Domusnovas
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Domusnovas
Sito istituzionale

Dosmusnovas è una cittadina della Sardegna nella provincia del Sud Sardegna.

Da sapere

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Cenni geografici

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Domusnovas si trova nell'Iglesiente e confina con Fluminimaggiore, Gonnosfanadiga, Iglesias, Musei, Villacidro e Villamassargia.

Cenni storici

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Grotta di San Giovanni
Nuraghe Sa Domu 'e s'Orcu

Domusnovas è stata abitata fin dai tempi più remoti. Ancora oggi, infatti, troviamo le tracce di insediamenti risalenti al neolitico, come i resti delle due mura ciclopiche che chiudevano l'ingresso della grotta di San Giovanni e che vennero demolite nel XIX secolo.

Periodo nuragico

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L'età nuragica ha lasciato segni evidenti, il più importante dei quali è il nuraghe Sa Domu 'e s'Orcu che sorge poco distante dal Rio San Giovanni. Questo nuraghe è costituito da una torre centrale circondata da un bastione di figura irregolare con al suo interno un cortile, circondato all'esterno da una muraglia intercalata da cinque poderose torri.

Periodo romano

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Durante la dominazione romana Domusnovas era situata lungo la strada della Kalaris-Sulki e si trovava nel distretto della vicina Metalla, sfruttato intensamente perché ricco di piombo argentifero, dalla quale riceveva il minerale da lavorare nelle sue fonderie, situate lungo il corso del rio San Giovanni.

Periodo giudicale e medievale

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L'origine dell'odierno centro abitato è forse da ricercare nel periodo giudicale quando si ebbe la fondazione di nuovi insediamenti detti appunto villenove e domusnovas. Nel 1257 il giudicato di Cagliari venne occupato dalle truppe di Pisa e la curatoria del Cixerri venne concessa al conte di Donoratico, Ugolino della Gherardesca.

Il conte Ugolino, giunto nei suoi territori sardi, non essendo ancora sorta Villa di Chiesa (oggi Iglesias), si stabilì a Domusnovas, all'epoca cinta da mura, dove costruì una rocca. Domusnovas venne dotata di un "Breve" e di una propria autonomia, incentivando l'attività mineraria, regolamentandone le diverse fasi lavorative e promuovendo la nascita di nuove fonderie.

Nel 1288 il Conte fu fatto prigioniero dai Pisani e morì in carcere. Il figlio Guelfo, con la popolazione di Domusnovas e Villa di Chiesa, si ribellò a Pisa, scatenando l'immediata reazione della città toscana che inviò le truppe sotto il comando di Ranieri e del giudice di Arborea, Mariano II. Guelfo perdette e Domusnovas venne occupata dagli Arboresi, i quali smantellarono la rocca. Guelfo ritornò all'assalto, aiutato dal fratello Lotto, e riprese, ma solo per poco tempo, il potere. I due fratelli furono poi definitivamente sconfitti e messi in fuga. Domusnovas passò poi dal 1301 sotto l'amministrazione diretta della Repubblica di Pisa. Dante nel De Vulgari Eloquentia (1303-1305) fa forse riferimento a Domusnovas quando scrive che i sardi: nam domus nova et dominus meus locuntur ("dicono infatti domus nova e dominus meus").

Il dominio pisano durò poco: nel 1324 si ebbe l'occupazione aragonese ad opera dell'Infante Alfonso ed entrò a far parte del Regno di Sardegna. Durante questo periodo Domusnovas fu amministrata da un Vicario inviato dal Re in persona e nel 1355 inviò due rappresentanti all'assemblea per la costituzione del primo parlamento sardo. Nel 1432 il re Alfonso affidò Domusnovas a Luigi D'Aragal, suo luogotenente. Gli Aragal furono i feudatari fino al 1510, quando -estinta la famiglia- il feudo passò a Ludovico Bellit e ai suoi eredi, ai quali nel 1605 subentrò Ludovico Gualbes. Nel 1627 il feudo passò ad Antonio Brondo e ai suoi eredi fino al 1730, quando passò a Cristoforo Bou Crespi di Valdaura e ai suoi eredi fino all'anno 1839, nel quale i feudi furono aboliti.

Età contemporanea

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Nel XIX secolo l'economia fu concentrata quasi esclusivamente sull'attività mineraria, abbandonando l'attività agricola e pastorale che aveva caratterizzato la più importante economia dell'Iglesiente nei periodi precedenti. Questa tendenza proseguì fino agli anni cinquanta del XX secolo, quando il comparto minerario entrò in crisi in tutta la Regione.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Domusnovas

Frazioni

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  • Bingia Manna
  • Perdu Carta
  • Sa Duchessa
  • Su Pardu


Come arrivare

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In aereo

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In auto

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Prendere la SS 130 Cagliari-Iglesias e uscire a Domusnovas.

