Template:QuickbarPlace Il Museo Egizio di Torino è stato il primo museo al mondo dedicato alla civilità dell'Antico Egitto. Ancora oggi per ricchezza e valore della collezione è superato solo dal Museo del Cairo.

Da sapere

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Cenni storici

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Il Museo Egizio nasce nel 1824 quando il re Carlo Felice unì ad alcuni reperti, già in possesso della famiglia Savoia da un paio di secoli, gli oltre 7000 pezzi che il piemontese Bernardino Drovetti, console di Francia in Egitto durante l'occupazione napoleonica, vendette al sovrano. Nel tempo il numero dei beni del Museo è andato crescendo, arricchendosi tramite l'acquisizione di collezioni private, come quella di Athanasius Kircher nel 1888, o tramite spedizioni e campagne di scavi in Egitto, come quelle promosse da Ernesto Schiapparelli a cavallo del 1900. L'attuale collezione museale conta oltre 40.000 reperti.

Come arrivare

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Per chi raggiunge Torino in:

  • treno (stazione di Porta Nuova):
    • il percorso a piedi è di circa 850 metri: usciti dalla stazione, si attraversa piazza Carlo Felice e si imbocca via Roma fino a piazza San Carlo, in fondo alla piazza si svolta prima a destra in via Maria Vittoria e quindi si prende la prima a sinistra che è via Accademia delle Scienze, trovando così l'ingresso del Museo al civico numero 6.
    • con i mezzi di superificie: usciti dalla stazione, si svolta a sinistra in via Paolo Sacchi e alla fermata si prende alternativamente il 4, l'11 o il 58/ per due fermate, scesi dal mezzo si prende a destra in via Bertola e si svolta quindi alla terza a destra che è via Accademia delle Scienze, trovando così l'ingresso del Museo al civico numero 6.
  • automobile: essendo il Museo in centro, nelle vicinanze è possibile parcheggiare solo a pagamento nelle zone a strisce blu o nei garage privati.

Per chi si trova già in città, le fermate dei mezzi pubblici più vicine al Museo sono:

  • in metrpolitana, quella di Porta Nuova, da cui si può proseguire per il museo con le indicazioni di chi arriva in treno.
  • con i mezzi di superficie, quelle di Piazza Castello o quelle dell'incrocio tra via Bertola e via XX Settemmbre.

Orari, biglietti, servizi

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Il Museo Egizio è aperto dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 18.30. Il lunedì dalle 9.00 alle 14.00.

Il biglietto intero costa 14 euro, sono disponibili sconti e agevolazioni per varie categorie (giovani, anziani, famiglie, disabili, etc..)

La vendita all'ingresso dei biglietti è subordinata alla disponibilità residua rispetto alle vendite on-line sul sito del museo; è quindi raccomandabile questo canale di acquisto specialmente nei fine settimana e in generale nei periodi più turistici.

Il museo dispone di servizio di guardaroba e ha un negozio interno di oggettistica a tema.

Alcune delle teche che espongono resti umani sono identificabili a distanza da un triangolo rosso con una mummia stilizzata per permettere, in base alla sensibilità individuale, di decidere se osservarle o evitarle.


Percorso di visita

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Il percorso si articola su cinque piani per un totale di 15 aree espositive e 3 zone tematiche, partendo dal piano sotterraneo, dove si trova anche la biglietteria, per poi salire al secondo piano e quindi al terzo e da questo poi ridiscendere al primo piano e al piano terra.

L'intero percorso è fruibile anche da persone con difficoltà motorie in quanto i piani sono collegati anche da ascensori.


Piano interrato

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Quest'area è dedicata alla storia del Museo e si articola in 5 sale:

  1. La prima sala presenta la raccolta di casa Savoia antecedente alla creazione del Museo. I reperti più significativi presenti in questa sala sono:
    • la statua di Ramsete II
    • la mensa isiaca, una tavola bronzea di età romana che riprende gli stilemi egizi
    • la statua di Sekmep assisa
    • la status di Iside da Coptos
  2. La seconda sala è dedicata all'epoca delle spedizioni napoleoniche. Il reperto più signiifcativo che domina, con i suoi diciannove metri di lunghezza, l'intera parete è il libro dei morti di Iuefankh.
  3. La terza sala racconta la nascita del museo nel 1824.
  4. La quarta sala ricostruisce una rappresentazione dell'allestimentio storico del Museo. Il reperto più significatico è il sarcofago con mummia di Radramenemipot.
  5. La quinta sala è dedicata al ventesimo secolo con una prima parte in cui sono raccolti strumenti della spedizione archelogica italiana del 1903 e una seconda parte in cui si raccontano le vicende del museo in epoca fascista e durante la seconda guerra mondiale. Il reperto più significatico è il sarcofago del governatore IBU.
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Il libro dei morti di Iuefankh


Piano 2

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Quest'area è dedicata al periodo predinastico raccontando l'evoluzione dell'arte figurativa egizia e dei riti sepolcrali. I reperti più significativi che si possono qui ammirare sono:

  • ricostruzione di una sepoltura predinastica in cui il corpo pur trattatato per l'imbalsamazione era comunque sepolto nella terra
  • la tela di Gebelain, che rappresenta il più antico telo di lino dipinto
  • la statua della principessa Radji
  • il sarcofago di Duaenda
  • la statua di Iteti

Completano l'esposizione, una raccolta di vasellami e di corredi funerari, tra cui spiccano per fattura le tuniche plissettate.

