Mori | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Territorio | Vallagarina | |
Altitudine | 204 m s.l.m. | |
Superficie | 40,08 km² | |
Abitanti | 9.678 (2015) | |
Nome abitanti | Moriani | |
Prefisso tel | +39 0464 | |
CAP | 38065 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santo Stefano (26 dicembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Mori è una città del Trentino-Alto Adige.
Da sapere
modificaDopo il capoluogo Rovereto è il centro più popoloso della Vallagarina.
Cenni geografici
modificaIl corso d'acqua di maggiore rilievo del comune di Mori è il fiume Adige. Esso scorre da nord a sud lungo il confine est del comune. Il Rio Cameras nasce dal lago di Loppio e si immette nel lato destro del fiume Adige. Il Rio Cameras nel tempo è stato pesantemente artificializzato contenendolo entro argini di cemento armato, tanto da renderlo per gran parte del suo percorso un canale a cielo aperto. Nel tratto che attraversa l'abitato, in corrispondenza della piazza Cal di ponte, e nell'adiacente piazza Malfatti esso risulta tombato.
Il bacino lacustre del comune di Mori è il Lago di Loppio, caratterizzato dalla presenza dell'isola di San Andrea, sede di antichi insediamenti. Il lago in quanto tale è molto compromesso, ridotto da molti decenni a zona umida, in quanto con la realizzazione della galleria Adige Garda, che scorre sotto il lago, si provvide al suo svuotamento realizzando dei camini di scolo. Da anni si discute circa un suo recupero.
Cenni storici
modificaMori seguì nei secoli le vicende di Trento, facendo parte prima del Ducato longobardo di Trento, poi del Principato vescovile di Trento, nella Contea del Tirolo, seguendo le sorti di questo sotto il dominio del Principe vescovo di Trento prima, poi dei napoleonici, poi dell'impero d'Austria sino al passaggio al Regno d'Italia nel 1919, con il Trattato di Saint-Germain. Nei secoli XV e XVI in cui la parte meridionale del territorio trentino fu più volte sotto l'attacco espansionistico della Serenissima Repubblica di Venezia, Mori (sulla sponda destra dell'Adige) non fu mai dominio veneziano, al contrario della vicina Rovereto (sulla sponda sinistra dell'Adige) per lunghi periodi dominio veneziano, con una propria forma di governo locale sotto il dominio del Principe Vescovo, detta "dei quattro vicariati" che raggruppavano il territorio vescovile in destra Adige a sud di Trento.
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaIl suo territorio comunale comprende anche i paesi di Besagno, Loppio, Manzano, Molina, Mori Vecchio, Nomesino, Pannone (Panóm), Ravazzone, Sano, Seghe I, Seghe II, Tierno, Valle San Felice e Varano.
Come arrivare
modificaIn aereo
modifica- 1 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), ☎ +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
- 2 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
- 3 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
In auto
modifica- Casello autostradale di Rovereto sud sull'autostrada A22 del Brennero
- Strada statale 12 del Brennero
- Strada statale 240 da Riva del Garda
- Strada provinciale 23 da Marco
- Strada provinciale 90 destra Adige
- Strada provinciale 3 da Brentonico
- Strada provinciale 88 della val di gresta
- Strada provinciale
In treno
modificaIn autobus
modificaIn bici
modificaMori è toccato dalla Ciclopista della Valle dell'Adige che attraversa tutta la Vallagarina; è una pista ciclabile che parte dal confine tra la provincia di Trento e quella di Bolzano e seguendo il corso del fiume Adige arriva fino a Borghetto, al confine con il Veneto. Rientra nel progetto della ciclopista del Sole, un percorso che collega tutta l'Italia da nord a sud.
Lunga 80 km, la pista collega il nord e il sud del Trentino-Alto Adige e la provincia di Verona con quella di Bolzano. Si sviluppa sia sulla riva destra che sinistra dell'Adige, sfruttando strade di campagna e arginali. È quasi interamente interdetta al traffico, eccetto rari mezzi agricoli che possono attraversarla per arrivare verso i campi coltivati. Il dislivello in qualsiasi dei due sensi di marcia è praticamente inesistente. La pista parte da poco più a sud di Bolzano ed è facilmente collegata con le altre piste ciclabili della zona ed in particolare con la ciclopista che parte da Vipiteno.
