isola nel nord ovest della Sardegna
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L'Asinara è un'isola della Sardegna nord-occidentale.

Asinara
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Localizzazione
Asinara - Localizzazione
Stato
Regione
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Abitanti

Da sapere modifica

L'isola fa parte del Parco nazionale dell'Asinara e dell'Area marina protetta Isola dell'Asinara.

La flora è costituita da quasi 700 specie. L'isola dell'Asinara si contraddistingue per le vaste superfici di roccia affiorante, con limitata copertura vegetale a macchia mediterranea; solo l’area di Elighe Mannu presenta una piccola parte di formazioni boschive di leccio. La vegetazione nel tempo si è diradata per via del pascolo eccessivo da parte di specie introdotte dall'uomo.

Ricchissima di avifauna e di ittiofauna, non è invece più presente la foca monaca. L'isolamento geografico dell'isola ha permesso alla fauna di trovare il giusto habitat dove vivere e riprodursi. Il Parco conta circa 80 specie, molte delle quali di assoluta rarità. I mammiferi del Parco dell'Asinara sono la lepre, la donnola, il muflone, il cinghiale, il cavallo e i famosi asinelli bianchi. La loro presenza su questo lembo di terra è molto antica, già nel XII secolo l'isola è menzionata come "isola madre degli asini". Gli asinelli vivono allo stato brado e la loro caratteristica principale è, oltre a l'esser molto piccoli, la colorazione bianca del loro manto. Le zone umide del territorio ospitano anfibi come il discoglosso sardo, il rospo smeraldino e la raganella. Le specie di rettili sono 11; tra le più comuni vi è la testuggine comune e biscia viperina. Gli uccelli marini sono rappresentati dal gabbiano corso, dal marangone dal ciuffo e dalla pernice sarda. L'Asinara, inoltre, fa parte da tempo del cosiddetto "Santuario dei cetacei", classificato come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo. I cetacei che percorrono periodicamente quest'area sono: balenottera, capodoglio, delfino comune, stenella, tursiope, globicefalo, zinfio e grampo. Durante la navigazione in barca non è raro incontrare i magnifici delfini.

Grazie alla permanenza del carcere di massima sicurezza nell'ultimo secolo, l'Asinara è oggi una delle isole maggiori del mar Mediterraneo in cui vi è stato minore sfruttamento e consumo di territorio. Anche per questo l'isola costituisce il SIC denominato Isola del Toro (codice ITB010082).

Cenni geografici modifica

 
La cappella austriaca di Cala Reale

L'isola fa parte del comune di Porto Torres ed è situata fra il Mar di Sardegna a ovest, il Mare di Corsica a nord e l'omonimo golfo a est; a sud è separata dalla piccola Isola Piana da uno stretto canale navigabile, il cosiddetto Passaggio dei Fornelli.

Ha una superficie di 50,9 km² ed è attualmente abitata da poche persone che hanno l'alloggio per servizio. Gli ultimi residenti civili, antecedenti all'istituzione della colonia penale, fra cui uno dei più famosi era Giacomo Masala, abbandonarono l'isola nel 1885; alcuni si trasferirono nell'area dove oggi sorge il paese di Stintino (comune autonomo dal 1988, fino ad allora frazione di Sassari), da loro stessi costruito, situato sul prospiciente promontorio di Capo Falcone.

Morfologicamente è montuosa, con coste alte e frastagliate, tra le quali si inframmezzano spiagge, cale (come cala Arena e cala Sant'Andrea) e una vegetazione caratterizzata dalla macchia mediterranea, scarsamente alberata per l'attività umana e la mancanza di corsi d'acqua o laghi. L'accesso all'omonimo Parco nazionale dell'Asinara è libero, con i servizi di visita effettuati da operatori autorizzati dal Parco stesso.

La vegetazione è prevalentemente arbustiva con l'unica eccezione di Elighe Mannu, in cui vi è la presenza di numerosi lecci.

