto Nahman Avigad sul versante nord della collina, fu scoperta una necropoli con numerose grotte sepolcrali di notabili di epoca talmudica oltre a una sinagoga e una probabile basilica bizantina.
La necropoli con numerosi rilievi con motivi ebraici è stata inserita nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 2015.
Come arrivare
modificaIn auto
modificaIl 1 vialetto di accesso è collegato alla . Questa corre parallela alla che deve essere lasciata a Yokne'am all'incrocio della o a nord all'incrocio di Ishai.
Permessi/Tariffe
modifica- 2 Bet She'arim National Park (Centro visitatori), ☎ +972 4-9831643. Adulto ₪ 22, Bambino ₪ 9, Adulto in gruppo ₪ 19, Bambino in gruppo ₪ 8, Studente ₪ 19, Anziano israeliano ₪ 11. Orari estivi: Dom-Gio e Sab: 08:00-17:00, Ven e giorni festivi: 08:00-16:00. Ore invernali: Dom-Gio e Sab: 08:00-16:00, Ven e giorni festivi: 08:00-15:00. Festivi: 08:00-13:00. L'ingresso al parco chiude un'ora prima dell'orario di chiusura. All'ingresso principale del parco nazionale c'è un centro visitatori, con servizi igienici e tavoli da picnic. Le grotte funerarie sono state numerate dagli archeologi e questa numerazione storica è stata mantenuta nell'area del parco. Concedetevi 1-2 ore per visitare la necropoli di Bet She'arim e altri 30 minuti se volete visitare la città alta con la scultura di Alexander Zayid.
Come spostarsi
modificaIl sito è diviso in più parti. Si arriva dalla collina superiore, poi si scende giungendo nei pressi della biglietteria dove si trova il parcheggio. Le tombe principali si trovano proprio accanto e la visita avviene a piedi. Il complesso della menorah è più distante e può essere visitato spostandosi in auto (seppur il sentieri è sterrato e poco agevole per le auto) oppure facendo una passeggiata.
- 3 Parcheggio.
Cosa vedere
modificaAlle spalle del centro visitatori
modifica- 1 Grotta del Capo Sidone (n° 26) (dietro il centro visitatori). Tomba del capo Sidone, a capo della comunità ebraica. Presenta una porta in basalto e un’iscrizione in greco da cui prende il nome.
- 2 Grotta della breccia (n° 27) (dietro il centro visitatori). Una breccia sopra la porta di pietra mostra il percorso che i ladri di tombe hanno fatto oltre la porta più massiccia per entrare nella grotta funeraria.
- 3 Grotta di Yitzhak Ze'ira' figlio di Shim’on (n° 25) (dietro il centro visitatori). Piccola grotta sepolcrale con porta in pietra tipica di Bet She'arim. La porta oltre a imitare una porta in legno contiene un anello per consentire la chiusura.
Sentiero superiore
modificaSulla cima della collina di Bet She'arim. Sopra il complesso funerario si trova una scala in pietra che serviva probabilmente per svolgere cerimonie di commemorazione dei defunti sepolti nelle camere funerarie sottostanti.
- 4 Mausoleo. A destra del sentiero si trova la base di ciò che doveva essere un mausoleo oggi vuoto.
- 5 Cisterna grande (n° 24). Questa cisterna venne dapprima utilizzata come grotta sepolcrale. Dalle ricerche archeologiche infatti sono stati trovati diversi oggetti, tra cui alcuni di fede cristiana.
- 6 Cisterna piccola (n° 29). Questa cisterna assieme a un’altra a breve distanza conteneva l’acqua di riserva per questa località.
- 7 Grotta non scavata (n° 30) (sul Sentiero Superiore, superando due cisterne (24, 29)). Qui i ladri di tombe si sono limitati a spingere da parte la porta di pietra ma non sono riusciti ad entrare, e rimane inesplorata. All’interno rimane un sarcofago.
- 8 Grotta di Sara (n° 21). È una piccola tomba a quattro camere, un'iscrizione greca dice che Teodosia, chiamata anche Sara di Tiro e fu sepolta qui.
