frazione di Casali del Manco
Spezzano Piccolo | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Calabria | |
Territorio | Sila | |
Altitudine | 710 m s.l.m. | |
Superficie | 49,22 km² | |
Abitanti | 2.053 (2016) | |
Prefisso tel | +39 0984 | |
CAP | 87050 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Spezzano Piccolo è una frazione della città di Casali del Manco, in Calabria.
Da sapere
modificaCenni storici
modificaEx comune autonomo, dal 5 maggio 2017 viene accorpato forzatamente nel nuovo comune di Casali del Manco.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa della Madonna delle Grazie, Via Guido Rossa, 46 (Rione Macchia, di fronte alla chiesa di Sant'Andrea). Chiamata anche "La Conicella", è una chiesetta rurale, di piccole dimensioni e strutture, sottoposta a restauro. La facciata è a campana, mentre l'ingresso è preceduto da un piccolo portico con strutture ad archi e l'interno è ad unica navata e di semplice struttura.
- Chiesa dell'Immacolata (Nel centro storico di Spezzano Piccolo). È una delle strutture religiose più significative ed antiche del paese. Costruita nel XV secolo, era in origine una Chiesa Conventuale dedicata al culto di Santa Caterina, solo successivamente è stata dedicata al culto dell'Immacolata. La chiesa è caratterizzata dalla semplicità degli aspetti architettonici-compositivi. Partendo dall'esterno, è presente una facciata intonacata e impreziosita da un grande portale d'ingresso con arco a tutto sesto in calcarenite con semplici modanature. In alto, sono presenti due finestre e una bifora centrale in prossimità del timpano del tetto. Il tetto è munito di romanelle che fungono anche da cornicione. I restanti prospetti della chiesa si presentano semplicemente intonacati. Lungo le due pareti laterali interne della chiesa è presente una decorazione a doppio ordine di cornici mistilinee aggettanti impostate su lesene con semicapitelli ionici. Si fa ingresso all'abside attraverso un grande arco di trionfo a sesto acuto posto nella zona presbiterale, rialzata da due gradini, a pianta quadrata e coperta da una volta a crociera costolonata, sede dell'altare maggiore (anche questo in calcarenite risalente al XVI secolo), decorato con i motivi del periodo (altari litici simili a quello della chiesa dell'Immacolata sono nella stessa provincia nella chiesa Matrice di Lappano, nella chiesa di San Gaetano, San Francesco a Dipignano e San Nicola a Pietrafitta). In una nicchia è posta la statua di Sant'Antonio e sulla sinistra è esposta la statua dell'Immacolata. I lavori di restauro sono iniziati il 1º settembre del 1999 e la chiesa è stata riportata al suo precedente stato con un intervento artistico-architettonico che mirava a ristabilire, per quanto possibile, l'unità compositiva originaria della chiesa.
- Chiesa dello Spirito Santo (Nel rione Macchisi). Probabilmente costruita intorno all'anno 1000; l'unica facciata della chiesa è quella centrale che ha un coronamento a capanna, si possono notare inoltre tre finestroni. Il portale è stato costruito in legno di castagno da artigiani del luogo ed è archivoltato a tutto sesto. L'interno della chiesa è stato completamente restaurato e si presenta con un'unica navata. La Navata centrale inizia con un'arcata in tufo originale, materiale utilizzato anche per i pavimenti della stessa navata. L'intera abside è contornata con la rappresentazione dell'Annunciazione. L'altare ha due capitelli e la cupola è a forma circolare. Un artigiano del luogo ha costruito il leggio e la mensa in ferro battuto. Sulla parte sinistra della navata è presente un altare dedicato a Santa Lucia mentre nella parte destra è presente un altare con la rappresentazione della fuga in Egitto, dipinta dal pittore Cristoforo Santanna. Anche lo stesso soffitto (ligneo) è dipinto dal pittore Cristoforo Santanna e raffigura Giuditta ed Oloferne. Ai lati della tela sono presenti due altarini con statue di San Giuseppe e San Gerardo. Le balaustre sono costruite in marmo. In fondo è presente una scaletta in legno di iroko. È presente un campanile.
