Bordighera è una città della Liguria.

Bordighera
Panorama di Bordighera
Stemma
Bordighera - Stemma
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Bordighera
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Cenni geografici modifica

Bordighera è situata sulla costa della Riviera di Ponente, ubicata sul capo Sant'Ampelio a circa venti chilometri dal confine con la Francia, ai piedi delle Alpi Marittime. Si tratta del comune più a sud di tutta la Liguria: il punto più meridionale del comune corrisponde a Capo Sant'Ampelio.

Le montagne a picco sul mare provocano in presenza di venti settentrionali (fenomeno che si verifica durante l'inverno) un effetto favonico che rende la stagione fredda molto mite (la media giornaliera delle temperature di gennaio è prossima ai +10 °C) e, durante l'estate, fresche e vivaci brezze marine attenuano la calura, che comunque raramente è eccessiva (media giornaliera nei mesi di luglio e agosto di circa +24 °C). Tra le vette del territorio il monte Nero (606 m) e la Colla Merello (224 m).

Suggestiva è la frazione di Sasso arroccata sulla collina bordigotta.

Il porto è l'ultimo approdo per barche turistiche prima del confine con la Francia.

«Poche case ammucchiate sopra un'altura che formano un labirinto di vicoli in salita e discesa, dove spira l'uggia della fortezza antica eretta in difesa dei Saraceni»

(Edmondo De Amicis descrizione della Città Vecchia di Bordighera)

Cenni storici modifica

Il borgo nacque intorno al V secolo a.C. grazie alla presenza dei Liguri, i quali si dedicarono all'agricoltura e alla pastorizia abitando in villaggi fortificati costruiti sulla sommità delle alture, in posizione strategica, di cui restano tracce di muri a secco dell'epoca preromana, accanto ad altre murature di epoca romana e medievale.

In epoca romana fu aperta la Via Julia Augusta, nel 13 a.C., per collegare la Liguria alla Gallia, lungo il percorso dell'attuale Via Aurelia. Proprio di quest'epoca è il ritrovamento, nel 1955, di una tomba di epoca imperiale testimone di un probabile insediamento agricolo dell'Impero romano nella zona.

Nei primi anni del V secolo un religioso eremita di nome Ampelio approdò su queste coste proveniente dalla Tebaide (Egitto) portando in dono - secondo la leggenda - noccioli di dattero. È un fatto che Bordighera assunse poi il nome di "Regina delle palme".

Epoca medioevale modifica

In una bolla di papa Bonifacio VIII del 1296 si cita per la prima volta il nome "Burdigheta" (da cui Bordighera).

 
Mappa del Dipartimento delle Alpi Marittime nel 1805, con Bordighera nel suo cantone

Il 2 settembre 1470 alcune famiglie di Castrum Sancti Nicolai, oggi Borghetto San Nicolò (frazione odierna di Bordighera), riunitesi nella locale chiesa parrocchiale decisero la riedificazione della città, precedentemente abbandonata. Questa assemblea segnò l'atto di fondazione di Bordighera in stile moderno: un borgo fortificato, alto sopra il colle e affacciato sul mare.

Epoca contemporanea modifica

Con la dominazione napoleonica la comunità di Bordighera rientrò nell'omonimo cantone nella giurisdizione delle Palme, con Sanremo come capoluogo; nel 1802 passò nel cantone di Ventimiglia nella giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Oneglia). Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, Bordighera fu ancora capo cantone del Dipartimento delle Alpi Marittime.

 
Pescatori sulla spiaggia di Bordighera in una fotografia ottocentesca

Fu annesso al Regno di Sardegna nel 1815 dopo il Congresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta di Napoleone Bonaparte. Facente parte del Regno d'Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento omonimo del circondario di Sanremo facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Provincia di Imperia).

L'Ottocento fu l'epoca d'oro della città, grazie al romanzo di Giovanni Ruffini Il dottor Antonio, che, pubblicato nel 1855 a Edimburgo, suscitò l'interesse degli inglesi per la città. Nel 1860 aprì il primo albergo, Hotel d'Angleterre (oggi villa Eugenia) e nel 1861 accolse il suo primo ospite illustre, il primo ministro inglese John Russell, I conte di Russell.

Uno di questi inglesi, il pastore anglicano Clarence Bicknell si stabilì a Bordighera dove fondò la biblioteca e il museo che porta il suo nome; fondò anche un gruppo esperantista e inoltre si dedicò alla esplorazione della flora locale; il suo successo maggiore fù la scoperta delle incisioni rupestri nell'alta Val Roia, (nel 1947 divenuto territorio francese).

Come orientarsi modifica

  Bordighera
 
Un'immagine del 1909 di Bordighera Vecchia


Come arrivare modifica


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

  • 43.782087.667851 Museo e biblioteca "Clarence Bicknell" (Istituto Internazionale di Studi Liguri), via Romana 39, +39 0184 26 36 01, .   Entrata semplice 3,00€. Entrata + visita guadata 5,00€.   Lun e mer 9-13 / 13.30-17. Mar e gio 9-13. Sab 13-17. Il museo e la biblioteca "Clarence Bicknell" sono un polo museale e bibliotecario situato nel comune di Bordighera (in provincia di Imperia), presso una grande villa che è anche la sede dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri. Nel 1888 Clarence Bicknell costruì il museo per raccogliere ed esporre le sue collezioni archeologiche e botaniche, tra cui la sua famosa collezione personale di farfalle, conosciuta per essere ancora oggi una delle più prestigiose d'Europa, ma oggi vi è conservata anche la biblioteca Clarence Bicknell che consta di ben 85.000 volumi, 3.000 riviste specializzate in arte e storia locale, 14.000 incisioni.    
  • 43.7837097.6635432 Biblioteca Civica Internazionale di Bordighera, Via Romana 52, +39 0184 272400, . La prima biblioteca di Bordighera fu fondata nel 1880 da residenti inglesi e si trovava presso la chiesa anglicana della città, finché, nel 1910, la comunità inglese decise di costruire un edificio apposito che potesse accogliere un numero sempre crescente di volumi. Dopo la raccolta dei fondi, promossa da Clarence Bicknell, si decise di costruire il nuovo edificio sulla via Romana. Si tratta di un bel fabbricato in pietra costruito in stile vittoriano. All'esterno la facciata è ingentilita da un pronao semicircolare, sostenuto da sei colonne, e reso ancora più bello dalla presenza di un glicine ormai centenario. Dopo la seconda guerra mondiale, la biblioteca fu acquisita dal comune di Bordighera e restaurata nel 1985 dall'architetto genovese Gianfranco Franchini, particolarmente conosciuto per aver lavorato con Renzo Piano al Centre Pompidou di Parigi. La biblioteca gode dell'appellativo di "Internazionale" perché possiede una collezione di circa 40.000 volumi in italiano, 20.000 in inglese, 6.000 in francese e 3.000 in tedesco. La biblioteca possiede anche una collezione di circa 950 foto antiche digitalizzate, della Bordighera vittoriana.    


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