Belpasso | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Catanese | |
Altitudine | 551 m s.l.m. | |
Superficie | 166,33 km² | |
Abitanti | 28.115 (2023) | |
Nome abitanti | belpassesi | |
Prefisso tel | +39 095 | |
CAP | 95032 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Lucia | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Belpasso è una città della Sicilia.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaCenni storici
modificaA Malpasso appartenevano una serie di borghi e villaggi: Guardia di Malpasso e Bottighelle, a nord-ovest, Nicolosi, a nord-est, Sant'Antonio, a sud, e ancora, Annunziata di Malpasso, Fallachi, Misericordia di Malpasso, Fondaco Vecchio e Fondaco Nuovo. Il paese venne distrutto dall'eruzione dell'Etna del 1669, che interessò in parte anche Catania, che coprì il paese con uno spesso strato di lava fuoriuscita da un cratere, apertosi a nord degli abitati di Mompilieri e Nicolosi: i Monti Rossi. Gli abitanti superstiti lo rifondarono, in una zona piuttosto distante dall'originario abitato, all'epoca denominata "contrada Grammena". Il nuovo centro prese il nome di Fenicia Moncada, derivata dall'araba fenice e dalla potente famiglia dei Moncada, principi di Paternò e feudatari della zona, e gli abitanti ebbero nome di "fenicioti". Anche questo centro venne tuttavia abbandonato, a causa delle distruzioni subite con il terremoto del 1693.
Il paese attuale venne rifondato una terza volta in una zona ancora diversa situata più a nord dei due siti precedenti e prese il nome di Stella Aragona. All'epoca questa era conosciuta come Piano Garofalo e poi divenne il quartiere di Borrello. In queste opere di ricostruzione un ruolo importante lo svolse la famiglia Bufali che per l'occasione usò il nome beneaugurante di Belpasso.
Con l'eufemizzazione del toponimo gli abitanti presero il nome italiano di belpassesi ma, soprattutto per le comunità limitrofe, permane ancora l'uso storico del siciliano malupassota (o, nel dialetto locale, mappassota).
Come orientarsi
modificaIl paese è caratterizzato da una pianta a scacchiera, insolita per la Sicilia, adottata al momento dell'ultima rifondazione avvenuta nel 1694. Questa si basò su uno schema razionale, con isolati simmetrici di forma quadrata, disegnato dal mastro Michele Cazzetta. Quasi tutte le vie non hanno nomi specifici ma si distinguono semplicemente in "rette" e "traverse", seguite da un numero romano in ordine crescente da I a XX. Per questa sua conformazione viene chiamata La scacchiera dell'Etna.
Frazioni
modifica- Piano Tavola
- Villaggio del Pino
- Le Ginestre
- Frumenti
- Valcorrente — La frazione Valcorrente, meno di 1 000 abitanti, è situata su un tratto pianeggiante tra le pendici dell'Etna verso nord e una vallata verso sud. Nata inizialmente come centro industriale, è sede del centro commerciale di Etnapolis, uno dei più grandi ed imponenti d'Italia, opera di Massimiliano Fuksas. Fu anche sede del parco zoologico "La Pergola", il più grande della Sicilia, poi ampliato col parco acquatico Etnaland. Il parco acquatico è attivo e molto frequentato, ulteriormente ampliato da un parco divertimenti tematico mentre il parco zoologico è stato dismesso.
Presso Valcorrente era sorto dopo l'eruzione del 1669 il centro abitato di "Fenicia Moncada", i cui resti sono tuttavia quasi del tutto scomparsi. La zona è stata sottoposta a vincolo e in prossimità di una masseria del 1937 sono stati rinvenuti i resti di una chiesa del IV secolo, di cui sono stati rimessi in luce il perimetro esterno e l'abside.
- Astrel
- Giaconia
- Palazzolo
- Acquarossa
Come arrivare
modificaIn auto
modificaIn treno
modifica- 1 Stazione di Belpasso-Piano Tavola (a quasi 7 chilometri dal centro abitato). Ferrovia circumetnea. Il centro abitato è collegato alla stazione con dei bus-navetta appositi gestiti dalla stessa ferrovia che, tra l'altro, dall'estate 2022, li unisce alla stazione di Nesima della metropolitana di Catania e alla sua corrispondente della linea in superficie. Il servizio ferrovia e bus è attivo solo nei giorni feriali.
Come spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di Santa Maria Immacolata. La chiesa è il duomo cittadino, si trova nel quartiere "Matrice" e vi viene venerata anche santa Lucia. Vi viene esposta ogni anno, dalla domenica delle Palme a Pasqua una Crocifissione di Cristo (detta a Tila), grande tela di 15 m per 10 m, dipinta nel 1896 dal pittore Zenone Lavagna e rimasta incompiuta. La sua campana è la sesta per grandezza in Italia. Da segnalare il crocifisso ligneo risalente alla fine del cinquecento, raffigurato morente, nell'atto di rendere lo spirito.
- 2 Chiesa di Sant'Antonio da Padova, Via Nino Martoglio, 3. Ex convento, edificata nella seconda metà del XVIII secolo. L'edificio è a navata unica. Conserva dipinti di Giuseppe Zacco e Michele Vecchio e un pregevole portale settecentesco in pietra lavica.
- Chiesa di Sant'Antonio Abate.
- Chiesa della Madonna del Carmine.
- Chiesa del Cristo Re.
- Chiesa di San Giuseppe.
- Chiesa di San Rocco.
- Chiesa di Santa Maria della Guardia.
