la propulsione a vela
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Tematiche turistiche > Vacanze in barca a vela

A molti nel corso della vita capita di organizzare o venire invitati da amici per una vacanza in barca a vela. Questa guida tematica offre qualche consiglio su cosa aspettarsi e come comportarsi.

Come organizzare

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Charter

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Se non avete una barca e non avete intenzione di comprarne una, il modo migliore di farsi una vacanza in barca è tramite un charter: vi verranno forniti la barca, lo skipper e, se non avete amici entusiasti del mare, anche un equipaggio. Tipicamente il costo è abbastanza contenuto, almeno rispetto al noleggio di un'intera barca, ma non sempre potreste essere in grado di prenotare un'intera barca per il vostro gruppo di amici, e potreste doverla dividere con altri. A seconda della vostra personalità, potreste trovare questa situazione molto fastidiosa o un'occasione imperdibile per conoscere nuovi amici.

Noleggio

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Con o (più raramente e a prezzi più alti) senza skipper, è la soluzione migliore per gruppi di almeno 5 amici, soprattutto considerando che avete quasi completa libertà nella scelta della rotta. A seconda del numero esatto di partecipanti, del periodo e della rotta seguita, può risultare anche piuttosto economico. Lo svantaggio è che, mentre nei pacchetti charter di solito sono inclusi il vitto e le spese da affrontare durante la navigazione (carburante, ormeggio, cambusa, eventuali cene in porto), quando vi limitate a noleggiare la barca dovrete sostenere tali spese volta per volta, e potrebbe non rivelarsi un gran risparmio.

Invitati da amici

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Verosimilmente l'opzione più economica, anche se naturalmente non è gratis: dato che le spese durante la navigazione possono arrivare a cifre piuttosto alte, probabilmente il proprietario della barca si aspetterà che paghiate voi alcune di queste (per esempio, potrebbe chiedervi di fare cambusa).

Barca di proprietà

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Un notevole impegno, in termini di denaro e tempo: una barca a vela richiede molta manutenzione e i costi anche solo per tenerla ormeggiata in porto sono piuttosto alti. Solo a titolo d'esempio, all'inizio di ogni stagione è necessario prendersi un week-end semplicemente per preparare la barca per l'estate, così come a fine stagione bisogna approntarla per affrontare l'inverno. Inoltre, per evitare che lo scafo, quasi perennemente immerso in acqua, si danneggi, è necessario proteggerlo con la vernice antivegetativa, che va rinnovata ogni anno. Comprare una barca a vela - in termini bruti di spesa iniziale - è probabilmente meno costoso dell'acquisto di una casa di vacanza, ma richiede molto più lavoro di manutenzione con costi ricorrenti. D'altra parte, vi permetterà piena libertà nel pianificare le vostre vacanze e vi permetterà di passare bellissime esperienze con i vostri amici.

Corso di vela

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A prescindere dalle lezioni prese in spiaggia, è possibile fare delle bellissime crociere di circa una settimana mentre si impara a veleggiare: moltissime scuole come la Lega Navale Italiana, il Centro Velico Caprera e Les Glénans in Francia organizzano corsi di cabinato (cioè la navigazione nelle barche "grandi", dotate di cabina) durante quasi tutto l'anno. Il formato è simile a quello dei charter.

Pianificare la rotta

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Pianificare una rotta è un affare molto serio che, se possibile, va lasciato a un comandante esperto. Chi ha una barca di proprietà dovrebbe avvalersi del consiglio di altri velisti. L'idea è bilanciare il tempo a disposizione con la necessità di fare scali, le preferenze dell'equipaggio riguardo le escursioni a terra, e la possibilità di incontrare brutto tempo o poco vento.

Alcuni classici:

  • Tutta la costa adriatica, dalla Slovenia alla Grecia, comprende innumerevoli grandi classici, adatti a vacanze di una o più settimane.
  • Le isole della Grecia permettono sia crociere più brevi, di pochi giorni, sia itinerari più lunghi.
  • Sardegna e Corsica hanno panorami e acque imperdibili e sono adatte anche a itinerari brevi.
  • La Liguria e la Toscana si prestano a crociere brevi e orientate a un maggior numero di scali.
  • La Sicilia e gli arcipelaghi circostanti sono - anche se meno popolari - ottime mete per crociere di una settimana.
  • Tutta la Costa Azzurra è punteggiata di porti e ben attrezzata al ricevimento di barche a vela per brevi scali e quindi perfetta per crociere di varia lunghezza i cui partecipanti vogliano effettuare numerosi scali.

