Itinerario turistico
Europa > Alla scoperta delle terre rare

Alla scoperta delle terre rare
Cava di Ytterby
Tipo itinerario
Stato
Inizio
Fine

Questo itinerario si sviluppa attraverso le principali nazioni europee in cui vennero scoperte per la prima volta le terre rare.

Introduzione

modifica

Le terre rare sono 17 elementi chimici (scandio, ittrio, lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, promezio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tulio, itterbio, lutezio) scoperti in Europa a partire dal 1794. La loro importanza risiede principalmente nelle loro applicazioni tecnologiche, visto che sono impiegati per la creazione di superconduttori, magneti, catalizzatori, fibre ottiche, alcuni componenti di veicoli ibridi e in alcune applicazioni della optoelettronica.

L'itinerario prevede dunque un viaggio attraverso i luoghi più significativi di tali scoperte come la cava di Ytterby, in cui sono stati identificati per la prima volta ittrio, terbio ed erbio, l'Università di Parigi, in cui per la prima volta vennero studiati disprosio, samario ed europio, l'Università di Ginevra in cui si identificarono il gadolinio e l'itterbio, e infine l'Università di Vienna, luogo di scoperta di neodimio e praseodimio.

Come arrivare

modifica

Partendo dall'Italia, possiamo raggiungere la Svezia con il volo diretto Milano-Stoccolma. Una volta atterrati nella capitale svedese, la linea 680 ci permette di raggiungere Ytterby in meno di 50 minuti.

Percorrendo il percorso inverso, torniamo all'aeroporto di Stoccolma, per salire su un aereo diretto a Parigi.

Da Parigi possiamo arrivare alla prossima tappa, Ginevra, salendo nuovamente su un volo diretto. Volendo, invece, differenziare il viaggio, si può raggiungere Ginevra viaggiando in treno. Ci basterà salire alla stazione Gare de Paris Lyon che, facendo scalo alla stazione di Lione-Part-Dieu ci permetterà di arrivare nella capitale svizzera in poco più di 4 ore.

Il tratto che ci porta all'ultima tappa può essere sempre percorso in aereo, partendo dall'aeroporto di Ginevra e arrivando a quello di Vienna.

Con lo stesso metodo, possiamo affrontare l'ultimo tratto dell'itinerario, per fare ritorno, partendo da Vienna e arrivando all'aeroporto di Milano, da cui eravamo partiti.

