Qazvin قزوین | ||
Stato | Iran | |
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Altitudine | 1.302 m s.l.m. | |
Abitanti | 1.143.200 (2005) | |
Fuso orario | UTC+3:30 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Qazvin è una città dell'Iran settentrionale, capoluogo amministrativo della provincia omonima e a 151 km dalla capitale iraniana.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaQazvin è situata ad un'altitudine di 1,800 m. s.l.m. nell'angolo nord-occidentale dell'altopiano centrale dell'Iran, là dove convergono i monti Alborz e la catena di Zagros.
Quando andare
modificaData l'altitudine l'estate non è particolarmente calda ma l'inverno è molto rigido a Qazvin. Il clima è piacevolmente secco e il tasso d'umidità dell'aria si mantiene su livelli molto bassi d'estate.
Cenni storici
modificaQazvin fu fondata sotto il regno del re sassanide Shapur I (240-272 d.C.). La città fu più volte saccheggiata dai Dailamiti, razza bellicosa provenienti dai vicini Monti Alborz. Nel 644 d.C. fu presa dagli Arabi. Questi riuscirono a convertire i Dailamiti ma Qazvin ebbe a soffrire delle incursioni dei Nizariti, altrimenti noti come setta ismailita degli Assassini che nel 1090 riuscirono ad impadronirsi della vicina fortezza di Alamut. Nel 1256 le orde mongole al comando del khan Hülegü le infersero il colpo di grazia, mettendola a ferro e fuoco. Nel XVI secolo Qazvin ritrovò il cammino della prosperità grazie allo scià Tahmasp I (1514-1576) della dinastia dei Safavidi che vi si trasferì da Tabriz con la sua corte. La città rimase capitale di Persia fin quando lo scià Abbas I, il Grande (1557–1629) non optò per Isfahan come sede del suo regno.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Ali Qapu. Un portale estremamente alto decorato in ceramica smaltata di colore blu. È situato all'angolo meridionale del giardino noto come piazza verde (Sabz ye Meidan). È un monumento di epoca safavide che ricorda da vicino quello di ugual nome in Isfahan. Esso fungeva da ingresso al palazzo reale dei Safavidi di cui rimangono due sale di cui una fungeva da corpo di guardia e l'altra di luogo di raccolta dei tamburini
- Moschea del Venerdì (Masjid-e Jom'eh), Via Shohada. Il più interessante monumento di Qazvin è la moschea del Giovedì, oggi chiamata Masjid-e Jam'e Kabir. Fu costruita in era selgiuchide, tra il 1106 e il 1153, su un preesistente tempio zoroastriano del fuoco di epoca sassanide e rimaneggiata al tempo dello scià Abbas il grande con l'aggiunta di decorazioni in ceramica smaltata. Presenta quattro iwan attorno a un cortile centrale molto ampio che serve da raduno nei giorni di preghiera collettiva. L'Iwan sul fianco meridionale si apre sulla sala del mihrab in pietra scolpita e risalente al 1658. La sala della preghiera è sormontata da una cupola del XII secolo del diametro di 15 metri e decorata con iscrizioni in caratteri cufici recentemente restaurati. I due minareti sul lato nord risalgono al tempo dello scià Abbas.
- Mausoleo di Shahzadeh Hossein. Un mausoleo in stile barocco islamico con una cupola blu e 6 snelli minareti sul fianco del portale d'ingresso con una facciata in ceramica smaltata riccamente decorata. Risale ad epoca safavide e in base alle iscrizioni fu commissionato dalla begum Zainab, figlia dello scià Tahmasp I (1524-1576). Gli specchi e le decorazioni in ceramica smaltata sono del XIX secolo. Il cortile in mezzo al quale si staglia il monumento accoglie le tombe di religiosi musulmani
- Mausoleo di Mustawfi (Non lontano dalla medressa Heida). Un piccolo mausoleo di epoca timuride (inizi del XV secolo) che si ritiene sia il luogo di sepoltura di Hamdollah Mustawfi, storico e geografo di Qazvin, allievo di Rashid-ad Din. Il mausoleo è una costruzione in mattoni sormontata da una cupola conica a punta.
- Scuola coranica di Heydarie (Madraseh ye Heidariyeh), Viale Balaghi. Del complesso è rimasto un padiglione a cupola di epoca selgiuchide (inizi del XII secolo) la cui struttura ricorda un tempio del fuoco di epoca sassanide. Il mihrab in pietra scolpita e decorato con arabeschi è considerato un piccolo capolavoro dell'arte di quel tempo. All'intorno si stendono i ruderi di quella che doveva essere la sala della preghiera
- Chehel Sutun (Le quaranta colonne), Piazza Azadi. Un padiglione con venti colonne lignee che si riflettono sulla vasca circolare antistante. Il piano superiore è adibito a museo con esposizioni di vasi e ceramiche del neolitico, oggetti in bronzo rinvenuti nella zona della fortezza di Alamut e raccolte di oggetti artistici del periodo safavide.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaQazvin è una città molto conservatrice e qui, più che altrove, bisogna fare attenzione a rispettare gli abiti locali, primo fra tutti non chiedere bevande alcoliche.
Come restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Qazvin
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Qazvin