Litorale della Tanzania | |
Stato | Tanzania |
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Litorale della Tanzania è la regione orientale del paese affacciata sull'oceano Indiano che include anche l'ex capitale Dar es Salaam e una serie di isole delle quali la più famosa è Zanzibar.
Da sapere
modificaIl turismo della regione è diretto in prevalenza alle isole Zanzibar e Mafia, alla città di Dar es Salaam e alla Riserva faunistica del Selous.
Tutte le altre località, riportate più avanti, si devono accontentare di briciole, nonostante presentino un potenziale turistico di tutto rispetto.
Cenni geografici
modificaLa regione litoranea della Tanzania è caratterizzata da coste basse, costellate, in corrispondenza della foce dei fiumi, di paludi e acquitrini dove allignano i boschi di mangrovie che costituiscono un habitat importante per la fauna acquatica e terrestre. Appena una manciata di km dalla costa si alzano gli altopiani solcati da numerosi fiumi, tra i quali i più importanti sono:
- Rufiji —
- Ruvu —
- Wami —
- Pangani —
- Ruvuma —
Tra i rilievi dell'entroterra, i più interessanti sono:
- Monti Usambara — Una delle zone ecologicamente più diversificate del pianeta. Lushoto, attraente e principale città, realizzata in stile architettonico coloniale tedesco, è un'ottima base per intraprendere trekking nelle foreste circostanti.
- I monti si estendono per circa 110 km alle spalle del litorale nord. Sono state istituite varie riserve per la protezione della fauna locale. La zona fu una delle prime dell'Africa orientale ad essere occupata, nel 1902, dai coloni tedeschi che crearono piantagioni di caffè e tè. a Lushoto (a quel tempo Wilhelmsthal), che era un privilegiato luogo di vacanza per gli amministratori coloniali, si trovano ancora molte tracce di quel periodo.
- Altopiano di Makonde (o altopiano di Mueda) - Di forma approssimativamente rettangolare, si eleva pochi km ad ovest dalla costa di Mtwara raggiungendo i 900 m. di altitudine. Presenta ripide scarpate lungo il suo bordo occidentale e lungo il fiume Ruvuma a sud. Il fiume Lukuledi scorre lungo il suo bordo settentrionale. La parte orientale è sezionata da molte valli fluviali. Newala è la città principale dell'altopiano. Si trova all'angolo sud-ovest dell'altopiano e offre ampie vedute sulle pianure occidentali e sulla valle del fiume Ruvuma che segna il confine con il Mozambico.
- Il popolo Makonde abita l'altopiano e le pianure adiacenti, comprese le valli degli affluenti di destra del Ruvuma, situate in Mozambico.
Lingue parlate
modificaCome nel resto della Tanzania, lo Swahili è la lingua principale, ma si può incontrare dialetti tribali come Makonde o un incrocio dei due. L'inglese è parlato sporadicamente perché i turisti sono rari da queste parti quindi non c'è mai stato un vero e proprio incentivo che spronasse le persone del posto ad imparare delle lingue straniere.
Cultura e tradizioni
modificaI Makonde erano conosciuti come valorosi guerrieri e furono fondamentali nella lotta di liberazione del Mozambico nei confronti del Portogallo perché, oltre che feroci e agguerriti combattenti, conoscevano meglio dell'esercito portoghese le foreste del nord dove si erano stabiliti da generazioni.
I Makonde hanno l'abitudine di limare i denti appuntendoli e facendoli diventare simili a quelli degli squali, ciò che contribuisce ad incrementare il loro aspetto aggressivo e ad alimentare la loro fama di guerrieri feroci. Hanno anche l'abitudine di tatuare il proprio corpo. Le colorate e a volte bizzarre maschere, che rappresentano molte volte animali, vengono usate nelle loro cerimonie religiose e sono solo un esempio della loro ricca e antica cultura.
Territori e mete turistiche
modificaCentri urbani
modifica- 1 Dar es Salaam — Capitale della Tanzania fino al 1973, Dar es Salaam è ancora la maggiore città del Paese per popolazione e importanza economica.
Altopiano dei Makonde
- 2 Masasi — Una città abbastanza grande all'interno della regione di Mtwara.
- 3 Ndanda — Una piccola città costruita intorno ad una vecchia missione tedesca.
- 4 Newala — Il maggior centro sull'altopiano Makonde.
- 5 Tandahimba — Tra Mtwara e Newala.
Litorale nord
- 6 Bagamoyo — Prima della fondazione di Dar es Salaam, Bagamoyo fu il più importante porto della costa sull'Oceano Indiano per i commerci tra l'entroterra e l'isola di Zanzibar.
- 7 Pangani — Situata sulla foce del fiume omonimo, Pangani era nel periodo coloniale un centro di produzione della canna da zucchero. Oggi Pangani appare decaduta ma vanta belle spiagge e una riserva marina incentrata sull'isola corallina di Maziwi che può costituire una piacevole sosta per coloro che hanno deciso di intraprendere il viaggio via terra da Mombasa a Dar es Salaam o viceversa. Pangani è circondata da spiagge idilliache molto simili a quelle di Zanzibar, ma meno affollate ed è qui che i tanzaniani vengono in vacanza.
- 8 Tanga — Importante porto industriale in prossimità del confine con il Kenya, Tanga costituisce un punto di imbarco alternativo per l'isola di Pemba, oltre a vantare una serie di attrazioni nei suoi immediati dintorni, quali la spiaggia di Mwarongo, le grotte di Amboni, l'isola di Toten, le rovine di Tongoni e il villaggio di Ndumi.
