Micene Μυκῆναι Mykēnai | |
Stato | Grecia |
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Regione | Peloponneso |
Territorio | Argolide |
Superficie | 30 km² |
Sito istituzionale |
Micene è un sito archeologico dell'Argolide, in Grecia. Ospita l'antica Acropoli di Micene, inserita nell'elenco del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaL'antica città si trova nelle profondità della valle ai piedi delle montagne. A 2 km dal complesso archeologico si trova il villaggio di Mykines, costituito principalmente da negozi di souvenir e ristoranti.
Quando andare
modificaIl sito può essere visitato tutto l'anno, tuttavia nel periodo estivo il caldo può rendere estenuante la visita.
Cenni storici
modificaLa civiltà micenea
modificaAll'inizio del II millennio a.C. l'era del bronzo era in pieno svolgimento, la civiltà minoica nell'antica Creta terminò intorno al 1600 a.C. a causa della catastrofica eruzione del vulcano di Santorini. Intorno allo stesso tempo una nuova civiltà micenea cominciò a formarsi sulla terraferma, il cui sviluppo è associato alla migrazione nel Peloponneso degli Achei, le antiche tribù greche che vivevano in Tessaglia.
La civiltà micenea è a volte chiamata civiltà-palazzo, perché i suoi centri erano palazzi fortificati della nobiltà. Il livello della cultura micenea era incredibilmente alto per il suo tempo, aveva persino una sua propria scrittura - la cosiddetta scrittura lineare B, ispirata alla scrittura lineare A, usata dalla civiltà minoica di Creta.
La civiltà micenea cadde poi in rovina nel XIII sec. a.C. e presto scomparve, di fronte, apparentemente, a una grave minaccia militare (di solito è considerata come la migrazione dal nord delle tribù doriche) e a cambiamenti climatici anormali.
Micene
modificaMicene tra il XV e il XIII sec a.C. fu la più grande città greca e, forse, la capitale dello stato miceneo. Secondo la mitologia greca, la città fu fondata da Perseo. Perseo poteva reclamare il trono ad Argo, ma per caso uccise suo nonno e decise di lasciare la sua casa e fondare Micene. Uno dei re più famosi è Atreo, i cui figli erano Agamennone e Menelao protagonisti della famosa campagna contro Troia.
L'archeologia non conferma e, molto probabilmente, non sarà mai in grado di confermare le affascinanti trame della mitologia greca, ma riferisce che le prime sepolture a Micene appartenevano già al XVIII secolo a.C. Le fortificazioni più importanti appaiono nella città intorno al 1350 a.C. e continuano ad espandersi fino all'inizio del XII secolo a.C. cioè il periodo della guerra di Troia, poco dopo la quale la città brucia per non rinascere più. In età arcaica (VII-VI secolo a.C.) l'Acropoli di Micene era un santuario, poi distrutto, del quale restano anche tracce di epoca romana.
Gli scavi di Micene sono iniziati nel 1841 da parte di archeologi greci, ma la vera fama portata all'antica città si deve a Heinrich Schliemann. I suoi scavi sono iniziati nel 1876, quando trovò la famosa maschera d'oro attribuita ad Agamennone, anche se recenti studi hanno datato la maschera nel XVI secolo a.C., cioè 400 anni prima della guerra di Troia. Dopo Schliemann, gli scavi a Micene sono andati avanti. Un notevole numero di reperti interessanti sono presenti nel museo di Micene, ma i più preziosi si trovano nel Museo Archeologico Nazionale di Atene.
Miti di Micene
modificaSecondo la mitologia, Micene fu fondata dall'eroe Perseo. Dopo aver ucciso suo nonno per caso, non volle ereditare il trono di Argo e così divenne re di Tirinto, fondando Micene.
