Parco nazionale del Monte Kenya
Mount Kenya National Park
Veduta del monte Kenya
Tipo area
Stato
Superficie
Anno fondazione
Sito istituzionale

Parco nazionale del Monte Kenya è situato nel Kenya meridionale.

Da sapere

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Cenni geografici

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Il parco nazionale ha un'area di 715 km², la maggior parte dei quali si trova oltre i 3.000 metri. La riserva forestale ha una superficie di 705 km². Combinati formano il patrimonio dell'umanità per complessivi 1420 km²

Flora e fauna

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Il parco avendo un altitudine che va dai 1.500 metri ai 5.199 m di punta Batian, presenta diversi habitat che vanno dalla foresta pluviale ai ghiacciai perenni. La foresta pluviale arriva fino ai 3.000 metri circa, con gli alberi ad alto fusto che vanno degradando in macchia bassa, questa zona è abitata dal bufalo nero, elefanti, leopardi, serval, babbuini, antilopi, antilope eland, scimmie colobus e babbuini. Dai 3700 metri inizia la fascia vegetazionale di lobelie giganti e seneci giganti che arrivano fino ai 4500 metri, notevoli sono le distese che si trovano nella valle di McKinder e nella valle Chogoria.

Oltre i 4.500 metri inizia il deserto d'alta quota con piccoli laghi alpini senza forme di vita, fino ad arrivare ai piccoli ghiacciai perenni, tra le due cime Nelion e Batian, a 5.000 metri circa di altitudine.

Quando andare

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I mesi più piovosi vanno da aprile a giugno e da ottobre a novembre, tuttavia la pioggia è quasi sempre una costante piuttosto che una variabile, tenetela quindi sempre possibile. Il parco nazionale del Monte Kenya si trova praticamente sulla linea dell'equatore, la cima Batian si trova a soli 16 km a sud; questa sua particolarità è da tenere presente soprattutto per gli scalatori intenzionati ad arrivare fino alla Batian, poiché il clima nel suo complesso è pressoché costante tutto l'anno. Infatti, durante l'estate boreale il sole batte sulla parete nord del monte Kenya sciogliendo il ghiaccio e la neve quindi da giugno a settembre si scala da questo lato molto più difficile rispetto alla via "normale" che invece si trova sulla parete sud, e si può scalare nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio.

Cenni storici

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Il parco nazionale del Monte Kenya, istituito nel 2008, protegge la regione che circonda il monte Kenya. In precedenza si trattava di una riserva forestale, che attualmente contiene il parco.

Nell'aprile 1978 l'area divenne una Riserva della biosfera dell'UNESCO. Il parco nazionale e la riserva forestale, uniti, divennero patrimonio dell'umanità nel 1997.

Come arrivare

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In aereo

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L'aeroporto più vicino al parco è quello internazionale di Nairobi, dista circa 150 km che si percorrono in massimo 3 ore durante le ore di intenso traffico.

In auto

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Circa 3 ore di strada da Nairobi per 150 km.

In autobus

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Ci sono collegamenti da Nairobi con le città che si trovano ai piedi del Mt.Kenya: Nanyuki, Meru, Kerugoya, Kiganjo, Naro Moru.

Permessi/Tariffe

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Come spostarsi

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All'interno del parco ci si muove a piedi, e l'accesso è consentito solo negli ingressi di Naro Moru, Sirimon e Chogoria, dalle 06:00 alle 19:00, anche se sono presenti tratti di strada percorribile da jeep 4X4, utilizzate solo dal personale e dai mezzi di soccorso.


Cosa vedere

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Cosa fare

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Il monte Kenya rappresenta la II° cima d'Africa, dopo il monte Kilimangiaro, con i 5199 metri della cima Batian. Ed anche la più difficile da scalare in Africa, presentando difficoltà di IV° e V° livello alpinistico, amplificati dal fatto che si trovano intorno ai 5000 metri. Quindi soltanto avendo una discreta esperienza di alpinismo su roccia alle spalle si può organizzare la scalata. Altrimenti potrete organizzare delle splendide giornate di trekking all'interno del parco, arrivando fino ai 4985 metri sul livello del mare di punta Lenana, la terza cima del monte Kenya.

