città dell'Iran centrale
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Esfahan
اصفهان
Veduta della piazza Naghshe Jahan
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Mappa dell'Iran
Mappa dell'Iran
Esfahan
Sito del turismo
Sito istituzionale

Esfahan o Isfahan è una città dell'Iran, capoluogo della provincia omonima.

Da sapere

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Tra le città iraniane, Esfahan è sicuramente quella più visitata dopo Teheran. Esfahan è conosciuta anche con il soprannome di "la metà del mondo". L'appellativo deriva da un proverbio persiano (Esfahān nesf-e jahān, Esfahan è la metà del mondo) che gioca con i suoni della linea persiana per celebrare le bellezze artistiche della città. La ricchezza della città, infatti, è dovuta ai suoi antichissimi monumenti e alla sua magnifica piazza centrale che le hanno più volte permesso di aggiudicarsi il titolo di "città più bella del mondo".

Cenni geografici

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Esfahan si trova nell'Iran centrale, a 400 chilometri dal Golfo Persico a un'altezza di 1590 metri sopra il livello del mare, nelle montagne dello Zagros.

Bagna la città il fiume Zayande che ha le sue sorgenti sui monti Zagros e dopo un percorso di 400 km si dissolve nel deserto formando le paludi di Gavkhouni.

Cenni storici

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Esfahān è una città molto antica, importante anche nell'Impero sasanide, fu conquistata dagli Arabi nel 642. Fece parte del Califfato abbaside finché Toghrul Beg, sovrano dei Grandi Selgiuchidi, la conquistò nel 1055 e la scelse come capitale del suo Sultanato. Perse la sua importanza con la fine del dominio selgiuchide in Persia. Fu poi occupata da Mongoli, che in seguito ad una rivolta degli abitanti saccheggiarono la città e sterminarono la popolazione, e dagli Afghani. Successivamente Esfahan fu capitale della Persia (1598 - 1722), periodo in cui era famosa per la produzione ed esportazione di bellissimi tappeti persiani. Ancora oggi l'economia della regione è strettamente legata alle industrie tessili e alla produzione e raffinamento del cotone e della seta, dal momento che il turismo sta conoscendo un periodo di crisi a causa della situazione politicamente instabile. Attualmente la città è devastata dalla recente - e non ancora conclusa - guerra contro l'Iraq e sono attivi numerosi progetti internazionali di conservazione e recupero delle opere artistiche, tra cui alcuni finanziati da istituti italiani.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Esfahan

Il centro di Esfahan è costituito dalla piazza Naqsh-e Jahan, conosciuta anche come Piazza Imam. Questa imponente piazza pubblica fu creata nel XVII secolo su commissione dello scià Abbas il Grande e su di essa si affacciano il palazzo Ali Qapu, la moschea dello Sceicco Lotfollah e la moschea dell'Imam. Sul lato settentrionale della piazza si erge la Porta Qeysarie che sfocia nel labirintico Gran Bazar.

  • 32.65239651.6687021 Boulevard Chahar Bagh (چهارباغ, i quattro giardini). Il viale, storicamente, è il più famoso di tutta la Persia. Collega le parti settentrionali della città a quelle meridionali ed è lungo circa 6 chilometri. Il suo lato orientale è contornato dai giardini Hasht Behesht e Chehel Sotoun


Come arrivare

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In aereo

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  • 32.7569351.8755772 Aeroporto internazionale di Esfahan (Isfahan Shahid Beheshti (IATA: IFN)). L'aeroporto, in origine solo militare, è stato aperto ai voli civili dopo la rivoluzione iraniana. Oggi ci sono collegamenti quotidiani con Teheran e Mashhad per quanto riguarda quelli interni e con Damasco, Dubai, Kuwait e Istanbul se si considerano i voli verso l'estero. Dall'aeroporto con circa 150.000 riyal si può acquistare un biglietto per il centro città.

In auto

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La città è molto ben collegata con tutte le maggiori città dell'Iran grazie a un complesso sistema di autostrade e strade statali.