- 9 Grotta dell'Unico Sarcofago (n° 23). Grotta con un largo ingresso cui è stato rinvenuto un solo sarcofago.
- 10 Grotta delle Colonne impegnate (n° 22). non aperta al pubblico. La particolarità di questa grotta consiste nell'avere due colonne scolpite sulla parete.
- 11 Grotta Lulav (n° 18). La grotta presenta due camere. In una è presente all'ingresso un'iscrizione in greco: "Dio, ricordati del tuo servitore Sarcados". All'interno presso il secondo arco a destra e a sinistra si trovano due decorazioni con rami di palma.
- 12 Grotta qui riposa l'amato (n° 15). Una catacomba con un arcolosio in cui è dipinto in rosso la scritta in greco "Qui giace l'amato".
- 13 Grotta dei Mercanti di Tessili (n° 19). Questa grotta è formata da tre camere con 6 diverse iscrizioni. Una in greco e dipinta di rosso recita: "Benjamin, figlio di Giulio, il mercante di tessuti, figlio dell'eccellente Makrobios". Un'altra iscrizione: "Sabirius figlio di Sabinus, capo dei tintori." Tutti questi elementi hanno evidenziato il collegamento col commercio dei tessuti, da cui il nome. Vi sono anche bassorilievi di una testa e una menorah, inoltre un'altra iscrizione recita: "di Socrate". C'è anche un'iscrizione bilingue, nella porzione greca "Daniel figlio di Ada di Tiro" e in ebraico la parola "Shalom".
- Grotta Lulav
- Grotta qui riposa l'amato
- Grotta dei Mercanti di Tessili
Sentiero inferiore
modificaSentiero tra le grotte funerarie nella parte centrale del parco.
- 14 Grotta delle Maledizioni (n° 12). Una grotta con quattro camere, di cui in una è presente un bassorilievo con un'aquila. Qui delle iscrizioni greche e aramaiche parlano di maledizioni contro i ladri di tombe.
- 15 Grotta dell'ebreo siriano. Questa grotta contiene una menorah a destra dell'ingresso. Alla base di questa dei ladri hanno violato il muro di separazione con la Grotta delle Maledizioni. Anche qui sono presenti delle iscrizioni in greco.
- 16 Grotta dei gradini (n° 13). Grotta in cui è necessario scendere dei gradini, e in cui sono presenti 12 camere su due livelli. Qui vi sono iscrizioni in ebraico e greco di cui una recita: "Questo è il luogo di riposo di Yudan, figlio di Levi, per sempre in pace. Possa il suo luogo restare in pace.
- 17 Grotta del rabbino Yehuda Hanasi (n° 14). Venerata come luogo di sepoltura del rabbino Yehuda Hanasi. Un piazzale antistante l'imponente facciata a tre porte. Nella parte posteriore della grotta funeraria ci sono due tombe scavate nel terreno una accanto all'altra, che potrebbero corrispondere al tradizionale desiderio del rabbino Yehudy Hanasi di non essere sepolto in una bara/sarcofago.
- 18 Grotta delle Bare (n° 20). Dal piazzale, tre ingressi in un'unica facciata immettono nel complesso tombale. 135 sarcofagi, alcuni dei quali riccamente decorati, sono stati rinvenuti nel complesso delle catacombe di 75 x 75 m con numerose camere laterali. Particolarmente apprezzata è la "Madre delle Menorah", una menorah a sette braccia alta 1,9 m e larga 1,25 m scolpita nel muro di pietra. Questo è anche il motivo per cui il posto è stato persino onorato dal gabinetto israeliano. Ma sono presenti anche diversi sarcofagi con rilievi di animali e simboli esoterici.
- 19 Grotta museo (n° 28). Un'ex grande cisterna è stata trasformata in un museo, qui sono esposti numerosi reperti di Bet She'arim; sul pavimento giace un blocco di vetro di 8,8 t, la cui produzione probabilmente è andata storta, ma testimonia il passato della cisterna come vetreria.
