circondario autonomo russo
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Circondario autonomo della Čukotka
Città di Egvekinot
Localizzazione
Circondario autonomo della Čukotka - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Circondario autonomo della Čukotka - Stemma
Circondario autonomo della Čukotka - Stemma
Circondario autonomo della Čukotka - Bandiera
Circondario autonomo della Čukotka - Bandiera
Stato
Regione
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Abitanti
Sito istituzionale

Circondario autonomo della Čukotka è una regione della Russia.

Da sapere

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Cenni geografici

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Il Circondario autonomo della Čukotka (in russo: Чуко́тский автоно́мный о́круг), anche conosciuto come Circondario autonomo dei Čukči o semplicemente Čukotka (Чуко́тка) è un Circondario autonomo che si trova nell'estremo oriente russo ai confini con l'Alaska. l Circondario autonomo della Čukotka è bagnato a nord dal Mare dei Ciukci e dal Mare della Siberia orientale, facenti entrambi parte del Mar Glaciale Artico; a est dallo Stretto di Bering e dall'omonimo mare, facenti parte dell'Oceano Pacifico. Confina a sud con il Territorio della Kamčatka e con l'Oblast' di Magadan e a est con la Sacha-Jacuzia. La Penisola dei Ciukci, rimanente della Beringia, forma la parte superiore del Golfo dell'Anadyr'. Capo Dežnëv, la sua punta più orientale, è anche il punto più a est della Federazione russa.

Il territorio può essere diviso in tre fasce: il deserto artico a nord, la tundra al centro e la taiga a sud. Circa la metà del territorio si trova a sud del Circolo Polare Artico. In questa zona si trovano le montagne dell'Altopiano dell'Anadyr'.

Quando andare

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Il clima in Čukotka è assai influenzato dal mare. Caratteristici sono i venti freddi del nord che cambiano velocemente con quelli umidi dal sud. Capo Navarin ha il più alto numero di tempeste in Russia. La temperatura varia da −15 °C a −35 °C in inverno e da 5 °C a 14 °C in luglio. Ad Anadyr' la temperatura media annua è di -7.4 °C, quella di gennaio è di -21.3 °C e quella di luglio è di 11 °C

Cenni storici

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Quando i primi uomini arrivarono in Čukotka, la regione era connessa con l'Alaska tramite una striscia di terra, la Beringia. Mentre gli antenati dei nativi americani migrarono in America, popoli come čukči, jukaghiri, eveni o coriacchi rimasero in Asia. Con la fine della glaciazione i ghiacci, sciogliendosi, alzarono il livello del mare e sommersero la Beringia. Con l'aumento della temperatura, grandi animali preistorici come i mammut si estinsero e i čukči e gli altri popoli dovettero cambiare stile di vita. Così si sviluppò la pesca e l'allevamento di renne.

Il territorio non fu conosciuto dal crescente Impero russo fino al XVI secolo d.C., quando, con la conquista dei khanati di Kazan' e Astrachan' le rotte commerciali siberiche andarono sotto controllo dei russi. I cosacchi, contadini guerrieri di origine russa e tartara, cominciarono a commerciare con l'Oriente e conquistarono altri territori siberici. Il primo riferimento sui čukči da parte dei cosacchi avvenne nel 1641. Nel 1644 il cosacco Michail Staduchin fondò un forte sul fiume Kolyma, nella parte orientale della Čukotka. Il cosacco di origine jakuta Semën Dežnëv dal 1647 in poi esplorò le coste della regione. Nel 1652 fondò sul fiume Anadyr' il quartiere invernale di Anadyrsk. Negli anni successivi cercò di riscuotere lo yasak, ovvero un tributo, dai čukči, ma senza grande successo. Anadyrsk fu abbandonata. Con la scoperta della rotta marittima per la Kamčatka Anadyrsk fu vista come punto di scalo.

Nel 1725 lo zar Pietro il Grande mandò Vitus Bering ad esplorare la Kamčatka e Afanasij Šestakov a soggiogare i čukči. La nave di Šestakov affondò e i naufragi vennero uccisi dai čukči. Nel 1731 ci riprovò Dmitrij Pavlutskij. Egli ci riuscì, ma nel 1747 i čukči attaccarono il forte e uccisero Pavlutskij. Il governo russo, a questo punto, preferì la diplomazia, e mandò un ambasciatore, Šmalev, per dialogare con i čukči. Nel 1778 riuscì a fare pace. La Čukotka entrò a far parte dell'Impero Russo. In cambio, i čukči, come diceva un paragrafo nella legge russa sui popoli non completamente sottomessi, potevano decidere la quantità di yasak che dovevano pagare e potevano commerciare liberamente. Così cominciò lo sviluppo del commercio nella regione.

All'inizio del XIX secolo i primi balenieri americani arrivarono nella zona. Quando venne scoperto l'oro cominciò una forte immigrazione di cercatori, e quando la Russia vendette l'Alaska all'America, l'influenza americana si rafforzò. Dal 1883 navi russe sequestrarono merci da quelle americane, ma non bastò, finché nel 1888 si decise di amministrare la regione direttamente. Il governatore risiedeva nel villaggio di Markovo. Nel 1909 la Čukotka venne divisa nelle province di Anadyr', a sud, e di Čukotka, a nord. Nel 1912 la capitale fu spostata da Markovo a Uelen.