In treno

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  • 32.54947851.6949453 Stazione dei treni. Esfahan è ben collegata a Teheran. Non ci sono, invece, treni per Shiraz. Il treno notturno Tehran-Esfahan costa all'incirca 8€ (gennaio 2015) e potrete viaggiare in un comodo vagone con posti letto.
    Dalla stazione centrale è possibile prendere il bus 37 fino alla stazione centrale degli autobus Safah e da lì il bus 91 per la città vecchia.
    Vi consigliamo di scendere alla fermata di via Chaharbag dove sono situati molti hotel, ostelli e locali in cui riposarvi ed acquistare qualcosa da mangiare se siete stanchi per il viaggio.
    Isfahan Railway Station (Q28169512) su Wikidata

In autobus

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Come già detto più su, Esfahan è molto ben collegata con le altre città. Non sarà difficile trovare un autobus per recarvi nelle città vicine o nella capitale. Ogni 15 minuti parte un autobus per Tehran e ne arriva un altro di ritorno dalla capitale. Il prezzo dei biglietti si aggira intorno ai 7€. Una delle migliori compagnie di trasporto su quattro ruote è la Royal che offre lo "European Standard" ovvero autobus di lusso con minibar e confortevoli posti a sedere.

Come spostarsi

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Con mezzi pubblici

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Spostarsi in autobus è sicuramente la scelta migliore: i biglietti costano circa 5000 riyal (10 centesimi di euro) e la rete del trasporto pubblico funziona abbastanza bene da consentirvi di visitare Esfahan in tutta comodità. Vi preghiamo solo di far attenzione che uomini e donne viaggiano separati, gli uomini in testa al pullman e le donne dietro. È vivamente consigliato rispettare gli usi locali per evitare spiacevoli situazioni.

In taxi

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Snapp! e Tapsi sono due delle app di car pooling della città. Ci sono 42 stazioni di bike sharing e 6 piste ciclabili. Le donne non sono ammesse secondo il decreto del Rappresentante della Guida Suprema a Isfahan Ayatollah Yousef Tabatabai Nejad e del Procuratore Generale Ali Esfahani.

Cosa vedere

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La piazza Naqsh-e jahàn
Mosche dello Scià
Moschea Sheikh Lotfollah, particolare dell'interno
Moschea di Sheikh Lotfollah
Palazzo Chehel Sotun
Moschea del Venerdì - particolare
Cattedrale armena
Ponte Si-o-se di sera

Piazze e viali

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  • 32.65716951.6766661 Naqsh-e jahàn (میدان نقش‌ جهاﻥ). È la piazza principale, anche nota come Piazza dello Scià. Questa piazza di incredibile bellezza contiene due moschee, un palazzo reale e un bazaar. Si tratta della più grande piazza storica al mondo dopo quella di Tienanmen in Cina ed è Patrimonio UNESCO. Quasi tutti i palazzi circostanti appartengono all'era Safavide. Gli abitanti di Esfahan amano riunirsi qui il venerdì sera e passare un po' di tempo in tranquillità o festeggiare qualche ricorrenza in uno dei costosi locali circostanti.

Moschee

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Le moschee di Esfahan vantano di essere le più belle dell'Iran e tra le più interessanti al mondo. Tra queste non perdetevi:

