Gradisca d'Isonzo è una città del Friuli-Venezia Giulia.

Gradisca d'Isonzo
Mura di Gradisca
Stemma
Gradisca d'Isonzo - Stemma
Gradisca d'Isonzo - Stemma
Stato
Regione
Territorio
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Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
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Posizione
Mappa dell'Italia
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Gradisca d'Isonzo
Sito del turismo
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Fa parte dei Borghi più belli d'Italia.

Cenni geografici modifica

Nella pianura friulana, Gradisca si trova sulla sponda destra dell'Isonzo, a poca distanza dal confine sloveno, dal mare Adriatico, dalle Alpi Giulie. Dista 6 km da Redipuglia, 11 da Gorizia, 20 da Palmanova, 23 da Duino, 30 da Grado.

Cenni storici modifica

È il Quattrocento, con la Repubblica di Venezia, il secolo di nascita effettiva della città, anche se Gradisca è documentata nel 1176 come aggregato di sette famiglie contadine slave e latine. Il silenzio documentale sul borgo primitivo si interrompe con la decisione di Venezia, che nel 1420 si è impadronita di tutto il Patriarcato di Aquileia, di fortificare il luogo come baluardo contro le incursioni dei Turchi, tutt'altro che infrequenti in Friuli. Fra il 1479 ed il 1511 nasce la città fortezza al cui perfezionamento mette mano nel 1500 anche Leonardo da Vinci su incarico della Serenissima.

Nel 1511 la fortezza viene assalita da Massimiliano I d'Asburgo: inizia così il periodo austriaco della città, che Venezia non riuscirà a riconquistare, contribuendo così alla sua fama di inespugnabilità. Gradisca viene elevata a contea ed è venduta dall'imperatore ai principi di Eggenberg, ai quali si deve il periodo di maggior splendore del luogo; si regola con proprie leggi, batte moneta, si abbellisce di palazzi e si dota di istituzioni pubbliche. Finita la dinastia, la città torna sotto il dominio diretto della casa imperiale austriaca; annessa alla contea di Gorizia vede drasticamente limitata la propria autonomia.

Al 1863 risale l'abbattimento di parte delle mura per costituire la Spianata, che diventa luogo principale di incontro cittadino. Alla prima guerra mondiale è legato il terribile ricordo della città data alle fiamme; a fine conflitto viene decretata la sua annessione all'Italia il 6 gennaio 1921. La sua italianità corse tuttavia il pericolo di essere cancellata alla fine della seconda guerra mondiale, quando Gradisca temette di essere annessa alla Jugoslavia di Tito; il 12 giugno 1945 fu invece sancita la sua appartenenza all'Italia.

Come orientarsi modifica

  Gradisca d'Isonzo


Come arrivare modifica

 