- 2 Chiesa di Sant'Andrea, Via Guido Rossa, 20 (Nel rione Macchia). È il principale centro religioso di Macchia; è stato costruito nel XIX secolo. La facciata (a capanna) è stata restaurata a causa di vari terremoti ma mantiene il portale originario. Il portale, con arco a tutto sesto, è in tufo con colonne e piccolissimi capitelli. Originariamente, al di sopra del portale, era presente un affresco che oggi è completamente scomparso. Sul portale è presente una finestra quadrata in pietra scolpita. L'interno della chiesa presenta una navata unica, con un altare maggiore fatto in marmo su cui è presente un dipinto di Settimio Tancredi raffigurante la Madonna delle Grazie del 1955, periodo in cui, lo stesso pittore ha ritratto Sant'Andrea. Originario è anche l'arco trionfale. Sotto una cantoria in legno c'è un battistero litico settecentesco e vicino l'altare marmoreo, c'è una struttura litica che racchiude una tela sulla quale è dipinta una deposizione opera di un artista locale sconosciuto. All'interno della chiesa sono custodite statue ottocentesche in legno, mentre sulla parete destra è presente un crocifisso ligneo. La torre campanaria adiacente alla chiesa (sul lato destro) è di forma quadrangolare con monofore a tutto sesto, è stata soggetta ad interventi di ristrutturazione tesi a conservare l'aspetto originario.
- 3 Chiesa dell'Assunta, Via Duomo. È la matrice di Spezzano Piccolo; costruita nel 1400, è stata successivamente rinnovata in stile barocco dopo un gravissimo terremoto nel 1783. Inizialmente dedicata al culto di Santa Maria, è stata successivamente intitolata alla Beata Vergine Assunta in Cielo. L'interno della chiesa è a navata unica ed è in stile settecentesco, con un soffitto ligneo decorato da pitture di Cristoforo Santanna (1779). L'altare maggiore è dotato di un vestibolo ligneo anch'esso settecentesco e colonne con cimali e cornici decorate da artieri della stessa provincia. Tele, dipinti e statue presenti sono: Quadro la Cena, opera di un artista meridionale allievo di Pietro Negroni, Porta dipinta da Granata (1809), rappresentante figure degli evangelisti, battistero in pietra, piccolo frammento di affresco raffigurante un vescovo (accanto all'ingresso), La Presentazione al tempio (navata sinistra) dipinta da un anonimo pittore nel 1600, la statua dell'Addolorata, una tela secentesca di D. Russo rappresentante la Madonna del Carmine ed una raffigurante la Porziuncola proveniente dalla chiesa dell'Immacolata, una statua dell'Ecce Homo, una composizione pittorica ad olio (su tela) che rappresenta l'Assunzione di Maria Vergine (opera del 1600), una nicchia del 1800 con una statua dell'Assunta, una statua del Sacro Cuore, una tela raffigurante la Madonna del Rosario con 15 immagini dei misteri del 1600, un dipinto che raffigura la Santissima Trinità con San Francesco e Caterina di Spagna (Pittore: Francesco Ricciuti - 1631) ed uno sul soffitto ligneo l'Incoronazione della Vergine (1799), il Battesimo di Cristo e 4 ovali rappresentati le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza). Negli anni '80 è stato ricostruito il pavimento, oramai consumato, sotto il quale sono state rinvenute ossa umane, infatti il posto era prima chiamato "cimitero". La facciata principale presenta un portale litico (restaurato intorno al 1790) con arco a tutto sesto e un rosone in pietra antica; ha una vetrata che rappresenta l'Annuncio dell'Angelo a Maria realizzato dall'architetto Michele Remorini. L'accesso giornaliero alla chiesa è garantito da una porta laterale. La torre campanaria è staccata dalla chiesa, risale all'anno 1400. Nel tempo ha subito varie modifiche ma conserva le bifore originarie. Si sviluppa in quattro livelli: al primo piano e al secondo si possono ammirare le finestre bifore; attraverso le quali si diffonde il suono delle campane poste all'interno; al terzo piano è presente su tutti i lati un orologio che segna le ore e annuncia, con un forte suono (simile a quello di una sirena), le più importanti della giornata, ovvero le 8, le 12 e le 16.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaPrezzi medi
modifica- Petite Etolie, Contrada Acquacoperta, 11, ☎ +39 0984 435912, +39 0984 435912, hotelpetiteetoile@email.it. Aperto tutti i giorni, è stato fondato nel 1957; è un ristorante-hotel specializzato in cucina locale, dotato di sala relax e sala ristorante.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
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