Calavino è un centro del Trentino-Alto Adige.

Calavino
Il lago di Toblino, Castel Toblino e il Maso Torresella nel territorio di Calavino.
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Calavino
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Dal 1º gennaio 2016 si è fuso con Lasino per formare il nuovo comune di Madruzzo.

Cenni geografici modifica

Situato nella Valle dei Laghi, che a sua volta fa parte del comprensorio della Valle dell'Adige, il paese dista 17 km da Trento, 26 da Riva del Garda.

Cenni storici modifica

I primi abitanti della zona vivevano di caccia e pastorizia. Con l'andar del tempo però, appresa meglio l'arte agricola, si trasferirono nella plaga pianeggiante detta Campagna, dove scorreva anche la roggia proveniente da Lasino e che solo più tardi, a causa di alluvioni, prese il corso attuale. In questo pianoro si costruirono abitazioni più comode, utilizzando il legname del luogo e bonificando nel contempo il terreno necessario alla sussistenza. È di questo conglomerato che i Romani prendono possesso fra il 200 e il 100 a.C., organizzandolo con strade che furono la traccia delle moderne vie di comunicazione. Largamente documentata archeologicamente è la romanità della zona sia sul terrazzo del centro storico, sia nella campagna che sui monti.

Come orientarsi modifica

  Calavino

Su Calavino gravitano i paesi di Lagolo, Sarche e Ponte Oliveti, le sue ex frazioni.

Quartieri modifica

È costituito da quattro rioni: Mas, Bagnol, Piazza e Casal.

Come arrivare modifica

In aereo modifica

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202.   apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto modifica

  •   È attraversato dalla strada provinciale 84 di Cavedine.

In autobus modifica

  •   I servizi di trasporto pubblico con pullman in Trentino sono gestiti da Trentino Trasporti [1].


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

 
Castello e lago di Toblino
  • 46.05496510.9671881 Castel Toblino (Schloß Toblin). Sulla mezzeria della riva nord del lago si trova un promontorio-penisola (un tempo isola formata da una frana rocciosa) su cui si erge il Castello di Toblino, originario del XII secolo ma ammodernato a partire dal Cinquecento da Bernardo Clesio prima e dai Madruzzo e dai Wolkenstein successivamente.
    Fin dal 1100 il castello fu proprietà di vassalli del principe vescovo di Trento. La famiglia dei Da Campo ne entrò in possesso nel XIII secolo e dalla fine del Quattrocento rientrò nell'orbita dei beni vescovili. Passati i secoli di lotta e di contrasti tra le varie famiglie nobili del principato, il castello conobbe gli anni della tranquilla gestione clesiana e madruzziana, periodo al quale sono ascrivibili i maggiori lavori di restauro e trasformazione. Dal XVI secolo Toblino divenne sede periferica della corte trentina. Qui soggiornarono gli illustri ospiti del principe vescovo, si incontrarono i legati pontifici giunti a Trento per il Sacro Concilio e dimorarono molti facoltosi personaggi della corte vescovile.
    Il Castel Toblino è un raro esempio di castello lacustre. La struttura è arroccata su una piccola e protetta penisola bagnata dall'omonimo lago nel territorio di Calavino. La sua collocazione ha evidenti motivi di strategia difensiva che qui sfrutta sia le condizioni naturali del terreno, sia la presenza dell'importante nodo stradale di collegamento tra Trento e le valli del Sarca e del Chiese. La forma quadrangolare del complesso trova uno dei segni di maggior interesse nel grande mastio di forma circolare, certamente la più evidente delle preesistenze medievali. L'ampia cinta merlata che circonda l'intero complesso e il grande parco circostante la residenza aggiungono un ulteriore carattere distintivo. Attualmente il castello, in ottime condizioni, è proprietà privata ed è adibito a ristorante.
  • Chiesa dei Santi Grato, Mauro e Giacomo (dei Corgnoni) (in località Cornion). Ricostruita fra Cinquecento e Seicento, la chiesetta esisteva già a fine Trecento. Ha architettura semplice e forma un tutt'uno con il campanile.
  • Chiesa della Madonna del Carmelo. Eretta nel 1889 conserva il monumento funebre dei Conti d'Arco, che riporta al centro lo stemma della casata. L'altare maggiore barocco proviene dalla chiesa dei Disciplini di Riva (1944) in sostituzione di quello, monumentale, ritornato al Santuario carmelitano delle Laste, a Trento. La pala è di A. Pregassi (1944).
  • Chiesa della Santissima Trinità. Del XVIII secolo, faceva parte della vicina casa Schreck il cui stemma è osservabile sulla pala del piccolo altare.
  • Chiesa parrocchiale di San Floriano e Santa Maria. La Cappella del Rosario, posta sul lato sinistro della chiesa, di fianco alla Cappella Madruzziana, è un notevole esempio di altare barocco ricco di stucchi e tele. Ospita la tomba dell'arciprete Alberti-Poja (1756).
    La Cappella Madruzziana contiene affreschi che ritraggono personaggi della famiglia Madruzzo; alcuni li attribuiscono al Tiziano o alla sua scuola. La cappella contiene la pietra tombale di Aliprando (morto a Ulma nel 1557) con epigrafe dettata da Gerolamo Fracastoro, medico del concilio di Trento e la pala della Madonna Assunta attribuita a Martin Polacco.

