Frisanco è un centro del Friuli-Venezia Giulia.

Frisanco
Panorama di Frisanco
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Frisanco
Sito istituzionale

Da sapere modifica

La superficie abitata è compresa tra i 420 m delle Colvere e i 600 di Villa Santa Maria, ma il territorio giunge ai 2.026 m della cima del Monte Raut, che sovrasta maestosamente la valle.

Cenni storici modifica

Si crede che l'origine del paese risalga al periodo romano, ma non v'è certezza. L'area dovette poi essere luogo di rifugio anche di genti di stirpe longobarda dopo la caduta o durante il dominio dei Re di stirpe longobarda. Alcune montagne hanno ancora toponimi con radici o interi nomi di origine "east-gothic". Ovviamente fu predominante fin dall'inizio l'elemento antropico latino di cui anche il dialetto locale ne è comprova.

Nel 1500 con la caduta del feudo asburgico di Pordenone e l'indebolimento della feudalità patriarchina inizia la grande espansione veneziana in terra-ferma e Frisanco diventa luogo molto importante per l'estrazione di materiale e luogo di lavoro (estrazione di pietre e legname, viticoltura, fienagione, pascolo e agricoltura a terrazzamenti non sempre di successo) e commercio di derrate alimentari, spezie, sapori e quarzi nei vicini mercati cittadini.

Con il 1600 e lo spauracchio dei Turchi anche Frisanco viene investito dal fenomeno sociale del "rifugiarsi in villa" e forse in questo periodo iniziano miglioramenti o abbellimenti o nuove edificazioni per rendere permanente la popolazione.

Con il 1700 e già prima iniziano le lizze tra le due comunità più coese di Frisanco e Poffabro che si acuiranno con il 1811 per la decretazione napoleonica della fine del comune di Poffabro, già più avanzato economicamente e fedele a Venezia.

Con la caduta del Regno Lombardo Veneto cade anche un sistema di invassallamento tipico di un sistema feudale e quindi ancora cambiamenti sociali ai vertici e forse emigrazioni e instabilità anche economica. Dopo l'età del primo impero napoleonico la comunità di Frisanco viene minimamente inficiata dai motti insurrezionali perché zona "ad limite". Sul finire del 1800 iniziano le grandi emigrazioni per motivi di vario genere e per troppi cambiamenti politici in un solo secolo o poco più. Nel 1900 i flussi aumentano ancora e fino al 1950-60 per vari paesi dell'America e dell'Europa.

Si ricorda che i Conti di Maniago rinunciano al "ius-patronato" sulle pievi solo dopo il 1950. Il comune soppravvive malgrado il numero esiguo dei residenti e il numero invece alto di "fluttuanti" e emigrati storici.

Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.

Come orientarsi modifica

  Frisanco

Il territorio comunale comprende anche le frazioni di Casasola e Poffabro. Quest'ultimo paese fa parte dei Borghi più belli d'Italia.

  • 46.21272312.7303031 Parcheggio comunale via degli Orti gratuito


Come arrivare modifica

In aereo modifica

 

In auto modifica

In treno modifica

  • 46.17022912.7143235 Stazione ferroviaria (a Maniago). Si trova sulla linea ferroviaria Sacile - Pinzano. Dal 6 luglio 2012 al 9 dicembre 2017, il servizio ferroviario è stato sostituito da autocorse a causa dello sviamento di un treno dovuto a una frana sulla sede ferroviaria in prossimità della stazione di Meduno.
    Con la parziale riapertura della linea, dal 10 dicembre 2017 la stazione è nuovamente servita dai treni Regionali in servizio tra Sacile e Maniago. Oltre a servire la città in cui è inserita, la stazione svolge un importante ruolo di hub per le vallate circostanti.