  • 32.65478851.677782 Moschea dello Scià. Oggi è chiamata la "Moschea dell'Imam", dopo la rivoluzione che portò l'Imam Khomeini al potere; tuttavia per i turisti questa rimarrà sempre la famosa "Moschea dello Scià". Costituisce un perfetto esempio di architettura classica iraniana oltre ad essere un capolavoro. Da moltissimi anni è inserita nei Patrimoni dell'Umanità UNESCO e il suo splendore - non in senso metaforico - è dovuto ai 7 colori dello smalto dei suoi mosaici. Non meno belle sono le iscrizioni nell'elaborata calligrafia shekaste, una delle varianti in cui può essere scritta la lingua farsi.
  • 32.65728451.6788783 Moschea di Sheikh Lotfollah (مسجد شیخ لطف الله). I lavori di costruzione di quest'altro capolavoro dell'età safavide iniziarono nel 1602 grazie ai finanziamenti dello scià Abbas I e all'instancabile lavoro del suo architetto Bahāʾ al-dīn al-ʿĀmilī, più semplicemente noto come Sheikh Bahai. L'intenzione originaria era quella di costruire un tempio privato per le celebrazioni della famiglia regnante e pertanto non furono progettati i minareti, la cui funzione è quella di invitare il popolo a recarsi in moschea per le celebrazioni. Testimonianza di quest'uso per cui era stata pensata, sono i passaggi segreti - oggi visitabili - che collegano la moschea al palazzo reale.
  • 32.66321751.6743714 Moschea Hakim. Forse meno bella delle altre due, questa moschea si caratterizza per la sua antichità. È una delle più antiche moschee di Esfahan. L'aspetto attuale è del 1656 ma il tempio sorge su una moschea più antica, risalente al X secolo (all'epoca la religione mussulmana aveva appena tre secoli di vita). Il magnifico portale, coperto dal fango, fu riscoperto negli anni 50 del XX secolo.
  • 32.66944451.6855 Masjed-e Jāmé (Moschea del Venerdì di Esfahan). La Moschea del Venerdì è probabilmente l'espressione architettonica più importante della dominazione selgiuchide in Persia (1038-1118). Moschea del Venerdì (Isfahan) su Wikipedia moschea del Venerdì di Isfahan (Q1256501) su Wikidata

Palazzi

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  • 32.65729851.6766786 Ālī Qāpū (Palazzo reale, عالی‌ قاپو). Fu costruito intorno al XVII secolo ed è composto da un enorme palazzo alto 48 metri e dotato di sette piani, ognuno dei quali accessibile da una diversa ripida scala a spirale. È sicuramente il primo posto che un turista vorrebbe vedere una volta giunto in Iran. Il palazzo deve il suo incanto e il suo fascino alla costruzione per così dire "musicale". Ogni nicchia e fessura nelle mura, finemente decorate, ha un'importanza acustica e permetteva ad un coro di relativamente poche persone di allietare con felicità il tempo libero del sovrano producendo effetti canori che altrimenti solo un'enorme coro avrebbe prodotto.Particolarmente notevoli sono i dipinti naturalistici, opera di Reza Abbassi, il pittore di corte di Abbas I. Si notano elementi naturalistici, faunistici e ornitologici.
  • Talar Ashraf (Palazzo di Ashraf). Costruito nel 1650 da Abbas II, è oggi utilizzato come ufficio militare e non può essere visitato. Distintivo di questo palazzo e del relativo periodo è l'influenza afgana sull'arte persiana. Non lontano si trova il palazzo ospitante il museo naturale che è - nello stile e nella forma - molto vicino al palazzo di Ashraf. Insomma, se non potete visitare l'uno, rimedierete con l'altro!
  • 32.65330751.6701367 Hasht Behesht (Palazzo degli otto paradisi). Costruito nel 1669, è oggi protetto dalla Soprintendenza iraniana ai beni culturali ed è pertanto visitabile. Originariamente era il palazzo ospitante l'harem del re.
  • 32.65739851.6719328 Chehel Sotoun (Palazzo delle 40 colonne). A dire il vero non sono proprio quaranta, ma questo numero nella lingua farsi, moderno persiano, ha anche il significato di "molto". Il nome quindi fa riferimento al particolare architettonico delle colonne, che qui, per ironia della sorte sono la metà e cioè 20. La funzione a cui anticamente - 1647 è la data della costruzione - fu destinato questo palazzo era religiosa: doveva ospitare le celebrazioni ufficiali della casa reale, come matrimoni, ricevimenti e visita di ambasciatori. Oggi è uno dei nove giardini persiani iscritti nella lista UNESCO.

Il termine arabo-persiano per scuola è madrasa o madreseye. Perciò, se sfogliando una guida, o leggendo una carta della città troverete questo termine, sappiate che vi trovate in presenza di una scuola o d'una università. Tre sono le principali istituzioni di questo tipo di Esfahana:

  • 32.66055651.6763899 Madreseye Sadr. Sadr Madrasa (Isfahan Grand Bazaar) (Q5895245) su Wikidata
  • Madrasa Madar Shah. Oggi "Scuola dell'Imam Jafar Sadegh" è un edificio costruito durante il sultanato di Hossein, un re safavide iraniano, e oggi funziona come istituto di scienze teologiche per formare nuovi imam. La cupola e il grande muro giallo rendono quest'edificio immediatamente riconoscibile e splendente. L'entrata decorata in oro e argento e le piastrelle artistiche rendono anche questo edificio un capolavoro architettonico. Le arcate nell'atrio interno centrale danno, ognuna, accesso ad una camera per studenti.
  • Madreseye Khaju.

