Melzo
Chiesa parrocchiale dei Santi Alessandro e Margherita
Stemma e Bandiera
Melzo - Stemma
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Melzo - Bandiera
Melzo - Bandiera
Stato
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Mappa dell'Italia
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Melzo
Sito istituzionale

Melzo è una città della Lombardia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Cenni storici

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Le presunte origini etrusche, che secondo la tradizione collegherebbe Melzo all'antica città di Melpum ricordata da Plinio il Vecchio - rappresentata di conseguenza nella cartografia dell'Italia Gallica sive Gallia Cisalpina di Abraham Ortelius nella sede dell'attuale città - non sono mai state provate, né esiste un ritrovamento archeologico in grado di confermare questa localizzazione. L'analogia tra i due toponimi non è etimologicamente sostenibile, così come non lo è l'ipotizzare una certa continuità storica, di fronte a due città delle quali Melpo è stata distrutta, secondo la tradizione, all’inizio del IV secolo a.C., mentre le più antiche menzioni di Melzo non sono attestate prima del XII secolo d.C. Dibattuta, peraltro, è anche la posizione della città etrusca: addirittura da alcuni autori viene posta a sud del Po, lungo le vie di commercio transappenniniche, poiché la localizzazione, come l'abitato attuale, vicino alla fiorente Mediolanum, non è compatibile alla sua decantata ricchezza (opulentia praecipuum).

Medioevo

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Melzo in epoca medievale era "Mellesiate" (citato da un documento del IX secolo) e poi Melesiate e Meleso (secc. XII-XIII) nome che ricorre diverse volte in carte milanesi coeve. Melzo ebbe le proprie sorti assai presto legate a quelle della vicina Milano, a partire soprattutto dalla fine del XIII secolo quando, con l'aprirsi del conflitto tra Visconti e Torriani, si inaugurarono anche per la realtà melzese tre secoli di guerre.

In virtù della propria posizione geografica e a causa dei mutati equilibri politici fra Milano e Venezia, Melzo visse come realtà di confine i frequenti capovolgimenti di fronte, che durante tutto il Quattrocento videro confrontarsi il ducato visconteo-sforzesco e la Serenissima: prima l'episodio leggendario dell'eroina Agnese Pasta che guida un'improbabile rivolta femminile pro-sforzesca contro i soldati veneziani, che occorre più realisticamente interpretare come una protesta contro miseria e violenze, e più tardi la concessione del feudo alla giovanissima nobile milanese Lucia Marliani, della quale il duca Galeazzo Maria Sforza si era perdutamente innamorato, costellarono un secolo destinato a chiudersi, alla caduta del nuovo duca Ludovico il Moro per mano dei Francesi, con la consegna del marchesato di Melzo a Gian Giacomo Trivulzio, condottiero di Luigi XII e capostipite di una dinastia che si imporrà per quasi due secoli di storia melzese, caratterizzati dai fasti voluti dal casato per abbellire le proprie dimore e gli edifici più rappresentativi del borgo e da una complessiva stabilità sociale ed economica.

Il feudo di Melzo e Gorgonzola

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Per quasi duecento anni, la città di Melzo venne associata come feudo della città di Gorgonzola. Segue l'elenco dei feudatari.

  • 1412-1441 Vincenzo Marliano
  • 1441-1475 Catelano e Innocenzo Cotta
  • 1475-1487 Lucia Marliani
  • 1487-1499 Galeazzo e Ottaviano Maria Sforza
  • 1499-1500 Gian Giacomo Trivulzio
  • 1500-1513 Giorgio Trivulzio
  • 1513-1516 Ottaviano Maria Sforza Visconti
  • 1516-1524 Gian Fermo Trivulzio
  • 1524-1526 Massimiliano Stampa
  • 1526 Antonio da Leiva
  • 1526-1529 Scaramuccia Trivulzio
  • 1529 Antonio Rabbia
  • 1529-1531 Beatrice Stampa
  • 1531 Francesco II Sforza
  • 1531-1533 Gian Fermo II Trivulzio
  • 1533-15?? Catalano, Antonio, Scaramuccia ed Alessandro Trivulzio
  • 15??-1577 Gian Giacomo Teodoro Trivulzio
  • 1577-1605 Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio, marito di Caterina Gonzaga
  • 1605-1656 Gian Giacomo Teodoro II Trivulzio
  • 1656-1664 Ercole Teodoro Trivulzio
  • 1664-1678 Antonio Teodoro Trivulzio
  • 1678 Beatrice Monti

Età moderna

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Animato sin dal 1513 dall'appuntamento settimanale del mercato, il giorno di martedì, l'assetto produttivo melzese, anche dopo l'uscita di scena dei Trivulzio, restò a lungo prevalentemente centrato sulle attività agricole - con una vocazione di antiche origini per il settore caseario – alle quali dal Seicento si affianca la prima realtà protoindustriale di una fornace per mattoni. Occorrerà tuttavia attendere la fine del Settecento, con la comparsa delle prime filande, per assistere al concreto avvio di quella nuova fase dello sviluppo cittadino – significativamente segnata anche dall'apertura dell'ospedale delle Stelle, voluta nel 1770 dall'amministrazione asburgica di Maria Teresa d'Austria – che fra Ottocento e Novecento riconfigurerà completamente sia l'aspetto sin lì lungamente immutato del borgo sia le abitudini di vita della sua popolazione.

