Oriente (Ecuador) | |
Localizzazione | |
Stato | Ecuador |
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Superficie | 118.422 km² |
Abitanti | 739.814 |
Oriente è una regione naturale dell'Ecuador.
Da sapere
modificaI vasti territori dell'Ecuador che si estendono oltre il versante orientale delle Ande fino al confine con Perù e Colombia formano la regione detta El Oriente che costituisce una piccola parte del bacino amazzonico. Nelle sue rigogliose foreste vivono ancora tribù indigene che hanno avuto i primi contatti con il mondo esterno a partire dagli anni 70 del XX secolo, quando il governo ecuadoriano decise l'apertura di strade per lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio di cui la regione è ricca.
Tra le tribù spiccano gli Shuar stanziati nel bacino dei fiumi Marañón, Santiago e Pastaza e in una parte del parco nazionale Yasunì. I Cofan vivono invece ai confini con la Colombia e costituiscono un piccolo gruppo stimato in 1300 individui che praticano ancora la regione animista.
Gli Huaorani (o Waorani) sono più numerosi e vivono lungo il fiume Napo, circa 80 km a sud di El Coca. Minacciati dall'apertura di strade nel 1970, cominciarono a disperdersi, oltrepassando la frontiera con il Perù.
Alcuni complessi turistici sparsi nelle profondità della foresta amazzonica offrono l'opportunità di venire a contatto con gli indigeni e condividerne tradizioni ed esperienze in campi svariati come, ad esempio, quello delle erbe medicinali. È il caso del Napo Wildlife Center, gestito da indigeni.
Altre esperienze uniche offerte dai lodge amazzonici, sono costituite dall'osservazione della fauna che vive nella regione, in particolare delle variopinte specie ornitologiche ma anche di delfini di acqua dolce, scimmie, tartarughe giganti, serpenti anaconda e terribili piranha. Gli alberghi della giungla più rinomati organizzano escursioni notturne alla ricerca di inafferrabili giaguari, altri ancora propongono spedizioni in canoa prima dell'alba con obiettivo il bird watching.
La parte settentrionale è quella che più ha sofferto della distruzione operata dall'industria petrolifera ma è anche quella che ha visto il maggior sviluppo turistico. Per contro il sud presenta meno infrastrutture turistiche ma è facilmente accessibile grazie alle strade da Baños a Puyo e all'altra, ancora più a sud, da Loja a Zamora. Gironzolare in forma individuale servendosi di autolinee e alberghi locali non è tuttavia esente da rischi.
Cenni geografici
modificaDal punto di vista geografico Oriente si suddivide in due sottoregioni:
- Alto Oriente o regione sub andina si estende sul versante orientale delle Ande e la sua altitudine varia dai 300 ai 3300 m s.l.m. Le valli sono ricoperte di fitte foreste.
- In questa regione ci sono tre vulcani attivi, il Sumaco e il Reventador nella provincia di Napo e il Sangay a Morona Santiago.
- Basso Oriente o pianura amazzonica ha un'altitudine che varia dai 200 ai m s.l. È la zona della giungla attraversata da numerosi fiumi che durante la stagione delle piogge straripano facilmente inondando vasti territori.
Dal punto di vista idrografico la regione è solcata da innumerevoli fiumi che insieme con i loro affluenti formano un intricato sistema di canali, laghi, stagni che mutano forma e dimensione a seconda della frequenza delle piogge e isole lacustri che appaiono e scompaiono. Da Nord a sud i principali corsi d'acqua sono:
- Río San Miguel — Il fiume più a settentrione che per un tratto di 120 km forma il confine con la Colombia dove ha le sue sorgenti.
- Rio Napo — Il più importante fiume regionale è formato da innumerevoli rigagnoli che hanno le loro sorgenti sui vulcani Antisana, Sincholagua e Cotopaxi. Bagna le città di Tena e El Coca. Si getta molto più a valle di Iquitos nel Rio delle Amazzoni dopo un percorso di 1.075 km. Il Napo fu il primo degli affluenti del Rio delle Amazzoni scoperto dai conquistatori spagnoli. Tra il 1540 e il 1541 Gonzalo Pizarro navigò lungo questo fiume e una spedizione capeggiata da Francisco de Orellana discese il Napo e il Rio delle Amazzoni fino all'Oceano Atlantico.
- Rio Pastaza — Nasce con il nome di Cutuchi e termina al fiume Marañón.
- Rio Santiago — È il risultato dell'unione dei fiumi Namangoza e Zamora e confluisce anche questo nel fiume Marañón.
Quando andare
modificaIl miglior periodo per una visita va da agosto a novembre, in corrispondenza della stagione asciutta. La seconda quindicina di agosto potrebbe essere un buon compromesso, in quanto la vegetazione conserva intatto il suo rigoglio grazie alle piogge appena cessate. Man mano che la stagione asciutta avanza, i fiumi e anche i laghi tendono a diminuire la propria portata pregiudicando le escursioni in canoa. Questo è valido soprattutto per il basso Oriente dove le precipitazioni tendono a essere più scarse.
Il periodo più piovoso in assoluto va da marzo a giugno. Durante la stagione umida i fiumi sono in piena e spesso straripano; sentieri e piste scompaiono in una marea di fango divenendo impraticabili anche a veicoli 4X4.
Le piogge sono presenti anche nella stagione asciutta anche se molto più brevi per cui è buona idea mettere in valigia capi impermeabili. Dovrete mettere anche capi più pesanti soprattutto per la notte perche le escursioni diurne sono accentuate come in tutta l'Amazzonia.
