Collelongo
Chiesa della Madonna del Rosario all'ingresso del borgo
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Collelongo
Sito del turismo
Sito istituzionale

Collelongo è una città della Marsica, subregione dell'Abruzzo.

Da sapere

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Il popolo italico dei Marsi costruì qui il vicus della Valle di Amplero, mirabile esempio abruzzese di architettura ed urbanistica dell'epoca romana. L'insediamento italico-romano di Amplero è uno degli elementi più importanti del patrimonio archeologico della Marsica. Fa parte del club dei Borghi Autentici d'Italia.

Cenni geografici

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Il paese situato nella Vallelonga è posto a quota 915 metri sul livello del mare, al confine con il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, la piana del Fucino e la Valle del Liri. Ad ovest i monti della Serra Lunga lo separano dalla valle Roveto.

Quando andare

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L'estate è il periodo migliore per visitare Collelongo, il borgo, i musei e i numerosi sentieri che conducono nell'area protetta del parco d'Abruzzo verso le foreste vetuste, i boschi e la faggeta situati nelle località Val Cervara, Selva Moricento, Coppo del Principe, Coppo del Morto e Cacciagrande oltre la confinante Villavallelonga.

Cenni storici

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Torre baronale in piazza San Rocco

Nella Vallelonga la civiltà ha origini lontanissime. Le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio di Collelongo risalgono al periodo Paleolitico medio, circa 400 mila anni fa. Si tratta di oggetti di selce che attestano l'attività prevalentemente venatoria di popolazioni nomadi. Presenze stanziali risalgono anche al periodo Neolitico, circa 7.000 anni fa e all'età del ferro (IX secolo a.C.-VIII secolo a.C.), di cui restano scorci delle recinzioni murarie degli "ocres", fortificazioni rinvenute su alcuni colli, e di necropoli di tombe circolari a tumulo. In particolare il sito archeologico del vicus della Valle di Amplero, rappresenta una testimonianza importante che ha permesso di ricostruire le vicende in epoca italica e romana di questi luoghi. Nel medioevo il borgo ha seguito le vicende storiche della Marsica. In epoca contemporanea il paese è stato al centro delle vicende legate al fenomeno del brigantaggio e subì nel 1915 gravi danni con il terremoto del 13 gennaio che causò oltre 30.000 vittime nella Marsica e nel centro Italia.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Collelongo


Come arrivare

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In aereo

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In auto

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La strada provinciale n.19 Ultrafucense collega Collelongo a sud con Trasacco ed Avezzano dove è presente il casello autostradale della A25 Roma-Pescara. In direzione nord il paese è collegato a Villavallelonga e all'area del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

In treno

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La stazione ferroviaria più vicina è quella di Avezzano posta lungo la linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara.

In autobus

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  • Linee di pullman gestite dalle autolinee TUA (Società unica abruzzese di trasporto - ex Arpa)


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Palazzo Botticelli sede dell'area museale
Necropoli di Amplero
Lavandeto di Collelongo
  • 41.884313.58461 Museo civico e archeologico di Collelongo, via Stretta, 1 (centro storico), +39 0863 948027, . Il museo archeologico ospita interessanti reperti archeologici dell'epoca italica e romana provenienti dall'area archeologica della Valle di Amplero, mentre il museo della civiltà contadina e del lavoro è dedicato alla storia, agli usi ed alle tradizioni popolari. Nel palazzo Botticelli dove i musei sono ospitati c'è una ricca esposizione di reperti databili dal VI secolo a.C. al I secolo d.C. Di particolare interesse la copia riprodotta in legno di pero del pregevole letto funerario in osso del I secolo a.C. esposto nel museo archeologico di Chieti. Una postazione multimediale ripercorre la storia della Marsica e dei Marsi nel periodo italico.
  • 41.8839913.581422 Casa museo Luciano Ventrone, via Terre dei Preti (non distante dal centro storico), . Inaugurata il 18 giugno 2022 su iniziativa della "Fondazione Luciano Ventrone e Miranda Gibilisco", ospita le opere di Luciano Ventrone, pittore romano morto il 16 aprile 2021 a 78 anni nella sua casa studio di Collelongo, dove ha vissuto e operato dal 1994. Ospita gli strumenti utilizzati per dipingere, i bozzetti e le raffigurazioni pittoriche della natura morta.
  • 41.8874713.597753 Lavandeto di Collelongo (alle porte del paese, in direzione di Villavallelonga.), . Campi di lavanda collocati alle porte del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Area d'interesse naturalistico della Vallelonga.
  • 41.929713.60294 Valle di Amplero, Valle di Amplero (area montana posta a nord est del paese), +39 0863 948113, fax: +39 0863 948537, . Area d'interesse archeologico. Gli scavi effettuati dal 1968 hanno fatto tornare alla luce resti del vicus e del centro fortificato risalenti tra il IV e il III secolo a.C. Di particolare interesse l'acropoli di località La Giostra e la necropoli della vicina valle del Cantone, tra Amplero e la piana del Fucino. Le tombe sono incluse in un periodo temporale che va dal I secolo a.C. al I secolo d.C. Il prezioso letto in osso ritrovato in zona è ospitato presso il museo archeologico di Chieti, mentre la fedele riproduzione in copia, opera del fratelli Fubelli di Roma, è esposta nel palazzo Botticelli. Nelle località di Fonte Jò, Fonte di Sotto e Fonte Elia ci sono i resti di insediamenti umani risalenti all'età del bronzo e all'epoca medievale, mentre a Civita Rosa di Colle Colubrina sono visibili i resti di un centro fortificato e di edifici di culto.
  • 41.879413.604795 Vallelonga, Vallelonga (area montana inclusa tra i comuni di Luco dei Marsi e Villavallelonga), +39 0863 948537, fax: +39 0863 948537, . Area d'interesse archeologico, naturalistico e storico-artistico. L'area offre una ricca rete sentieristica e diversi rifugi e ristori. Percorsi tematici ambientali e religiosi attraversano i quattro comuni dell'area.


Eventi e feste

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Le conche rescagnate
  • 41.885513.58211 Festa di Sant'Antonio Abate, Centro storico (Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova), +39 0863 948537, fax: +39 0863 948537, . 16 e 17 gennaio. La sera del 16 gennaio ha inizio annualmente l'ultrasecolare festa di Sant'Antonio Abate. Nelle taverne del centro storico, in paioli di rame ("cuttore" o "cottore"), viene bollito il granturco, le cicerchie e i ceci rossi (chiamati dagli abitanti del luogo "cicerocchi") offerti ai visitatori insieme a pizze, dolci e bevande. Dopo l'accensione dei falò (i "torcioni") il parroco benedice, lungo un percorso illuminato da fiaccole, le cuttore. La festa prosegue tra i canti popolari per tutta la notte. La mattina seguente all'alba una processione di ragazzi vestiti con abiti tradizionali porta le "conche rescagnate", contenitori di rame sormontati da scene di vita contadina, abbelliti e dotati di luci, in giro per il paese. Il mais cotto la sera prima viene donato per poter essere distribuito agli animali domestici.


Cosa fare

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  • 41.89313.58231 Centro sportivo Chiaravalle, Via Casiline (Ingresso del paese), +39 0863 948368, . Il centro sportivo è dotato di palestra e piscina esterna. La struttura situata accanto al campo da calcio in erba sintetica è attrezzata per la pratica di varie attività sportive. Presenta bar interno ed esterno.


Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Altri progetti

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