Collina di Beit She'arim
modificaQuesto è il punto più elevato del sito, da cui è possibile godere di una bella vista panoramica. Qui si trovano anche le mura del sito e la statua equestre di Alexander Zaid.
- 20 Cinta muraria (strada d'accesso sulla sinistra). Qui sono state trovate anche la porta della città e una sinagoga.
- 21 Statua di Alexander Zaid. Una strada di accesso lastricata conduce al memoriale di Alexander Zayid. Questi arrivò in Palestina nel 1904 e fu uno dei fondatori del Bar Giora e poi dei membri della prima organizzazione ebraica di autodifesa HaShomer; una scultura in bronzo lo mostra come un combattente a cavallo. Da lui fu scoperta una prima antica grotta funeraria.
- 22 Basilica (Nei pressi del parcheggio). Un edificio pubblico lungo 40 m, che risale probabilmente all'epoca ebraico-talmudica della città ed è chiamato basilica.
- 23 Tomba di Sheikh Abreik. Poco distante dal monumento si trova il santuario di Sheikh Abreik un santo musulmano ancora luogo di pellegrinaggio per gli arabi. Lo sceicco Abreik è descritto come un santo locale che si ritiene abbia conferito alla vicina palude di al-Matba'ah proprietà curative che si diceva fossero utili nel trattamento dei reumatismi e dei disturbi nervosi.
Grotte della menorah
modificaIn 24 questa area si trova un complesso con diverse camere funerarie con rappresentazioni di simboli ebraici (menorah, santuari della Torah) che possono essere visitati solo con una guida dell'amministrazione del parco. Gli appuntamenti devono essere presi telefonicamente, di solito venerdì e sabato alle 10:30 e alle 11:00 allo +972 04-9831643.
- Grotta mausoleo (Nella parte superiore del complesso). All’Ingresso si trova un arco spezzato con decorazioni animali in rilievo. Mentre il pavimento è un bel mosaico.
- Grotta dell’arco della Torah. Qui si trovano quattro camere e un centinaio di tombe. Nella sala principale si trova una decorazione con l’arca della Torah, dei leoni e una menorah. Nella sala opposta un gladiatore ebreo, un’iscrizione e una figura che rappresenta il passaggio al mondo dei morti.
- Grotta del guerriero e della sua menorah. Questa grotta prende il nome dal bassorilievo di un guerriero su cui vi è sopra una menorah. Il bassorilievo è stato danneggiato da vandali, accanto c'è anche quello di una conchiglia. La grotta presenta cinque camere e circa 80 tombe.
- Grotta dell'inferno. Qui vi sono incise due navi mercantili e delle figure geometriche rettangolari. Inoltre era presente un poema del 900 d.C. in lingua araba poi scomparso. Nel 1936 durante i primi scavi archeologici gli archeologi Alexander Zayid e altri arrivarono qui ipotizzando di aver trovato l'antico sito di Beit Shearim.
- Grotta del cavaliere. Questa è la catacomba più grande con ben 16 camere e 380 sepolture con corridoi di vari livelli. L'ingresso avviene da una porta in pietra, inoltre vi sono diverse iscrizioni e simboli che richiamano anche un legame con la città di Palmira in Siria.
- Cisterna. La riserva di acqua è lunga 26 m e profonda 6 e venne utilizzata tra il II e il IV sec d.C. Durante il periodo britannico, ossia fino al 1948 venne utilizzata per nascondere un'arma segreta militare. Poi nel 2014 divenne oggetto di scavo.
Cosa fare
modificaL'area è adatta a delle passeggiate all'ombra degli alberi o a delle escursioni seguendo i sentieri. La presenza di tavoli all'aperto consente anche di fare dei picnic.
Acquisti
modificaIl negozio dell'amministrazione del parco vende gelati, bevande, snack e alcuni souvenir.
Dove mangiare
modificaAll'interno del sito non è presente nessun ristorante, meglio rivolgersi alle località vicine.
Dove alloggiare
modificaNon c'è nessun albergo vicino al sito. Conviene cercare nelle città vicine.
Sicurezza
modificaNessun problema di sicurezza.
Come restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
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