Brescia: differenze tra le versioni

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| Map = it
| Lat = 45.541465
| Long = 10.219345
| City = Brescia
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| image = [[File:Brescia city skyline from the city castle.jpg|200px|{{!}}Panorama di Brescia dal castello.]]
| Stemma = <!--[[Immagine:|70px]]-->
| Simbolo = <!--[[Immagine:|70px]]-->
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| Status = Capoluogo di provincia
| Appellativi = ''Leonessa d'Italia''
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| Patrono = Santi Faustino e Giovita, Sant'Angela Merici
| Classifica =
| Stato = [[Italia]]
| Stato federato =
| Regione = [[Lombardia]]
| Provincia =
| Prefettura =
| Distretto =
| Comune =
| Altitudine = 149 m s.l.m.
| Superficie = 90,68 km²
| Abitanti = 194.119 (<small>31-11-2012</small>)
| Nome abitanti = bresciani
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| Prefisso = +39 '''030'''
| CAP = 25121-25136
| Fuso orario = UTC+1
| Ora legale =
| Sito = http://www.comune.brescia.it/
| Sito del turismo =
| Sito amatoriale =
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| Polizia =
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| Vigili del fuoco =
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==Conoscere Brescia==
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===Metropolitana===
[[FileImmagine:Mappa metropolitana Brescia.png|thumb|200px|right|Brescia - Metro]]
 
La metropolitana di Brescia è una linea di metropolitana leggera automatica, la cui costruzione è iniziata nel 2003, e la cui apertura è prevista per il 20 febbraio 2013, che collega i quartieri a nord della città a quelli della zona sud-est, passando per il centro storico. Impiega un sistema di trasporto rapido su ferro, interamente automatico, concepito e costruito da Ansaldo-STS, analogo a quello già realizzato per la metropolitana di Copenaghen.
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A livello storico-artistico Brescia concentra le sue attrazioni nel centro cittadino. Essendo una città di media grandezza, è facile girare per il centro a piedi ricoprendolo nella sua interezza senza dover ricorrere a mezzi pubblici.
===Piazza Paolo VI===
[[FileImmagine:410BresciaPzaPaoloVI.jpg|thumb|250px|left|La piazza fotografata da nord]]
Si tratta di una delle tre piazze principali della città, più spesso chiamata ''Piazza del Duomo'' dai bresciani, per la presenza dei due duomi cittadini, il vecchio e il nuovo. L'origine della piazza è medievale, così come alcuni palazzi che vi si affacciano, su tutti il Broletto, che oggi comprende anche la Torre del Pegol (la torre civica) e la Loggia delle grida.
[[FileImmagine:Broletto Brescia4.JPG|thumb|150px|right|Facciata del Broletto]]
*'''Broletto''': il Palazzo Broletto, sede medioevale delle signorie regnanti sulla città, oggi sede dell'amministrazione provinciale, è situato tra Via Mazzini e Piazza Paolo VI. L'origine del nome deriva dal fatto che il terreno su cui ora è edificato il palazzo era originariamente un orto-giardino, detto "brolo", da cui poi la dicitura "Broletto".
[[FileImmagine:4279 - Brescia - Piazza Duomo - Foto Giovanni Dall'Orto 31-Dec-2007.jpg|thumb|150px|left|Casa dei Camerlenghi]]
*'''Casa dei Camerlenghi''': opposto al Duomo Nuovo, quindi sul lato occidentale della piazza, si trova la Casa dei Camerlenghi, così chiamata perché sede dei camerlenghi, amministratori finanziari durante la dominazione veneta, che presenta particolari trifore quattrocentesche. Con il passare dei secoli, in particolare dopo la caduta della repubblica nel 1797, il palazzo perde l'originale funzione e viene convertito in abitazione privata, falsandone l'originale architettura. La destinazione residenziale privata dell'edificio permane ancora oggi. Molto importante dal punto di vista storico è anche il portico alla base, risalente al XII secolo: formato da cinque archi a tutto sesto su possenti pilastri cilindrici con capitelli squadrati, poggia su un livello più basso rispetto all'attuale piano stradale, segno della sua antichità. Il portico, a sua volta noto come dei Camerlenghi, rappresenta l'unico frammento giunto fino a noi dell'urbanistica della piazza medievale, escludendo i puri edifici.
