Pessina Cremonese
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Pessina Cremonese
Sito istituzionale

Pessina Cremonese è un centro della Lombardia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Il paese si trova nella Pianura Padana, nella bassa lombarda cremonese; il suo territorio è situato sulla riva destra dell'Oglio. Dista 20 km. da Cremona, 31 km. da Casalmaggiore, 50 km. da Mantova.

Cenni storici

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La storia di Pessina è simile a quella degli altri centri situati sulla destra dell'Oglio. In epoca comunale entrò nell'orbita del Comune di Cremona, che fortificò questi luoghi a difesa del confine segnato dall'Oglio con le terre soggette al Contado di Brescia, che anticamente aveva allargato il suo dominio su gran parte del territorio a destra dell'Oglio e fino al Po.

A Monticelli Ripa d'Oglio, centro del territorio di Pessina Cremonese, è accertata l'esistenza di un castello già dal X secolo. Nel 1060 una bolla papale lo annovera fra le terre soggette al monastero di Santa Giulia di Brescia, mentre nei secoli XI e XII appartenne al convento di San Lorenzo di Cremona. L'importanza del paese, oltre che per le sue fortificazioni, era dovuta alla presenza di un porto sul fiume Oglio, che consentiva importanti commerci fluviali al Comune di Cremona, alla quale era collegato da una delle più importanti strade che dal capoluogo si diramavano verso il contado.

Il paese di Villarocca, altra frazione di Pessina Cremonese, già nel nome si presenta come villaggio fortificato, situato al pari di Monticelli proprio sulla riva dell'Oglio. Nel XIII secolo Buoso da Dovara ne acquistò il Castello, nel quale si rifugiò dopo la cacciata da Cremona. Nel 1269 si arrese dopo un assedio; in quella occasione il castello fu raso al suolo; ne rimasero tracce visibili ancora nell'Ottocento in una cascina chiamata Rocca.

Stilo de' Mariani e Sant'Antonio d'Anniata sono gli altri villaggi che costituiscono il territorio comunale di Pessina Cremonese.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Pessina Cremonese


Come arrivare

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In aereo

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  • Aeroporto Verdi di Parma - km. 24
  • Aeroporto Catullo di Verona - km. 88
  • Aeroporto D'Annunzio di Montichiari (BS) - km. 54
  • Aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (BG) - km. 136
  • Aeroporto Marconi di Bologna - km. 110


In auto

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È poco discosta a nord della ex Strada Statale 10 Cremona – Mantova.

In treno

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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Monticelli Ripa d'Oglio-Cascina Convento
  • 45.1846110.2470981 Chiesa parrocchiale di San Giorgio, Via Margini. L'edificio è di gusto gotico, progettato alla fine dell'Ottocento dall'architetto Tancredi Venturini. Costruita in laterizio rosso, la chiesa ha facciata a capanna, un grande rosone centrale e piatti di ceramica policroma a decorazione della facciata sotto lo spiovente di gronda.
  • Villa Casali. Quello che si vede adesso è quanto rimane di una villa settecentesca di fattura raffinata che fu costruita sul sito di un antico convento. Le parziali demolizioni che ha subito sono state operate poco prima della seconda guerra mondiale. Ha un ampio giardino con laghetto, montagnole, grotte.

A Monticelli Ripa d'Oglio

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  • Cascina Convento. È un robusto complesso adibito a attività agricole, che fu un tempo convento dei frati Olivetani. Quest'ordine religioso fu investito della chiesa di Monticelli e delle terre di proprietà della stessa nel 1546 dal cardinale Gambara.
  • Chiesa parrocchiale di Maria Vergine Annunciata. Vicina alla Cascina Convento, la chiesa di Monticelli ha una sola navata ed è di piccole dimensioni; al suo interno ha tre altari marmorei. L'altare maggiore è sormontato da un piccolo tempio in marmo rosso di Verona.
  • Oratorio dei Morti. L'oratorio dei morti è un piccolo edificio religioso che funge da cappella di un piccolo cimitero lungo la strada che conduce a Villarocca. Apparteneva ai marchesi Pallavicini di Genova, che furono proprietari delle terre di Monticelli.

A Villarocca

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Villarocca - San Leonardo
  • 45.19356610.2651612 Chiesa parrocchiale di San Leonardo. La chiesa di Villarocca ha linee settecentesche e sorge sulla piazza delimitata dalla villa Fraganeschi, da antichi palazzetti e da una grande cascina. Il campanile è scostato dalla chiesa alla quale lo collega una galleria pensile sorretta da un passaggio ad arco che permette di accedere alla casa parrocchiale.
  • 45.19429910.2649643 Villa Fraganeschi. La grande villa Fraganeschi occupa tutto il lato della piazza opposto alla chiesa parrocchiale, e con i rustici si allunga per lungo tratto nelle vie laterali. Il corpo della villa si staglia oltre il grande cancello di ingresso al di là di un giardino delimitato dall'alta muraglia, da piccoli corpi di fabbrica ai lati della cancellata e da un'ala rustica che parte da un lato della villa e si estende fino alla muraglia. Al linguaggio neoclassico della costruzione si aggiungono le addizioni ottocentesche di due torri di diverse dimensioni che si collocano in posizioni asimmetriche rispetto alla Villa. Attualmente (2013) tutto il complesso si trova in un deplorevole stato di abbandono e di totale degrado. La muraglia è quasi diroccata, la villa è abbandonata, le imposte sono cadenti, il giardino si è trasformato in un informe spazio ricoperto da ogni tipo di erbacce. Gli abitanti del paese raccontano che nella villa, abbandonata a se stessa dopo la morte delle ultime proprietarie, si sono avuti numerosissimi episodi di vandalismo, ma soprattutto sono stati rubati mobili, quadri, arredi, addirittura la tappezzeria. Nonostante il suo stato disastroso, la villa, assieme al suo complesso di rustici, emana un forte fascino e riesce comunque a farsi apprezzare per la sua sobria maestosità.

