Opava | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Repubblica Ceca | |
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Territorio | Slesia e Moravia settentrionale | |
Altitudine | 257 m s.l.m. | |
Superficie | 90,57 km² | |
Abitanti | 55.512 (stima 2023) | |
CAP | 746 01–747 95 | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Opava è una città della Slesia e Moravia settentrionale.
Da sapere
modificaOpava, antica capitale del Ducato di Troppau, si distingue per il suo ricco patrimonio storico e culturale. Se Ostrava è il centro amministrativo della Slesia ceca, Opava ne è di certo il centro storico e culturale.
Situata nella regione della Moravia-Slesia, vicino al confine con la Polonia, questa città offre un affascinante mix di architettura gotica, barocca e neoclassica, testimoniando le diverse epoche che ha attraversato.
Cenni geografici
modificaAttraversata dal fiume Opava, la città si caratterizza per il suo paesaggio variegato, con aree verdi che invitano alla scoperta a piedi o in bicicletta. La vicinanza ai monti Jeseníky la rende ideale per gli amanti della natura e delle escursioni.
Quando andare
modificaIl clima continentale di Opava offre inverni freddi e estati afose. La primavera e l'autunno, con temperature più miti e paesaggi colorati, sono i periodi ideali per una visita.
Cenni storici
modificaOpava è un crocevia; nel senso letterale del termine, a pochi passi dalla Slovacchia e ancor meno dalla Polonia, ma anche in senso di crocevia di culture ed eventi storici. Stando agli archeologici un centro abitato è esistito su questo territorio sin dalla prima età della pietra. La sua prima menzione documentata risale tuttavia al 1195, con il nome latino Opavia, in un contesto che vedeva la città emergere lungo una rotta commerciale vitale che collegava la Moravia alla Polonia.
Il nome stesso di Opava è un piccolo enigma storico che riflette l'incontro di diverse culture nella regione. . Secondo l'ipotesi più ampiamente accettata, infatti, Opavia sarebbe la storpiatura latina di un nome celtico ahwa o forse germanico apa, in entrambi i quali è possibile riconoscere una certa assonanza con l'italiano acqua che entrambi infatti stanno ad indicare. Il riferimento era sia al fiume Opava che alle paludi che dominavano la regione.
Con il passare del tempo, intorno al nome di Opava sono fiorite leggende e racconti pittoreschi. Una delle storie più affascinanti, che ancora oggi intrattiene i visitatori guidati attraverso le vie della città, narra di due nobili cechi in viaggio di caccia in queste terre secoli fa. Durante una pausa, furono attratti da un magnifico pavone che passeggiava sereno in un boschetto vicino. La vista dell'uccello scatenò una disputa su chi dovesse catturarlo per farne dono alla propria consorte. Dopo una contesa abbastanza accesa, i due decisero di far pace (vinse quello, la cui moglie - almeno a quanto asseriva - festeggiava proprio quel giorno il compleanno). Nel bel mezzo dei festeggiamenti per la riconciliazione, i due nobili decisero di battezzare quel luogo e di fondarvi una città. L'incertezza sul nome da scegliere si risolse pensando all'oggetto della loro disputa, il pavone (in ceco "páv"). Fu così che nacque il nome "O páva", che letteralmente significa "a proposito del pavone", donando a Opava un'origine tanto singolare quanto affascinante.
Tornando alla storia più seria della città, nel XII secolo Opava acquisì lo status di città e poco dopo, nel 1224, ricevette i diritti civici magdeburghesi dal re di Boemia Ottokar I, che la elevò a città regia. Questo status favorì lo sviluppo di commercio e artigianato, in particolare la produzione tessile, trasformando Opava nel fulcro della "Terra Opavia".
La città divenne un mosaico di popolazioni diverse, con una prevalenza di tedeschi, ma anche comunità di cechi e ebrei. Il XIII secolo vide la costruzione della chiesa di Maria Assunta da parte dell'Ordine Teutonico e l'arrivo di altri ordini religiosi, come i Cavalieri di San Giovanni e i Francescani.
Tuttavia, il 1241 fu un anno di devastazione a causa delle incursioni mongole. Nonostante ciò, Opava continuò a crescere, con la fondazione del ducato di Troppau nel 1269 da parte di Nicola I e l'acquisizione del diritto di magazzinaggio nel 1284, che obbligava i mercanti di passaggio a vendere le loro merci in città.
Il XIV e il XV secolo furono periodi di espansione e consolidamento, con la costruzione di monasteri e chiese, come la chiesa di San Venceslao del monastero domenicano. La città divenne sede ducale e ottenne la giurisdizione sulla pena di morte nel 1325. Tuttavia, le guerre hussite del XV secolo portarono distruzione, nonostante la città avesse aderito agli Articoli di Praga.
