Vogogna è un centro del Piemonte.

Vogogna
Vogogna - scorcio
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Posizione
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Vogogna
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Fa parte dei Borghi più belli d'Italia ed è stata premiata con la bandiera arancione dal Touring Club Italiano.

Cenni geografici modifica

Centro principale dell'Ossola inferiore, dista 35 km da Orta San Giulio, 23 da Verbania, 14 da Domodossola.

Cenni storici modifica

Il toponimo potrebbe trarre origine dal nome dall’antico popolo che abitava queste terre prima dei Romani, i Galli Agoni: Vallis Agonum, valle degli Agoni. Una lapide risalente al 196 d.c. testimonia la presenza romana a Vogogna. L'epigrafe si trova tra il ponte della Masone e Dresio. Indica il punto d’inizio del tratto alpino del percorso stradale.

Il paese, citato per la prima volta in un documento notarile del 970 d.c., rimane un villaggio di contadini fino al XIII secolo, quando Vogogna, per la sua collocazione geografica, viene scelto come capoluogo dell’Ossola Inferiore. Nel 1014 l’imperatore Arrigo II dona il contado dell’Ossola al vescovo di Novara. Vogogna diventa vassalla di Vergonte, poi Pietrasanta. A seguito della distruzione di quest'ultima (1328) a causa di una disastrosa alluvione, diviene il centro della vita politico-amministrativa della Bassa Ossola e quindi sede della Giurisdizione dell’Ossola Inferiore che comprendeva le Quattro Terre: Masera, Trontano, Beura e Cardezza, conservandola fino al 1818 quando il mandamento passerà a Ornavasso.

Nel 1342 passa sotto il controllo dell’Arcivescovo di Milano e viene destinata a baluardo a difesa del ducato. Nel 1348 i Visconti vi costruiscono il castello e ristrutturano mura e rocca. Nel 1375, la rivalità tra Domodossola, capitale dell’Ossola Superiore, e Vogogna, culmina con il sacco di quest’ultima da parte degli avversari. Nel 1411 Vogogna respinge gli invasori svizzeri ma nel 1416 si allea con questi contro l’Ossola Superiore. Tra il 1450-1535, durante la signoria degli Sforza e sotto il governo dei Borromeo (1416-1600) Vogogna diventa un fiorente borgo, centro di traffici e commerci lungo l’antica strada del Sempione che lo attraversa. Il periodo di relativa floridezza economica e rilevanza militare, durerà fino all'inizio della dominazione spagnola (1535-1706). La decadenza del paese si aggrava durante il governo austriaco (1706-1743), e quello dei Savoia (1743-1789). Nel 1819, Vogogna perde la giurisdizione sull’Ossola Inferiore e diventa semplice comune.

Come orientarsi modifica

  Vogogna


Come arrivare modifica

In aereo modifica

  • Aeroporto di Milano - Malpensa (78 km circa).
  • Aeroporto di Milano - Linate (140 km circa).
  • Aeroporto di Torino Caselle (162 km circa).

In auto modifica

  • Autostrada A26 Genova - Gravellona Toce
  • Strada Statale n.33 del Sempione (Gravellona Toce - Varzo - Passo Sempione - confine Svizzera)
  • Strada Provinciale n.69 Vogogna - Beura Cardezza
  • Strada Provinciale n.166 Premosello - Vogogna

In treno modifica

  • Stazione ferroviaria, via Stazione 1.

In autobus modifica

Ha fermate sulle linee:


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

 
Il castello
  • 46.0080568.2955561 Castello Visconteo. Costruito nel 1348 per volere di Giovanni Visconti, vescovo di Novara. Nello stesso periodo viene costruita una cinta di mura più ampia per proteggere l'intero paese e il Palazzo del Pretorio. La pianta della struttura è irregolare, e rispecchia l'orografia del terreno nonché le diverse fasi costruttive.
    Nel 1798 il Castello diventa proprietà del comune e viene utilizzato come prigione per detenuti comuni e politici. Il Castello viene chiuso al pubblico nel 1970, fino ai restauri iniziati nel 1990; è stato riaperto nel 1998. Successivamente sono continuati i lavori di sistemazione terminati nel 2004. Le nuove infrastrutture sono state inaugurate il 4 giugno del 2005.
  • 46.0083338.2983332 Rocca. Poco sopra il castello si trovano le rovine dell'antica rocca risalente al IX-X secolo. Non si conoscono con certezza le funzioni originarie: roccaforte difensiva o torre d'avvistamento inserita nel sistema difensivo che correva lungo la valle. Diventa una vera struttura difensiva con i lavori di ristrutturazione avviati contestualmente alle opere del Castello e del Palazzo Pretorio. Viene distrutta nel XVI secolo durante una scorreria dei vallesani.
 
