frazione del comune italiano di Nago-Torbole

Nago
Il paese di Nago visto da Castel Penede
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Nago
Sito istituzionale

Nago è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere

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Con Torbole costituisce il comune di Nago-Torbole, nell'area Alto Garda e Ledro.

Cenni geografici

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Il Monte Altissimo e veduta del Lago di Garda

A poca distanza dalle sponde del Lago di Garda, il paese si sviluppa alle pendici del Monte Altissimo di Nago sui monti alle spalle di Torbole.

Cenni storici

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Riscontri sulla presenza umana si hanno già dal Neolitico (nella zona del Baldo e di Nago). Anche per l'età del bronzo e le epoche protostoriche e storiche la presenza di insediamenti è confermata sulla rupe di Castel Penede a Nago, castello in posizione strategica distrutto dalle truppe francesi del Duca di Vendôme nel 1703.

Il territorio di Nago-Torbole, che dall'XI secolo faceva parte del Principato vescovile di Trento, fu conquistato militarmente dai veneziani nel 1439. In quell'anno i Veneziani trasportarono, attraverso la Valle del Cameràs, un'intera flotta (25 barconi e 6 galere) con l'operazione Galeas per montes: partirono dall'Adriatico e risalendo il fiume Adige giunsero al porto fluviale di Ravazzone. Da qui, a forza di braccia e di buoi transitarono per Mori fino a raggiungere le acque del lago di Loppio. Attraverso la "Bocca" di Nago, infine, furono calati nel Garda a Torbole. Un'impresa gigantesca che rimase nella storia delle marine: per condurre a termine questa operazione militare furono utilizzati circa 2000 buoi e 15.000 ducati. Dopo una sconfitta nel 1439, nell'aprile del 1440 la piccola flotta veneziana sconfisse, nelle acque del Garda, la flotta viscontea guidata da Taliano Furlano riuscendo a conquistare Riva del Garda. La dominazione veneta durò fino al 1509 quando Nago e Torbole tornarono al Principato vescovile di Trento.

Dopo l'invasione napoleonica nel 1796 e brevi appartenenze al Regno di Baviera e al Regno d'Italia Nago come tutto il Trentino fu inglobato nell'Impero austriaco. Nago, come gli altri paesi della zona, fu completamente evacuato durante la guerra del 1915-1918: si trovava infatti proprio sulla prima linea del conflitto austro-italiano. Nel 1919 entrò a far parte del Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale fu annesso al terzo Reich, assieme a tutta la regione Trentino-Alto Adige e alla provincia di Belluno, e nelle sue gallerie della gardesana orientale si allestirono industrie della Messerschmitt AG per la Luftwaffe, l'aeronautica militare tedesca (vi erano prodotti anche pezzi per razzi V2).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Nago (Nago-Torbole)


Come arrivare

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In aereo

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  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto

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Autostrada A22 del Brennero: uscita "Rovereto Sud - Lago di Garda Nord"; poi strada statale SS240, passato Mori e Loppio, verso Nago.

In treno

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La stazione ferroviaria più vicina è quella di Rovereto, a circa 20 km di distanza. Da lì c'è un servizio di autobus che passa sopra Torbole per Riva del Garda.

In autobus

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  • Collegamenti tramite le linee di pullman della Trentino Trasporti .


Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • 45.87389710.8862111 Forti austro-ungarici. I forti austroungarici di Nago sono forse i meglio conservati del Trentino. Oggi ospitano il museo comunale. La storia di queste fortificazioni comincia il 21 dicembre del 1859, quando fu approvato il progetto di costruzione del forte alto di Nago da parte del Ministero a Vienna. La costruzione si articolò fra il 1º giugno del 1860 e il 5 gennaio del 1861. Il collaudo avvenne nel 1863.
    Il forte di Nago appartiene alla "prima generazione" come, per esempio, il forte San Nicolò a Riva, in pietra ben lavorata con materiale reperito in zona (giallo di Mori per il forte superiore e rosa per quello inferiore.
    Era composto da due casematte poste di traverso alla strada che fu sbarrata con un portone. Oggi splendidamente restaurate, sono accessibili a tutti.
Marmitte dei Giganti
  • 45.87955810.8848092 Marmitte dei Giganti. Le Marmitte dei Giganti sono un fenomeno postglaciale fra i più interessanti fenomeni naturali del Trentino. Sono pozzi glaciali, alcuni visitabili (quelli situatipresso la strada statale sotto il paese). Un altro gruppo è visibile lungo la strada della Maza a circa un chilometro da Nago.
  • 45.8773910.890123 Chiesa parrocchiale di San Vigilio. La costruzione attuale risale alla fine del XVI secolo, ma il primo luogo di culto risale probabilmente all'epoca paleocristiana. È nominata per la prima volta nel 1203, in un documento relativo ad una diatriba tra gli abitanti di Nago e il vescovo di Trento Corrado II di Beseno. Viene definita "collegiata", quindi la sua importanza all'epoca doveva essere notevole.
    Durante la visita pastorale del 1536 gli inviati vescovili invitano gli abitanti del paese a ricostruire la chiesa; i lavori terminarono nel 1599 e venne cambiato l'orientamento della navata, con l'abside ad ovest e l'entrata ad est, contrariamente alla tradizione. L'interno è sobrio, con altari di marmo settecenteschi; oltre all'altare maggiore (1741), vi sono quelli dedicati a Santo Stefano (1766-68), alla Vergine del Rosario (1736), a Santa Teresa di Lisieux (1756 (un tempo intitolato all'Immacolata Concezione) opera di Francesco Zuliani e a Sant'Antonio di Padova (1718); quest'ultimo ospita una pala di Bortolo Tomasini raffigurante il Santo assieme alla Vergine e al Bambino. Questo pittore è anche l'autore della Via Crucis. Tra il 1920 e il 1921 il pittore romano Giustiniani realizzò le uniche pitture murali della chiesa raffiguranti i 12 apostoli racchiusi in medaglioni sulla volta dell'edificio.
    Dopo la seconda guerra mondiale, dato l'alto numero dei fedeli, l'edificio venne ampliato con la costruzione del transetto, assumendo la forma a croce latina che mantiene tuttora.
Castel Penede
  • 45.8762410.88994 Chiesa della Santissima Trinità. Costruita nel XVII secolo, era la sede di una confraternita. Al suo interno sono conservati l'altare maggiore, costruito in marmo, sul quale è collocata una pregevole scultura lignea raffigurante la Trinità, opera di uno scultore tirolese del XV secolo. Gli altari laterali, presentanti ancona lignea seicentesca e antependio marmoreo dei primi anni del secolo successivo, sono dedicati a San Carlo Borromeo e San Francesco d'Assisi, raffigurati in due pale seicentesche. Sulla cimasa del primo dei due è collocato lo stemma della nobile famiglia dei Tonelli, molto munifica nei confronti nella chiesa. Nell'edificio è presente anche un dipinto del XIX secolo raffigurante la Madonna dell'Aiuto.
  • 45.87413910.8864175 Castel Penede. I ruderi di Castel Penede (in restauro) si trovano in posizione strategica, proprio sopra i due paesi di Nago e Torbole.
    Ricostruito intorno al 1200 su sedimenti neolitici e poi romani e celtici, fu feudo dei Conti di Arco e fu a lungo conteso nelle guerre tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1438 fu espugnato dalle truppe del Gattamelata. Nel 1703 fu saccheggiato e dato alle fiamme dalla truppe francesi del Duca di Vendôme.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Nel suo territorio si produce un ottimo olio di oliva; Nago fa parte dell'Associazione nazionale Città dell'olio.

Come divertirsi

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Dove mangiare

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La tradizione gastronomica locale si basa su alcuni elementi tipici della cucina povera trentina, come la polenta e la selvaggina. La vicinanza del lago ha però arricchito le tavole di Nago di saporitissimi pesci come, fra i tanti, la trota salmonata, il luccio, il coregone e il persico. Il clima mite ha poi favorito la coltura dell'olivo (forse la più settentrionale d'Italia). Tra la frutta, i fichi, le prugne, le pesche, introdotti grazie al microclima favorevole, e le mele. Di Torbole si ricorda inoltre un broccolo piuttosto apprezzato. Ricette tipiche sono:

  • i Bigoi co le aole (Spaghettini con sardelle; protagonisti di una sagra carnevalesca di Torbole detta Sbigolada);
  • il Zisam (aole di lago e cipolle);
  • la Peverada con luganeghe e polenta (La Peverada è un intingolo molto saporito fatto con il pane);
  • la Carne salada e fasoi (carne sotto sale e fagioli);
  • la Torta de fregoloti (a base di mandorle);
  • Pan de mòlche (pane fatto con le olive);
  • il Brocol de Torbole .

Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Sicurezza

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Farmacia

  • 45.87878310.8922024 Chinaglia (Dispensario), Via Stazione 6 (a Torbole), +39 0464 505440.


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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  • Riva del Garda Elegante centro all'estremità nord del lago di Garda, mantiene l'atmosfera di luogo di villeggiatura della nobiltà austro-ungarica dell'Ottocento.
  • Arco Fra i monti ed il Lago di Garda, conserva il Castello, i palazzi e leville di cui la dotarono gli Asburgo, che ne fecero luogo di soggiorno climatico, di svago e di cura.
  • Lago di Tenno
  • Lago di Ledro Frequentato per villeggiatura estiva, è noto anche per i resti di palafitte dell'età del Bronzo.
  • Canale di Tenno Paese di impianto medievale, fa parte dei Borghi più belli d'Italia.


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