San Giorgio su Legnano
Uno scorcio di via Gerli a San Giorgio su Legnano
Stemma e Bandiera
San Giorgio su Legnano - Stemma
San Giorgio su Legnano - Stemma
San Giorgio su Legnano - Bandiera
San Giorgio su Legnano - Bandiera
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San Giorgio su Legnano
Sito istituzionale

San Giorgio su Legnano è un comune della Lombardia appartenente alla città metropolitana di Milano.

Da sapere

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Cenni geografici

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Il territorio di San Giorgio su Legnano è situato al limite settentrionale della pianura Padana, a sud delle prealpi Varesine. Sorge nella zona interessata dai pianalti morenici ai margini della Valle Olona. Il suolo è principalmente composto da ciottoli, ghiaia, sabbia e argilla. In origine era coperto da un sottile strato di humus poco adatto alla crescita di boschi e successivamente alla coltivazione agricola, così da essere in gran parte groana.

Quando andare

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 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 6.18.613.117.021.325.528.627.624.018.211.26.9
Minime (°C) -4.4-2.50.44.39.012.615.314.811.56.40.7-3.6
Precipitazioni (mm) 67.577.199.7106.3132.093.366.897.573.2107.4106.354.6

Il periodo migliore per recarsi a San Giorgio su Legnano è il mese di gennaio, quando viene organizzata, al locale centro sportivo, una corsa campestre di richiamo internazionale, il Campaccio. Un altro periodo ottimale per visitare San Giorgio su Legnano è quello della terza settimana di settembre, quando si svolge la fiera autunnale. Nella settimana precedente vengono infatti organizzate delle manifestazioni al centro parrocchiale che culminano, la domenica sera, con i fuochi d'artificio.

San Giorgio su Legnano ha un clima è di tipo continentale con inverni freddi con molte giornate di gelo. La nebbia è diffusa soprattutto sulle aree agricole e boschive. Le estati sono calde, umide e moderatamente piovose.

Cenni storici

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Le testimonianze archeologiche più antiche rinvenute a San Giorgio su Legnano sono costituite da necropoli romane, la cui datazione corrisponde alla prima età imperiale (I secolo a.C. - I secolo d.C.). Le tombe più antiche risentono fortemente dell'influenza celtica, non essendo ancora completo il processo di romanizzazione. Nel complesso, a San Giorgio su Legnano, sono state scoperte due necropoli romane.

Il primo accenno documentato che nomina la comunità sangiorgese si riferisce ad un'iscrizione scolpita su alcuni mattoni datati 1393 e ritrovati durante gli scavi per la costruzione chiesa del Santo Crocifisso (1769), come testimoniano alcune note dell'archivio parrocchiale. A parte la citata iscrizione su un mattone, non si hanno notizie scritte della comunità sangiorgese del medioevo. Nel registro delle chiese del Liber notitiae sanctorum Mediolani, che descrive il contesto religioso in epoca medioevale, San Giorgio non è ancora presente. Fino al XIV secolo San Giorgio su Legnano era dunque un piccolo gruppo di case che non aveva ancora una chiesa propria.

Durante il Medioevo San Giorgio su Legnano era al confine tra i contadi del Seprio e della Burgaria, due contee dipendenti dalla marca di Lombardia. All'epoca la comunità dipendeva sia per l'aspetto civile, sia per quello religioso dalla Pieve di Parabiago. Già dal XVI secolo San Giorgio su Legnano aveva un sindaco, anche all'epoca rappresentante della collettività. Al sindaco era affiancato un cancelliere le cui funzioni erano simili a quelle dell'odierno segretario comunale. Tra i vari compiti, teneva in casa propria l'Archivio comunale. Nel 1558, come risulta dal catasto spagnolo, risulta che il Comune era composto da undici cortili. Era quindi ancora un borgo di modeste dimensioni.

Uno degli aspetti caratterizzanti la storia di San Giorgio nel XVII secolo fu l'infeudazione. Durante questo secolo il governo spagnolo mise all'asta molti terreni dove il compratore, diventato in questo modo feudatario, aveva la prerogativa di vantare diritti politici, economici e sociali sul feudo. L'infeudazione avvenne in 10 novembre 1656 per una somma di 3.430 lire. La comunità sangiorgese restò feudo dei Castelli fino al 1780, quando, con il decesso del cardinale Giuseppe Castelli, ultimo discendente della casata, il debito si estinse.