- Chiesa della Consolazione.
- Chiesa di Santa Anna.
- Chiesa di San Leo.
- 3 Chiesa di Santa Maria della Roccia. Santuario costruito sul luogo delle apparizioni, tuttora in corso di riconoscimento.
- 4 Cisterna della Regina (a nord-est del paese). Fece parte di una residenza edificata dalla regina Eleonora d'Angiò dopo la morte del marito (che le fu imposto per garantire la scarcerazione del padre prigioniero degli Aragona) Federico III d'Aragona (1337), presso il monastero benedettino di San Nicola. La villa, probabilmente rimaneggiata nel XVII e nel XIX secolo, venne investita da una colata lavica nel 1910 che si arrestò dopo averne ricoperto la maggior parte delle strutture. Dell'originario edificio resta riconoscibile un solo vano e una struttura con un piccolo altare in origine affrescato, mentre nella zona si notano una serie di viali, pertinenti al giardino, convergenti su una terrazza con sedili in muratura. La cisterna della villa, a pianta circolare e scoperta (35 m di diametro), doveva raccogliere le acque piovane dalle varie terrazze ed è parzialmente riempita dai materiali dell'eruzione.
- 5 Ex casa cantoniera. Ex casa cantoniera sommersa dalla lava.
- 6 Salinelle di San Biagio. Il fenomeno è noto nella letteratura scientifica con il termine di vulcano di fango.
- 7 Piramide di Gattaino, Rotatoria tra via scuola media e via papa Giovanni Paolo II (Periferia est della città). Una delle cosiddette piramidi dell'Etna è sita all'interno di un'area recintata, e purtroppo non è visibile dall'esterno.
Eventi e feste
modifica- Festa di Santa Lucia. 12, 13 e 14 dicembre. Carri allegorici (dei 5 Quartieri del paese: Matrice, Sant'Antonio, Purgatorio, San Rocco e Borrello) e le cantate dei "Giovani Cantanti" dei Quartieri Matrice, Sant'Antonio e Purgatorio.
- Madonna della Guardia. Terza domenica di settembre. Processioni dell'argenteo simulacro della Vergine sull'artistico fercolo, portato per le vie del quartiere.
Cosa fare
modifica- 2 Etnaland (sulla uscita Misterbianco imboccare la in direzione Etnapolis, uscita Valcorrente, seguire indicazioni sulla ), ☎ +39 0957913333. (2015) Parco a tema € 25 adulti ed € 20 bambini sopra 140cm, parco acquatico idem + lettini fra i 3,5 e i 4,5 € (dipende dalla posizione). Sul sito presenti varie combinazioni d'ingresso e promozioni. (2015). apertura 09.30, chiusura fra le 18.30 e le 00.30, dipende dalla stagione. Biglietteria chiude 3 ore prima delle attrazioni. Un parco divertimenti situato a Belpasso, nell'Hinterland catanese, molto apprezzato dai cittadini catanesi e dai turisti. Comprende un parco acquatico con scivoli, piscine e giochi d'acqua e un parco a tema. Ristoranti, aree ristoro e shop.
- 1 Fontana di acqua frizzante, Via Fiume 110. Su questa sgorga dell’acqua frizzante utilizzata dai cittadini come acqua potabile. Suggeriamo di riempire le borracce o fare scorte. Attenzione però perché c’è spesso molta gente in fila.
Acquisti
modifica- 1 Etnapolis. Progettato da Massimiliano Fuksas, con oltre 150 negozi in un'area complessiva di 105000 m² ed un'estensione complessiva di 1 km. All'interno ospita il Centro Fieristico Etnafiere.
Come divertirsi
modificaDove mangiare
modificaLa gastronomia belpassese trae le proprie origini dalla cultura contadina ed è basata su piatti semplici e genuini ove prevalgono i sapori della tradizione, forte di influenze greche, romane, francesi, spagnole e arabe. Tra i primi piatti, caratteristiche le paste con i legumi, con il finocchietto selvatico, i broccoli, il cavolfiore, gli asparagi. Tra i secondi piatti, tipica la carne di vitello “agrassata” con cipolla, pomodoro e prezzemolo; il falsomagro (una grossa braciola ripiena carne trita, uova, formaggio, cipolla e aromi tipici); l'agnello al forno, il coniglio in agrodolce, le sarde a beccafico e i “masculini” (alici) marinati. Nelle zone altomontane si preparano pietanze a base di funghi, pasta fresca a volte ripiena. Squisiti i dolci: biscotti di mandorla profumati alla vaniglia, torroncini morbidi, gelati alla frutta, granite. Altre specialità vengono preparate in occasione delle feste: alla tradizione natalizia e pasquale sono legate le “raviole" fritte ripiene di ricotta, le cassatele, le mostarde di fichi d'India, i “mustazzoli” ripieni, “u ciciliu”, tipico dei paesi etnei, ù ciciliu è tipico della festa pasquale. Si donava anticamente ai bambini come segno del Cristo risorto.
Prezzi modici
modifica- 1 Bar Condorelli, Via Vittorio Emanuele III, 532/536, ☎ +39 095 912205. Lun-Ven 6:00-22:00, Sab-Dom 6:00-24:00. Questo bar è molto famoso perché è lo stesso proprietario dei dolcetti Condorelli i quali si trovano un po' ovunque in Sicilia. La qualità di tutti i prodotti è eccellente e vale senza dubbio una sosta per una granita, un gelato o un dolcetto.
Dove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Belpasso
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