A Stilo de' Mariani

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Stilo de' Mariani - Sant'Andrea Apostolo
  • 45.1632610.2532794 Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo, Via della Chiesa. È del tutto decentrata rispetto al paese ed è circondata dalla campagna. In facciata si trovano mosaici moderni degli anni Sessanta.

A Sant'Antonio d'Anniata

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  • Oratorio di Sant'Antonio Abate. La sua costruzione risale al 1767, quando sorse sul luogo di una precedente chiesa. Il suo aspetto attuale risale al 1846 quando fu sostituita la facciata e venne rifatto il campanile che si conclude con un terrazzino belvedere.
  • Impianto urbanistico. Il complesso di edifici dell'insediamento di Sant'Antonio d'Anniata fu completamente ricostruito nella prima metà dell'Ottocento sui resti dell'antico convento dei monaci Antoniani di Cremona e sui suoi possedimenti agricoli: una casa padronale con giardino, abitazioni contadine, botteghe, stalle, rustici, edificati secondo i più avanzati criteri dell'epoca, con una moderna attenzione alle norme salutistiche. Ne nacque così una grande cascina paese che costituiva una contrada che si allungava a lato della strada statale Cremona - Mantova; il complesso rappresentava l'organizzazione più òoderna dell'epoca per la conduzione e la gestione della vasta tenuta agricola del suo progettatore, il milanese Giuseppe Negri. Questo villaggio - azienda agricola che si allungava per 320 metri giunse ad essere abitato da 245 persone. Attualmente l'integrità del progetto ottocentesco è stata compromessa sia da interventi edilizi successivi, sia dall'abbandono di parte dei fabbricati, conseguente alla rivoluzione che si è verificata nel successivo secolo con la meccanizzazione dei lavori agricoli che ha determinato l'abbandono delle campagne e lo svuotamento delle numerose cascine - villaggi della zona.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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  • 45.16644110.2828461 Ristorante dell'Autista, Strada Esterna Piadena 24 (in località Ca' de' Ferrari).


Dove alloggiare

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Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Il fiume Oglio
a Villarocca
Parco
Oglio Sud
  • Pieve Terzagni
  • Cremona Ha un centro storico monumentale - Duomo, Battistero, Palazzo comunale - fra i più insigni della Lombardia. Fu città romana. Fu potente all'epoca dei Comuni e rivaleggiò con Milano, che infine la sottomise. I suoi violini (Stradivari e Amati), il suo Torrazzo e ancor più il suo torrone, sono noti ovunque.
  • Sabbioneta Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
  • Torre de' Picenardi La villa Sommi Picenardi si è sviluppata da un preesistente nucleo castellano; a partire dal Cinquecento fu trasformata nei secoli successivi fino all'aspetto attuale. Un corpo della villa, di gusto neoclassico, prospetta sulla piazza del paese. Una seconda fabbrica si sviluppa all'interno e si raccorda all'antico corpo del primitivo castello. Un vasto giardino circonda il complesso della villa, attorniato da un ampio fossato con acqua.
  • San Lorenzo de' Picenardi Il suo Castello , sorto nel Quattrocento fu ampliato nel tempo per approdare poi alla forma attuale, maestosa e decisamente castellana, nell’Ottocento, opera dell’architetto Luigi Voghera. La vasta costruzione, in perfette condizioni, mostra numerose torri merlate che le conferiscono il caratteristico aspetto medievale mitigato però dal carattere elegante di residenza nobiliare castellana. E circondato da un vasto parco.
  • Cicognolo Cotto a vista e marmo rendono pregevole e vario l'aspetto dell’imponente castello Manfredi,, scenografico nel verde del prato che ne abbellisce il terreno davanti alla facciata principale, con retrostante giardino di gusto romantico e con fossato.
  • L'area fluviale di Pessina Cremonese fa parte del Parco dell'Oglio Sud (sede a Calvatone), area regionale protetta che si estende dal Parco Oglio Nord fino alla confluenza con il Po. Costituiscono il Parco Oglio Sud le aree fluviali dei territori di Acquanegra sul Chiese • Canneto sull'Oglio • Casalromano • Marcaria • OstianoVolongo sulla sponda sinistra; BozzoloCalvatoneCommessaggioDrizzonaGazzuoloIsola Dovarese • Pessina Cremonese • PiadenaSan Martino dall'ArgineViadana sulla sponda destra La zona è interessata da un percorso ciclabile di circa 60 chilometri che si snoda fra l'interessante habitat della campagna e delle golene dell'Oglio.

Itinerari

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  • Nelle terre dei Gonzaga Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.


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