Per un'idea più precisa delle dimensioni del Comune si dovrà aspettare il XVIII secolo. L'imperatore Carlo VI, che sostituì gli spagnoli nel governo del Ducato di Milano, emise un decreto che istituì un gruppo di lavoro, il cui compito fu quello di censire con precisione i comuni appartenenti ai suoi domini lombardi. Nel caso di San Giorgio, la determinazione delle dimensioni del territorio iniziò il 20 novembre 1721 grazie ad una compagine di rilevatori e disegnatori guidata dal geometra Benito Corradini. Gli abitanti di San Giorgio su Legnano, al 16 marzo 1730, erano 777 e risiedevano in 60 cortili. I proprietari di beni immobili erano 58, ed il comune possedeva una superficie di terreni pari a 3.133 pertiche milanesi.

Il XIX secolo fu caratterizzato dalla profonda trasformazione del sistema produttivo sangiorgese. Si passò da un'economia agricola ad una industriale. Le coltivazioni agricole erano molto variegate. Le principali colture erano cereali (miglio e frumento), la vite ed il gelso, che è alla base dell'allevamento dei bachi da seta. Oltre alla coltura di cereali, l'economia di San Giorgio su Legnano si basava anche sull'allevamento del bestiame. Il contratto agricolo diffuso in questo periodo nell'Alto Milanese era quello della mezzadria. La struttura economica di San Giorgio su Legnano cambiò completamente in un sistema industriale alla fine del secolo.

L'età d'oro dell'industria sangiorgese fu a cavallo degli anni cinquanta e gli anni sessanta del XX secolo. Fu principalmente dovuto alle industrie tessili e meccaniche. Nei decenni che seguirono ci fu un lento declino causato dalla concorrenza di prodotti tessili provenienti da paesi in via di sviluppo. La crisi peggiorò progressivamente danneggiando l'economia, l'occupazione e il tessuto industriale. Molte aziende chiusero, soprattutto nel tessile, nell'abbigliamento e nella calzatura, e molte altre furono coinvolte in un processo di ridimensionamento. San Giorgio su Legnano, con la zona circostante, è ancora oggi tra le aree più sviluppate ed industrializzate d'Italia.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo San Giorgio su Legnano

I punti di riferimento principali di San Giorgio su Legnano sono due assi viari che si tagliano perpendicolarmente ad un impianto semaforico. Le due direttrici sono via Legnano/Roma/Magenta, che attraversa in direzione est-ovest l'abitato, e via Milano/Pasubio/XX settembre, che taglia il territorio in direzione nord-sud. Il primo sistema viario citato collega San Giorgio su Legnano con Canegrate e Legnano, mentre il secondo connette l'abitato con la strada provinciale SP12 Legnano-Inveruno.

Come arrivare

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In aereo

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San Giorgio su Legnano non è fornita di aeroporti ma dista circa 25 km da quello di Milano-Malpensa, che è il secondo hub italiano dopo Roma Fiumicino. Per raggiungere San Giorgio su Legnano dall'aeroporto è necessario prendere la strada statale SS336 (che passa dall'hub citato) e proseguire fino all'ingresso dell'autostrada A8 (svincolo di Busto Arsizio). Dopo aver imboccato quest'ultima, e aver superato l'uscita di Castellanza, occorre uscire allo svincolo di Legnano. Dopo essere usciti dall'autostrada, alla prima rotonda svoltare a destra e procedere sempre dritto fino a trovare le indicazioni stradali per San Giorgio su Legnano.

In auto

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Strade statali e provinciali

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  • La strada statale 33 del Sempione collega Legnano con Milano.
  • La strada statale 527 Bustese collega Legnano con Monza in una direzione ed Oleggio nell'altra.
  • La strada provinciale collega Legnano con Inveruno.

Autostrade

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  • Autostrada Milano-Varese, uscita Legnano.
  • Autostrada Genova-Gravellona Toce uscita per autostrada A8.
  • autostrada Lainate-Como-Chiasso, uscita Saronno - Strada statale 527 Bustese.
  • autostrada Torino-Trieste, uscita Marcallo-Mesero.

In nave

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Non è possibile raggiungere San Giorgio su Legnano attraverso vie d'acqua.

In treno

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San Giorgio su Legnano è attraversata dalla ferrovia Domodossola-Milano ma non è dotato di una stazione. Le due più vicine all'abitato sono quelle di Legnano e Canegrate.