Litorale sud
- 9 Kilwa Kivinje — Centro fiorente dal tardo medioevo fino alla fine del periodo coloniale, come testimoniato dai suoi molti e interessanti edifici oggi in rovina.
- 10 Kilwa Masoko — Attorniata da spiagge tropicali, Kilwa Masoko è un porto di pesca sulla terraferma, dove ci si imbarca alla volta delle vicine isole Kilwa Kisiwani e Songo Mnara.
- 11 Lindi — Situata sulla foce del fiume Lukuledi, Lindi era un fiorente mercato di schiavi ma oggi è un tranquillo e pittoresco porto di pesca attorniato da belle spiagge, tra le quali le migliori si oncontrano a sud dell'abitato lungo la Sudi Bay circondata da barriere coralline.
- 12 Mikindani — Cittadina con un forte restaurato e altre vestigia di epoca coloniale.
- 13 Mtwara — Porto creato durante il periodo coloniale inglese, Mtwara è la città principale della regione all'estremo sud della Tanzania e al capolinea della strada statale che ha inizio a Dar es Salaam. I turisti preferiscono soggiornare nel vicino centro di Mikindani, mentre gli altri, ancora meno numerosi, semplicemente transitano, diretti in Mozambico o agli altopiani centrali.
Monti Usumbara
Altre destinazioni
modificaIsole
- 1 Arcipelago di Zanzibar — Comprende l'isola omonima e quella di Pemba, situata circa 50 chilometri a nord-est della precedente, più una miriade di isole minori.
- 2 Kilwa Kisiwani — Isola famosa per le rovine di una città portuale fiorita tra il XII e il XVIII secolo ma abbandonata intorno al 1840. Nel 1981 il sito archeologico fu iscritto nella lista UNESCO dei patrimoni mondiali dell'umanità.
- 3 Mafia (o Chole Samba) — Famosa per i suoi fondali marini che ne fanno un paradiso per gli appassionati di immersioni subacquee.
- 4 Songo Mnara — Situata una decina di km più a sud di Kilwa Kisiwani, Songo Mnara è un'altra isoletta cosparsa di rovine di città risalenti al basso medioevo.
- 5 Songo Songo — Classica isoletta tropicale da cartolina: bianchi arenili contornati da palme da cocco e fondali corallini. Le acque intorno sono state oggetto di ricerche di giacimenti di gas naturale effettuate da navi sonda che però hanno dato esito negativo.
Litorale Nord
- 6 Parco nazionale Saadani — L'unico parco costiero della Tanzania. La fauna è composta da ippopotami, coccodrilli e varie specie ornitologiche.
- 7 Parco nazionale di Mkomazi — Parco frontaliero, contiguo al Parco nazionale dello Tsavo, in Kenya, apprezzato per la possibilità che offre di osservare elefanti e rinoceronti.
Monti Usumbara
- 8 Riserva naturale di Amani — Occupa una porzione della foresta pluviale che ricopre i monti Usambara. L'ingresso alla riserva e ai giardini botanici è situato nel villaggio omonimo che offre anche possibilità di pernottamento in loco. La riserva è interessante per la flora mentre la fauna è limitata a piccoli mammiferi. Elefanti e leopardi non sono più presenti.
Litorale sud
- 9 Parco marino della baia di Mnazi e dell'estuario Ruvuma — Il parco si estende per 650 chilometri quadrati fino al confine con il Mozambico e comprende il promontorio (Ras) Msangamkuu e tre isole (Namponda, Mongo e Kisiwa Kidogo) oltre a numerosi scogli. La fauna è costituita da tartarughe e da numerosi mammiferi marini tra cui la megattera e il delfino gobbo indopacifico, avvistabili entrambi nei periodi di migrazione. L'area era un tempo dimora dei dugonghi, ma l'ultimo avvistamento confermato è stato nel 1992.
- Quasi 30.000 persone vivono all'interno del parco, che dipendono principalmente dalle risorse marine per il loro sostentamento; il parco comprende nei suoi confini 11 villaggi. Le opportunità di sviluppo economico sono pressoché inesistenti, per cui la povertà è diffusa. Ciò ha creato un'eccessiva dipendenza dalle risorse marine e l'uso persistente di metodi di pesca distruttivi.
- Il gas è stato scoperto nella baia di Mnazi nel 1982 e i pozzi sono stati messi in funzione nel 2006. Il gas estratto viene convogliato alla centrale di Mtwara.
- 10 Riserva faunistica del Selous — Enorme parco che copre una superficie di 54.600 km², suddiviso in due aree: Selous nord e Selous sud. I safari fotografici si svolgono nell'area nord (circa il 20% della riserva) mentre il rimanente 80% (Selous sud) è quasi esclusivamente riservato ai safari di caccia. Animali come elefanti, ippopotami, licaoni e coccodrilli sono presenti in concentrazioni superiori a quelle di qualsiasi altro parco africano.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaL'Aeroporto Internazionale Julius Nyerere è il principale aeroporto di Dar es Salaam ed è situato a circa 10 km ad ovest della città.
In nave
modificaDar es Salaam è il principale porto d'ingresso per la maggior parte dei visitatori non solo per la regione, ma per l'intero paese nel suo complesso, sia in barca o in aereo.
Come spostarsi
modificaIn aereo
modificaCi sono voli che su base quasi giornaliera coprono la tratta Dar es Salaam-Mtwara.
In nave
modificaUn traghetto settimanale collega i porto di Dar es Salaam e Mtwara, ma sappiate che può essere angusto e scomodo.