Palazzo pretorio
  • 46.00758.2955563 Palazzo Pretorio. Costruito nel 1348, per volontà di Giovanni Visconti, vescovo di Novara, come sede del Vicario. Si trova ai piedi della scalinata che conduce al castello. È stato sede fino al 1819 del governo dell’Ossola Inferiore.
    Il Palazzo viene chiuso nel 1979, per un programma di restauri, ed è stato riaperto al pubblico il 27 febbraio 1998: attualmente è uno spazio polifunzionale, utilizzato anche come sede di convegni.
    L'edificio riprende il modello architettonico del broletto lombardo ed è sostenuto da archi a sesto acuto che poggiano su colonne. Lo spazio coperto sotto al porticato era utilizzato per le assemblee pubbliche e come mercato mentre la parte superiore ospitava l'amministrazione civile e giudiziaria. All'interno e all'esterno sono ancora in parte visibili frammenti dell'antica decorazione pittorica tra cui lo stemma visconteo in alto sulla facciata. Intorno al Pretorio si trovano le dimore più signorili, come Villa Biraghi Lossetti (1650).
 
Chiesa di San PietrO a Dresio
  • Mascherone celtico. Il Palazzo Pretorio ospita il suo interno il mascherone celtico, in pietra ollare, originariamente posto nel cortile della Chiesa di San Pietro, dove, almeno dal 1753, era inglobato in una fontana, decorata superiormente con un affresco Battesimo di Gesù ad opera di S.Giovanni Battista. La maschera è una figura maschile che potrebbe rappresentare un dio silvestre o un eroe celtico. Gli elementi decorativi sono tipici del IV secolo a.C. anche se alcuni studiosi, pur collegandolo al mondo e alla coltura celtica lo datano in epoca posteriore alla conquista romana o addirittura all’alto medioevo. L’adattamento della maschera in pietra al sostegno del tubo di fuoriuscita dell’acqua ha modificato profondamente l’espressione originale del viso.
  • 46.0083338.2947224 Chiesa Parrocchiale. Chiesa neogotica, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, edificata tra il 1894 e il 1904.
  • 46.0138898.28755 Chiesa di S. Pietro (a Dresio). In frazione Dresio, di antica origine, si trova la Chiesa di San Pietro, la prima parrocchiale, di probabile origine longobarda. Al suo interno si trovano due pregevoli affreschi del XV secolo. Per l'interessante figura di santo dell'Ordine dei Servi di Maria è stata recentemente proposta l'identificazione in Pellegrino Laziosi, il più importante tra i santi di tale ordine.
    Nel cortile, il mascherone celtico è copia dell’originale custodito nel Palazzo Pretorio.


Eventi e feste modifica

  • Notte di Halloween.   31 ottobre.
  • Presepe vivente.   nel periodo natalizio.
  • Festa della Befana.   6 gennaio.
  • Carnevale vogognese.
  • Via Crucis vivente.   nel periodo pasquale. Rappresentazione della via Crucis


Cosa fare modifica


Acquisti modifica

  • Tra i prodotti alimentari caratteristici della Val d´Ossola, degni di nota sono i formaggi e i salumi.


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica

Gli gnocchi all´ossolana sono tra i piatti più noti della cucina locale. Li caratterizza un impasto di farina di castagne, zucca e passata di patate lesse; vengono conditi con burro fuso e formaggio nostrano.

Prezzi medi modifica

  • Ristorante Pizzeria "Eurogrill Monterosa, Via Nazionale Dresio n.247 (località Masone), +39 0324 842202, fax: +39 0324 842700.
  • Trattoria San Rocco, Via Nazionale n.178, +39 0324 87139.
  • Pizzeria Roxy, Via Nazionale n.178, +39 0324 87095.   Chiuso il Lunedì.
  • Pizzeria Stazione, Via Nazionale n.198, +39 349 8260237.   Chiuso la domenica.


Dove alloggiare modifica

Prezzi medi modifica

Prezzi elevati modifica

Bed and Breakfast


Sicurezza modifica

  Farmacia


Come restare in contatto modifica

Poste modifica


Nei dintorni modifica


Altri progetti

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