Brugnato | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Liguria | |
Territorio | Riviera di Levante | |
Altitudine | 115 m s.l.m. | |
Superficie | 11,9 km² | |
Abitanti | 1.264 (censimento 2011) | |
Nome abitanti | Brugnatesi | |
Prefisso tel | +39 0187 | |
CAP | 19020 | |
Fuso orario | UTC+ | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Brugnato è un centro della Liguria.
Da sapere
modificaFa parte dei Borghi più belli d'Italia ed è stata premiata con la bandiera arancione dal Touring Club Italiano.
Cenni geografici
modificaIl territorio di Brugnato è situato in un'ampia pianura alluvionale ai piedi della dorsale appenninica ligure, nella parte intermedia del corso del fiume Vara, in prossimità della confluenza dei torrenti Gravegnola e Chicciola. Il paese dista 24 km da La Spezia, 29 da Sestri Levante, 32 da Aulla, 30 da Sarzana.
Cenni storici
modificaTra il VII e l'VIII secolo, in seguito alla conquista della Liguria da parte dei Longobardi, i monaci colombaniani di Bobbio eressero un monastero che nel tempo si ingrandì fino a divenire un centro nevralgico sia religioso che economico. La nascita di Brugnato è quindi legata alla fondazione dell'abbazia che, come altri siti monastici liguri e del nord Italia, dipendevano dall'abbazia di San Colombano presente a Bobbio. La crescente importanza del sito religioso, e di conseguenza della comunità di Brugnato, fu riconosciuta anche dal potere imperiale con citazioni nei diplomi di Carlo il Grosso (881), Ottone III (996) ed Enrico II (1014) dove espressamente si attestarono i numerosi possedimenti brugnatesi, privilegi e poteri e la completa indipendenza da feudatari o vescovi, salvo un diretto assoggettamento alla Santa Sede.
Protetta dalla Repubblica di Genova dal XII secolo, fu il pontefice Innocenzo II ad elevare Brugnato a sede vescovile della diocesi omonima dal 1133, suffraganea e dipendente all'arcidiocesi di Genova, placando i nascenti dissapori con i vescovi della diocesi di Luni. L'accresciuta potenza del sito portò inevitabilmente a scontri e contrasti tra le maggiori e importanti famiglie del tempo, tra queste i Malaspina e i Fieschi, per il controllo e possedimento del feudo brugnatese. Nel XIV secolo, per le lotte tra Guelfi e Ghibellini, il vescovo fu costretto a rifugiarsi a Pontremoli e la reggenza del territorio passò con alternanza prima ai Malaspina, poi ai Fregoso e infine, per un'insurrezione popolare intorno alla metà del XVI secolo, direttamente alla Repubblica genovese. Dopo la parentesi napoleonica Brugnato passò al Regno di Sardegna confluendo poi nel Regno d'Italia con L'Unità.
La cronaca più recente registra il 25 ottobre 2011 una violenta perturbazione che ha colpito il levante ligure (bassa e media Val di Vara, Val di Magra e Cinque Terre) e la Lunigiana (provincia di Massa e Carrara) con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti c'è anche Brugnato dove l'esondazione del fiume Vara ha provocato molteplici danni alle abitazioni, alle attività commerciali e ai collegamenti stradali.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaIl suo territorio comunale comprende anche il paese di Bozzolo.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. È collegato alla stazione ferroviaria di Genova Brignole con il Volabus, un servizio di pullman tarato in corrispondenza degli Arrivi nazionali e internazionali.
Voli diretti: Milano Malpensa, Torino, Cagliari, Napoli, Palermo, Catania, Alghero, Olbia, Trapani, Trieste, Roma Fiumicino.Voli Internazionali: Londra Stansted, Parigi CDG, Colonia, Monaco di Baviera, Bruxelles, Amsterdam, Barcellona, Istanbul. - Aeroporto Galileo Galilei di Pisa. È più comodo per raggiungere la Riviera di Levante, La Spezia o le Cinque Terre in quanto è collegato direttamente via treno.
In auto
modifica- Casello autostradale di Brugnato - Borghetto di Vara sulla autostrada A12 Azzurra.
