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Monumento
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Bologna (Template:Audio, AFI: /boˈloɲɲa/[1]; in dialetto bolognese Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/[2]) è un comune italiano di 388 171 abitanti[3], capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna[4], posta al centro di un'area metropolitana di oltre un milione di abitanti[5]. Sede della più antica università del mondo occidentale[6][7], ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. È nota per le sue torri, i suoi lunghi portici e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia.
La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento[8], ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu uno dei fulcri della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra.
Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", nel 2021 i suoi portici sono stati riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'UNESCO[9].
Per approfondire, vedi: Portici di Bologna. |
Bologna è la città dei portici: oltre Template:M nel solo centro storico[10]. Li si trova in quasi tutte le vie del centro e la loro origine è in parte da attribuirsi alla forte espansione che Bologna ebbe nel tardo Medioevo. Di qui la necessità di sfruttare al massimo gli spazi e aumentare la cubatura delle case espandendo i piani superiori, dapprima con la creazione di sporti in legno sorretti da travature, e successivamente da portici sorretti da colonne. Come anche in altre città vicinanti, i portici consentono di percorrere buona parte delle strade cittadine al riparo da pioggia e neve. In quanto area di incontro fra spazio pubblico e privato, furono anche un mezzo per l'espansione di attività commerciali e artigiane, nonché di socializzazione.
I portici di Bologna sono un bene italiano dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2021[11].
Architetture religiose
modificaChiese
modificaPer approfondire, vedi: Chiese di Bologna. |
Sul Colle della Guardia, a sud-ovest del centro storico, si trova il caratteristico santuario della Madonna di San Luca (1765), raggiungibile per una lunghissima e suggestiva via porticata del XVII e XVIII secolo (la più lunga al mondo, ben Template:M)il cui percorso inizia dall'Arco del Meloncello.
Meta importante di ogni bolognese, il santuario fa parte della storia della città e dei suoi abitanti: fin dalle origini, è stato meta di pellegrinaggi per venerare l'icona della Vergine col Bambino detta "di San Luca" e ogni anno la Madonna viene accompagnata in processione dal Santuario fino al centro città, accolta da fedeli e curiosi, dove vi rimane per una settimana.
Inoltre, il Santuario non è solo da considerare come una meta religiosa perchè è anche una delle tappe di tante vie di trekking come la Via degli Dei che collega Bologna a Firenze.
Come orientarsi
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modificaCosa vedere
modificaEventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
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modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
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- ↑ (EN) UNESCO World Heritage: The Porticoes of Bologna Template:Webarchive
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