In autobus

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Il servizio di trasporto pubblico che collega San Giorgio su Legnano con gli altri Comuni è gestito dall'azienda MOVIBUS. Sono 5 le linee extraurbane che attraversano San Giorgio su Legnano:

  • Z643: Vittuone - Arluno - Ossona - Casorezzo - Parabiago
  • Z605: San Giorgio su Legnano - Canegrate - Parabiago - Milano MM Dorino
  • Z611: Legnano - Canegrate - Parabiago
  • Z627: Castano Primo - Cuggiono - Buscate - Arconate - Busto Garolfo - Villa Cortese - Legnano
  • Z642: Magenta - Corbetta – Santo Stefano Ticino - Arluno - Busto Garolfo - Legnano


Cosa vedere

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La chiesa della Beata Vergine Assunta
  • 45.576238.911421 Chiesa della Beata Vergine Assunta, via Roma. È la chiesa parrocchiale di San Giorgio su Legnano. L'edificio è a pianta ottagonale con copertura a cupola ed è stato consacrato nel 1935. Lo stile è neorinascimentale di derivazione bramantesca. Chiesa della Beata Vergine Assunta (San Giorgio su Legnano) su Wikipedia chiesa della Beata Vergine Assunta (Q3668838) su Wikidata
  • 45.576498.917152 Chiesa del Crocifisso, via Milano. È dedicata a San Giorgio e la consacrazione risale al 1703. Nelle sue linee fondamentali l'edificio non ha subito molte variazioni. Sulla facciata, chiudendo la finestra centrale, sono stati applicati tre mosaici raffiguranti al centro San Giorgio dominatore del drago e ai lati due angeli. Chiesa del Santo Crocifisso su Wikipedia chiesa del Santo Crocifisso (Q3668685) su Wikidata
  • 45.575668.913843 Villa Parravicini, via Gerli. L'edificio conserva intatto il carattere di villa rustica di fine XVIII secolo. È dotata di un parco all'inglese che è vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici insieme alla casa. Non si conosce l'anno esatto di costruzione, ed il documento più antico in cui viene cita questo edificio è datato 1584. Villa Parravicini su Wikipedia Villa Parravicini (Q4012397) su Wikidata
  • 45.575158.912574 Palazzo Lucini Arborio Mella, piazza Mazzini. L'anno di costruzione non è conosciuto, ma sappiamo da note scritte che nel XVIII secolo apparteneva alla famiglia nobile dei Lucini Passalacqua, che all'epoca erano i più importanti proprietari terrieri del Comune. Negli ultimi decenni del XX secolo l'edificio è stato oggetto di abusi edilizi seguiti poi, all'inizio del XXI secolo, da importanti recuperi architettonici. Palazzo Lucini Arborio Mella su Wikipedia Palazzo Lucini Arborio Mella (Q3890365) su Wikidata


Eventi e feste

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  • 45.5685638.9100531 Campaccio, centro sportivo comunale Angelo Alberti, via del Campaccio, 10. È una corsa campestre annuale organizzata dall'Unione Sportiva Sangiorgese all'inizio di gennaio. All'evento partecipano atleti di fama internazionale, tra cui campioni olimpici e mondiali. È uno degli eventi più importanti del suo genere in Italia, ed è incluso nel circuito internazionale Permit dell'Associazione europea di atletica leggera. Il nome della corsa deriva da Campasc, che in dialetto legnanese significa "campo incolto". Infatti, nelle prime edizioni il percorso della gara si snodava tra le strade vicinali della zona agricola del comune. Oggi si disputa su un'area che è adibita a parco pubblico. Campaccio su Wikipedia Campaccio (Q533780) su Wikidata


Cosa fare

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Acquisti

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Le vie del centro abitato ospitano molti negozi ed alcuni bar.

Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Sicurezza

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Su turnifarmacie.it si possono visualizzare i giorni e gli orari di apertura delle farmacie dei comuni limitrofi.

Come restare in contatto

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  • 45.576748.911464 Poste italiane, via Mella, 1, +39 0331 411598. L'ufficio postale è aperto solo al mattino.


