Isola di Lavezzo
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Lavezzo è un'isola dell'arcipelago di Lavezzi ed è il punto più meridionale della Francia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Dipende amministrativamente dal comune di Bonifacio e non è lontana da Razzoli nell'Arcipelago di La Maddalena (Sardegna). Sull'isola è presente un faro ed il rilievo più alto dell'intero arcipelago è di circa 17 metri che, sempre nell'insieme dei lotti emersi, non sono lontani più di 3,6 km dalla costa della Corsica.

Situati a non più di 5-15 miglia dai siti più noti (7 km dal capo Pertusato), come piccolo arcipelago sono considerati di grande bellezza e di straordinario valore naturalistico. Sono oggetto di intensa frequentazione turistica ed hanno come principali attrattive le acque, le cale, l'avifauna e la flora (sia emersa che acquatica). L'intero arcipelago fa parte della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio che, insieme al Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, costituisce il Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio.

Vicinissimi anche all'isola di Cavallo, condividono con questa uno stretto passaggio scoglioso, in passato teatro di numerosi naufragi, uno dei quali, nel 1855, causò circa 700 morti nell'incidente della Sémillante, una fregata francese le cui vittime sono sepolte in due piccoli cimiteri posti sull'isola principale.


Territori e mete turistiche

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Mappa a tutto schermo Isola di Lavezzo


Come arrivare

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In nave

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Tramite le escursioni in barca con partenza dal porto turistico di Bonifacio.


Come spostarsi

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L'isola si può facilmente girare a piedi.

Cosa vedere

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Cimitero monumentale di Lavezzi
Cappella di Nostra Signora del Monte Carmelo
Faro di Lavezzi
  • 41.3399429.2495931 Cimitero monumentale di Lavezzi (Cimetières et pyramide de la Sémillante). Cimetières et pyramide de la Sémillante (Q20750482) su Wikidata
  • 41.3382569.2575162 Cappella di Nostra Signora del Monte Carmelo (Chapelle Notre-Dame-du-Mont-Carmel du cimetière de Furcone de îles Lavezzi). Chapelle Notre-Dame-du-Mont-Carmel du cimetière de Furcone de îles Lavezzi (Q60363776) su Wikidata
  • 41.336899.248383 Monumento dei naufraghi.
  • 41.33449.258894 Faro di Lavezzi. Il faro è stato inaugurato nel 1874 dalla Marina nazionale francese; la sua costruzione si rese necessaria a seguito del naufragio della Sémillante del 15 febbraio 1855. Nel 1986 è stato automatizzato e munito di pannelli solari per l'alimentazione elettrica. L'originaria torre a sezione rettangolare venne poi sostituita dalla torre rossa sezione quadrata che si eleva al di sopra di un edificio rettangolare in muratura bianca che in passato ospitava le abitazioni dei guardiani. Sulla parte sommitale della torre si trova la lanterna, la cui emissione luminosa avviene grazie ad una lampada alogena da 80 W, con 2 segnali fissi di colore bianco, rosso e verde ogni 6 secondi. Faro di Lavezzi su Wikipedia Faro di Lavezzi (Q3378512) su Wikidata


Cosa fare

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  • 41.339569.25351 Spiaggia di Cala di u Lioni.

Attività subacquea

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Nelle acque di Lavezzi si pratica una non comune attività subacquea che consiste nell'immersione subacquea finalizzata all'incontro pacifico con la cernia bruna che avviene ad una profondità che varia dai 20 fino ai 35 metri ed in cui ne vive un numeroso gruppo.

Merouville

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Immersione a Merouville

Mérouville (la città delle cernie), è il nome in francese dato ad una secca di Lavezzi dai numerosi subacquei che la frequentano e la si può raggiungere via barca o gommone partendo dall'isola di La Maddalena o da Bonifacio con circa 25 minuti di navigazione.

Da diversi anni queste acque sono diventate riserva marina pertanto, essendone proibita la caccia subacquea ed ogni altra forma di pesca o cattura, questi serranidi non temono l'uomo ed è facile trovarli radunati intorno ad uno sperone che risale dal fondo del mare giungendo fino a 18 metri dalla superficie e tra cui, nella sua parte superiore (chiamata dai sub "cappello della secca"), ne vivono in permanenza una trentina che si lasciano avvicinare senza dimostrare fastidio o paura.

I nati negli ultimi anni sono addirittura disposti ad avvicinarsi ai visitatori o a farsi avvicinare con meno prudenza dei loro genitori, più voluminosi, dallo sguardo indagatore e lenti nei movimenti.

Da qualche tempo la direzione della riserva di Lavezzi sconsiglia ai subacquei di gettare o porgere del cibo alle cernie poiché è preferibile mantenere questi animali indipendenti dal cibo regalato, poiché - se queste abitudini continuassero - inciderebbero negativamente sulle consuetudini alimentari degli stessi.

A tavola

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Sicurezza

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