È importante, una volta fissati date e itinerario, prenotare un posto barca in ciascun porto nel quale si desidera fare scalo. I soci della Lega Navale Italiana a volte possono usufruire di posti barca gratuiti per scali di una notte. Ogni sede della LNI ha il portolano (in generale, il portolano è un volume che raccoglie informazioni tecniche sui porti e i canali d'accesso di una certa regione, ma in questo contesto il nome è usato per indicare una sorta di "Guida Michelin" dei porti convenzionati con la LNI) aggiornato con il numero di posti disponibili e le condizioni da rispettare per usufruire dell'offerta (spesso è necessario prenotare).

Nel pianificare gli scali e gli ormeggi (uno scalo di solito è effettuato in porto e si usa per fare rifornimento di carburante e di acqua potabile, fare cambusa, scendere a terra; un ormeggio può anche essere in una piccola baia, senza un porto e col solo scopo di far riposare tutto l'equipaggio e scendere a terra in un'area scarsamente abitata) si dovrebbe tenere conto della distanza che la barca può coprire in una giornata (raramente le barche a vela da crociera navigano a più di 5 nodi) e quindi, a meno di avere un equipaggio ben rodato (o almeno avere, nell'equipaggio, un numero di velisti esperti sufficiente a coprire i turni di notte e di giorno senza dover ormeggiare), è sconsigliato prevedere una traversata notturna senza soste. In alcuni casi, se l'equipaggio comprende almeno 3 velisti esperti (cifra indicativa, dipende anche dalle dimensioni della barca), si può pensare di "allungare" una tappa di alcune ore in modo da raggiungere un porto anziché ormeggiare sotto costa durante la notte e raggiungere il porto il giorno dopo. Collegato a questo, in base alla stagione e alle condizioni locali (aree dove si incontra frequentemente bonaccia), può essere opportuno mantenere un margine temporale nelle tappe giornaliere per evitare di trovarsi costretti ad allungare la giornata per mancanza di ormeggi (anche se nella tipica navigazione da crociera navigherete quasi sempre sotto costa in aree famose per le vacanze in barca a vela e quindi ricche di baie e porti che possono ospitarvi per la notte).

Bagagli e abbigliamento

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La maggior parte delle vacanze in barca si svolge d'estate, col bel tempo. Ciononostante, è fondamentale avere con sé almeno un cambio di abiti pesanti. In ordine sparso, non dimenticate di portare:

  • Scarpe "da barca" o da ginnastica, purché pulite e con la suola bianca (in modo da non lasciare segni scuri sullo scafo). Un paio di Superga, Adidas o All Star andrà benissimo. In alternativa, moltissime marche di calzature hanno i tipici mocassini da barca, con suola bianca antiscivolo e cuoio trattato per asciugarsi più velocemente. Infine, se pensate che quest'avventura in barca possa trasformarsi in una passione più a lungo termine, potete sempre investire in delle vere scarpe da vela, facendo attenzione a comprare la variante da cabinato (allacciata, più simile a una scarpa) e non il modello da deriva (che spesso consiste di una specie di calzino di neoprene con suola di gomma, non molto diverso da una calzatura da immersioni o da scoglio). Tenete presente che, nel miglior galateo marinaresco, queste scarpe dovrebbero essere usate solo in barca e per brevi permanenze a terra, mentre dovreste avere un secondo paio di scarpe da indossare se fate una gita in città.
  • Una buona giacca a vento, con cappuccio. Similmente a quanto detto per le scarpe, se pensate di dedicarvi intensamente alla vela potete acquistare una delle cosiddette "cerate" da vela: si tratta di abbigliamento molto tecnico, simile per materiali e caratteristiche a un completo da sci. La giacca comprende sempre un cappuccio e talvolta è munita di inserti catarifrangenti o ad alta visibilità. Il completo comprende pantaloni a salopette, e spesso sia le gambe sia le maniche sono dotate di polsini di gomma o neoprene per rendere il tutto (quasi) a tenuta stagna. Alcuni modelli hanno anelli e passanti cui attaccare un coltellino svizzero o altri attrezzi.
  • Pantaloni lunghi. La tradizione vuole che non si indossino jeans.
  • Calzini lunghi di spugna.
  • Un cappello di lana.
  • Una felpa o un maglione di lana.
  • Un altro paio di indumenti che non vi spiace bagnare, di diversi gradi di pesantezza.

Poiché lo spazio in barca è limitato, un borsone morbido è preferibile a una valigia rigida: una volta stipate le vostre cose nei bastingaggi, potrete piegarlo e riporlo in un angolino fino alla fine della vacanza.

Convivenza in spazi ristretti e galateo a bordo

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Uno dei problemi più frequenti per chi va in vacanza in barca per la prima volta è imparare a convivere a bordo in spazi ristretti e talvolta senza tutte le comodità di casa propria. Mettetevi subito in testa che a bordo tutti fanno qualcosa e che ci sono dei momenti, specialmente in navigazione con vento sostenuto, in cui non c'è tempo di dire "per favore" e "grazie".

Innanzi tutto il comandante comanda. Non è un vezzo dei lupi di mare nostalgici: per portare una barca ci vuole esperienza e svariate conoscenze tecniche, e la legge di quasi tutti i Paesi pone importanti responsabilità in capo al comandante. Come anticipato, quindi, nelle situazioni delicate è opportuno e importante eseguire le istruzioni che vengono impartite. In barca il comandante ha sempre ragione.

Quando si sale in barca e il comandante è già a bordo (per esempio all'inizio della vacanza, quando arrivate in porto e vi imbarcate) è buona norma chiedere il "permesso di salire a bordo". Un po' come quando entrate a casa di qualcuno chiedete "permesso". Non dimenticate di cambiarvi le scarpe.

Galateo verso altre barche

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Va da sé, se un vicino di ormeggio vi presta qualcosa (dal cavatappi a un ancorotto) è fondamentale restituirglielo.

Se, in porto, la vostra barca è ormeggiata non alla banchina ma a un'altra barca, per raggiungere la vostra abbiate cura di non disturbare o spostare nulla quando passate sulla barca "intermedia". Se siete la barca più esterna di una serie ormeggiata fianco a fianco, assicuratevi di partire presto al mattino. Se siete tra i più vicini alla banchina, non mettete pressione a chi dovrebbe partire prima di voi, ma siate pronti a mollare gli ormeggi prima possibile.

Il veliero a tre alberi della Marina Militare Italiana Amerigo Vespucci

Al passaggio di una nave militare è tradizione salutare ammainando la bandiera nazionale. La nave militare risponderà ammainando e issando subito la propria, dopo di che anche voi potrete issare la bandiera nuovamente. Se la vostra barca non ha un pennone per la bandiera, ma questa è posta su un'asta rimovibile, il protocollo prescrive di rimuovere l'asta dal suo sostegno e abbassare la bandiera fino alla murata. Ricevuta la risposta dalla nave, riponete l'asta nel sostegno. A prescindere dalla procedura, attenzione a non toccare il ponte o l'acqua con la bandiera.

Nella marineria italiana c'è una nave in particolare che gode di particolari onori: l'Amerigo Vespucci, veliero della Marina Militare Italiana. Per tradizione, qualunque imbarcazione ne incroci la rotta gli si terrà discosta (in mare non si "dà la precedenza") e procederà al saluto come descritto prima.

Fare cambusa

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Prima di partire o durante uno scalo, parte dell'equipaggio potrebbe essere mandato a terra a "fare cambusa" (quella che i terricoli chiamano "spesa"). Quanto segue sono alcuni consigli su cosa acquistare. A seconda della durata della crociera e di quanto spesso viene utilizzata la barca, alcuni di questi potrebbero essere irrilevanti.

  • Per qualunque genere di detergente, è preferibile comprare varianti completamente biodegradabili.
  • Meglio abbondare con l'acqua: anche se la barca ha dei serbatoi per l'acqua potabile, è sempre bene averne di scorta. L'acqua in bottiglia tornerà anche molto utile se vorrete fare delle brevi escursioni a terra in una zona poco abitata.
  • Comprate frutta fresca, aiuta ad idratarsi tanto quanto l'acqua.
  • Se comprate cibi freschi, come carne e affettati, tenete presente che l'impianto elettrico delle barche a vela non è sempre acceso e quindi il frigorifero rimarrà spento per grosse porzioni della traversata (ma d'altra parte i modelli da barca vengono progettati per tenere freddi i contenuti più a lungo). Assicuratevi che la scadenza del cibo sia compatibile con gli scali in modo da non trovarvi a dover rimandare una bella cena a terra perché "bisogna finire le bistecche".

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