Chiese armene

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  • 32.63483951.65581110 Cattedrale armena (Սուրբ Ամենափրկիչ Վանք) (Un isolato a est di via Nezami). Free. Cattedrale del XVII secolo. All'interno si trovano meravigliosi dipinti e cappeti persiani che coprono un pavimento in piastrelle di ceramica finemente decorate. Le pitture dal tipico colore blu dominante narrano la creazione dell'uomo e a sua la sua cacciata dal paradiso terrestre.
  • 32.6363851.65783411 Chiesa armena di Betlemme. Free. Ad appena cinque minuti a piedi dalla cattedrale armena, ecco quest'altro incantevole esempio di commistione armeno-persiana. La chiesa, costruita nel XVII secolo, conserva ancora dei bellissimi affreschi.
Ponte Si-o-se

Il fiume Zayandeh è una ricchezza di questa regione. Non solo perché da tempi antichissimi ha reso fertile il terreno garantendo l'insediamento umano e le attività agricole e industriali, ma anche perché lungo il suo corso sono sorti numerosi ponti. E già che c'erano, gli iraniani, hanno pensato bene di non creare semplici ponti ma di decorarli fino a farli diventare opere d'arte in un gioco incantevole di luce tra acqua e sole/luna. Oggi molti di questi sono patrimonio UNESCO.

  • 32.62698451.71753512 Pol-e Shahrestan (Ponte Shahrestan). Opera degli artigiani dell'XI secolo, è uno dei ponti più antichi dell'intero Iran.
Pol-e Khaju
  • 32.63666751.68333313 Pol-e Khaju (Ponte Kahju, پل خواجو). La sua bellezza - si narra - è indescrivibile ma se volessimo spendere un paio di parole basterà dire che fu costruito nel 1650 ed è il simbolo di ogni agenzia turistica del territorio. La sua costruzione si deve a Abbas II. L'intera costruzione è sorretta da 24 archi che si snodano sui 130 metri di lunghezza e 12 di spessore. Ogni blocco di pietra è lungo almeno 2 metri. Ogni arco misura in altezza 21 metri. Il ponte rappresenta un esempio dei pochi ponti capaci di reglare il flusso del fiume grazie alla chiusura e apertura di portoni posizionati in corrispondenza degli archi. Questo sofisticato sistema di ponti serviva come mezzo di irragazione dei campi circostanti, quando si verificavano periodi di siccità e la città non era ancora tanto estesa da arrivare qui. Oggi, smessa la funzione di aiuto ai contadini, il ponte rimane a tutto vantaggio dei turisti per regalare loro attimi di viste mozzafiato sulla città o per riposare seduti in qualche punto ad ammirare il corso del fiume.
  • 32.64444451.667514 Si-o-Seh Pol (Ponte dei 33 archi, سی و سه پل). Eretto nel 1602, è uno dei meglio conservati esempi dell'era safavide. Commissionato nel 1602 dallo scià 'Abbas I il Grande al suo cancelliere Allahverdi Khan Undiladze, è composto da due file di 33 archi. C'è una passerella più grande all'inizio del ponte dove scorre il fiume fiume Zayandeh, che supporta una sala da tè.
  • Pol-e-Joui (پل جویی). Anch'esso testimonianza dell'epoca safavide, il ponte fu costruito nel 1665.

Giardini

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Non dimenticate di passare da due importanti giardini pubblici di Esfahan:

  • 32.63916751.69861115 Giardino Botanico. Costruito negli anni '90 e utilizzato per scopo ricreativo e culturale, è un'enorme area con più sezioni, una cascata e un padiglione adibito a mostre.
  • 32.64083351.60944416 Parco degli uccelli (باغ پرندگان اصفهان). A dispetto del nome contiene anche specie animali diverse dagli uccelli. Si tratta di un'area di quasi due ettari, utilizzata a scopo ricreativo.

