Antella | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Toscana | |
Altitudine | 134 m s.l.m. | |
Abitanti | 2.860 (censimento 2001) | |
Nome abitanti | Antellini | |
Prefisso tel | +39 055 | |
CAP | 50012 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Antella è una frazione del comune di Bagno a Ripoli in provincia di Firenze.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaLa frazione è attraversata dal torrente Isone.
Cenni storici
modificaAll'ingresso del paese sono stati finora messi in luce resti di un impianto per la frangitura delle olive, a valle e in prossimità dell'Autostrada del Sole, da riferire a una villa rustica di epoca romana (I-II sec. d.C.) appartenuta a Publio Alfio Erasto, commerciante di legname da costruzione, la cui epigrafe funeraria (CIL XI.I 1620), che mostra scolpiti a rilievo i tipici strumenti del mestiere del de cuius, fu rinvenuta nel 1546 in un podere allora dei marchesi Niccolini e si conserva murata nel castello di Sammezzano a Leccio di Reggello.
Gli insediamenti preottocenteschi sono episodici e circoscritti alla pieve medioevale, intorno alla quale, nel corso del XIX secolo, si formano piazza Peruzzi e il primo nucleo urbano, al complesso de Le Fonti, ancora agricolo, ubicato alla confluenza tra via della Torricella e via di Pulicciano, e al gruppo di case sorto in prossimità del ponte sul Borro di San Donato, in corrispondenza dell'incrocio tra via di Pulicciano e via dell'Antella. È intorno a questo incrocio viario che, nei primi decenni del '900, si sviluppa l'abitato. La realizzazione del cimitero monumentale, che sorge nel settore orientale, indirizza lo sviluppo urbano verso a nord-ovest (via dell'Antella) e nord-est (via Ubaldino Peruzzi).
La crescita avviene soprattutto in destra idrografica del Borro di San Donato, almeno fino a quando, a cavallo tra gli anni '50 e gli anni '60, viene realizzata l'Autostrada del Sole, che segna una barriera invalicabile verso nord. Saturato il settore settentrionale, compreso tra via dell'Antella e il tracciato autostradale, bloccato lo sviluppo a sud-est, per la presenza del cimitero, l'espansione urbana interessa learee nord-orientali intorno a via Ubaldino Peruzzi e oltrepassa, a sud-ovest, il Borro di San Donato, occupando le aree di fondovalle e risalendo verso via della Torricella.
Come orientarsi
modificaIl centro del paese è piazza Ubaldino Peruzzi al centro della quale c'è il monumento all'uomo politico, sindaco di Firenze durante il periodo in cui la città fu capitale d'Italia.
Il centro urbano dell'Antella sorge dopo che la confluenza tra il Borro delle Serre e il Borro di San Giorgio ha dato luogo al Borro di San Donato, in corrispondenza dell'incrocio tra via di Pulicciano/via Romanelli e via dell'Antella.
Come arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Pieve di Santa Maria. La pieve di Santa Maria sorge al centro dell'abitato di Antella e con i suoi annessi fa da quinta alla piazza principale del paese. Consiste in una chiesa ad unica grande aula rettangolare con copertura a capriate ed abside quadrangolare. La prima testimonianza su questa pieve risale al 1040 e nel XII secolo confermano che pieve fosse a capo di un vasto territorio comprendente l'intera valle dell'Ema. Nel XV secolo la chiesa era il capoluogo della Lega dell'Antella. In quel secolo fu realizzato il fonte battesimale in marmi policromi. Nel 1928 tutto il complesso fu restaurato in stile neoromanico. La facciata è a capanna ed è stata modificata nella cuspide e nelle aperture durante i restauri degli anni venti. Si conservano un tabernacolo affrescato con la Madonna col Bambino, San Francesco e San Giovanni Battista, attribuito a Paolo Schiavo (XV secolo); una terracotta policroma attribuita a Benedetto Buglioni (1510 circa) raffigurante la Madonna col Bambino; e all'altare maggiore tela dell'Assunzione del Passignano, al secondo altare di sinistra Madonna con i sette Santi fondatori opera del 1660 di Lorenzo Lippi (nel quadro sullo sfondo è visibile la chiesa di Santa Maria come appariva allora)
- 2 Oratorio di Santa Caterina delle Ruote, Via del Carota (A Rimezzano, in località Ponte a Ema), giuliana.righi@comune.bagno-a-ripoli.fi.it. Costruito tra il 1348 e il 1387 dalla famiglia Alberti, ha ben conservato la struttura gotica. Nel XIX secolo si ebbe un primo restauro degli affreschi, rifacendo ad esempio il cielo stellato nelle volte. Il ciclo di affreschi della cappella illustra le storie di santa Caterina d'Alessandria, detta delle Ruote in ricordo del martirio subito nel IV secolo. Il portale è sormontato da una tettoia sporgente, con una lunetta che era decorata da una Madonna col Bambino e angeli di Spinello Aretino, oggi staccata con la sinopia e conservata nei depositi della Soprintendenza. Un tempo la decorazione ad affresco riguardava tutta la facciata.