Un'altra leggenda narra che Atreo ebbe due figli, Agamennone e Menelao. Egisto, figlio di Tieste uccise Atreo e restaurò Tieste sul trono. Con l'aiuto di Tindaro re di Sparta, gli Atreidi mandarono di nuovo in esilio Tieste. Tindaro aveva due figlie maledette, Elena e Clitennestra, che Menelao e Agamennone sposarono. Agamennone ereditò Micene e Menelao divenne re di Sparta. Elena fuggì con Paride di Troia. Agamennone condusse una guerra di 10 anni contro Troia per riportare La moglie Elena a suo fratello. A causa della mancanza di vento, le navi da guerra non potevano salpare per Troia. Agamennone quindi sacrificò sua figlia Ifigenia seguendo i dettami dell'oracolo. Le divinità, essendo state soddisfatte da tale sacrificio, soffiarono sui venti e la flotta greca partì.
Finita la guerra, Agamennone ritornò a casa, ma fu ucciso nella sua vasca da bagno dalla moglie Clitennestra, che lo odiava per aver ordinato il sacrificio della figlia Ifigenia. Clitennestra fu aiutata nel suo crimine da Egisto, che regnò in seguito, ma Oreste, figlio di Agamennone, fu portato di nascosto nella Focide. Quando tornò da adulto uccise Clitennestra ed Egisto.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaL'aeroporto più vicino è quello internazionale di Atene Eleftherios Venizelos.
In auto
modificaMicene si trova a 14 km a nord di Argo sulla strada per Corinto e Atene. È più comodo viaggiare in auto, se ciò non fosse possibile, è necessario prendere un qualsiasi autobus da Atene, Argos o Nauplia. Questi autobus passano ogni ora e nelle tabelle degli orari compare Micene e attualmente (ottobre 2018) conducono sino al sito archeologico e non più nel paese di Fichti. (Φίχτι), a 2 km dell'antica Micene.
In autobus
modificaSi può prendere un autobus del consorzio KTEL da Nauplia o da Argo. Da Atene o da Corinto le corse arrivano sino al sito archeologico.
In taxi
modifica- Servizio taxi, ☎ +30 6946 431726.
Permessi/Tariffe
modificaPer la visita completa al sito bisogna pianificare un tempo di due ore circa. All'interno del sito sono presenti cartelli informativi dettagliati. Consigliato iniziare la vista da l museo e documentarsi con una guida per capire al meglio i singoli edifici.
- 1 Ingresso principale, ☎ +30 27510, +30 76585, efaarg@culture.gr. Da aprile a ottobre: 12€ intero, 6€ ridotto. Da novembre a marzo l'ingresso è la metà. Aprile: 08:00-19:00, maggio - 11 settembre: 08:00-20:00, 12 - 30 settembre: 08:00-19:00, ottobre: 08:00-18:00, novembre-marzo: 08:00-15:00. L'ingresso è valido per il sito di Micene, il tesoro di Atreo e il Museo.
- 2 Ingresso al tesoro di Atreo. Si accede con lo stesso biglietto per Micene. Questo ingresso permette di accedere solo al tesoro di Atreo.
Come spostarsi
modificaIl centro del complesso miceneo è una collina fortificata con l'acropoli. Intorno ad essa vi sono molte tombe tra cui tesoro di Atreo, una delle tombe più grandi. L'ingresso al sito si trova accanto al parcheggio. Da lì si può immediatamente salire sull'acropoli, scendere dall'altra parte e andare al museo, quindi lasciare il sito e andare a piedi o in auto al tesoro di Atreo (c'è un ingresso separato a 300 metri da quello principale, ma non c'è un vero e proprio parcheggio).
Cosa vedere
modifica- 1 L'acropoli. La collina è circondata da possenti mura di pietra, che sono chiamate ciclopiche, poiché dopo il crollo della civiltà micenea, durante i "secoli bui", i Greci credevano ingenuamente che pietre di queste dimensioni potevano essere mosse solo da creature mitiche come i ciclopi. Le mura in realtà furono costruite intorno al 1350 a.C., quando Micene, come tutte le città circostanti, iniziarono a rafforzarsi attivamente per combattere un nemico che oggi la storiografia non conosce. All'interno delle mura vi sono decine di rovine, tra i quali il palazzo del governatore (Megaron) sulla cima di una collina, gli edifici artigianali e dei capi militari, mentre altre rovine sono pesantemente danneggiate tali da rendere indistinguibili tra rovine greche e antiche.