In Vallagarina interessa le città di Rovereto, Mori, Ala, Avio ed ha strutture di ristoro dedicate ai ciclisti nei pressi di Nomi e Avio.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- Santuario di Montalbano. Il Santuario è posto nei pressi dei ruderi del castello di Montalbano. Centoventi anni dopo la distruzione del castello, nel 1556 venne edificato un Santuario dedicato all'Annunciazione. Probabilmente questa Chiesa era stata edificata dai Castelbarco, a carattere votivo ed espiatorio. Il campanile è a cuspide di cotto veronese, simile agli altri campanili preesistenti a Mori, con orologio a bifore romaniche.
All'interno della chiesa si osservano due tele che rappresentano i fatti della nascita di Gesù: Visita di S. Elisabetta e Natività del pittore Baroni di Borgo Sacco. Vi sono altre due tele: Gesù ritrovato nel Tempio e Presentazione del Tempio del pittore Balata di Rovereto risalenti al XVII secolo. Per arrivare al Santuario vi sono più strade. Superati due capitelli (uno del 1692 A Sant'Anna, l'altro del 1693 A Gesù) una scalinata porta al sagrato della chiesa. Nel 1957 il santuario fu restaurato.
La porta del santuario ha pannelli di Luigi Bombana che rappresentano : costruzione del Santuario nel 1556; solenne Voto di ringraziamento, poiché il paese non era stato invaso dai francesi nel 1703; fine del Regno di Baviera e dei Quattro Vicariati e inizio del Regno d'Italia (1809); Prima guerra mondiale 1914-1918; Seconda guerra mondiale 1940-1945. Sulla stessa vi è scritta “Ob multa et crebra sacrificia – B. Virgini Annuntiate plebs Muriana grata”.
- Ruderi del castello di Montalbano. La sua mole un tempo dominava sull'abitato. Documentato già nel secolo XII, nel Duecento fu dei Castelbarco. Nel 1439 Guglielmo di Lizzana si ribellò alla Serenissima, il castello di Albano fu preso, espugnato, saccheggiato e dato alle fiamme dai veneziani.
- Ruderi del Castello di Castelgresta (a Pannone). Un tempo di proprietà della nobile famiglia dei Castelbarco.
- Palazzo Salvotti (a Mori Vecchio).
- Chiese di Santa Maria a Bindis, di Santo Stefano, di San Biagio, di Sant'Apollonia (nella frazione di Manzano). Sono dotate di pregevoli campanili romanici.
- Luoghi della Grande Guerra (1914-1918). Almeno due sono i luoghi che conservano rilevanti resti di apprestamenti e fortificazioni: sul Dos del Gal, vicino alla località Talpina, e sul colle denominato Mossano nelle vicinanze della frazione di Ravazzone (dove troviamo il famoso ponte di Ravazzone). Entrambe dominano la valle dell'Adige, la prima a sud e la seconda a nord del comune di Mori. La Sezione ANA di Mori ha reso nuovamente percorribile un tratto di apprestamenti sul monte Grom. Si tratta di un camminamento protetto che dalla zona di Mori Vecchio conduce fino a Valle San Felice.
Sito di interesse naturale
modifica- 1 Lago di Loppio. Il lago è tuttora la più estesa area palustre del Trentino.
Dopo un disastro ambientale di alcuni decenni fa (fu prosciugato nel 1956 e mai più riempito in seguito allo sprofondamento delle falde freatiche, durante i lavori per la costruzione della galleria Adige-Garda) l'ambiente si è consolidato divenendo palude ed è frequentemente invaso da abbondanti quantità di acqua.
Il lago di Loppio non è solo conosciuto come biotopo tutelato, ma anche come importante sito archeologico. Infatti fin dal 1900 sono state segnalate testimonianze che documentano la presenza di antichi abitanti sull'isola di S.Andrea, situata nel sito di ricerca: frammenti di vasellame di età romana e resti di una sepoltura con corredo funebre.