Nel 1465, il re di Boemia Giorgio di Poděbrady assegnò Opava a suo figlio Vittorino, ma le guerre ungheresi-boeme costrinsero la città a passare sotto il controllo di Giovanni Corvino, figlio illegittimo del re Mattia Corvino d'Ungheria. Dopo varie vicissitudini, nel 1526 Opava entrò a far parte dei domini asburgici.
La Riforma portò Opava ad abbracciare il protestantesimo nel XVI secolo, ma le tensioni religiose culminarono in una ribellione repressa nel 1607. L'imperatore Mattia, nel tentativo di ristabilire il cattolicesimo, trasferì il ducato a Carlo di Liechtenstein nel 1625, segnando l'arrivo dei Gesuiti e la fondazione del loro liceo.
Nonostante la perdita di territori a favore della Prussia nel 1742, Opava rimase parte della Boemia, diventando un importante centro amministrativo. Il XIX secolo vide la città prosperare con l'arrivo della ferrovia e lo sviluppo industriale, diventando un nodo ferroviario cruciale.
La fine del XIX secolo e l'inizio del XX furono segnati da un risveglio nazionale ceco, con la fondazione di associazioni e istituzioni culturali ceche. Dopo la prima guerra mondiale, Opava fu integrata nella neonata Cecoslovacchia, nonostante le rivendicazioni di tedeschi e austriaci.
L'accordo di Monaco del 1938 segnò un periodo buio, con l'annessione di Opava al Terzo Reich e la distruzione della sinagoga durante i pogrom di novembre. La seconda guerra mondiale portò ulteriori sofferenze, ma il 1945 vide la liberazione della città e il suo ritorno alla Cecoslovacchia, seguito dalla tragica espulsione della popolazione tedesca, un evento questo ancora ben vivo nella popolazione locale, divisa tra orgoglio di ritornare padroni della loro terra e sensi di colpa per l'espulsione, che a tratti sfociò in eventi tragici e segnati da episodi di pura violenza.
La rivoluzione di velluto del 1989 aprì un nuovo capitolo per Opava, culminato nella fondazione dell'Università di Slesia nel 1991, segnando l'inizio di un'era di rinnovamento e speranza per questa storica città europea.
Come orientarsi
modificaIl centro storico di Opava è facilmente esplorabile a piedi, con piazze accoglienti e vie lastricate che conducono ai principali luoghi di interesse.
Quartieri
modificaCi si può immaginare il territorio urbano di Opava come organizzato a strati. Al centro il centro (sia fisico che storico) vero e proprio con la maggior parte delle attrazioni culturali ma poche di quelle naturalistiche. Questo centro è diviso in 9 sobborghi, ognuno indipendente a livello locale.
A livello amministrativo tuttavia ciò che conta sono i 14 quartieri, di cui i 9 sobborghi sono più o meno raggruppamenti emersi dalla comune posizione geografica o per motivi storici e politici.
Ci limitiamo ad elencare e commentare qui la divisione più comune che incontrerete e sentirete menzionare anche dai locali, quella dei 9 sobborghi o quartieri:
- 1 Opava centro (Opava-Město) — Il cuore pulsante di Opava e la parte su cui concentrarsi se avete poco tempo a vostra disposizione.
- 2 Komárov — conosciuta tra i tedeschi come Komorau presenta le caratteristiche di un tipico Angerdorf, villaggio a fuso intorno al cui centro ci sono i servizi e le strutture più importanti e il resto dei quartieri residenziali si sviluppano longitudinalmente intorno add esso. Qui si trovano resti archeologici di insediamenti paleoslavici appartenuti alla tribù estinta degli Holasici.
- 3 Malé Hoštice — a Est del centro alla foce del Moravice sulla sponda sinistra dell'Opava. È un quartiere tranquillo, ideale per passeggiate nel verde.
- 4 Milostovice (Milostowitz per i tedeschi e Miłostowice per i polacchi) — un tranquillo sobborgo a 5 km a ovest del centro città, immerso nel paesaggio ondulato delle colline di Zlatnická. Vanta una ricca storia che risale al 1255, quando fu menzionata per la prima volta in un documento in cui Boček di Pernštejn donò il villaggio al monastero cistercense di Žďár. Il quartiere è caratterizzata da un passato agricolo e una forte identità ceca, con pochi o pochissimi turisti.