In nave

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Dal porto di Cagliari.

In treno

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Stazione di Villamassargia-Domusnovas
  • 39.29478.6422191 Stazione di Villamassargia-Domusnovas. È possibile raggiungere Domusnovas in treno da Cagliari via Decimomannu, da Iglesias e da Carbonia. La stazione è a servizio anche di Villamassargia e Musei. Stazione di Villamassargia-Domusnovas su Wikipedia stazione di Villamassargia-Domusnovas (Q3971329) su Wikidata

In autobus

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di San Giovanni Battista

Architetture religiose

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  • 39.3205568.6477781 Chiesa di Santa Maria Assunta. Chiesa della Beata Vergine Assunta (Domusnovas) su Wikipedia chiesa della Beata Vergine Assunta (Q3668837) su Wikidata
  • 39.3219448.6472222 Chiesa di Santa Barbara.
  • 39.3366678.6255563 Chiesa di San Giovanni Battista. Chiesa campestre.
  • 39.32758.6447224 Chiesa di Sant'Ignazio da Laconi.
  • 39.3205568.6477785 Museo mineralogico, Piazza Matteotti (Presso gli spazi dell'ex Monte Granatico), +39 0781 70771.

Architetture civili

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  • Mulino Sa ferraia.
  • 39.3288898.6408336 Vecchio acquedotto.

Monumenti

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  • Monumento al Milite Ignoto.

Siti archeologici

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  • 39.3238588.6400977 Nuraghe Sa Domu 'e s'Orcu. Nuraghe Sa Domu 'e s'Orcu (Domusnovas) su Wikipedia nuraghe Sa Domu 'e s'Orcu (Q25410534) su Wikidata
  • Tomba dei giganti di Perdu Cossu.

Luoghi di interesse naturalistico

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Eventi e feste

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  • Sagra del fico d'India o Figu morisca.
  • Primavera sulcitana.
  • Riti della Settimana Santa. A marzo o aprile dal venerdì che precede la Domenica delle Palme fino alla domenica di Pasqua.
  • Sant'Ignazio da Laconi. 11 maggio.
  • San Giovanni Battista. 24 giugno.
  • Santa Maria Assunta. 15 agosto. Nei primi giorni di agosto, Domusnovas si prepara per la festa più importante, dove accoglie tantissimi turisti e gli abitanti dei comuni limitrofi. Durante i giorni della festa le serate sono animati da concerti e serate volute dal Comune e dallo stesso comitato che organizza i festeggiamenti. Il giorno più intenso e bello della festa è sicuramente il 15 agosto, quando dalla mattina si susseguono nella parrocchia le Messe, e la sera dopo la Messa solenne si svolge la fiaccolata.
    Il simulacro dell'Assunta (raffigurata mentre in piedi ascende al cielo, contrariamente alla raffigurazione "Dormiente"), adornato dagli ex voto e dalla corona, viene issato su un carro trainato da buoi e portata in processione per le vie del paese. Caratteristica di questa suggestiva processione è la partecipazione dei trattori addobbati con le strade profumate di erbe aromatiche e petali di fiori. A partecipare vi sono inoltre i gruppi folk, la Banda Musicale e i suonatori di launeddas Al ritorno nella piazza la Vergine con tre inchini saluta e benedice i fedeli che l'hanno accompagnata lungo il pellegrinaggio. La manifestazione prevede anche dopo la benedizione, uno spettacolo pirotecnico.
    Durante i festeggiamenti della festa patronale di Santa Maria Assunta che si protraggono per circa 15 giorni, si svolge la particolare usanza de "Su carru'e sa Linna". L'origine di questa usanza è legata a dei voti che i "Bagadius" (gli scapoli) facevano in onore della Madonna.
    I primi giorni dei festeggiamenti, il Comitato della festa con dei volontari, partono verso le montagne del Marganai per raccogliere la legna. La sera del giorno dopo faranno rientro nel paese, collocando la legna racconta, in un antico carro per buoi collocato nella piazza antistante alla Chiesa. Questo carro sarà il primo premio della lotteria che si svolge per finanziare i festeggiamenti.
  • Cracchera in festa. 15 settembre.
  • Sapori d'autunno.
  • Santa Barbara. 4 dicembre.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Sicurezza

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Numeri utili

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Farmacie

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Cascata di Muru Mannu
Cascata di Piscina Irgas


Altri progetti

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