In quest'area è presente anche una galleria che espone un'ampia raccolta di oggetti di uso quotidiano.

Quest'area ricostruisce in due ambienti, rispettando la disposizione degli oggetti e degli affreschi, la tomba degli Ignoti e la tomba di Iti e Neferu:

  1. il primo ambiente è sua volta suddiviso in due spazi che raffigurano rispettivamente la camera A e la camera B della tomba degli Ignoti;
  2. il secondo ambiente che si articola in un lungo corridoio, ha il suo punto centrale nel vano in cui sono raffigurati Iti e Neferu verso cui converge figurativamente tutto il resto del corteo rappresentato sulle altri pareti.

Quest'area è dedicata al Primo periodo intermedio e al Medio Regno. I reperti più significativi che si possono qui ammirare sono:

  • Corredo della tomba di Ini
  • Sarcofagi stellari

Quest'area è dedicata al Medio Regno e al Nuovo Regno. I reperti più significativi che si possono qui ammirare sono:

  • la statua di Wahka
  • la statua di Anen
  • la cappella funeraria


Piano 3

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Il piano è integralmente dedicato alla Galleria della scrittura con un ampia raccolta di papiri, tra cui:

  • doppio cartiglio da tempio dell'Aten
  • Papiro dei Re
  • Papiro della Congiura


Piano 1

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Quest'area è suddivisa in due sale.

La sala principale è dedicata al villaggio di Deir el-Medina. I reperti sono organizzati lungo il perocroso in zone che rimandano alle funzioni sociali delle varie parti del villaggio:

  • le cappelle votive
  • l'amministrazione
  • scultura e pittura, dove trova collocazione anche il papiro dello sciopero
  • i culti locali e istituzionali

chiudono la sala la raffinata statua dell'artigiano Pendua e di sua moglie Nefertari nonché la ricostruzione della cappella di Maya

Al termine della sala principale è possibile accedere ad una seconda sala con illuminazione tenue, dedicata alle mummie.

l'illuminazione ridotta permette l'attraversamento senza la vista dei reperti anche per coloro che fossero unicamente intenzionati a raggiungere la ricostruzione del giardino egizio.

Quest'area è dedicata alla Tomba di Kha, una delle poche rinvenute intatte, costituita da 476 oggetti. I reperti più significativi che si possono qui ammirare sono:

  • i tre sarcofagi di Kha (esterno, intermedio e interno)
  • i due sarcofagi della moglie Merit (interno ed esterno) e la sua maschera funebre
  • il libro dei morti di Kha

Quest'area è dedicata ai sarcofagi, i più significativi dei quali sono:

  • il sarcofago di Butehamon, un emblematico caso di sarcofago riutilizzato a distanza di secoli
  • il sarcofago di Tabakenkhonsu
  • il sarcofago di Khonsumes

Quest'area è dedicata all'anatomia del sarcofago di Butehamon:

  1. nella prima sala una ricostruzione digitale mostra i diversi strati di lavorazione del sarcofago nel suo primo e secondo utilizzo
  2. nella seconda sala sono raccolti i materiali e le tecniche di lavorazione utilizzati nella realizzazione del sarcofago

Area 10

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Quest'area è dedicata alla Valle delle Regine. I reperti più significativi che si possono qui ammirare sono:

  • il telo funerario di Ahmose, cui è dedicato una specifica saletta.
  • il coperchio in pietra del sarcofago di Ahemuaset

Area 11

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Quest'area è dedicata all'Epoca Tarda. L'area è suddivisa in due sale:

  • la prima raccoglie reperti che esemplificano l'evoluzione in questa fase storica di religione, arte, mummificazione, corredi funerari.
  • la seconda sala raccoglie esemplari di animali mummificati

Area 12

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Quest'area è dedicata all'Epoca Tolemaica. I reperti più significativi che si possono qui ammirare sono:

  • la stele di Cesarione e Cleopatra
  • il libro dei morti di Taysnakht
  • il sarcofago di Djedthotkhonsuiuefankh

Area 13

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Quest'area è dedicata all'Epoca Romana e Tardoantica. I reperti più significativi, testimoni della commistione culturale avvenuta in quest'epoca, che si possono qui ammirare sono:

  • il corredo funerario di Petamenofi: le data di nascita e morte sono scritte in greco, la dea Nut indossa una tunica romana e la mummia è coronata da un corona d'alloro, anche questa d'influenza romana
  • la maschera Garré: i gioielli e le vesti della defunta indicano una sua devozione ad Iside, viceversa l'acconciatura è tipica delle matrone romane


Piano terra

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Area 14

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Quest'area è dedicata alla Galleria dei Re dominata dalle imponenti serie di figure statuarie.

Area 15

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Quest'area ricostruisce in due ambienti: