Tubre (Taufers im Münstertal in tedesco, Tuer in romancio) è un centro del Trentino-Alto Adige.

Tubre
Panorama di Tubre con la cima Greppi
Stemma
Tubre - Stemma
Tubre - Stemma
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
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Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Tubre
Sito istituzionale

Da sapere modifica

La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca (97,85%), contro il 2,15% di lingua italiana e nessun ladino.

Cenni geografici modifica

Situato all'estremità occidentale dell'Alto Adige in Val Monastero, confina a ovest con la Svizzera, col cantone dei Grigioni. Per arrivare in Svizzera è sufficiente oltrepassare la dogana posta all'uscita del paese.

La Val Monastero appartiene geograficamente alla Val Venosta ed ha una lunghezza di circa 25 km. Quasi un terzo della valle si trova in Alto Adige, il resto in Svizzera.

Dal paese sono raggiungibili i gruppi montuosi delle Alpi della Val Müstair, delle Alpi Venoste e delle Alpi dell'Ortles. Dista 2 km da Müstair in Svizzera, 8 da Glorenza, 9 da Malles Venosta, 11 da Sluderno, 28 da Resia, 30 da Silandro, 62 da Merano.

Come orientarsi modifica

  Tubre

Quartieri modifica

Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Pontevilla/Puntweil e Rivaira/Rifair.

Come arrivare modifica

In aereo modifica

 

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202.   apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto modifica

  •   È attraversato dalla strada statale 41 di Val Monastero che lo collega a Glorenza e alla Val Venosta ad est, a Münstir in Svizzera ad ovest.

In treno modifica

In autobus modifica

  •   I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD [1]


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

 
La chiesa di San Giovanni
  • Chiesa di San Giovanni (Sankt-Johann-Kirche). L'edificio del 1220 è in stile romanico e si avvalse di alcuni elementi murali esistenti di un ex monastero benedettino menzionato nel IX secolo e distrutto attorno al 1130. La pianta della chiesa, che è ben conservata nel suo genere, ha la tipica forma di una croce greca, ed al suo interno sono conservati affreschi romanici del 1220-1230 e gotici del 1383.
    Già prima del 1220 in verità la maggior parte della chiesa di San Giovanni in Val Monastero era già stata essenzialmente costruita.
    Sull'avancorpo occidentale si trova una facciata di conci e una larga porta con tre arcate a sesto ribassato. La parte centrale del complesso è accessibile tramite un portico costruito su due piani.
    Dal 1300 il portico superiore fungeva da dormitorio e quello inferiore da soggiorno ai pellegrini dell'ospizio diretto dall'Ordine Gerosolimitano. Anche la sagrestia e le abitazioni facevano parte dell'ospizio, e conservano uno straordinario ciclo di affreschi
    L'affresco di San Cristoforo sul lato nord, che è al contempo il più antico ritratto del Santo in Tirolo, ha dato il nome a questa cappella. Non è solamente il ritratto più antico ma anche l'immagine più grande di San Cristoforo in tutto l'arco alpino.
    Gli affreschi romanici ampiamente conservati sulla parete sud e sul soffitto a volta che illustrano fra l'altro il battesimo di Gesù, Mosè come legislatore, Cristo tra Maria e Giovanni, come anche tanti cavalieri, principi, nobili e contadini sono tutti dello stesso artista della Val Venosta.
    Nell'atrio superiore si trova un ciclo di affreschi gotico della fine del XIV secolo. Nel XVII secolo la chiesa era in possesso dei Conti Hendl e attorno al 1837 l'ex ospizio di San Giovanni è stato acquistato dal comune di Tubre.
  • Ospizio di San Giovanni. Il paese di Tubre ha radici antiche, e fin dall'epoca romana era luogo di transito tra i ricchi giacimenti di salgemma della Svizzera e l'Italia, e per questo la strada prese il nome di Via del Sale.
    Nel Medioevo la dolce conca prativa guardata da imponenti montagne vedeva il passaggio dei pellegrini che si recavano a Coira, alla cui diocesi apparteneva, come tutta la Val Venosta del resto. Era logico quindi che in questo posto venisse eretto un ospizio, fortunatamente tramandato quasi integro fino a noi e dedicato a San Giovanni, santo della Chiesa Cattolica e patrono dei Cavalieri Ospitalieri.
    Costruito nell'VIII secolo contiene affreschi di epoca romanica, raffiguranti un pavone, una pianta architettonica ideale che si rifà alla Gerusalemme Celeste, un'aquila bifronte di chiara influenza bizantina. Le due teste simboleggiavano rispettivamente l'Oriente e l'Occidente ed in un riquadro c'è una piccola concessione narcisistica all'anonimo pittore: una mano intenta ad affrescare.
    Altri affreschi sono posteriori, di epoca gotica, tra cui il più alto (4 m.) e il più vecchio San Cristoforo del Tirolo.
    Di notevole interesse l'acquasantiera in pietra incastonata sulla facciata che dà sulla strada.
    Ma il pezzo forte della Chiesa è la Madonna Nera col Bambino che accoglie il visitatore nella lunetta sopra la porta.
    L'insolita tonalità di grigio scuro o nero usata, fa risalire il modello delle “Madonne Nere” al simbolismo di molte divinità femminili pagane, tra cui si ricordano Iside e Cibele, in epoca senza età, in cui il nero era un colore positivo. Infatti nell'antichità era considerato portatore di vita e di benessere e molti miti che parlano della formazione dell'Universo accostano al nero l'indistinto primordiale, archetipo del Caos e del Principio, collegato in seguito alle Grandi Madri della Terra.
    Così i simboli trasmigrano, fino ad essere incorporati dall'oriente bizantino alla figura della Madonna. Da Bisanzio all'Occidente il passo è breve, e tra l'altro questa Madonna di Tubre è l'unica esistente in Trentino-Alto Adige.
 