Sull'isola del lago sono presenti inoltre i resti dell'antica chiesa romanica di Sant'Andrea, sotto le cui fondamenta è stata scoperta una necropoli.
Eventi e feste
modificaMontalbano risulta essere il luogo più ricco di riferimenti per la gente di Mori, quali il santuario con il suo romitorio e l'enorme orologio, i ruderi del castello, gli spazi per lo svago e l'attività sportiva, la via attrezzata, gli enormi massi di frana e un impagabile scorcio della borgata e della vallata. A testimonianza di ciò è sufficiente sfogliare un qualunque dépliant di promozione turistico-culturale per ritrovarvi un logo con la riproduzione del caratteristico santuario.
- Carnevale. Il Carnevale di Mori si caratterizza per essere il più lungo del Trentino. Ben otto manifestazioni sono organizzate dalle singole frazioni e si susseguono nei fine settimana per circa un mese.
- Ganzega d'Autunno. il primo fine settimana di ottobre. I cinquant'anni, che collegano la storia del popolo trentino alla suggestione e agli eventi proposti dalla Ganzega d'Autunno, sono quelli che furono anni duri per la popolazione che vide con i propri occhi lo sviluppo della storia mondiale. A cavallo degli anni 1880-1930, nel pieno dell'ondata di miseria che colpì l'Italia, molte famiglie furono costrette ad abbandonare il loro paese per recarsi in America.
La forza lavoro era stata falcidiata: la prima guerra mondiale aveva sottratto dalla terra molti giovani braccianti e lasciato grandi vuoti tra le genti rurali. Con il ritorno in patria i profughi si trovarono di fronte a scenari di paesi completamente distrutti, e tessuti sociali da ricostruire. All'interno di questo contesto sociale ed economico distinto da grandi cambiamenti, non è mai scomparsa la voglia di vivere che ha consentito ai trentini di non arrendersi nonostante le numerose difficoltà.
Le giornate della Ganzega d'Autunno si pongono come obiettivo quello di riportare lo spirito della vita trentina, la voglia di fare festa che nasceva quando, alla fine del raccolto, la gente si ritrovava insieme per festeggiare: per far "ganzega". - Grostolada di S.Giuseppe. È la più grande distribuzione gratuita di grostoi, i dolci tipici del carnevale e della primavera. Questa distribuzione è un elemento significativo della festa che trae origine dall'antica venerazione della popolazione di Mori per la Madonna e San Giuseppe, a cui è dedicato il Santuario che si trova a Montalbano. Inoltre si origina dalla tradizione di festeggiare con il giorno di San Giuseppe l'arrivo della primavera, con il caratteristico marendot (merenda), a base di radicchio, uova sode e grostoi, consumato insieme sugli spazi e sui massi.
- Festa di Sano. ultime giornate di luglio. È una festa offerta dalla comunità, aperta a tutti, che offre in tre giornate musica, balli, cibo e una lotteria.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Hotel Da Neni, Via Fabio Filzi, 46,, ☎ +39 0464 918360, fax: +39 0464 918360. Due stelle
Sicurezza
modifica- 4 Santo Stefano, Via Malfatti, 6, ☎ +39 0464 918357.
- 5 Monte Albano, Via Terra Nera, 45/1B, ☎ +39 0464 918981.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 6 Poste italiane, via Garibaldi 25, ☎ +39 0464 916049, fax: +39 0464 916040.
Nei dintorni
modifica- Rovereto — Seconda città trentina, è famosa per la sua Campana dei caduti
- Riva del Garda — Elegante centro all'estremità nord del lago di Garda, mantiene l'atmosfera di luogo di villeggiatura della nobiltà austro-ungarica dell'Ottocento.
- Ala — Di fianco all'Adige, ha un bel centro storico dalla ordinata urbanistica trentina.
- Lago di Ledro — Frequentato per villeggiatura estiva, è noto anche per i resti di palafitte dell'età del Bronzo.
- Lago di Garda — La punta trentina del lago annovera i centri turistici di Riva del Garda, Arco, Torbole.
Itinerari
modificaInformazioni utili
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Mori
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mori