Fallo | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Abruzzo | |
Territorio | Frentano-Alto Vastese | |
Altitudine | 575 m s.l.m. | |
Superficie | 6,1 km² | |
Abitanti | 133 (2014) | |
Nome abitanti | Fallesi | |
Prefisso tel | +39 0872 | |
CAP | 66040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Vincenzo Ferreri | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Fallo è un centro dell'Abruzzo.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaSull'Appennino abruzzese, il paese dista 7 km da Villa Santa Maria, 17 da Bomba, 30 da Atessa, 32 da Castel di Sangro, 44 da Lanciano, 70 da Chieti.
Cenni storici
modificaLe origini sono ignote, ma alcuni vogliono il paese esistente già nell'anno 1000. La prima notizia documentale è data dalle relazioni duecentesche delle visite del vescovo di Chieti, nelle quali viene indicato come Faldus.
Nel 1304 il re Carlo II d'Angiò riceveva come dono dalla famiglia Caldora i feudi di Pietraferrazzana, Villa Santa Maria, Fallo e Civitaluparella. Il 17 maggio 1391 il re Ladislao diede a Lanciano, insieme a varie esenzioni fiscali, il castello di Fallo insieme ad altri castelli vicini. Nel 1467 i feudi dei Caldora, tra cui Fallo, vennero posti in vendita. Nel 1583 il feudo di Fallo, insieme a Civitaluparella passò a Giulio Cesare Rossillo il quale, nel 1590 lo vendette a Giuseppe Mellucci per 18000 ducati.
Da un documento di Giuseppe Bonaparte del 19 gennaio 1807 Fallo viene menzionato come dipendenza di Villa Santa Maria; in seguito con l'Unità d'Italia fece parte del circondario di Lanciano e della provincia dell'Abruzzo Citeriore. Tale situazione rimase fino al 1927-1928 quando il comune fu soppresso ed aggregato al comune di Civitaluparella fino al 1962, anno in cui Fallo tornò ad essere comune autonomo.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaIn aereo
modifica- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina (Pescara) (Km 229,10), ☎ +39 085 4324201.
In auto
modificaIn autobus
modificaCome spostarsi
modificaLe piccole dimensioni di Fallo consentono di percorrerlo comodamente a piedi.
Cosa vedere
modifica- Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. La distruzione della chiesa originaria rende difficile stabilirne l'origine, anche se si ha testimonianza di una data, il 1715, incisa su una pietra ora scomparsa che esisteva presso il portale.
Nel 1933 la chiesa fu restaurata dopo un terremoto, spostandola di circa trenta metri dalla sua sede originaria. Anche il campanile venne riadattato durante il restauro.
All'interno sono presenti numerosi affreschi, anche sul soffitto, di cui alcuni del pittore romano Cesare Napoleoni su commissione di Don Giulio Zuffardi (realizzati tra il 1938-1939). Il quadro presso l'altare principale rappresenta la Madonna del Divino Amore tra san Giovanni Battista e san Nicola. La chiesa consta di una sola navata con sei altari. - Chiesa della Madonna del Soccorso, piazza Santa Maria. È sovrastata da una campanile a base quadrata che funge anche da torre dell'orologio. :L'interno ha altare, balaustra e pavimento in marmo. Nei pressi dell'entrata un'iscrizione porta l'anno 1871. Dopo lavori di rifacimento del tetto la facciata è stata riportata con le pietre a vista; un cornicione cinge tutt'intorno l'esterno della chiesa. Il portale principale è architravato.
- Palazzo De Lollis, corso Umberto I. Palazzo di tre piani del 1934. Ha cornici marcapiano ed i portali d'ingresso presentano un rilievo a bugnato. I portali laterali sono sormontati da un arco a tutto sesto, mentre il centrale a sesto ribassato. Il piano nobile ed il piano superiore presentano una particolare alternanza di balconi e finestre, al primo piano due balconi balaustrati porte d'accesso architravati ed al centro una bifora con colonna centrale e due archi a tutto sesto[9]; al secondo piano due finestre laterali ed un balcone centrale. Il coronamento è scandito da una doppia cornice in cui la cornice superiore poggia su mensole. :Le aperture con architrave sono decorate con ghirlanda e rilievi floreali che si rifanno allo stile liberty ed all'art decò. Le intonacature sono dipinte di un tono giallo spento, mentre i rilievi architettonici sia in pietra che in stucco sono invece dipinti di grigio.
- Borgo Valle Vecchia e Borgo Pietra Antica. Sono due gruppi di abitazioni rurali perlopiù abbandonate, risalenti al XIX secolo e rimaneggiate secondo le varie esigenze. Gli edifici abbandonati sono fatiscenti. In alcuni casi le case sono state costruite su delle abitazioni preesistenti del XII secolo. In molti casi mancano gli infissi. :Il Borgo Valle Vecchia si trova su uno slargo della via omonima, al pari di Borgo Pietra Antica. Al piano terra delle abitazioni corrispondono le cantine e le stalle. I piani superiori erano serviti da scale esterne su volte a botte o archi rampanti. Gli edifici sono realizzati in pietra e ciottoli lavorati.
- Fonte Murata. Si tratta di una fonte interamente costruita in pietra squadrata situata nell'omonima località di Fallo. La costruzione viene datata al XVII secolo. La parte centrale è costituita da una vasca servita da tre cannelle. Lateralmente vi sono due abbeveratoi collegati alla vasca principale da volute.
Eventi e feste
modificaFallo è in festa il 5 aprile anche se la sagra del Santo patrono viene festeggiata la prima domenica di agosto insieme a San Pio da Pietrelcina e Maria Santissima del Perpetuo Soccorso.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- 1 Hotel ristorante pizzeria Nido delle Rondini, Corso Umberto I, 60, ☎ +39 0872 940610.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 2 Poste italiane, Viale Rimembranze, 21, ☎ +39 0872 940150.
Nei dintorni
modifica- Atessa — L'abitato si snoda sulla sommità di un rilievo dalla pianta a forma di mezzaluna. Vanta un centro storico con mura e porte urbiche costellato da numerosissime antiche chiese.
- Bomba — Il vicino lago di Bomba, dalla cui sponda meridionale si può godere di una vista sulla Maiella, offre servizi turistici come camping, ristoranti e agriturismi. Di origine artificiale, lo specchio lacustre è divenuto nel tempo di interesse ambientale.
- Roccascalegna — Il suo castello, posto sulla cima di una sporgenza rocciosa come un nido d’aquila, domina sull'abitato; il piccolo borgo, composto da poche e basse case, si sviluppa ai piedi della rocca.
- Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
Altri progetti
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