La Rivoluzione di febbraio ebbe effetto nella regione solo a giugno. Tuttavia, dopo la Rivoluzione di Ottobre, il governo venne spodestato. La Čukotka rimase capitalista. Nel 1919 due emissari bolscevichi arrivarono nella regione e presero il potere. Nel 1920, però, i mercanti della zona si rivoltarono e uccisero i due emissari. Durante il 1920 la regione era talvolta capitalista, talvolta comunista. Nel 1922 le forze bianche dichiararono indipendente la regione che fu governata dal menscevico Bochkarev[2]. La neonata Unione Sovietica la riannesse nel 1923 e Bochkarev fu ucciso. Novo-Mariinsk venne ribattezzata in Anadyr' e divenne capitale.

Nel 1930 la regione divenne un soggetto dell'Unione Sovietica sotto il nome di Circondario nazionale della Čukotka. Nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, fu cominciata l'estrazione di zinco nei pressi di Pevek. Lo zinco estratto fu ampiamente utilizzato durante la ricostruzione delle città.

Dal 1945 in poi, durante la guerra fredda, furono stanziate truppe in Čukotka, specialmente nella Baia di Providenija, a causa della vicinanza con gli Stati Uniti. Nel 1953 la Čukotka fu annessa dall'Oblast' di Magadan e nel 1958 fu ricominciata l'estrazione di oro. Questo portò ad una fortissima immigrazione, tanto che, dai 18390 abitanti del 1938, crebbe fino a raggiungere i 100000 abitanti negli anni sessanta. La percentuale nativa della popolazione scese al 5%.

Nel 1980 il Circondario nazionale della Čukotka cambiò nome a favore di quello attuale, ma restò sotto il controllo di Magadan. Con la caduta dell'Unione Sovietica, nel 1991, il Circondario si rese indipendente da Magadan e divenne un soggetto della Federazione Russa. Mentre prima i finanziamenti li forniva lo stato, nel periodo postsovietico nessuno ci investiva più. La popolazione decrebbe velocemente. Fra il 2001 e il 2008 fu governatore Roman Abramovič, che spese molti soldi a favore del Circondario, ma la situazione è ancora grave

Territori e mete turistiche

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Centri urbani

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  • 64.7333177.5041 Anadyr' Anadyr' (città) su Wikipedia (Анадырь) Capoluogo della regione, è anche la città più orientale della Russia. La si può raggiungere da Mosca o dall'Alaska per via aerea e ospita un paio di monumenti architettonici assai interessanti.
  • 68.05166.452 Bilibino Bilibino su Wikipedia (Билибино) Seconda città per importanza. È servita da un piccolo aeroporto, tuttavia difficile da raggiungere in quanto è collegato alle città da strade ancora non asfaltate e quasi sempre ghiacciate.
  • 69.7170.3173 Pevek Pevek su Wikipedia (Певек) È il principale porto che si affaccia sul Mare della Siberia Orientale. Pevek è situata nella baia del Čaun, sopra il circolo polare artico. Fondata nel 1933, è stata riconosciuta come città nel 1967, è particolarmente fiorente per il turismo e la vita notturna. Dotata di numerosi locali gay, è diventata col tempo una delle mete più ambite in Russia da parte dei turisti omosessuali.

Altre destinazioni

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  • 65.7811-169.0571 Grande Diomede Grande Diomede su Wikipedia (остров Ратманова) È una delle due isole rocciose situate al centro dello Stretto di Bering, fra l'Alaska e l'estremo oriente della Russia, l'altra è la Piccola Diomede. Le isole Diomede sono spesso menzionate anche come punto intermedio ideale di passaggio per un eventuale ponte o tunnel attraverso lo stretto di Bering
  • 71.2333-179.42 Isola di Wrangel Isola di Wrangel su Wikipedia (остров Врангеля) È un'isola dell'oceano Artico, fra il mare dei Chukci ed il mare della Siberia orientale. L'unico insediamento sull'isola è quello di Ušakovskoe. Essa è un importante luogo di riproduzione per l'orso polare, il quale è qui presente in alte densità; sull'isola vivono inoltre numerose foche e lemming, mentre durante l'estate, molte specie di uccelli vi nidificano. Durante l'ultima era glaciale, sull'isola viveva una sottospecie nana del mammut lanoso, il mammut nano. Rispetto alle altre isole artiche ed a qualsiasi territorio della tundra di eguali dimensioni, l'isola di Wrangel ospita più del doppio di specie vegetali (417); per questo motivo, nel 2004 l'isola è stata proclamata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, divenendo così il sito più settentrionale a fregiarsi con questo titolo. Assieme all'isola Herald è parte della riserva naturale statale "Isola di Wrangel"[2] costituita il 23 marzo 1976[3].


Come arrivare

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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Cosa fare

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A tavola

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Sicurezza

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