- Strada provinciale 7 che lo collega alla strada provinciale 566 di Val di Vara.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, Piazza Brosini. Il primo edificio di culto dipendente dall'abbazia di San Colombano di Bobbio sarebbe stato edificato nel VII secolo sull'area di un'antica necropoli paleocristiana. La chiesa fu riedificata tra XI e XII secolo passando ai monaci benedettini e divenendo sede dal 1133 della diocesi di Brugnato (suffraganea dell'arcidiocesi di Genova) che ebbe potere spirituale in quasi tutta la media e alta Val di Vara. Nel corso del XIV secolo la cattedrale cominciò a perdere di importanza; la diocesi verrà poi unita nel 1820 alle due già presenti comunità della Spezia e di Sarzana-Luni formando un unico organismo con sede alla Spezia, lasciando all'antica abbazia di Brugnato il titolo di concattedrale.
L'architettura della struttura è caratterizzata da un impianto a due navate separate tra loro mediante l'uso di colonne; tale schema planimetrico è assai diffuso tra gli edifici di culto della Lunigiana e meno presente in altre chiese del circondario ligure. Dalle massicce colonne in pietra s'innalzano arcate a tutto sesto di forte spessore. Vi sono differenze tra le due navate: quella centrale e maggiore è coperta da una volta a botte e conclusa con un'abside semicircolare con tre monofore a doppia strombatura; la navata laterale, più piccola, si presenta invece con campate a crociera terminante in una parete rettilinea all'interno e con un'abside curva all'esterno.
L'interno - molto sobrio e con pochi elementi decorativi - conserva tracce e reperti scultorei dell'antica chiesa primitiva, nonché alcuni affreschi tra i quali, nella seconda colonna di destra, uno raffigurante San Colombano benedicente e risalente al XV secolo; un altro affresco, riportato alla luce dagli interventi di restauro del 1994, è presente nella parete della navata minore riproducente La presentazione di Gesù al tempio dove si riconoscono - oltre al sacerdote, Gesù, Giuseppe e Maria - i Santi Francesco d'Assisi e Lorenzo.
Una tela del pittore Vincenzo Comaschi, datata al 1821, raffigura la Vergine Maria con in grembo Gesù Bambino tra angeli e i santi Lorenzo e Francesco; verso l'altare maggiore è conservato un polittico ritraente Scene di vita di Gesù. - Oratorio di San Bernardo, Via Borgo di Bernardo. Dedicato originariamente a Santa Maria Assunta assunse l'attuale denominazione dalla compagnia dei Disciplinanti che, fondata nel 1518, cambiò l'attuale appellativo intitolandola all'abate di Chiaravalle. Secondo le fonti storiche la nascita di tale oratorio fu voluta per ospitare i vari pellegrini, già ospitati nell'attiguo ospizio di Sant'Antonio.
- Ex convento di San Francesco (ora convento dei Padri Passionisti). Il convento dei Padri Passionisti - originariamente complesso conventuale di San Francesco - è situato lungo la strada provinciale 566 della Val di Vara L'edificio è gestito dalla congregazione dei Passionisti dal 1843. L'intero complesso, comprensivo del convento e della vicina chiesa di San Francesco, fu terminato nel 1635. All'interno della chiesa, ad unica navata e con cinque altari, sono custoditi dipinti e tele databili al XVII e XVIII secolo. L'edificio conventuale presenta un chiostro di forma quadrangolare, tre dormitori, un refettorio e una biblioteca.
- Santuario di Nostra Signora dell'Ulivo. Situato su un colle al di fuori del centro abitato la sua fondazione avvenne, come sostengono alcune fonti storiche, ad opera dei monaci dell'abbazia brugnatese. L'attuale struttura è risalente al XVIII secolo anche se l'edificio subì nei secoli precedenti diversi ampliamenti e rifacimenti. Al suo interno, ad unica navata, è presente un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Lorenzo. Il dipinto della Vergine con in grembo il Bambino del pittore Vincenzo Comaschi di Lucca. datato 1821 e precedentemente conservato nel santuario, è attualmente esposto in cattedrale. La festività della Madonna dell'Ulivo è celebrata dagli abitanti il Lunedì dell'Angelo.
- Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate (a Bozzolo). L'attuale edificio religioso è il frutto di una ricostruzione del XVIII secolo che avvenne sui resti di una precedente chiesa, risalente al 1350. Tale notizia storica è testimoniata in una lapide, murata nel campanile, che cita testualmente: MCCCL DIE XX AUGUSTI HANC ECCLEXIAM FECIT FIERI LANCEROTUS DE BOCOLO (1350, 20 agosto, Lanceroto di Bozzolo fece costruire questa chiesa).