- 5 Podvihov (Podwihof per i tedeschi) — quartiere residenziale a 8 km a sud-est del centro, ben collegata tramite linee autobus.
- 6 Suché Lazce (Sucholasetz per i tedeschi) — originariamente un comune indipendente, oggi è un quartiere di Opava che conserva un carattere rurale, estendendosi su 447,9 ettari e includendo le località di Strážnice e Přerovec. La sua prima menzione risale al 1377, quando faceva parte delle enclavi morave in Slesia, circondate dal territorio slesiano.
- 7 Vávrovice (Wawrowitz per i tedeschi) — tranquilla frazione a circa 5 km a nord-ovest dal centro della città, lungo la riva destra del fiume Opava che qui segna il confine con la Polonia. Questa zona è caratterizzata da un ricco patrimonio storico, come il mulino Herber a Palhanec, le cui origini risalgono al 1362, e un passato industriale evidenziato dalla presenza di uno zuccherificio avviato nel 1870. La scoperta nel 2014 di un insediamento della cultura dei vasi a bocca quadrata e di 50 tombe in un sito destinato a una nuova fabbrica sottolinea l'importante eredità archeologica di Vávrovice.
- 8 Vlaštovičky (Wlastowitz per i tedeschi) — pittoresco quartiere di Opava, noto per il suo carattere rurale e la sua identità da enclave morava in Slesia; comprende anche il villaggio sleziano di Jarkovice. Il nome "Vlaštovičky", che evoca l'immagine di rondini ("vlaštovky" in ceco), ha origini storiche che risalgono al 1230, legate probabilmente a nomi personali come Vlastiboj o Vlastislav, indicando "la gente di Vlasta".
- 9 Zlatníky (Slatnik in tedesco, Złotniki in polacco) — Zlatníky, situato circa 5 km a ovest del centro di Opava, è un quartiere rurale, con 340 residenti nel 2001. Il nome "Zlatníky", che significa "coloro che lavorano con l'oro", riflette l'antica vocazione degli abitanti e sottolinea l'importanza storica del villaggio nell'industria estrattiva. Questa area, con una ricca eredità che risale al 17° e 18° secolo quando apparteneva alla famiglia Moš di Bittendorf, conserva tracce del suo passato nobiliare e delle sue tradizioni.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaIn auto
modificaL'autostrada ceca che collega Praga alla Polonia meridionale passa da Ostrava, a pochi chilometri da Opava. La statale da Olomouc passa direttamente dal centro. Da Opava stessa parte la statale che attraversa pittoreschi centri come Hlubočec e Nová Horka collegando la città al Sud dello stato finendo a Kopřivnice
In treno
modificaOpava non ha una stazione centrale vera e propria ma in compenso un circuito di almeno 5 stazioni minori, due nel centro e le altre tre nei distretti periferici.
- 4 Opava Ovest (Opava západ) e 5 Opava Est (Opava východ) sono le due stazioni principali nel centro, ben collegati ai maggiori centri della Repubblica Ceca, con collegamenti frequenti per Ostrava, Brno, Olomouc e Praga.
- 6 Vávrovice
- 7 Opava-Komárov
- 8 Opava zastávka
In Repubblica Ceca Regiojet è un'ottima scelta sia per treni sia per gli autobus. La compagnia, fondata da imprenditori moravi, è tra le più economiche e con un alto rapporto qualità-prezzo per spostarsi in Est-Europa.
In autobus
modificaAnche se il territorio è ben servito dalle ferrovie tedesche (le České drahy), l'autobus è da queste parti ancora il mezzo di trasporto preferito dai locali. Da Opava partono e qui arrivano diverse linee nazionali e internazionali. Particolarmente ben servite sono le tratte verso Ovest (Praga) o Est (Košice in Slovacchia) su una linea immaginaria di cui Opava è praticamente il centro geografico.
Oltre al già citato RegioJet, Flixbus opera in molte città vicine ad Opava, anche se raramente ferma direttamente ad Opava. Tuttavia una volta raggiunta Ostrava o Gliwice, arrivare a Opava con taxi o treno non dovrebbe rappresentare un problema.
Come spostarsi
modificaIl centro cittadino si presta a piacevoli passeggiate, mentre per distanze maggiori è disponibile un efficiente servizio di trasporto pubblico.
Con mezzi pubblici
modificaLa città si è dotata già nei primi anni 90 di una fitta rete di trasporti urbani via autobus e trolleybus che coprono le maggiori aree di interesse e residenziali della città. Un biglietto singolo costa sulle 30 Kč (circa 1,20 €) ma in molti punti vendita in città, nelle stazioni e sugli autobus è possibile acquistare abbonamenti settimanali (240 Kč) e mensili (500 Kč).