L'isola ha carattere prevalentemente collinare, con punte che arrivano a 408 m, come Punta della Scomunica nella parte settentrionale dell'isola, altri rilievi si stagliano nella parte meridionale, col picco massimo della punta Maestra di Fornelli, 265 m. Le poche zone pianeggianti si insinuano tra il blocco settentrionale (la piana di Campu Perdu) e quello meridionale, come la Piana di Fornelli. La conformazione costiera è varia, nella parte occidentale è alta e frastagliata, nella parte orientale più bassa, con l'interruzione di alcune spiagge. Sono inoltre presenti alcuni bacini artificiali per contenere le acque dolci. La conformazione rocciosa, infine, è prevalentemente scistosa, troncata da alcuni massicci granitici come Fornelli. L'isola è interamente parte del Parco nazionale dell'Asinara e dell'area marina protetta internazionale, nota come Santuario per i mammiferi marini.


Territori e mete turistiche modifica

  Asinara

Centri urbani modifica

 
Cala d'Oliva
  • 41.082478.335421 Cala d'Oliva

Altre destinazioni modifica

  • 41.02198.248841 Cala Sant'Andrea — spiaggia incastonata tra il granito dell'Asinara, dall'incantevole aspetto, ma interessante anche dal punto di vista ornitologico, in quanto ivi nidifica il gabbiano corso. L'accesso a questa spiaggia è interdetto, in quanto zona A, quindi soggetta a massima tutela ambientale
  • 41.08668.345072 Cala dei Ponzesi (punta Sabina) — Spiaggia più conosciuta dell'isola, con il mare limpido, fondali incredibili e spiaggia soffice, tutto corredato da una fitta vegetazione alle sue spalle
  • 41.10958.327833 Cala D'Arena   — spiaggia maestosa, nell'estremo nord dell'isola, quasi a punta Scorno, la peculiarità di questa sublime spiaggia è la sua sabbia rosa. L'accesso a questa spiaggia è interdetto, in quanto zona A, quindi soggetta a massima tutela ambientale
  • 41.06188.295764 Cala Reale   — Approdo sicuro e riparato, per questo l'insenatura in cui è incastonato questo piccolo borgo viene chiamata Cala Reale. Il paesino realizzato per lo più nell'ultimo decennio dell'Ottocento presenta diverse strutture di particolare interesse, come ad esempio il Palazzo Reale, oggi sede del ministero dell'ambiente. La maggior parte degli edifici adiacenti al palazzo reale, oggi, sono adibiti al servizio turistico, comprensivi di un bar/ristorante. Gli altri edifici seguono perlopiù l'andamento della stradina principale, e si possono riconoscere l'ospedale, la chiesa e la cappella austroungarica.
  • L'ospedale: fa parte dell'insieme di edifici che costituiscono la Stazione sanitaria marittima, ed è stato ultimato nel 1889. L'architettura rispecchia quella dell'epoca, interessante e particolare è il porticato in ghisa. Non troppo distante dall'ospedale v'è il laboratorio batteriologico, anch'esso edificato nel massimo periodo di affluenza alla stazione sanitaria.
  • La Cappella: è durante la prima guerra mondiale che i prigionieri di guerra, ammalati, vennero riversati nel lazzaretto dell'Asinara. Proprio per questa presenza, così elevata, di austroungarici venne edificata una cappella, secondo lo stile del loro paese. È interamente fatta in blocchi di cemento e in facciata presenta 4 colonnine e un bassorilievo raffigurante la pietà.
  • La Chiesa: inizialmente adibita a forno crematorio, venne trasformata in chiesa intorno al 1950. La trasformazione avvenne innalzando il camino e trasformandolo in un campanile. La struttura è composta da 3 navate, di cui la centrale è terminata con un'abside a N, in facciata sono presenti 2 colonne in granito, sulle quali poggia il timpano.


Come arrivare modifica

 
Gli asinelli bianchi albini dell'Asinara

In aereo modifica

In nave modifica

Da Porto Torres e da Stintino vari traghetti collegano l'isola.


Come spostarsi modifica

Tra Cala Reale e Cala d'Oliva nel periodo estivo sono attivi bus navetta e trenini gommati per il trasporto dei turisti. È possibile inoltre fare delle escursioni in fuoristrada e noleggiare delle biciclette.