- Palazzo Vescovile. Attiguo alla concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, il palazzo fu l'antica dimora del vescovo della diocesi di Brugnato già dal 1133; la presenza di tale edificio, eretto sulle fondazioni della più antica abbazia di San Colombano, è testimoniata in documenti e registri vescovili databili tra il 1277 e il 1321.
Nella sua storia la struttura fu più volte rimaneggiata da restauri e ampliamenti, il più cospicuo dei quali si svolse durante il vescovato di Giovanni Battista Paggi tra il 1655 e il 1663. Successive riparazioni, con innalzamento del soffitto e rifacimento completo delle coperture, furono eseguite nel XVIII secolo dal vescovo cardinal Benedetto Lomellini; le decorazioni interne del soffitto furono realizzate durante la reggenza di monsignor Francesco Maria Gentile.
Dal 1820, anno in cui la diocesi brugnatese viene unita alla diocesi di Luni-Sarzana, l'antico palazzo vescovile, proprio in quell'anno restaurato dal cardinale Giuseppe Spina, diventa dimora per brevi visite e quindi abitato saltuariamente. Il palazzo ospita oggi il locale museo diocesano diviso nella sezione diocesana ed archeologica. - Ponte medievale sul fiume Vara. L'antico ponte (il cui primitivo impianto è di probabile origine romana), risale al Medioevo; permetteva in antichità il collegamento dell'Appennino ligure con la costa, in particolare della strada che da Pontremoli giungeva a Sestri Levante. Più volte rimaneggiato per le devastazioni causate dal Vara, un documento del 1660 cita espressamente un richiamo del vescovo Giovanni Battista Paggi per la ricostruzione delle arcate centrali, crollate nel 1658 in una piena del fiume.
Eventi e feste
modifica- Pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora dell'Ulivo. il Lunedì dell'Angelo.
- Infiorata del Corpus Domini, lungo le strade del centro storico.
- Un Borgo in festa.
- Celebrazioni di san Bernardo Abate. il 19 e il 20 agosto.
- Fiera di San Lazzaro. la domenica delle palme.
- Sagra del canestrello. la domenica delle palme.
- Festa patronale e fiera di San Pasquale. la quarta domenica di maggio.
- Festa della birra.
- Castagnata. nel mese di ottobre.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaShoppinn Brugnato 5 Terre, Via Nuova Antica Romana (prendere l'autostrada A12 in direzione La Spezia-Pisa, e uscire al casello di Brugnato-Borghetto Vara. Lo Shoppinn è subito sulla destra). 10.00-20.00. Outlet ricco di negozi di marca a prezzi scontati: abbigliamento classico, elegante e sportivo, calzature e accessori. Al suo interno si trovano alcuni bar e ristoranti.
Come divertirsi
modificaDove mangiare
modifica- 1 La Taverna dei Golosi, Via Borgo San Bernardo, 16, ☎ +39 0187 895007.
- 2 Happy Days Diner Pizza, Via Bertucci, 42, ☎ +39 339 2166086.
- 3 La Marina, Via Antica Romana, 7, ☎ +39 0187 897273.
- 4 Mangiarò panigacci e cò, Via Briniati, 39, ☎ +39 333 6478732.
- 5 Pesto e Mortaio, Via Circonvallazione Sud, 1, ☎ +39 0187 894545.
Dove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Albergo dei Tigli, Via S. Lazzaro, 21, ☎ +39 0187 897390. Una stella
Prezzi medi
modifica- 2 Il Nido della Bionda, Via Bionda, 4, ☎ +39 0187 894556.
- 3 La Luna nel Borgo, Piazza Brosini, 10, ☎ +39 333 8438928.
- 4 Relax Brugnato, Piazza Brosini 29, ☎ +39 0187 894828.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaPoste
modifica- 2 Poste italiane, Via Bertucci 10, ☎ +39 0187 894140, fax: +39 0187 897350.
Nei dintorni
modifica- Cinque Terre
- Sarzana
- Aulla
- Pontremoli
- Santuario di Nostra Signora di Roverano — Nel piccolo comune di Carrodano raggiungibile dall'autostrada A12 uscita di Levanto-Carrodano, poi strada provinciale SP566. Dista 2 km dall'Outlet Village di Brugnato. Nel 1350 la Madonna apparve a due pastorelle del luogo e provocò una fioritura degli ulivi intorno alla chiesa. Lasciò in dono una sua icona miracolosa, presente nel tempio. Non distante dal Santuario Nostra Signora del Poggiolo a Pogliasca (frazione di Borghetto di Vara), ormai in disuso, dove si venerava un dipinto del 1762.
Altri progetti
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