Cosa vedere
modifica- 1 Cattedrale di Nostra Signora dell'Assunzione, Rybí trh, 746 01 Opava 1. La Concattedrale è un'imponente chiesa gotica situata nel cuore storico. La sua costruzione inizia presumibilmente sotto il regno del re boemo Ottokar I, caratterizzata da mattoni rossi, tre navate e due torri, con la torre meridionale che si erge per 102 metri, superando in altezza la Torre del Castello di Praga e rappresentando la torre ecclesiastica più alta della Slesia.
La fondazione della chiesa è legata all'Ordine Teutonico, con lavori iniziati poco dopo il 1204 e proseguiti, nonostante interruzioni, fino alle modifiche barocche e neogotiche, oltre a sopravvivere a incendi e ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Dal 1996, la concattedrale serve come seconda sede del vescovo di Ostrava-Opava, mantenendo il suo ruolo di chiesa cattolica attiva e, dal 1995, è riconosciuta come monumento culturale nazionale della Repubblica Ceca. - 2 Museo della Slesia, Komenského 419/10, 746 01 Opava 1, ☎ +420 553 714 809. Situato nel cuore storico di Opava, è una delle istituzioni culturali più significative della Repubblica Ceca, con una storia che risale al 1814, rendendolo il museo pubblico più antico del paese. Con una vasta collezione che supera i 2,4 milioni di oggetti, il museo si posiziona come il terzo più grande della nazione, offrendo una panoramica completa sulla ricchezza culturale, storica e naturale della regione della Slesia e della Moravia settentrionale.
Le esposizioni del museo abbracciano una varietà di temi, dalle origini etnologiche e archeologiche della regione alle sue dinamiche storiche, senza trascurare l'arte e la natura. Gli oggetti in mostra non solo narrano la storia della Slesia ceca, un tempo parte dell'Austria, ma includono anche opere d'arte significative di artisti austriaci ed europei, arricchendo ulteriormente l'esperienza del visitatore. Il museo vanta inoltre un incantevole giardino botanico e presenta una mostra all'aperto dedicata alle fortificazioni cecoslovacche del periodo 1934-1938.
La storia del museo è segnata da momenti di grande splendore ma anche da difficoltà, come i danni subiti durante gli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale, quando un incendio distrusse parte dell'edificio e delle collezioni. Tuttavia, il museo è stato amorevolmente restaurato e riaperto nel 2012 con una nuova mostra permanente.
Nel 2014, il museo ha celebrato il suo bicentenario con una serie di eventi speciali, sottolineando il suo ruolo fondamentale nel panorama culturale non solo della Repubblica Ceca ma anche dell'Europa centrale. - 3 Piazza bassa (Dolní náměstí).
- 4 Monumento alla liberazione (Památník Osvobození).
- 5 Chiesa di San Adalberto (Kostel svatého Vojtěcha), Dolní náměstí.
- 6 Sentiero della cultura astronomica (Planetární stezka v Opavě).
- 7 Versi di Petr Bezruč (Reliéf Petra Bezruče).
- 8 Colonna meteorologica (Meteorologický sloup).
- 9 Monumento alla famiglia (Rodina, socha Sylvy Lacinové).
- 10 Corte di via Filippo (Filípkův dvůr).
- 11 Cappella della S. Croce (Kaple svatého Kříže).
- 12 Statua di S. Floriano (Socha svatého Floriána).
- 13 Monastero delle Figlie della Carità (klášter Kongregace dcer Božské lásky).
Eventi e feste
modificaOpava ospita diversi eventi culturali e festival musicali, quasi tutto l'anno, che animano le strade e le piazze, offrendo spettacoli dal vivo e intrattenimento per tutti i gusti.
- Bezručova Opava, ☎ +420 553 756 306, sluna.opava@seznam.cz. festival culturale multidisciplinare che si tiene annualmente. Esordito nel 1958 è uno dei festival più longevi della Repubblica Ceca. Intitolato in onore di Petr Bezruč, illustre poeta nativo di Opava e autore della raccolta "Slezské písně" (Canti della Slesia), il festival celebra la ricchezza culturale attraverso una varietà di espressioni artistiche. Dal 1998, ogni edizione del festival è incentrata su un tema unificante, che ispira artisti nazionali e internazionali a esplorare diverse forme d'arte, dalla pittura e letteratura al cinema, teatro, musica e performance di vario tipo. Il festival offre anche incontri e conferenze legate al tema scelto, arricchendo l'esperienza culturale dei partecipanti con progetti spesso commissionati appositamente per l'evento. Con la partecipazione di studenti e insegnanti delle scuole d'arte locali, Bezručova Opava si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della cultura.