In autobus modifica


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

 
Chiesa di Sant'Osvaldo Re a Casasola
 
Chiesa di San Nicolò vescovo a Poffabro
  • 46.21302912.7289591 Chiesa parrocchiale delle Sante Fosca e Maura. È nominata nei documenti a partire dal 1492. Nel 1610 l'edificio fu ampliato con molte parti in legno. Nel 1616 venne quasi del tutto distrutto da un grave incendio che ne bruciò anche l'archivio. In quello stesso secolo divenne parrocchia con parte del territorio sino ad allora appartenente alla pieve di Cavasso e nel 1667 venne riedificata la nuova parrocchiale.
    Nel XX secolo si ebbero importanti lavori alla struttura. Nel 1939 Luigi Salvadoretti ne decorò gli interni e verso la metà del secolo iniziarono lavori di restauro durante i quali andarono perdute le pale raffiguranti la Beata Vergine del Rosario e San Giovanni Battista tra i Santi Antonio di Padova e Osvaldo.
    Il terremoto del Friuli del 1976 provocò ingenti danni che resero necessari nuovi interventi di restauro e nel 2017 venne consolidato anche il campanile.
    La chiesa è a navata unica, ha un'abside semiesagonale ed un soffitto in legno a capriate. Conserva opere pregevoli come due statue raffiguranti le sante Fosca e Maura, scolpite da Giacomo Contiero, l'altare laterale del Rosario, con scultura dell'Immacolata del 1884, la Via Crucis del maniaghese Domenico Selva, un crocifisso ligneo realizzato da Valentino Belgrado e l'altare di Sant'Antonio.
       
  • 46.22306112.7280522 Chiesa di Sant'Osvaldo Re (nella frazione di Casasola). Fu edificata nella seconda metà del XVII secolo e intitolata a Osvaldo di Northumbria re, santo invocato a protezione dalla peste. Il paese aveva infatti vissuto il grave periodo di pestilenza del 1620-1630. La chiesa era una curazia edificata per volonta di alcuni cappellani locali della famiglia Rosa.
    Nel secolo successivo l'aula fu ampliata e fu posto nel 1718 l'altare dedicato al santo inglese, il solo presente nel XVIII secolo.
    Nel secolo XIX la chiesa fu nuovamente modificata con la realizzazione degli altari laterali.
    L'esterno della chiesa, preceduta da un piccolo sagrato con pavimentazione in pietra locale, si presenta in bugnato anch'esso di pietra proveniente direttamente dal territorio. La facciata ha un unico portale d'ingresso ligneo con contorno in pietra bianca. Una finestra rettangolare è posta nella parte superiore, che dà luce all'interno dell'aula. La facciata termina con un timpano sporgente avente un piccolo oculo al centro.
    L'interno, a unica navata di piccole dimensioni, ha due altari per lato realizzati nel rifacimento del XIX secolo, mentre il presbiterio a pianta quadrata è leggermente più stretto della navata, rialzato e delimitato da una balaustra. L'altare è ornato da un pala raffigurante sant'Osvaldo Re.
    La torre campanaria è posta a fianco della chiesa, sul lato sinistro, anch'essa in bugnato di pietra grigia locale terminante con le bifore della cella campanaria.
       
  • 46.21835912.7193133 Chiesa di Sant'Antonio di Padova (in località Lunghet).
  • 46.2164712.7075584 Chiesa parrocchiale di San Nicolò Vescovo (nella frazione di Poffabro.). Si sa che a Poffabro venne costruita una chiesa nel XIV secolo. :Dagli atti della visita pastorale qui compiuta il 18 settembre 1584 dal vescovo Marino Querini si apprende che l'altare della chiesetta era molto piccolo. Nel 1653 gli abitanti del paese chiesero che Poffabro fosse eretta in parrocchia autonoma da quella di Maniago. L'istanza fu accolta e la parrocchia eretta. L'attuale parrocchiale venne edificata tra il 1860 ed il 1888 e consacrata il 30 luglio 1927 dal vescovo Luigi Paulini.    
  • 46.338312.566735 Parco naturale delle Dolomiti Friulane. Il parco abbraccia parte del territorio comunale di Frisanco.      


Eventi e feste modifica

  • 46.21641212.708476 Poffabro presepe tra i presepi (a Poffabro).   da metà dicembre a gennaio. In occasione delle feste natalizie il paese si trasfoema in un presepe all'aperto


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica

Prezzi medi modifica


Dove alloggiare modifica

Prezzi modici modifica

Prezzi medi modifica

  • 46.21255312.7264452 Albergo ristorante Alle Alpi, Via Roma, 13/15, +39 0427 662227.


Sicurezza modifica


Come restare in contatto modifica

Poste modifica

  • 46.21562712.7135457 Poste italiane, Localita' Crociera Di S. Floriano, 4, +39 0427 78246.


Nei dintorni modifica


Altri progetti

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