Siti di interesse ambientale modifica

 
Lago di Toblino e omonimo castello
  • 46.0531710.965622 Lago di Toblino. Circondato da un rigoglioso canneto e da una vegetazione particolarmente interessante, il lago e l'area circostante sono stati dichiarati un biotopo per interessi naturalistici sia botanici sia etologici, ed è come tale tutelato dalla Provincia autonoma di Trento. La balneazione non è tecnicamente vietata, ma la bassa temperatura dell'acqua e le forti correnti la sconsigliano fortemente.
    Si trova ad un'altitudine di 245 metri s.l.m., ed occupa la parte terminale della valle dei Laghi, non lontano da Trento e dai centri abitati di Padergnone, Sarche, Vezzano e Calavino. È collegato al lago di Santa Massenza, verso Padergnone.
  • 46.04013411.0060593 Lago di Lagolo. È situato a 950 metri sul livello del mare fra gli abitati di Calavino e di Lasino. Non ha immissari ma si notano delle sorgenti sotto il livello dell'acqua, mentre ha un piccolo emissario per scaricare a valle le acque eventualmente eccedenti. Il lago nella sua parte meridionale è ricco di canneti. La sua massima profondità è di 7 metri. Gli abitanti asseriscono che le sue acque possiedono proprietà terapeutiche per le malattie della pelle.
    In inverno è possibile praticare il pattinaggio su ghiaccio.
 
Canyon del Limarò
  • 46.04880610.89744 Canyon del Limarò. Il Canyon di Limarò è una forra naturale che il fiume Sarca crea fra la località Sarche di Calavino e la località Villa Banale di Stenico.
    Il percorso della forra si può far partire dall'incrocio tra la Strada statale 237 del Caffaro e la Strada statale 421 dei Laghi di Molveno e Tenno, presso il ponte dei Servi, sotto al Doss da Doa (639 m).
    Scendendo lungo la riva sinistra del fiume si scorgono delle sculture naturali che nel corso dei secoli esso ha scavato grazie al movimento dell’acqua; la roccia si osserva essere composta da rocce calcaree rosse e grigie. È possibile discendere lungo un percorso pedonale che conduce anche al vecchio ponte detto "Balandin" e ad una calchera.
    Una volta che si è giunti lungo la SS 237, presso il ponte dove comincia la SS 421 si parcheggia la macchina ove si trova una piccola piazzola da dove si scende a piedi lungo una strada che passa vicino ad un depuratore. Qui termina la strada asfaltata che continua a scendere lungo un sentiero di terra battuta. In pochi minuti si giunge, lungo un percorso ecologico e ambientale, al ponte Balandino, un percorso recentemente risistemato dal "servizio ripristino e valorizzazione ambientale" della provincia.


Eventi e feste modifica


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica

Prezzi medi modifica

Prezzi elevati modifica


Dove alloggiare modifica

Prezzi medi modifica


Sicurezza modifica

  Farmacia

  • 46.04571510.95244 Sarche, Via Garda, 3 (a Sarche di Calavino), +39 0461 563141.


Come restare in contatto modifica

Poste modifica

  • 46.044710.9829245 Poste italiane, via Giovan Battista Graziadei 10, +39 0461 564114.


Nei dintorni modifica

  • Trento — Capoluogo della regione, il suo simbolo è il Castello del Buonconsiglio, il più vasto e rilevante complesso monumentale del Trentino-Alto Adige. Ha ospitato, dal secolo XIII fino a tutto il XVIII, i principi vescovi di Trento.
  • Riva del Garda — Elegante centro all'estremità nord del lago di Garda, mantiene l'atmosfera di luogo di villeggiatura della nobiltà austro-ungarica dell'Ottocento.
  • Lago di Garda — La punta trentina del lago annovera i centri turistici di Riva del Garda, Arco, Torbole.



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