Motteggiana è un centro della Lombardia.

Motteggiana
Corte Ghirardina a Motteggiana
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
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Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Motteggiana
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Cenni geografici modifica

Il suo territorio si allunga sulla sponda sinistra del Po, nella bassa pianura lombarda dell'Oltrepò mantovano.

Cenni storici modifica

Ai tempi del Ducato di Mantova il paese era sottoposto all'amministrazione civile del comune di Borgoforte, seppur facendo parte della circoscrizione giudiziaria dell'Oltrepò mantovano. L'opera riformatrice e standardizzatrice dell'imperatrice Maria Teresa prevedeva tuttavia il superamento di simili divergenze gestionali a favore di un ordinato modello di gerarchia piramidale, e quindi nel 1773 venne decretata la creazione del comune di Borgoforte a destra del Po sottoposto in toto al distretto legale di Suzzara. Il nome attuale venne adottato nel 1867 subito dopo la conquista italiana.

Nel 2016 il Comune di Pegognaga ed il Comune di Motteggiana hanno creato un'unione di servizi chiamata "Terre di Zara e Po".

Come orientarsi modifica

  Motteggiana


Come arrivare modifica


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

  • 45.03717110.7627811 Corte Ghirardina (Corte Saviola o Casa di Saviola). È una storica corte lombarda, tra i più significativi esempi di architettura del primo Rinascimento mantovano.
    L'edificio, originale sintesi di palazzo-corte-villa-castello, fu costruito sulle rive del Po dall'architetto Luca Fancelli dal 1470 al 1477 per il marchese di Mantova Ludovico Gonzaga che intendeva vigilare sui commerci del Po e sulla sua vasta proprietà agricola.
    La corte nel 1582 subì una profonda ristrutturazione per opera di Bernardino Facciotto, quando l'edificio passò in proprietà al duca Guglielmo Gonzaga.
    La costruzione è formata da un corpo centrale e da due ali unite da un lungo prospetto.
    Nel corso della prima guerra mondiale a causa di bombardamenti una parte della corte è stata abbattuta e non è stata più ricostruita. Documenti parlano della presenza di un tunnel che collegava la corte alla vicina chiesa parrocchiale di S.Girolamo.
       


Eventi e feste modifica


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


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Dove mangiare modifica


Dove alloggiare modifica


Sicurezza modifica


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Nei dintorni modifica

  • San Benedetto Po — L'Abbazia del Polirone perpetua il ricordo di Matilde di Canossa, la Gran Contessa che legò alla sua fama il nome del paese. La maestosità e la bellezza della chiesa e delle strutture conventuali, unite all'ampio respiro della piazza, ne fanno una meta di grande interesse.
  • Mirandola — Giovanni Pico della Mirandola è il più famoso e proverbiale personaggio della casata che signoreggiò la città per quattro secoli, dal 1311 al 1711. La sua zona monumentale è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 2012, che ha seriamente compromesso anche le attività produttive.
  • Carpi — Capitale dei Pio, vanta un centro storico monumentale di prim'ordine. Alla ricchezza storica ha affiancato una florida attività produttiva tessile supportata da una forte tradizione commerciale. Il terremoto del 2012 l'ha ferita, ma non ha vinto la tenacia della sua popolazione che sta lavorando per ripristinare quanto è stato danneggiato.
  • Novellara — Fu capitale della Contea di un ramo della famiglia Gonzaga. Rimangono visibili la Rocca edificata da Guido Gonzaga ed ampliata dal conte Alessandro I Gonzaga ed il Santuario della Fossetta voluto da Barbara Gonzaga.
  • Guastalla — Fu capitale del Ducato con Parma e Piacenza; lo era stata anche prima con i Gonzaga e poi con i Torelli. Il suo centro storico, con tracce degli antichi baluardi, conserva un importante tono urbanistico.
  • Pegognaga — La chiesa di San Lorenzo fu fondata, come tante nella zona, da Matilde di Canossa.
  • Pieve di Coriano — Conserva una pieve matildica con alto campanile; all'interno tracce di antichi affreschi.

Itinerari modifica

  • Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.


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