[[FileImmagine:Sant'agostino brescia facciata.jpg|thumb|100px|right|Chiesa di Sant'Agostino]]
*'''Chiesa di Sant'Agostino''': La Chiesa di Sant'Agostino si trova nell'omonimo vicolo che funge da accesso alla piazza nell'angolo a nord-est, contigua alla facciata del Broletto. Di fondazione medievale, fu ricostruita in epoca gotica e nei secoli successivi subì numerose traversie, fra cui l'annessione allo stesso Broletto per poterne utilizzare i locali come uffici, annessione che vide anche l'inserimento di un piano mezzano che divise in due lo spazio interno. Dopo decenni di abbandono, è stata recuperata nel 2001 assieme ai locali annessi, restaurando il tutto e ricavando al suo interno una sala conferenze. Della chiesa rimangono la bella facciata in cotto, numerosi affreschi del Quattrocento al piano superiore e due arcate gotiche con relativi pilastri nella sala annessa a sud.
[[FileImmagine:Duomo nuovo brescia facciata3.jpg|thumb|100px|left|Facciata del Duomo nuovo]]
*'''Duomo nuovo''': Il Duomo nuovo, ufficialmente Cattedrale estiva di Santa Maria Assunta, è la chiesa principale di Brescia. Fu eretta tra il 1604 e il 1825 sull'area in cui sorgeva la basilica paleocristiana di San Pietro de Dom (V-VI secolo). non essendo il risultato di una edificazione secolare ma frutto di un unico, sebbene molto lungo, cantiere, presenta una struttura complessivamente omogenea e coerente, nell'architettura e nelle decorazioni. Unico elemento che tradisce la lunga durata della fabbrica, protrattasi 230 anni circa, è il sottile connubio che si avverte all'interno, ma soprattutto in facciata, fra gusto barocco e stile neoclassico, il cui risultato è una specie di stemperato barocco classicheggiante, praticamente un edificio iniziato barocco e finito neoclassico.
[[FileImmagine:Duomo vecchio (brescia) esterno.jpg|thumb|100px|right|Duomo vecchio o Rotonda]]
*'''Duomo vecchio''': il Duomo vecchio, chiamato anche Rotonda per la sua forma geometrica, ufficialmente Concattedrale Invernale di Santa Maria Assunta, è la concattedrale di Brescia, titolo che divide con l'adiacente Duomo nuovo. Costruito a partire dall'XI secolo sopra una precedente basilica, ha subito più di un ampliamento nel corso dei secoli ma ha conservato intatta l'originale struttura romanica, che ne fa uno dei più importanti esempi di rotonde romaniche in Italia. La cattedrale contiene anche numerose e importanti opere, fra le quali spiccano un sepolcro di Bonino da Campione, l'organo di Giangiacomo Antegnati, il sarcofago marmoreo di Berardo Maggi e il ciclo di tele del Moretto e del Romanino realizzato per la cappella del Santissimo Sacramento della Basilica di San Pietro de Dom e qui trasferite dopo la sua demolizione. Di grande importanza è anche la cripta, risalente al VI secolo ma restaurata nell'VIII secolo.
[[FileImmagine:Torre del Popolo brescia.JPG|thumb|100px|left|Torre del Pegol]]
*'''Torre del Pegol''': La torre del Pegol o torre del popolo è un edificio in pietra alto circa 54 metri, annesso al palazzo Broletto. Non si conosce con esattezza né la data né l'origine di questa costruzione medievale, ma si trovano alcune tracce in alcuni manoscritti del XII secolo, in cui si sottolinea la particolare resistenza dell'edificio che resistette ad un violento terremoto nel 1159 che provocò circa 20.000 morti. Venne utilizzata dagli austriaci come roccaforte durante le dieci giornate di Brescia. Dopo alcune ristrutturazioni moderne, la torre è tornata visitabile dalla cittadinanza nel 2007. Dell'antichissimo orologio non si ha più alcuna traccia.
 
===Piazza della Loggia===
[[FileImmagine:Brescia Piazza Loggia By Stefano Bolognini.JPG|thumb|200px|right|Piazza della Loggia]]
Piazza Loggia è una delle tre piazze principali di Brescia, probabilmente la più nota a livello nazionale a seguito della strage avvenuta il 28 maggio 1974, quando un attentato terrorista, rimasto impunito, uccise otto persone, ferendone centodue. La sua forma è quadrata, delimitata da una serie di edifici di epoca veneziana, tra cui spicca la Loggia, sede della giunta comunale di Brescia. La piazza divenne subito il cuore pulsante della città sia per la sua posizione, sia per la presenza della Loggia che venne anch'essa ultimata nel 1574, sotto la direzione di Filippino de' Grassi, che diventerà sede della vita amministrativa cittadina negli anni.