- Festival del film Opavský páv. maggio-giugno ogni anno. L'opavský páv è un festival cinematografico internazionale, incentrato principalmente sulle opere di studenti provenienti da Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia. Questo evento non profit offre ingresso gratuito a tutte le proiezioni e si articola in cinque categorie competitive: lungometraggi, cortometraggi (fino a 5 minuti), documentari, film d'animazione e videoclip, con il premio principale denominato "Absolutní páv" (Il miglior pavone) e un premio del pubblico basato sui voti dei visitatori. Il festival, organizzato dal dipartimento di produzione audiovisiva dell'Università della Slesia a Opava, prende il nome dal logo della città e da una leggenda locale, rendendolo un evento unico nel suo genere che celebra la creatività giovanile e la diversità culturale attraverso il cinema.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Teatro sleziano di Opava (Slezské divadlo Opava), Horní náměstí 13, ☎ +420 724 984 209, vstupenky@divadlo-opava.cz. Lun-Ven 08:00-12:30 - 13:00 - 17:30. Conosciuto anche come Schlesisches Theater Troppau, è un punto di riferimento culturale nella città ceca di Opava. Fondato nel XVIII secolo, il teatro ha ospitato una varietà di spettacoli, dalle commedie alle prime rappresentazioni operistiche nella regione. Dopo un incendio nel 1909, il teatro fu ricostruito con modifiche dall'ufficio Fellner & Helmer, mantenendo il suo modello di teatro a più ensemble. Chiuso temporaneamente durante la Seconda Guerra Mondiale, riaprì nel 1945 come teatro esclusivamente ceco, adattando la sua facciata allo stile del Realismo Socialista nel 1948. Negli anni '90, il teatro fu restaurato per riportarlo al suo aspetto neorinascimentale originale, con ulteriori ristrutturazioni nel 2010-2011 che hanno modernizzato lo spazio per il pubblico e il palcoscenico. Oggi, il Teatro della Slesia continua a essere un centro vivace per le arti, offrendo una ricca programmazione che include dramma, musica, balletto e concerti.
Dove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaOpava è generalmente una città sicura, anche per chi viaggia da solo, ma si consiglia prudenza nelle ore notturne e nelle zone meno frequentate. La piccola criminalità tende a concentrarsi nelle periferie, quartieri tradizionalmente più poveri e che meno hanno approfittato degli investimenti dell'amministrazione negli ultimi anni e in cui di tanto in tanto le tensioni sociali sono emerse in proteste e azioni di vandalismo.
Come restare in contatto
modificaNei dintorni
modifica- Castello di 1 Hradec nad Moravicí — complesso in stile neogotico comprendente ben due castelli, il castello bianco di origine rinascimentale e quello rosso costruito nel XIX secolo.
- 2 Ostrava — centro amministrativo e maggiore città della Slesia ceca.
- 3 Bruntál — città sul Massicio ceco, una catena montuosa che si estende da Brno a Krnov è tristemente famosa per essere stata a suo tempo una delle sedi succursali del campo di concentramento di Auschwitz ed è oggi una tappa su molti itinerari della memoria.
- 4 Stěbořice — piccolo centro documentato sin dal 1200, nel cui territorio è ospitato un incantevole giardino botanico, il Nový Dvůr Arboretum.
- 5 Dolní Benešov — altro centro di importanza storica, costruito nel 1312, e immerso nel parco naturale Zábřežské Louky; ospita anche un rinomato castello medievale.
- 6 Velké Losiny — sede di un'antica manifattura della carta, la più antica in Europa, ospita anch'essa - come tutti i centri della Slesia - un immancabile castello.
- 7 Velká Polom — ospita la chiesa di S. Venceslao, una delle più antiche dello stato e il sito archeologico con i resti di un'antica fortezza.
- 8 Krnov — sulla linea Olomouc-Ostrava, centro di cultura ebraica nella regione, ospita l'ultima sinagoga della Slesia che ancora conservi la sua forma originaria, pre-conflitto mondiale. In città sono anche presenti molti esempi di architettura gotica e neogotica.
- Raduň — sede di un famoso castello tardo-rinascimentale in cui a suo tempo compositori del calibro di Franz Liszt e Ludwig van Beethoven furono ospiti e allietarono le serate dei suoi ospiti.
- 9 Klimkovice — città termale di origine anch'essa medievale e anch'essa con un imponente castello rinascimentale.
Altri progetti
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