Decimomannu | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sardegna | |
Territorio | Campidano di Cagliari | |
Altitudine | 12 m s.l.m. | |
Superficie | 27,72 km² | |
Abitanti | 8.368 (2024) | |
Nome abitanti | Decimesi | |
Prefisso tel | +39 070 | |
CAP | 09033 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Sant'Antonio Abate, Santa Greca (17 gennaio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Decimomannu è una città della Sardegna.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaSituata a pochi km da Cagliari, nella regione storica del Campidano di Cagliari, Decimomannu confina con Assemini, Decimoputzu (SU), San Sperate (SU), Uta, Villasor (SU) e Villaspeciosa (SU).
Cenni storici
modificaPreistoria e storia antica
modificaI primi stanziamenti umani nel territorio di Decimomannu si fanno risalire al neolitico-calcolitico. Tra Decimo e Assemini si sono trovate testimonianze di un villaggio nuragico, accanto ad un ristorante della zona.
Nel 1879 fu riportata alla luce, durante i lavori della stazione, una necropoli nella quale, in molte tombe, furono rinvenute monete puniche in bronzo di conio globulare.
L'abitato, come in altri esempi nel Campidano, deve essersi formato in un tessuto originariamente costituito da un castrum militare che si è evoluto in seguito a diversi processi economici di sviluppo succedutisi col passare del tempo. Secondo Francesco Cesare Casula nei pressi di Decimo si svolse la battaglia campale del 215 a.C., nell'ambito della seconda guerra punica, che coinvolse i romani, guidati da Tito Manlio Torquato, e i sardo-punici comandati da Ampsicora. Lo scontro si risolse con una schiacciante vittoria romana.
La più rilevante testimonianza del periodo romano è costituita da due ponti, la cui presenza ci conferma che Decimo, grazie alla sua posizione, aveva una grande importanza nel campo della comunicazione sin dal periodo della dominazione romana.
I resti di un ponte si trovano sul Riu Mannu, non lontano dalla statale 130. Dai ruderi e anche dalla larghezza del fiume nel punto in cui sorge la struttura, si desume che il ponte nelle sue origini fosse costituito da tredici arcate. I resti dell'altro ponte ad una sola arcata, che molti dicono di origine romana, si trovano in zona Su Meriagu, a meno di cento metri dalla superstrada Cagliari-Iglesias; vi scorreva il Riu Concias, di cui non v'è più traccia.
Altra opera, notevole del periodo romano, era l'acquedotto che da Villamassargia portava l'acqua a Cagliari. Anche di questa opera non sono quasi rimaste tracce.
Del periodo bizantino, Decimo non offre documenti o monumenti che sono invece rilevanti nel vicino paese di Assemini.
Storia medievale e moderna
modificaNel medioevo il paese appartenne al Giudicato di Cagliari e fu il capoluogo della Curatoria omonima. Molti giudici fecero di Decimo la loro residenza. Con la distruzione di Santa Igia nel 1258, il territorio giudicale fu smembrato e la curatoria di Decimo fu assegnata a Ugolino e Gherardo della Gherardesca (dopo il 1272-1282 Decimo passò agli eredi di Gherardo).
Durante la conquista aragonese della Sardegna pisana si combatté il 29 febbraio 1324, non lontano dal territorio di Decimo, l'unico scontro campale tra eserciti Pisani e Aragonesi: la Battaglia di Lucocisterna. Tale scontro vide sconfitti i pisani e la conseguente nascita territoriale e giuridica del Regno di Sardegna e Corsica. Decimo rimase in mano aragonese fino al 1353 quando fu temporaneamente occupata dal superstite Giudicato di Arborea durante la guerra sardo-catalana; ritorno agli aragonesi due anni dopo, nel 1355.
Fece poi parte della Viscontea di Sanluri e, nel 1519, sotto gli Spagnoli, passò alla Baronia di Monastir, restandovi fino al 1839, quando, ormai in epoca sabauda, fu riscattata dagli ultimi feudatari, i Bou Crespi di Valdaura. Al periodo spagnolo risale il sarcofago di Violante Carroz, figlia di Giacomo, Viceré di Sardegna, ora custodito nel cimitero del paese. Il sarcofago di pietra che si trovava nella chiesa di San Francesco di Stampace, a Cagliari, fu portato a Decimo dalla famiglia Cao-Pinna, che aveva acquistato i resti della chiesa e l'area circostante.
Storia contemporanea
modificaLa guerra alla malaria fu sostenuta dall'ERLAAS (Ente Regionale per la Lotta Anti-Anofelica in Sardegna) dal 1946 al 1950, con il contributo organizzativo della Fondazione Rockefeller.
La campagna di disinfestazione fu condotta irrorando tutte le zone paludose, i rigagnoli, le pozzanghere, tutti i luoghi in cui potevano annidarsi le zanzare del tipo Anopheles Labranchiae e le loro larve con il DDT. È stata un'impresa di enorme portata, dal momento che in Sardegna vi lavorarono per 4 anni ben 32000 persone. Da molte decine di migliaia di casi di malaria, nel 1946, si scese a quota zero nel 1952.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modificaEventi e feste
modifica- Santa Greca. 12 gennaio, 1° maggio e dall'ultima domenica di settembre per 5 giorni.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Crazy Idea, Via San Sperate, ☎ +39 070 961744, +39 349 8240621. Risto-pizza.
- 2 La Lanterna, Corso Umberto, ☎ +39 070 962880, lalanterna.decimomannu@gmail.com. Pizzeria.
Prezzi medi
modifica- 3 Il Giardino del Gusto, Strada comunale Assemini-Decimomannu, km 13,00, ☎ +39 070 946444, +39 350 1207353, ilgidelgusto@gmail.com. Ristorante-pizzeria.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Il Mandarino, Via Vittorio Emanuele 56, ☎ +39 391 4830833. B&B.
Sicurezza
modificaNumeri utili
modifica- 2 Carabinieri, Via Eleonora d'Arborea 46, ☎ +39 070 961009.
- 3 Guardia medica, Via Giardini, ☎ +39 070 961091.
Farmacie
modifica- 4 Farmacia comunale, Via Eleonora d'Arborea 27, ☎ +30 070 2510101, decimomannu@farmaciasancarlo.net.
- 5 Farmacia Massidda, Via Nazionale 55, ☎ +39 070 961110, farm.massidda@virgilio.it.
- 6 Parafarmacia Locci, Via delle Aie 42, ☎ +39 070 962352.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 7 Ufficio postale, Via Nazionale 57, ☎ +39 070 962893, fax: +39 070 962893.
Nei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Decimomannu
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Decimomannu