Nel 1838, con la ripresa dell'attività manifatturiera dopo un momentaneo periodo di stallo, è la lavorazione della seta a rappresentare il motore trainante della prima industrializzazione melzese, con un rapido travaso di manodopera dal settore agricolo a quello tessile che – esaurito il momento di massima espansione degli stabilimenti tessili (Casanova, Ornago, Peroni, Gavazzi) si sposta verso l'industria chimica: nel 1907 la Edison sposta a Melzo la produzione degli accumulatori Tudor, costruendo una fabbrica che resta attiva durante i due conflitti mondiali. Per quasi un secolo la Tudor è la più importante realtà produttiva di Melzo arrivando a impiegare 500 persone da tutte le zone circostanti. Più tardi Melzo si orienterà decisamente verso quell'industria casearia che, nel passaggio di secolo e fino alle soglie della Seconda guerra mondiale, è ormai venuta configurando l'antica vocazione produttiva di un borgo nella realtà di un polo alimentare di rilevanza nazionale, grazie all'attività di Galbani e Invernizzi.

Attraversate le dinamiche sociali ovunque connesse al fenomeno dell'industrializzazione – lotte sindacali, sovraffollamento della popolazione inurbata, nuove realtà abitative e familiari – e trascorsa l'interruzione dolorosa del secondo conflitto mondiale, Melzo si presenta agli ulteriori appuntamenti della crescita economica post-bellica con le questioni legate all'immigrazione, e dunque all'ulteriore aumento della popolazione, e alla crescita indiscriminata del tessuto urbano: gli interventi di gestione avviati a partire dagli anni settanta, intesi soprattutto al controllo del versante urbanistico – con il Piano Regolatore e i piani di recupero per il centro storico – introducono in qualche misura all'ulteriore riconversione della realtà economica melzese a quel terziario avanzato la cui conclusiva affermazione, ancora in tempi recenti, appare quasi esemplarmente riassunta dall'apertura del cinema multisala Arcadia. Anche Melzo aveva la sua scormagna, fino agli anni Cinquanta-Sessanta: i melzesi erano definiti "i oreggiatt de Melz" (pronuncia: i uregiàt de mels).

Dal 2015 fa parte della Zona omogenea Adda Martesana della città metropolitana di Milano.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Melzo


Come arrivare

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In aereo

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In auto

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  • Autostrada A51: uscire a Segrate, poi, continuare sulla SP 103 per circa 11 km. Successivamente, arrivati a una rotatoria, continuare a destra per Melzo.

In treno

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Stazione di Melzo
  • 45.5021279.4205951 Stazione di Melzo, Piazza Cavour 35. La fermata è servita dai convogli del servizio ferroviario suburbano di Milano: linea S5 (Varese-Treviglio) ed S6 (Novara-Treviglio), svolti da Trenord, nell'ambito di contratto stipulato con Regione Lombardia. Stazione di Melzo su Wikipedia stazione di Melzo (Q3970085) su Wikidata


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Chiesa di Sant'Andrea
Torre civica
  • 45.4980839.4219731 Chiesa dei Santi Alessandro e Margherita, Via Sant'Alessandro 0. Pregevole architettura di forme quattrocentesco lombarde. Chiesa dei Santi Alessandro e Margherita su Wikipedia chiesa dei Santi Alessandro e Margherita (Q90412656) su Wikidata
  • 45.4991739.4265432 Chiesa di Sant'Andrea, Via A. Pasta. Con il prezioso ciclo degli affreschi cinquecenteschi. Chiesa di Sant'Andrea (Melzo) su Wikipedia chiesa di Sant'Andrea (Q3672405) su Wikidata
  • 45.497189.425053 Oratorio di Sant'Antonio.
  • 45.499779.4247274 Chiesa di San Francesco, Piazza San Francesco. chiesa di San Francesco (Q90412801) su Wikidata
  • 45.5083179.4251595 Chiesa di Santa Maria delle Stelle, Viale R. Gavazzi 102. santuario di Santa Maria delle Stelle (Q90412918) su Wikidata
  • 45.4983229.4241326 Torre Civica, Piazza Vittorio Emanuele II. Torre civica (Q90413622) su Wikidata


Eventi e feste

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  • Fiera delle Palme. Appuntamento storico per il weekend che precede la Pasqua, 4 giorni di degustazioni, mostre, esposizioni, con Luna park itinerante e altre attività.
    Nel 1553 da parte dei Trivulzio, feudatari del borgo, fu avanzata alle autorità la richiesta dell'istituzione della Fiera di Melzo, assieme alla richiesta di ottenere la concessione di un mercato settimanale. Mentre il mercato settimanale fu concesso nel 1619 per l'istituzione della Fiera passarono circa due secoli e venne poi concessa solo due volte all'anno nei mesi di marzo e ottobre. Dopo varie vicende politiche che fecero decadere e rinascere l'antica Fiera da fine ottocento divenne un appuntamento importante anche legato alla realtà industriale melzese (Invernizzi e Galbani) con mostre bovine ed equine ed attrezzature agricole nonché giostre e stand commerciali.
    Nel 2019 si celebra la 400 edizione di una delle più importanti Fiere, per storia e tradizione, della Martesana che si tiene in concomitanza del santo patrone della città che coincide con il lunedì delle Palme (da cui il nome della Fiera).


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Spettacoli

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Locali notturni

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Dove mangiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Numeri utili

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Farmacie

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Altri progetti

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CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).