Territori e mete turistiche
modificaLa regione dell'Oriente è costituita dalle 6 province elencate di seguito procedendo da nord a sud:
- Sucumbios —
- Napo —
- Orellana —
- Pastaza —
- Morona-Santiago —
- Zamora Chinchipe —
Centri urbani
modifica- 1 Gualaquiza
- 2 Macas — Capoluogo della provincia di Morona-Santiago, Macas è situata nel bel mezzo della foresta amazzonica con un numero crescente di complessi alberghieri.
- 3 Nueva Loja (Lago Agrio) — Capoluogo della provincia di Sucumbíos, Lago Agrio è il centro dell'industria estrattiva del petrolio. La foresta pluviale intorno è stata quasi completamente cancellata determinando un grave degrado ambientale e un preoccupante inquinamento atmosferico.
- 4 Papallacta — Un centro a 3.300 m. di altitudine con alcune sorgenti termali. La località si incontra lungo la strada da Quito a El Coca
- 5 Puerto Francisco de Orellana — Nota anche come El Coca, è il secondo centro dopo Lago Agrio e come quello, poco attraente ma, grazie al suo aeroporto, costituisce uno dei punti di accesso principali alla regione.
- 6 Puyo — Capoluogo della provincia di Pastaza, Puyo è unita alla località turistica di Baños sull'altopiano da una strada di montagna piena di curve ma altamente panoramica, detta strada delle cascate (Ruta de las Cascadas) che corre tra il parco nazionale di Llanganates a nord e quello di Sangay a sud..
- 7 Sucúa
- 8 Tena — Capoluogo della provincia del Napo, Tena è una città molto più piccola di Lago Agrio e El Cola ma anche molto più interessante dal punto di vista turistico. Grazie alla sua vicinanza alle Ande e per essere alla convergenza dei fiumi Tena e Puno è frequentata da appassionati di rafting e canottaggio.
- 9 Zamora — Capoluogo della provincia di Zamora-Chinchipe.
Altre destinazioni
modifica- 1 Parco Nazionale Podocarpus
- 2 Parco nazionale Sangay — Un parco a cavallo tra le Ande e la pianura amazzonica che comprende un terzetto di maestosi vulcani dalle cime innevate, Sangay, Tungurahua e El Altar Vi si accede con più facilità dall'altopiano.
- 3 Parco nazionale Sumaco-Napo-Galeras — Nel parco vive una colonia di tapiri ed esemplari di leopardo e puma.
- 4 Parco nazionale Yasuní — Designato dall'Unesco nel 1989 come riserva della biosfera, il parco è uno dei più importanti del pianeta per varietà di piante e ricchezza faunistica. Vi vivono anche tribù indigene con scarsi contatti con il mondo esterno. L'accesso al parco dove sono presenti anche pozzi petroliferi è possibile solo rivolgendosi a tour operator locali.
- 5 Riserva di Cuyabeno (Reserva de Producción Faunística Cuyabeno)
- Río Aguarico
Come arrivare
modifica- 1 Ponte sul rio San Miguel — Il posto di frontiera con la Colombia, una ventina di km a nord di Lago Agrio. Prima di intraprendere il viaggio, dovrete informarvi sulle condizioni di sicurezza su qualche sito ufficiale.
Sono tre le strade che dalla Sierra conducono al bacino amazzonico:
- Da Quito si intraprende la E20 che sale fino a raggiungere la stazione termale di Papallacta a quota 3.300 m s.l.m. Dopo la strada scende vertiginosamente e a Baeza si distacca la statale E45 per Lago Agrio mentre la E20 prosegue fino a El Coca. Questa è la strada seguita anche dagli autobus.
- Da Baños ha inizio la E30 che termina a Puyo. La strada presenta numerose gallerie e i tempi di percorrenza da una località all'altra sono di circa 2 ore.
- Da Loja tramite la E50 che termina a Zamora.
In aereo
modificaIn nave
modifica- 2 Nuevo Rocafuerte — Il posto di frontiera con il Perù sul rio Napo attraversato da coloro che intraprendono il viaggio Iquitos-El Coca o viceversa.
- Sull'altra riva si trova il villaggio peruviano di 3 Cabo Pantoja. Entrambe le località presentano pochi servizi. Al 2019 Nuevo Rocafuerte disponeva di un solo ostello e di un campo dove agganciare la propria amaca per trascorrervi la notte. C'è un unico fornaio dove poter fare colazione. Cabo Pantoja è un abitato ancora più piccolo e sperimenta di frequente interruzioni della rete idrica ed elettrica. Gli uffici doganali sono aperti solo mezza giornata.
- Il trasferimento avviene con lance a motore di 50 posti che spesso accettano altri passeggeri e si viaggia stipati. Non esistono collegamenti diretti tra El Coca e Iquitos e dovrete procedere per tappe (4 in tutto), trasbordando da imbarcazione a imbarcazione. Non ci sono coincidenze per cui sarete costretti a pernottare.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modificaCosa fare
modificaA tavola
modificaSicurezza
modificaI siti governativi invitano i viaggiatori a tenersi lontano dal confine Ecuador-Colombia. Nel marzo del 2008 truppe dell'esercito colombiano entrarono in territorio ecuadoriano per una missione di controguerriglia contro esponenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC). Localizzato l'accampamento di Raúl Reyes, partì un attacco dell'aviazione militare colombiana che bombardò il territorio dell'Ecuador. Successivamente le truppe colombiane entrarono nell'accampamento per ultimare i feriti e i sopravvissuti, causando la morte di Raúl Reyes e di altri 17 guerriglieri delle FARC, di quattro studenti messicani e di un cittadino ecuadoriano.
Altri progetti
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