- 2 La porta dei leoni. Il monumento più esaltante di Micene è la porta meridionale con un bassorilievo raffigurante due leonesse. Questa parte del muro (e con essa il bassorilievo) fu costruita poco dopo, verso la metà del XIII secolo a.C. Le leonesse simboleggiavano apparentemente Micene e sono diventate in seguito il simbolo stesso del sito. Questo è l'unico monumento scultoreo della civiltà micenea che possediamo.
- 3 Tomba circolare A. Una buona metà degli scavi micenei sono sepolture che prendono la forma di pozzi rotondi coperti di pietra dall'interno, le cosiddette tombe circolari. Il più imponente complesso di questo tipo è chiamato dagli archeologi Tomba circolare A e si trova all'interno delle mura della città: è qui che Schliemann ha fatto le sue scoperte sensazionali, dichiarandoli appartenenti all'epoca della guerra di Troia, anche se studiosi successivi hanno attribuito la sepoltura al XVI secolo a.C. all'epoca della fondazione della città. Più tardi i sovrani furono sepolti in lussuose tombe a cupola "tholos" fuori dalle mura della città; la più grande di queste tombe è il tesoro di Atreo. Nella tomba circolare A vi sono una serie di lastre di pietra verticali che ricordano quelle di Stonehenge. A differenza di altre rovine sono chiaramente visibili le complesse strutture degli edifici micenei, ma sul significato vi sono solo delle congetture.
- 4 Tomba circolare B. Questa tomba circolare è molto simile alla A, essa venne però scoperta per caso nel 1951 ottenendo il vasto corredo tra cui una maschera simile a quella di Agamennone.
- 5 Cisterna. Le enormi cisterne con acqua sorgiva divennero una novità dell'arte costruttiva micenea del XIV secolo a.C., quando l'antico Stato dovette affrontare una serie di pericoli esterni, e per mantenere una difesa efficace la città aveva bisogno di un approvvigionamento idrico affidabile. Le fonti dicono che il serbatoio è a una profondità di 18 metri e ha un'altezza di 5 m. E' possibile scendere giù tramite una scala in pietra scura e ripida. Ma se decidi di scendere, non dimenticare una lampada.
- 6 Museo archeologico di Micene. Uno dei musei archeologici più interessanti adiacenti al sito. La visita è indispensabile in quanto mostra solo i reperti micenei, permettendo di valutare il livello di sviluppo della civiltà antica. Ci sono anche oggetti metallici, ceramiche e persino frammenti di affreschi. Inoltre, il museo aiuta a capire la struttura e lo scopo di quelle rovine che vedrete sull'acropoli. Pertanto si suggerisce una visita al museo prima di andare sul posto.
- 7 Tesoro di Atreo (All'esterno del sito, lungo la strada di accesso). Questa è la più grande tomba micenea, fu costruita intorno al 1250 a.C. Schliemann la definì subito la tomba di Agamennone, ma poi ebbe un secondo nome: il Tesoro di Atreo (padre di Agamennone). La tomba è impressionante non meno delle pareti ciclopiche dell'acropoli. Si compone di enormi blocchi di pietra, il maggiore dei quali è l'ingresso e pesa 120 tonnellate, ed ha un'apertura triangolare all'ingresso, ridistribuendo il carico totale. L'altezza della sala interna è di 13,5 m, il suo diametro è di 14,5 m. Di grande importanza è anche l'arco in pietra perfettamente rotondo. La tomba era decorata con rilievi in bronzo e pietra, frammenti dei quali sono sopravvissuti fino ad oggi, ma furono portati via dalla Grecia all'inizio del XIX secolo e ora sono esposti nei principali musei europei. Se hai tempo, puoi passeggiare ed esplorare altre tombe più piccole, ma simili come struttura e sempre di epoca micenea.
- 8 Tomba di Clitennestra. Questa tomba risalente al 1250 a.C. è l'ultima ad essere stata eretta poco prima della distruzione di Micene. Costruttivamente è molto simile al Tesoro di Atreo e come descritto da Pausania si trova all'esterno delle mura di Micene, proprio perché la regina Clitennestra non era considerata degna di essere seppellita all'interno della città, dopo aver ucciso il marito Agamennone assieme ad Egisto.
