Palombaro
Chiesa parrocchiale di Palombaro
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Palombaro

Palombaro è un centro dell'Abruzzo.

Da sapere

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Cenni geografici

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Sull'Appennino abruzzese in vista della Maiella, dista 20 km da Guardiagrele, 27 da Palena, 46 da Chieti, 48 da Roccaraso.

Cenni storici

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Scavi archeologici hanno portato alla luce una statuetta di Ercole in atteggiamento di assalto risalente all'epoca tardo-ellenistica. Altri reperti archeologici rinvenuti in località Piano Laroma provano che la zona era abitata già dall'epoca romana. Questi scavi hanno fruttato la scoperta di un teatro, di edifici e di strade lastricate. Successivamente il Castrum Laromae fu distrutto dagli Ungari nel 1417.

Alcuni vogliono la fondazione del paese in epoca romana; tuttavia i primi documenti storici sono del XII secolo, quando col nome di Palumbarium è feudo di due militi e gestito da Odorisius filius Berardi de Quadris, personaggi di origine franca e discendenti dei conti di Valva. Nel XIV secolo fu ricordato per le decime del 1308 e del 1326 per i clerici dei castri Palumbini e per i clerici de Palomarii.

Nel XV secolo fu feudo della signoria De Letto e in seguito dei baroni D'Ugno mentre, nel XVII secolo di Giovanni Battista Borghese e nel XVIII secolo dei Castiglione di Penne.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Palombaro

Quartieri

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Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Limiti, Tornelli e una piccola parte di Caprafico.

Come arrivare

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In aereo

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  • Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, +39 085 4324201.


Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • Chiesa rupestre di Sant'Agata d'Ugno e Grotta di Sant'Angelo. La chiesa si trova nella grotta di Sant'Angelo in località Sant’Agata d’Ugno, vicino a Lama dei Peligni. Anticamente era destinato al culto di San Michele Arcangelo ma ora ne resta solo l’abside in conci di pietra squadrata in stile romanico. Gli archetti su tutto l'invaso dell’abside sono in pietra calcarea della Maiella. La tradizione vuole che la chiesa sia stata costruita tra l'XI ed il XII secolo su un tempio dedicato a Bona, dea della fertilità. L'unica fonte storica che la riguarda è una bolla di Onorio III che cita i possedimenti del monastero di San Martino in Valle tra cui le chiese di Sant'Angelo e di San Flaviano di Palombaro.
    La grotta ha pianta rettangolare con l'ingresso largo 35 metri; oltre ai ruderi della chiesa conserva i ruderi di quattro cisterne per la raccolta di acqua piovana. Le prime due sono poste al lato destro dell'ingresso; una è di forma semicircolare mentre la seconda è di forma rettangolare, collegate fra di loro per mezzo di un foro. La terza vasca è di forma ellissoidale ed è stata realizzata ai piedi di un masso roccioso nel fondo della grotta: questa cisterna raccoglieva l'acqua di scolo della grotta. La quarta cisterna sita all'esterno ha una forma pseudorettangolare e presenta un foro di scolo. Una tradizione vuole che le puerpere fedeli alla dea Bona si recassero nella grotta e si cospargessero i seni con l'acqua delle sorgenti all'interno della grotta per favorire l'abbondanza di latte. In seguito la presenza di vasche di acqua, come simbolo pastorale, ha fatto sorgere il culto di San Michele Arcangelo.
  • 42.125214.2311821 Chiesa di San Rocco, piazza San Rocco. Secondo alcune fonti è stata costruita nel XVII secolo. Ha facciata a coronamento curvo e interno a navata unica. Il paramento è realizzato in pietra calcarea. L’unico elemento d’interesse è il portale in pietra.
  • 42.12316114.2325662 Chiesa di Santa Maria della Serra (o dell'Assunta). A sud del paese, è stata costruita nel XVI secolo su una preesistente chiesa del XIII secolo. Il campanile, suddiviso da cornici marcapiano, è invece del Settecento. La facciata con timpano è inframmezzata da paraste.
  • 42.12674514.2308673 Chiesa di San Salvatore, corso Umberto. L'iscrizione sul retro del campanile afferma che la chiesa è stata costruita nel 1672 su una precedente chiesa. La facciata termina in un timpano ed il presbiterio ha una volta a cupola.
  • 42.12627814.2310654 Palazzo Menna, Piazza del Plebiscito. È costituito dalla fusione di più palazzi nel XIX secolo. La facciata principale è su due livelli.
  • Ex Ospedale, Via Orientale. Il palazzo è conosciuto nel paese anche come Palazzo Di Giuseppe. Da tempo è in stato di incuria. L'edificio è suddiviso in due livelli, mentre sul lato opposto di Via Orientale consta anche di un seminterrato. Sulla facciata principale vi è un portale incorniciato da paraste. Inoltre i capitelli in stile dorico sostengono una trabeazione che a sua volta sorregge la balconata del piano nobile. Delle mensole sostengono il cornicione della facciata.
  • 42.09138714.1578395 Riserva naturale Fara San Martino Palombaro.
  • 42.12364614.1661076 Riserva naturale statale Feudo Ugni.


Eventi e feste

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  • Festa di San Domenico abate. 1ª domenica di giugno.
  • Passeggiata ecologica nella Valle di Palombaro. 3ª domenica di luglio.
  • Festa di Sant'Antonio (in contrada Limiti). 1ª domenica di agosto.
  • Festa di Sant'Antonio con sagra. 14 agosto.
  • Festa patronale dell'Assunta. 15 agosto.
  • Festa dell'ottonario dell'Assunta (in contrada Tornelli). 22-23 agosto.
  • Festa della Madonna della Libera. 3 novembre.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Dove alloggiare

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Sicurezza

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Farmacia


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Pretoro
  • Casoli Il centro urbano, raccolto attorno al castello ducale e alla chiesa parrocchiale, è arroccato su un colle alla destra del fiume Aventino, ai piedi della Majella.
  • Lama dei Peligni
  • Taranta Peligna Conserva chiese antiche ed ha aree di interesse naturalistico quali la Grotta del Cavallone, la Grotta Canosa, le Acquevive, la Valle di Taranta.
  • Palena


Altri progetti

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