comune italiano, in provincia autonoma di Trento

Caldes
Ciclabile della Val di Sole
Stemma
Caldes - Stemma
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Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
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Posizione
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Caldes
Sito istituzionale

Caldes (Caudés o Cjaudés in ladino solandro) è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere

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Cenni geografici

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Si trova nel comprensorio della Val di Sole; dista 4 km da Malé, 13 da Cles, 15 da Folgarida, 53 da Trento.

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Caldes

Quartieri

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Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Bordiana, Bozzana, Cassana, Samoclevo , San Giacomo e Tozzaga.

Come arrivare

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In aereo

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  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In treno

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In autobus

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  • Il paese è servito da collegamenti di pullman della Trentino Trasporti .


Come spostarsi

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Cosa vedere

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Castel Caldes
  • 46.36595910.9459171 Castel Caldes. Fu costruito tra il 1230 e il 1235 nelle forme di una casatorre da Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò che erano riusciti a ottenerne la concessione dal principe vescovo di Trento Gerardo. Era utilizzato insieme alla sovrastante Rocca di Samoclevo per il controllo dei traffici commerciali della Val di Sole.
    Nel 1464 passò per donazione alla famiglia Thun che lo fece restaurare profondamente, aggiungendo ulteriori edifici che gli hanno conferito l'aspetto attuale.
    Successivi lavori di restauro e ampliamento furono eseguiti nel XVI secolo con l'aggiunta di cicli decorativi in varie sale e la costruzione dell'attuale cappella del castello, dedicata alla Beata Vergine Maria e affrescata dal veronese Giovanni Cinquetti tra il 1670 e il 1675.
    Nell'Ottocento il castello fu ceduto a una famiglia locale mentre nel XX secolo divenne di proprietà della provincia autonoma di Trento. Tra il 2010 e il 2014 è stato oggetto di un profondo restauro e sarà destinato ad ospitare eventi culturali e mostre.
    L'edificio è posto su un piccolo dosso proprio all'ingresso del paese di Caldes. La sua struttura è incentrata attorno al nucleo originale costituito dalla torre a cinque piani con tetto a doppia falda. Addossati a questa nel corso dei secoli sono stati costruiti gli altri edifici residenziali e la torretta con la scala a chiocciola. La cappella del castello è invece esterna ai corpi di fabbrica anche se comunque all'interno del muro che lo circonda.
    La leggenda

    Come in ogni castello che si rispetti, anche questo ha la propria leggenda. Nella torre è presente una sala completamente affrescata chiamata la prigione di Olinda. Secondo la leggenda la contessina Marianna Elisabetta Thun vi fu rinchiusa da suo padre Redemondo per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte, di cui si era innamorata. La contessina vi morì per amore e si dice che gli affreschi siano opera sua.
Rocca di Samoclevo
  • 46.37358410.9395052 Rocca di Samoclevo. È un castello medievale ormai in rovina che si trova sulle pendici del Monte Vesa a 983 m s.l.m. sopra l'abitato di Samoclevo, frazione del comune di Caldes.
    La rocca risale probabilmente a un periodo antecedente al XII secolo. Veniva usata come postazione per il controllo dei traffici commerciali lungo la val di Sole e come sede del Giudizio della zona. Inizialmente faceva parte dei domini dei Caldesio, in seguito passò ai Cagnò e infine ai Thun.
    Col tempo la rocca perse di importanza, finché nel XVII secolo fu definitivamente abbandonata e cadde in rovina. Fu acquistata da contadini che ne trasformarono una parte in abitazioni rurali.
    Dal 2006 è tutelata dalla sovrintendenza per i beni culturali della provincia di Trento, ma ad oggi non è ancora partito alcun progetto di risanamento.
    Era costituita originariamente soltanto da una casatorre quadrangolare. Nel '400 furono aggiunti una cappella, palazzi residenziali e delle mura a loro difesa. Dopo la riconversione ad uso rurale, solo i palazzi verso valle sono stati risanati e mantenuti abitabili, mentre le strutture vicino al mastio, compresa la cappella e le mura, sono state abbandonate ed usate anche come cava per materiale edilizio e si trovano tutt'oggi allo stato di ruderi.
    La rocca è raggiungibile con un sentiero dalla frazione di Samoclevo.
  • Campanile romanico.
  • Chiesa cimiteriale di San Rocco.
  • Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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  • 46.36955210.9411471 Osteria Ghiradinini, via di San Vigilio 68 (a Samoclevo), +39 0463 901315.


Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Come restare in contatto

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  • 46.36546710.9438324 Poste italiane, piazza San Bartolomeo 4, +39 0463 901328.


Nei dintorni

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Altri progetti

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