- 9 Tomba di Egisto. Questa tomba risale al XV secolo a.C.
- 10 Porta nord. Questo ingresso alla fortezza è più piccolo rispetto alla porta dei Leoni e conduce direttamente al Megaron. E' formato da blocchi di pietra monolitica che costituiscono trave e architrave.
Cosa fare
modifica- 1 Ponte miceneo (Subito dopo il paese di Mikines, svoltare a destra su una strada sterrata). Esplorare il piccolo ponte miceneo costruito a grandi blocchi di pietra.
Acquisti
modificaNel villaggio vicino ci sono molti negozi di souvenir dove è possibile acquistare acqua e cibo. C'è un negozio di souvenir anche all'interno del complesso archeologico, lungo la strada per il museo. Il supermercato più vicino si trova ad Argo.
Dove mangiare
modificaSulla strada centrale del paese, i caffè e i ristoranti si susseguono uno dopo l'altro. Se il complesso archeologico è aperto, probabilmente c'è un posto dove mangiare. La sera è possibile trovare aperto solo il ristorante dell'hotel La Petite Planete, ma in bassa stagione tutto sarà chiuso. I prezzi sono moderati.
- 1 Kolizeras, ☎ +30 27510 76315, fax: +30 27510 76463, info@kolizeras.gr. Un grande ristorante che fa affari con gruppi di turisti. Le recensioni sono contraddittorie.
- 2 Electra. Ristorante con terrazza sulla strada principale.
Dove alloggiare
modificaQuando il complesso archeologico è chiuso, non c'è assolutamente nulla da fare a Micene, quindi conviene rimanere qui al massimo una notte. Se avete un'auto, la stessa operazione può essere fatta passando la notte ad Argo se non, ancor meglio a Nauplia.
- 1 La Petite Planete, ☎ +30 27510-76240. Un buon hotel di campagna con piscina e splendide viste sugli aranceti nella valle dell'Argolide. Nell'hotel si può cenare secondo il principio di una taverna greca, ovvero il cibo che è stato cucinato in giornata, senza un menu. Wi-Fi solo sulla terrazza e nella hall. Ottime recensioni.
- 2 Camping Atreus (all'ingresso del villaggio). €24. Piscina e Wi-Fi, buone recensioni.
Sicurezza
modificaNella stagione calda, prendete abbastanza acqua e non dimenticate la crema solare. Portare scarpe adatte perché in alcuni punti le pietre sono scivolose a causa delle migliaia di turisti. Il calore per la salita alla collina dell'Acropoli rende la visita faticosa e per questo motivo conviene eseguire la visita la mattina presto o la sera.
Come restare in contatto
modifica- Informazioni, ☎ +30 27510, +30 76585, efaarg@culture.gr.
Nei dintorni
modifica- 3 Tirinto, ☎ +30 27520, fax: +30 27520 24690, efaarg@culture.gr. 4€ intero, 2€ ridotto (feb 2018). Da novembre a marzo: 08:00-15:00, Da aprile all'11 settembre: 08:00-20:00, dal 12 al 30 settembre: 08:00-19:00, ottobre: 08:00-18:00. Solo il venerdì 12:00-17:00. Questo complesso è un sito Patrimonio Unesco dal 1999 e riveste una grande importanza per l'archeologia. Venne scavano dal famoso archeologo tedesco Heinrich Schliemann. Esso risale al 1400 a.C. per poi essere abbandonato attorno al 1200 a.C. Tuttavia rimangono importanti resti dell'architettura micenea.
- 4 Dendra (Midea, frazione di Nauplia), efaarg@culture.gr. 2€ intero, 1€ ridotto (feb 2018), da novembre a marzo 1€. Lun-Ven: 8:00-15:00. Sito preistorico poco distante da Nauplia, con tombe a tholos. Da questo sito proviene la panoplia di Dendra visitabile presso il Museo archeologico di Nauplia.
- 5 Heraion di Argo (Prosymna), ☎ +30 27520, efaarg@culture.gr. Ingresso libero. 8:00-15:00. Si tratta di un tempio dedicato ad Era scavato da Schiemann.