Mappa a tutto schermo Alla scoperta delle terre rare
Vecchia cava di Bastnäs
Politecnico di Parigi
  • 59.426518.3535251 Cava di Ytterby, Ytterby. La prima tappa del percorso è la cava di Ytterby, nella quale vennero scoperte le prime terre rare: l'ittrio, l'elemento delle terre rare più abbondante dopo il cerio, venne scoperto da Johan Gadolin nel 1794 e isolato da Friedrich Wöhler nel 1828 come estratto impuro di ittrite; il terbio, un elemento chimico della famiglia dei lantanidi, fu scoperto dal chimico svedese Carl Gustav Mosander nel 1843 e non si trova mai come elemento puro in natura ma è contenuto in molti minerali; infine l'erbio, contenuto in altri minerali, fu scoperto da Carl Gustav Mosander nel 1843. Ytterby su Wikipedia Ytterby (Q631733) su Wikidata
  • 59.84666715.5888892 Cava di Bastnas. La seconda tappa è la cava di Bastnäs in Svezia dove il mineralogista svedese Axel Fredrik Cronstedt ha scoperto un pesante minerale che successivamente Jöns Jacob Berzelius e Wilhelm Hisinger scopriranno essere il lantanio studiandolo in laboratorio. Oltre al lantanio, a Bastnäs venne scoperto il cerio sempre da Jöns Jacob Berzelius e Wilhelm Hisinger. Entrambi gli elementi vennero anche scoperti contemporaneamente in Germania da Martin Heinrich Klaproth. Bastnäs (Q4868361) su Wikidata
  • 59.857517.6288893 Università di Uppsala. Si passa quindi alla successiva tappa scandinava, ovvero Uppsala, nella cui università vennero scoperte diverse terre rare.
    L'olmio fu scoperto nel 1878 da Per Teodor Cleve a Uppsala e, indipendentemente, da Marc Delafontaine e Jacques-Louis Soret all'Università di Ginevra. Anche quest'ultimo elemento, come la maggior parte delle terre rare, si trova combinato con altri minerali e terre rare. Venne chiamato così riprendendo il nome latino di Stoccolma, ovvero Holmia.
    Lo scandio è una terra rara che venne scoperta Lars Fredrik Nilson nel 1879 mentre stava cercando terre rare metalliche con i suoi collaboratori. Tuttavia già in precedenza venne ipotizzata la sua esistenza da Mendeleev. Venne chiamato scandio in onore della Scandinavia, paese nel quale venne scoperto inizialmente in quanto venne estratto in laboratorio da altri minerali, precedentemente trovati per la maggior parte presso Ytterby.
    Il tulio fu scoperto dal chimico svedese Per Teodor Cleve nel 1879 mentre studiava altre terre rare in laboratorio. Si estrae principalmente dalle sabbie fluviali di monazite. Venne chiamato così in onore di un posto leggendario del nord, Thule, che presumibilmente per i Greci e i Romani indicava la Scandinavia o l'Islanda.
    Università di Uppsala su Wikipedia Università di Uppsala (Q185246) su Wikidata
  • 48.7130562.2088894 Politecnico di Parigi. L'università di ingegneria di Parigi, fondata nel 1794, è il luogo in cui sono state scoperte tre terre rare: il disprosio nel 1886 e il samario nel 1879 da Paul Emile Lecoq, e l'europio nel 1901 da Demarcay. Il politecnico, oltre ad avere un'importante valenza storica, nel XVIII secolo disponeva di laboratori all'avanguardia, tra i più attrezzati d'Europa. In questo luogo i due scienziati francesi Lecoq e Demarcay ebbero l'opportunità di effettuare ricerche sulla spettroscopia. Lecoq in questi anni ricevette la Legion d'Onore e fu premiato con la Medaglia Davy. Demarcay invece era al tempo considerato uno dei massimi esperti nel campo della spettroscopia infatti collaborò con Marie Curie nelle sue ricerche che portarono alla scoperta del radio. École polytechnique su Wikipedia École polytechnique (Q273626) su Wikidata
  • Sempre a Parigi, in un laboratorio privato, nel 1907 lo scienziato francese Georges Urbain e il mineralogista austriaco Carl Auer von Welshbach scoprirono il lutezio. Il nome dell'elemento deriva proprio dall'antico nome della città di Parigi: Lutetia.
  • 46.198996.144465 Università di Ginevra. Ci spostiamo ora all'Università di Ginevra, dove il chimico svizzero Jean Charles Galissard de Marignac scoprì due terre rare. Nel 1878 identificò, all'interno di un minerale di erbio, una nuova terra rara, alla quale diede il nome di itterbio in onore della cava scandinava dove vennero scoperti per la prima volta questi elementi. Successivamente, nel 1880 studiò le linee spettrali di alcuni minerali osservando delle nuove linee, probabilmente derivanti da un nuovo elemento; isolò quindi il gadolinio, chiamato così in onore del chimico e geologo finlandese Johan Gadolin. Università di Ginevra su Wikipedia Università di Ginevra (Q503473) su Wikidata
  • 48.2083316.3730646 Vienna. Nel 1885 il chimico austriaco Carl Auer Von Welshbach lavorando tramite spettroscopia il didimio in un laboratorio di Vienna, riuscì a identificare due elementi separati: neodimio e praseodimio. Il didimio era stato scoperto nel 1841 da Carl Gustaf Mosander e inizialmente era considerato come un elemento unico. Il neodimio puro venne isolato solo nel 1925. Vienna quì su Wikivoyage Vienna su Wikipedia Vienna (Q1741) su Wikidata

Sicurezza

modifica

Nei dintorni

modifica


ItinerarioUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire lo svolgimento dell'itinerario.