Nei dintorni

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Campi coltivati nei pressi di Villapia, frazione di Parabiago
Il mulino Gajo-Lampugnani a Parabiago
  • Il Parco del Roccolo sito istituzionale. È un Parco locale di interesse sovracomunale che comprende aree boschive ed agricole dei comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo (dove è ubicata la sede del parco), Nerviano e Parabiago. Ha una superficie di circa 16 km². Fu istituito nel 1991 per la salvaguardia degli elementi naturali della zona e per la valorizzazione dell'agricoltura, che impegna circa l'80% della superficie del parco con le coltivazioni di mais, grano, frumento, avena, orzo, soia e foraggio. Della rimanente area territoriale, il 9% è caratterizzato da boschi, mentre l'1% da viabilità, cave e dal canale Villoresi con la sua rete di canali irrigui secondari. Un'altra caratteristica del parco è la presenza di numerose cascine sparse sul suo territorio, testimoni della tradizione agricola della zona.
  • Il Parco locale del bosco di Legnano (conosciuto anche come parco Castello). È un parco comunale che si sviluppa intorno al fiume Olona. Ha una superficie di circa 25 ettari e si estende sul territorio del comune di Legnano. Si estende nei dintorni del castello di Legnano. Istituito nel 1976 come Parco locale di interesse sovracomunale, dal 2008 fa parte del Parco dei mulini, parco di interesse sovracomunale che si estende per circa 500 ettari. A partire dal 1981 è stata creata una zona umida di circa mezzo ettaro di superficie che è alimentata da acque di falda con lo scopo di fornire un ambiente favorevole alla vita di pesci e uccelli acquatici. Tra i pesci sono presenti lucci e carpe, oltre a numerose altre specie ittiche.
  • Il Parco dei mulini. È un parco locale di interesse sovracomunale riconosciuto dalla Provincia di Milano il 10 marzo 2008 che si sviluppa intorno all'Olona ed al Canale Villoresi. Il parco è caratterizzato dalla presenza dei corsi d'acqua in un ambito densamente urbanizzato e industrializzato. Esso ricomprende il parco Castello di Legnano, le aree agricole lungo il fiume Olona fino all'ex Monastero Olivetano a Nerviano e il Canale Villoresi sino al confine con Lainate. Rara è la presenza di aree boscose fuori dal parco Castello. Nel parco sono presenti importantissime testimonianze storiche come il castello di Legnano, l'ex opificio Visconti di Modrone (oggi adibito a centro residenziale) e sei mulini, ultimi a testimoniare l'antica tradizione molitoria della zona. Il Parco dei Mulini si può visitare in bicicletta. È in corso di progettazione una pista ciclabile già finanziata dalla Regione Lombardia che collegherà il parco urbano del Castello di Legnano a Nerviano. Già ora è possibile attraversare il Parco su strade sterrate o asfaltate adatte ai ciclisti ad eccezione del tratto interessato da una strada trafficata tra l'isolino di San Lorenzo di Parabiago e il Canale Villoresi.


Itinerari

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Un tratto della pista ciclabile che costeggia la ferrovia della Valmorea nei pressi di Fagnano Olona, località Balzarine
  • La ferrovia della Valmorea. È stata una strada ferrata che un tempo collegava Castellanza, in provincia di Varese, a Mendrisio, nel Canton Ticino. Nel 2008 è stato riattivato il percorso più settentrionale per fini turistici. Da Olgiate Olona a Castiglione Olona è presente una pista ciclabile che costeggia il fiume Olona e che passa accanto a diversi siti di interesse come vecchi stabilimenti industriali in disuso e zone golenali. La ferrovia passa attraverso il Parco del Medio Olona. (su Wikipedia)
  • Il Parco Alto Milanese. È un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) ed interessa la città metropolitana di Milano nel comune di Legnano e la provincia di Varese nei comuni di Busto Arsizio e Castellanza. Venne riconosciuto dalla Giunta della Regione Lombardia con deliberazione del 27 ottobre 1987 su proposta dei tre comuni interessati. L'area si estende su circa 360 ettari, di cui circa 178 del Comune di Legnano, 126 del Comune di Busto Arsizio e 53 ettari sul Comune di Castellanza. I confini sono delimitati dalle periferie dei tre comuni e comprendono una vasta area a vocazione prevalentemente agricola. Il Parco Alto Milanese è situato in una zona in cui è visibile il passaggio dall'alta pianura asciutta a quella bassa e ricca di acque e risorgive. Grazie alla presenza di aree ad agricoltura tradizionale ed edifici rurali come cascine e stalle, il parco è abitato dalla civetta, dalla rondine, dal codirosso, dal pipistrello ed altre specie che non troverebbero posto altrove. Si segnale anche la presenza, in costante aumento, del merlo e la tortora. La presenza, invece, di querce costituisce l’habitat ideale per il picchio rosso maggiore e per lo scoiattolo, nonché per tutte quelle specie, come i pipistrelli, che necessitano di grandi cavità nei tronchi per la riproduzione o lo svernamento. Anche le siepi di bordura lungo i campi coltivati forniscono un ambiente di vita importante per molti animali.

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