- 3 Villa La Torre (o villa Peruzzi), Via Ubaldino Peruzzi. L'antica torre fortificata appartenne alla famiglia Del Figna, per poi passare ai Passerini e, dal 1299, ai Peruzzi. Fu acquistata quindi da Robert Barrett Browning (1849-1912), figlio dei poeti inglesi Robert Browning ed Elizabeth Barrett Browning, che fece restaurare in stile la torre, alzandola e facendola coronare di merli. Nel 1917 fu poi acquistata dal commendator Pio Figna, che fece altre modifiche e restaurò l'oratorio seicentesco dedicato a San Filippo Neri, nella cui cripta erano state tumulate numerose personalità della famiglia Peruzzi. Oggi villa, oratorio e cripta sono divisi e adibiti a funzioni residenziali.
- 4 Villa medicea di Lilliano (Villa Malenchini), Via Lilliano e Meoli, 82, ☎ +39 055 642 602, +39 344 1100736, fax: +39 055 646987, info@medicivilla.com. La storia della Villa Medicea di Lilliano inizia intorno all'XI secolo come torre di avvistamento. Nel 1646 fu acquistata dal granduca Ferdinando II per ingrandire la vicina tenuta di Lappeggi. Nel 1667 fu assegnata dal Granduca di Toscana Cosimo III al fratello Cardinale Francesco Maria de' Medici. In questo periodo la villa subì ristrutturazioni ed ampliamenti e le fu data la forma attuale, ornandola con fontane, vasche, vasi e piante di limoni. Fu rialzata la villa, abbassate e regolarizzate le torri, ingranditi gli spazi interni e abbellito il giardino, con gli stessi artisti che contemporaneamente lavoravano a Lappeggi. Abbandonata all'epoca dei Lorena, venendo incorporata nel patrimonio ecclesiastico nel 1816 e, dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1830 la Villa fu acquisita dalla famiglia Malenchini. All'interno alcune sale sono affrescate, come la suggestiva galleria centrale e una cappellina ha stucchi e decorazioni varie. Sul lato sud si trova un giardino con ninfeo. La fontana con cariatide fu realizzata dall'architetto Giovan Battista Foggini ed è gemella della più nota fontana del Giardino di Boboli a Firenze.
- 5 Cimitero monumentale della Misericordia. Il primo nucleo del cimitero venne realizzato tra il 1855 e il 1856. Consisteva in tre cappelle intitolate a san Giuseppe (al centro), san Sebastiano (destra) e san Tobia (sinistra), precedute da un loggiato. Oltre che i fratelli della Misericordia di Antella, fin dalle origini questo cimitero è stato scelto da illustri esponenti della nobiltà fiorentina, tra cui Albizzi, Antinori, Medici Tornaquinci, Viviani Della Robbia ecc. Le più famose opere sono quelle realizzate qui dalla Manifattura Chini; tutte a soggetto religioso. Tra i lavori di Galileo Chini spicca la cupola dell'arco centrale d'ingresso realizzata nel 1911 affrescata con la raffigurazione di una corona di angeli che introduce idealmente il visitatore nel mondo dei morti.
Eventi e feste
modifica- Fiera dell'Antella, Primo fine settimana e lunedì di ottobre (Nel centro). Istituita per la prima volta nel lontano 1851, questa antica manifestazione divenne tradizione stabile a partire dal 1872, allorché accanto a un mercato bisettimanale del bestiame, il Comune istituì una fiera annuale di animali e merci nei giorni di mercoledì e giovedì antecedenti la più blasonata Fiera di San Luca ad Impruneta. Con il passare del tempo la fiera crebbe di importanza e durante la sua apertura, spostata a quella attuale, si potevano trovare mostre di semi selezionati di cereali e piante da orto. La fiera vantava inoltre anche un concorso in cui venivano premiati i migliori bovini. Nel 1921 si arrivò addirittura a ben oltre 450 capi di bestiame esposti durante il mercato. Con il passaggio della guerra e l'inesorabile trasformazione della società italiana che da fortemente rurale e legata all'agricoltura divenne oggetto di un velocissimo fenomeno di industrializzazione, la Fiera di Antella si trasformò sempre più mercato di merci, perdendo di importanza. In questi ultimi anni però, grazie all'impegno dell'Amministrazione Comunale e del comitato "Vivere all'Antella", questa tradizione ha ricevuto nuova linfa, con il ritorno degli animali nel centro del paese, attività didattiche rivolte ai più piccoli sulla vita agreste e sulle tecniche agricole, e un'interessantissima mostra di ricamo, arte antica e preziosa tipica di Antella, con lavori realizzati nel "Laboratorio di ricamo tradizionale a telaio".
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaSpettacoli
modifica- 1 Nuovo Teatro Comunale, Via Montisoni, 10, ☎ +39 055 621894, fax: +39 055 621894, teatro@archetipoac.it.
Locali notturni
modifica- Circolo Ricreativo Culturale Antella.
Dove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Antella
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antella