Altri monumenti

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  • 32.64812451.57033917 Atashgah (Tempio del fuoco, آتشگاه اصفهان). Il nome deriva dal persiano "atas", fuoco. In effetti si tratta di un tempo zoroastriano dedicato al fuoco e anche se non site adepti di Zarathustra, vi conviene visitare questo tempio per la vista mozzafiato sulla città; si trova infatti su una montagna, direttamente a picco sulla città. I pullman che conducono qui sono solitamente quelli blu, ma per sicurezza chiedete all'autista.
  • Buqe'h-ye Ibn-Sina (Scuola di Avicenna). Avicenna, il famoso medico e filosofo arabo, che indirettamente permise a Dante di conoscere la filosofia aristotelica e quindi di donarci la Divina Commedia, ebbe qui la sua scuola. L'edificio risalente al XII secolo è un altro dei tesori di Esfahan.
  • 32.65916751.69083318 Tomba di Nizam al-Mulk (آرامگاه نظام‌الملک). Forse da noi è poco conosciuto, ma qui Nizam al-Mulk è uno dei personaggio storici più emblematici del periodo selgiuchide. Ed è proprio qui, a Esfahan, che egli riposa.
  • 32.52184551.51512919 Piccionaia di Esfahan. I piccioni viaggiatori non sono un'invenzione solo europea; Anche Esfahan e i suoi abitanti li conoscevano e nel XVII secolo fu costruita per loro questa torre. Non sappiamo se i piccioni portassero effettivamente al destinatario i messaggi affidatigli ma è sicuro che i loro escrementi hanno fertilizzato a lungo i terreni dei contadini del luogo.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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manufatto tipico di Esfahan

Non c'è posto migliore per gli acquisti a Esfahan che il bazaar, ma fate attenzione ad evitare quello (e i negozi vicini) della piazza centrale. Qui per i turisti c'è l'8% di tasse in più. Bisogna aggiungere che i commercianti di Esfahan sono considerati dagli stessi iraniani come i più scaltri del paese. Marco Polo racconta di come fossero cattivi e poco affidabili i venditori del tempo.

Il prodotto tipico dell'Iran, come forse vi ricorderà l'antico nome (Persia), sono i tappeti. Nei bazaar e nei piccoli negozi ne troverete di ogni fattura, dimensione e...costo. Qui arriva la nota dolente, perché se è vero che generalmente il cambio euro-riyal è a vostro vantaggio, è anche vero che i tappeti rimarranno comunque molto costosi e difficili da trasportare anche se nei negozi più grandi potrete chiedere una spedizione all'estero.

Un altro prodotto tipico sono i manufatti su osso di cammello. Molto spesso si tratta di piccole icone o miniature di unica bellezza.

Se volete un consiglio, evitate di acquistare un oggetto al primo negozio che visitate; spesso lo troverete qualche metro più in là a costi sensibilmente ridotti.

Come divertirsi

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Dove mangiare

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In molti parchi pubblici potrete affittare un tappeto e comprare un te dal custode del parco e godervi uno spuntino sull'erba. Non sarete i soli; molti abitanti del posto lo fanno di routine e porteranno cibo fatto in casa dal profumo inconfondibile che vi costringerà, se inizialmente non avete fame, a correre ad acquistare qualcosa di tipico.

Tra i prodotti gastronomici locali non dimenticate di assaggiare:

  • il Kebab Chelo o Kebab con riso, un must dell'intero Iran qui venduto in particolari varianti regionali.
  • il Beryani, il tipo pasto di Esfahan a base di polmone di pecora. Da evitare solo se siete a dieta o se non amate la cucina esotica. Si tratta di un piatto dal sapore insolito per noi, molto ricco di grassi.
  • il Fereni, una mistura di latte e farina di riso. Lo troverete principalmente in un locale che si chiama 32.65882551.6784591 Fereni Hafez (فرنی حافظ) (nei pressi della piazza principale). 3000-5000 riyal (0.10€). Questo piatto è tipico solo di Esfahan, quindi non fatevelo sfuggire se passate di qui, a meno di non voler ritornare in questa stupenda città.