  • TREKKING FINO A PUNTA LENANA la terza cima del monte Kenya, 4895 metri sul livello del mare.
  • 1° TAPPA: dopo aver organizzato la spedizione con la guida, i portatori ed il cuoco nel villaggio di Nanyuky, si parte per il "Sirimon Gate", sono circa 10 km di strada sterrata. Qui siamo a circa 2690 metri e si cammina per tre ore fino all' "Old Moses Camp" a 3300 metri, un comodo sentiero percorribile anche da jeep 4x4 che attraversa la foresta, si potrebbe avere la possibilità di incontrare elefanti e bufali. E' una tappa molto semplice ma necessaria a favorire un graduale acclimatamento.
  • 2° TAPPA: già da queste quote è consigliabile iniziare a bere tanto, evitare di appesantire troppo lo stomaco con il cibo e salire lentamente per evitare problemi con il mal di montagna. Si parte dall' "Old Moses Camp", qua la foresta è già terminata da alcuni km, e si arriva fino allo "Shipton Hut" a 4200 metri, questa tappa prevede un tempo di percorrenza che va dalle 4 ore e mezza alle 6 ore. Il sentiero stavolta è stretto, talvolta si perde nella macchia bassa e nel fango quindi è necessario procedere con la guida, si attraversa prima la valle del fiume Ontulili, poi quella del fiume Liki North e infine si scende nella valle di McKinder che porta direttamente al rifugio sotto l'imponente mole delle cime Batian e Nelion. Poco dopo l'"Old Moses Camp" c'è una stazione meteorologica automatica, e dalla valle di McKinder iniziano le distese di lobelie e seneci giganti.
  • 3° TAPPA: se le vostre condizioni fisiche lo permettono potete affrontare già in questa tappa punta Lenana, altrimenti conviene fermarsi e riposarsi allo "Shipton Hut". Per Punta Lenana ci sono circa 3 ore di salita, molto ripida, dal rifugio. La vegetazione termina quasi subito ed inizia il deserto sassoso d'alta quota e il sentiero si perde nella polvere, salendo si incontrano due laghetti alpini dalle acque turchesi e il paesaggio su tutta la valle di Chogoria è meraviglioso. In cima troverete un cartello di congratulazioni e la bandiera keniana; questa cima è particolarmente cara all'Italia poiché fu scalata nel 1943 da Felice Benuzzi e altri due compagni che scapparaono dal campo di prigionia inglese di Nanyuki per un epica avventura sulla montagna, per poi riconsegnarsi non avendo altre vie di fuga, dopo la guerra ne nacque un libro di successo Fuga sul monte Kenya ,appunto. Fate molta attenzione nella discesa poiché si può scivolare facilmente.
  • 4° TAPPA: dal rifugio "Shipton" si scende fino Banda, al rifugio "Kenya Mountain Lodge" a 3000 metri, lungo la spettacolare "Chogoria route", un sentiero che attraversa tutta questa valle in un canyon altissimo. Il percorso è molto lungo, di circa 24 km e ci vogliono 8 ore in discesa per completarlo, sarebbe impensabile farlo al contrario dove ci si ferma a metà strada nel rifugio "Mugi". Dallo "Shipton" si sale fino ai 4600 metri del colle "Simba", e da questo punto in poi è tutta discesa, la valle è bellissima, piena di lobelie e seneci, un fiume che l'attraversa che talvolta si allarga in piccoli laghi: ad un certo punto sul costone opposto si notano i resti di lamiera luccicante di un aereo caduto nel 1999. Il percorso mantiene la sua bellezza fino ai 3800 metri quando si riescono a vedere le cascate, dopo, termina la vegetazione di lobelie e seneci ed inizia una monotona macchia bassa e secca. Per il pranzo c'è un punto ristoro vicino ad un fiume, da qui in poi il sentiero si allarga, diventa percorribile dalle jeep ed iniziano a crescere gli alberi ad alto fusto, fino a Banda. Qui i lodge sono molti confortevoli, letti con lenzuola e camino, il prato fuori di notte è frequentato da mandrie di bufali che vengono a brucare e dormire, e nel fango, osserviamo perfino delle orme di leopardo.
  • 5° TAPPA: Da Banda si scende per 7 km lungo una strada che taglia la fitta foresta pluviale, finché delle Land Rover ci caricano per portarci fino al villaggio di Chogoria che dista altri 22 km: la strada è veramente pessima, fangosa e con grosse voragini, tanto che scendiamo frequentemente per cautelarci su un eventuale ribaltamento, sono circa 2 ore infauste. Poi da Chogoria altre 3 ore di strada fino a Nanyuki, questa volta asfaltata e veloce che attraversa le celebri "White Highlands", i vasti latifondi dei coloni inglesi.


Acquisti

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Dove mangiare

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Dove alloggiare

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Si dorme nei numerosi rifugi presenti all'interno del parco e disseminati un po' su tutte le vie principali, dalle quote più basse fino ai 4700 metri dell' "Austrian Hut". I rifugi sono attrezzati di camerate e materassi dove poter stendere il sacco a pelo, i bagni sono sempre in comune, di cucina dove vengono preparati i pasti a cura dell'organizzazione e una sala dove gli stessi si consumano. Nel caso i rifugi siano completi o comunque si vogliono contenere i costi è possibile scegliere di pernottare in tenda.

Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Altri progetti

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ParcoUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene informazioni su come arrivare, sulle principali attrazioni o attività da svolgere e sui biglietti e orari d'accesso.