Il castello di Reichenberg sopra Tubre
  • Cappella di San Michele. Questa piccola chiesetta si trova nei pressi del cimitero e dal giugno 2000 ospita il museo parrocchiale. Al suo interno la cappella ospita affreschi del XV secolo posti sopra l'altare gotico a portelli; si possono poi vedere alcune sculture in legno che provengono dalle ben otto chiese del paese.
  • 46.64605610.4623061 Chiesa parrocchiale di San Biagio, via della Chiesa. La data dell'edificazione di questa chiesa non è nota, ma venne citata fin dal 1201. Nel 1660 la chiesa venne demolita e ricostruita. La benedizione della chiesa avvenne nel 1663.
  • Castello Rotund. Fu eretto attorno al 900, inizialmente di proprietà dei nobili di Rotund, venne poi ceduto a Heinrich di Reichenberg. In seguito passò ai baroni di Schlandersberg e di Hendl, fino all'ultimo proprietario, che ancora oggi ne detiene il possesso, il barone von Heydorf.
  • Castello di Reichenberg. Fu all'inizio proprietà dei vescovi di Coira, e attorno al XII secolo divenne proprietà dei signori di Reichenberg, che gli diedero questo nome.




Eventi e feste modifica


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica


Dove alloggiare modifica


Sicurezza modifica


Come restare in contatto modifica

Poste modifica

  • 46.64379510.4630685 Poste italiane, Via San Giovanni , 30, +39 0473 832174.


Nei dintorni modifica

  • Müstair (Svizzera)
  • Glorenza — La più piccola città dell'Alto Adige conserva il perimetro delle mura, il titolo di città che le viene da un importante passato e vanta l'appartenenza al circuito dei Borghi più belli d'Italia.
  • Sluderno
  • Malles Venosta — L'Abbazia di Monte Maria e la chiesa di San Benedetto custodiscono preziosi affreschi romanici con influssi bizantini l'una, carolingi l'altra.
  • Silandro — Capoluogo della Val Venosta, conserva due dei tanti manieri che costellano questa parte di Alto Adige che si spinge ai confini di Austria e Svizzera.
  • Lago di Resia — Il più grande lago dell'Alto Adige è caratterizzato dal campanile dell'antico paese di Curon Venosta, sommerso dopo la costruzione della diga, che emerge dalle acque.

Itinerari modifica

  • Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.


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