Cosa vedere modifica

 
Vista da una grata del carcere dell'Asinara
 
Giardino esterno del carcere di Fornelli
  • 41.0847228.3338891 Carcere dell'Asinara. La colonia penale agricola dell'Asinara aveva diversi distaccamenti su tutta l'isola, ognuno dei quali era retto da un capo diramazione, che, a sua volta, doveva rispondere al maresciallo capo, di stanza a Cala d'Oliva. Sempre a Cala d'Oliva risiedevano il direttore e il vice direttore, nonché tutto il personale impiegato, tra cui medici, ecc.    
  • Diramazione di Fornelli. Situata nella parte più meridionale dell'isola, sull'omonima piana, questa dislocazione era, al momento della sua costruzione, costituita da tre dormitori. È durante la seconda guerra mondiale che questa diramazione venne utilizzata come tubercolario. Dopo il 1975 e la costruzione del supercarcere di Fornelli, vennero detenuti, proprio qui, diversi esponenti delle Brigate rosse nonché dell'Anonima sequestri. Nel 1992, con l'introduzione dell'articolo 41-bis, venne riaperto come carcere di massima sicurezza, per i crimini di mafia. Era l'unica struttura dell'isola (dagli anni settanta fino alla chiusura) in cui i detenuti erano "reclusi" e non uscivano per il lavoro della colonia penale (detenzione ai sensi dell'art. 90 e art. 41-bis della legge n. 354 del 1975).
  • Santa Maria. Sempre nella parte meridionale dell'isola, poco distante da Fornelli, è una delle diramazioni più moderne e recenti. Qui venivano praticati dai detenuti l'agricoltura e l'allevamento (maiali, cavalli, pecore, capre e mucche). È curioso notare l'appellativo affibbiato a questa diramazione, "legione straniera", questo perché la maggioranza dei carcerati erano stranieri.
  • Tumbarino. Situata nelle vicinanze di cala di Sant'Andrea, al centro dell'isola, aveva pochi detenuti, per lo più rei di crimini carnali, con il compito di allestire riserve di legna.
  • Stretti. La diramazione, risalente al 1918, aveva prettamente sfondo agricolo ma venne abbandonata nel 1958. Causa la sua posizione, infatti, essa rimane tra i due massicci dell'isola, quello nord e quello sud, proprio su di un pianoro tormentato da forti venti, soprattutto maestrale.
  • Campu Perdu. Situato a ovest della Reale, nelle sue immediate vicinanze, qui vennero edificate delle moderne stalle che tutt'oggi vengono utilizzate. Oggi è principalmente adibito a stazione di Carabinieri, Polizia, ecc.
  • Trabuccato. Immediatamente a est della Reale, di fronte all'omonima torre, parte dei detenuti venivano impiegati per la coltivazione di una vigna dalla modesta estensione. La capacità di detenzione era ridotta così come a Campu Perdu.
  • Case Bianche. Ultima Diramazione dell'Istituto Penitenziario.
  • Elighe Mannu. Diramazione trasformata successivamente in una struttura di ricovero di animali in allevamento, soprattutto maiali.
  • 40.9998228.2349442 Castello dell'Asinara. Castello medievale.    
  • 41.0529178.3279723 Torre di Trabuccato. Torre costiera del XVI sec. a.C.    
  • 41.0785288.3353064 Torre di Cala d'Oliva. Torre costiera del XVI sec. a.C.    
  • 41.10958.3278065 Torre di Cala d'Arena. Torre costiera del XVI sec. a.C.    
  • 41.0644448.2797226 Ossario. Risalente al 1936, venne richiesto dal governo austriaco, contiene i resti di 7 048 militari austroungarici, risalenti alle prima guerra mondiale. Le ossa sono disposte nelle 18 vetrine presenti nell'unica camera componente l'ossario. Al suo interno sono presenti tre dipinti su ceramica, che rappresentano santo Stefano, la Madonna e san Giuseppe.
  • 41.072088.287477 Domus de Janas di Campu Perdu. Di notevole importanza storica, in quanto il più antico sito, testimone, della presenza dell'uomo, infatti è databile approssimativamente al IV millennio a.C. L'interno della domus de Janas è suddiviso in due vani, uno centrale contenente 5 vani secondari, ivi si locavano i defunti. Vi sono tracce di una colonna atta a sorreggere il soffitto.    


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


A tavola modifica


Dove alloggiare modifica

Prezzi medi modifica


Sicurezza modifica

Numeri utili modifica

  • 41.0606118.3016671 Carabinieri (Località Cala Reale), +39 079 409408.
  • Nel periodo estivo è attivo il servizio di guardia medica.


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