Per quanto riguarda le bevande, non dimenticate che è contro le usanze islamiche bere alcolici, quindi evitate il più possibile di farvi vedere. La bevanda tradizionale è il te, disponibile in un'enorme varietà di miscele e gusti.

Dove alloggiare

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Prezzi modici

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  • 32.66356451.6697891 Ostello Amir Kabir, via Charbagh (La fermata dell'autobus è proprio davanti all'entrata), +98 311 222 72 73, fax: +98 311 221 02 55, . Dormitori: IRR 250.000; singole: IRR 400.000 doppie: IRR 600.000; triple: IRR 900,000. Ostello popolare tra gli escursionisti con poche pretese a causa dei bassi prezzi; tuttavia molte recensioni sottolineano la scarsa pulizia.

Prezzi medi

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  • 32.6649451.6825932 Dibai House, 1 Masjed Ali Alley, +98 311 220 97 87, fax: +98 311 220 97 86, . €40/60/80 per stanza a notte; sconti per permanenze maggiori di una settimana. È un hotel che rende bene l'atmosfera di Esfahan e racconta la storia della città a cominciare dall'edificio in cui è ubicato: un palazzo safavide del XVII secolo con tutte le comodità moderne. Posizione ideale, vicino al centro storico e personale molto accogliente.
  • 32.65259451.6757823 Hasht Behesht Hotel, Ostandari st, +98 311 221 486869, . 60€ doppia/notte. Comodo, bellissimo palazzo, posizione centrale. Insomma, una sistemazione assolutamente da non sottovalutare.

Prezzi elevati

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  • 32.66821351.6755574 Bekhradi Historial Residence (وب سایت خانه تاریخی بخردی،), No. 56 Sonbolestan Alley, Ebn-e-Sina, piazza Shohada, +98 311 4482072-3, fax: +98 311 4882073, . dai 50 ai 100€ a persona. Si tratta della tipica khan-e-sonnati (casa tradizionale iraniana), situata in un tranquillo quartiere con un ristorante annesso, l'hotel offre 5 bellissime stanze (internet incluso nel prezzo). Si trova appena a Nord della piazza centrale.
  • 32.65153251.6706475 Abbasi Hotel, via Amadegah, +98 31 3222 60 10 19, . Hotel situato in un bellissimo palazzo con più di trecento anni alle spalle. Fu costruito dallo scià Abbass per la madre. L'hotel dispone di un grazioso ristorante annesso.
  • 32.64159851.656956 Kowsar International Hotel. Hotel di lusso sul fiume Zayandeh.
  • 32.6522551.668337 Hotel Ali Ghapou, Chahar Bagh Ave, +98 311 2227922, fax: +98 311 2216049. 97 stanze e 4 suite lusso a vostra disposizione.
  • 32.64476651.6553578 Aseman Hotel, +98 311 235 41 41, . Hotel con vista sul fiume Zayandeh.


Sicurezza

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Vale quanto detto per l'intero stato. L'Iran è un posto abbastanza sicuro in cui recarsi. Se si osservano i principali precetti islamici e si evita di creare confusione, state tranquilli che la vostra permanenza sarà tranquilla e piacevole. Tra le principali norme vigenti c'è l'astensione dalle bevande alcoliche e dalle droghe e il divieto per le donne di girare a capo scoperto (non esiste tuttavia il burqa). In ogni caso, troverete ovunque agenti di polizia intenti a vigilare sulla sicurezza pubblica.

Oltre al visto, si prega di notificare la propria presenza in Iran all'ambasciata italiana di Teheran.

Come restare in contatto

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Internet

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Se il vostro hotel non dispone di Internet, non vi preoccupate; la maggior parte delle caffetterie del centro offre un servizio Internet point. Il posto migliore per connettersi, tuttavia, rimane la Biblioteca Nazionale di Esfahan a poche centinaia di metri dalla piazza centrale.

Nei dintorni

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Itinerari

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Tra le città nei dintorni da non perdere:


Altri progetti

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CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).