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

  • 45.8880713.504361 Castello, via del Castello. Un'alta muraglia circonda le costruzioni che costituiscono l'antico nucleo fortificato della città. Fra gli edifici si trovano il palazzo del Capitano, l'arsenale, i resti della chiesetta di San Giuseppe e le caserme. L'insieme mostra notevoli segni di decadenza.
  • 45.8911513.502612 Cinta muraria. Una notevole parte delle mura fu abbattuta nella seconda metà dell'Ottocento; quanto rimane abbisogna di interventi di salvaguardia. Porta Nuova, l'unica porta d'ingresso alla fortezza rimasta e originariamente dotata di ponte levatoio, immette nel centro storico. Rimangono i sei torrioni: del Portello, della Calcina, della Campana, della Marcella, della Spiritata e di San Giorgio.
  • 45.8894113.503853 Duomo dei Santi Pietro e Paolo, via Bergamas.
  • Chiesa della Beata Vergine Addolorata, via Ciotti.
  • Chiesa di Santo Spirito, piazza Marconi.
  • 45.8889213.503924 Palazzo Torriani (Municipio), via Ciotti. Il palazzo è il risultato di diverse fasi costruttive, protrattesi dal Seicento fino al 1725. Ora sede comunale, fu residenza dei nobili Della Torre. Ha corpo centrale sopraelevato e sporgente rispetto ai corpi laterali, terminante con un frontone con timpano. Due portali bugnati sormontati da altrettanti balconi spiccano nei corpi di fabbrica laterali. Sul retro una loggia prospetta su un cortile interno; alla loggia si accede attraverso due rampe di scale simmetriche. L'insieme dell'edificio si ricollega alla tradizione architettonica delle ville venete di stile palladiano.
  • Palazzo Monte di Pietà, via Alighieri.
  • 45.8898713.503665 Casa dei Provveditori veneti, via Battisti. L'ampia e massiccia mole del palazzo risale alla fine del Quattrocento, cioè al periodo di fondazione della fortezza. Fu edificato per essere sede dei rappresentanti del governo veneziano. La facciata denuncia, con le finestre a trabeazione rettangolare, rifacimenti effettuati nel Settecento. In origine infatti le finestre, nel solco della tradizione veneta, erano a tutto sesto. Le finestre ovali delle soffitte sono invece quelle originarie.
    Al pianoterra le sale con soffitti a volte di particolare pregio ospitano l'enoteca regionale "La Serenissima", rassegna dei vini Doc e fondata nel 1965. È stata la seconda enoteca pubblica dopo Siena aperta in Italia.
  • Loggia dei Mercanti, via Battisti.


Eventi e feste modifica

  • Palio della scure, +39 0481 960663.   Prima domenica di giugno. La rievocazione si tiene per ricordare una antica arma da guerra. La sfida si tiene fra Strassoldo e Gradisca. L'incontro sarà ripetuto la prima domenica di settembre a Strassoldo. Partecipano alla manifestazione i balestrieri di Massa Marittima che si esibiscono nei loro tiri di balestra, e sono accompagnati dagli sbandieratori e dai tamburini.


Cosa fare modifica


Acquisti modifica

Sono prodotti di pregio i vini rossi Doc Isonzo del Friuli: Cabernet, Merlot, Refosco e il Pinot bianco. Si trovano anche tipici oggetti in ceramica locale.

Come divertirsi modifica

  • 45.89015113.5034951 Enoteca La Serenissima, via Battisti 26, +39 0481 99598.


Dove mangiare modifica

Goulash, trippe, baccalà, cotechino (musetto) con rape acide sono piatti locali a grande diffusione. Fra i dolci lo strudel e la gubana, involucro di pasta con ripieno costituito da noci, zibibbo, uvetta, pinoli, cioccolato, servita a fette su cui si versa la grappa.

Prezzi medi modifica

  • 45.889813.49711 Trattoria alla Concordia, via Garibaldi 31, +39 349 8389597.
  • 45.888613.50292 Pizzeria Leon d'Oro, via Ciotti 58, +39 0481 99141.

Agriturismi

  • 45.89282313.4825343 Agriturismo ai Feudi, via Venuti 11, +39 0481 961105.
  • 45.89479313.4863924 Agriturismo Lorenzon, via Roma 42.   +39 0481 961105.


Dove alloggiare modifica

Prezzi medi modifica

Bad and Breakfast


Sicurezza modifica

  Farmacia


Come restare in contatto modifica

Poste modifica

  • 45.887913.50095 Poste italiane, viale Trieste 17, +39 0481 958611, fax: +39 0481 969694.


Nei dintorni modifica

  • Gorizia — Contea autonoma con stretti rapporti con Venezia, fu poi inserita nei territori dell'impero austro ungarico. Dopo la seconda guerra mondiale, ormai italiana, patì il distacco di gran parte del suo territorio a favore dell'ex Jugoslavia, trovandosi essa stessa con alcuni quartieri separati dal confine fra i due stati.
  • Redipuglia — Notissimo, e meta continua di visitatori, il suo sacrario.
  • Grado — Già porto romano per i commerci di Aquileia, l'antica città lagunare ha un centro storico di tutto rispetto. In epoca contemporanea ha sviluppato un'importante attività balneare.
  • Duino
  • Nova Gorica

Informazioni utili modifica


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