[[FileImmagine:Casa vender (Brescia).JPG|thumb|100px|left|Casa Vender]]
*'''Casa Vender''': Casa Vender è un palazzo situato a sud del Palazzo della Loggia. L'edificio risale molto probabilmente al XV secolo e rimase per secoli di proprietà della famiglia Vender, ricchi mercanti bresciani di tessuti e lane. È uno dei pochissimi fabbricati del centro storico cittadino a preservare intatti gli elementi tipici dell'architettura privata quattrocentesca bresciana. Si sviluppa su tre piani più il pianterreno e presenta semplici finestre senza cornice. Peculiarità dell'epoca sono i balconcini in ferro battuto a primo piano e, in modo particolare, la cosiddetta "baltresca" che corona l'edificio, un tempo assai diffusa e oggi quasi scomparsa. Altra caratteristica notevole dell'edificio è la presenza di lacerti di affreschi, ulteriore testimonianza di quella Brescia "urbs picta" (città dipinta) dove la maggior parte dei fronti stradali degli edifici, pubblici e privati, ricchi e poveri, presentava una continua e variata decorazione pittorica, ormai largamente perduta e spesso conservata, come in questo caso, solo sotto forma di tracce.
[[FileImmagine:Facciata san giuseppe brescia.jpg|thumb|50px|right|S. Giuseppe]]
*'''Chiesa di San Giuseppe''': la Chiesa di San Giuseppe si trova nell'omonimo vicolo, a nord della piazza. Costruita nell'arco del XVI secolo, essa presenta al suo interno un notevole patrimonio artistico fra dipinti e cappelle che ospitano una vasta quantità di tele, affreschi parietali, stucchi e altri inserti decorativi, frutto di una stratificazione secolare. Alle pareti delle navate laterali sono appese le quattordici stazioni della Via Crucis di San Giuseppe, eseguita nel 1713 da Giovanni Antonio Cappello.
[[FileImmagine:Monte di pietà nuovo1.JPG|thumb|100px|left|Monte di Pietà nuovo]]
*'''Monte di Pietà nuovo''': Il Monte di Pietà nuovo è un palazzo risalente alla fine del XVI secolo, che si estende lungo la metà orientale del lato sud della piazza, all'angolo con via X Giornate. Le scosse del 29 maggio dovute ai terremoti dell'Emilia del 2012 hanno provocato una lesione nell'angolo superiore sinistro del fronte del palazzo sulla piazza, che però non ha presentato peggioramenti.
[[FileImmagine:Monte di pietà vecchio.JPG|thumb|100px|right|Monte di Pietà vecchio]]
*'''Monte di Pietà vecchio''': Il Monte di Pietà vecchio è un palazzo risalente alla fine del XV secolo, che si estende lungo la metà occidentale del lato sud della piazza. Il palazzo viene costruito tra il 1484 e il 1489 su progetto dell'architetto Filippo de' Grassi in eleganti linee rinascimentali di ispirazione veneta. Un secolo dopo viene ampliato con la costruzione del Monte di Pietà nuovo, che si vi si innesta ad est mediante una finta loggetta di chiaro gusto tardo cinquecentesco.
[[FileImmagine:Bell'italia brescia.JPG|thumb|100px|left|Monumento alla Bella Italia]]
*'''Monumento alla Bella Italia''': Il monumento alla Bella Italia o Bell'Italia, ufficialmente monumento ai caduti delle Dieci giornate di Brescia, è un monumento in marmo situato nella diramazione nord-est di piazza della Loggia. Dedicato ai caduti delle Dieci giornate di Brescia, è opera del 1864 di Giovanni Battista Lombardi e fu donato alla città da Vittorio Emanuele II. Sul luogo dove si trova oggi il monumento si trovava, in origine, la colonna con in cima il Leone di san Marco, segno del dominio della Repubblica di Venezia sulla città. La colonna era stata eretta tra il 1454 e il 1455 e alla sua base vi si tennero, per secoli, le esecuzioni capitali dei condannati a morte, con gran concorso di pubblico. Demolita infine nel 1797 dai rivoluzionari della Repubblica bresciana, lascia nello slargo uno spazio vuoto, che viene riempito pochi decenni dopo, nel 1864, dal nuovo monumento. Il monumento presenta un alto basamento a pianta quadrata, a sua volta elevato su una breve scalinata alla base, sui cui lati vi sono istoriati, a bassorilievo, i fatti salienti dell'insurrezione popolare: dalla formella sul fronte, in senso antiorario, si trovano l'Insurrezione in piazzetta Tito Speri, il Combattimento a Porta Venezia, la Fucilazione degli insorti catturati e i Funerali dei caduti. A coronamento si trova una figura femminile che impersona l'Italia, reggente un grande stendardo e, nella mano tesa davanti a sé, una corona d'alloro. Tra il basamento e la statua vi è un basso plinto sul quale sono apposte due iscrizioni: quella sul fronte è la dedica al "popolo insorto contro l'austriaca tirannide", mentre quella sul retro attesta il dono di Vittorio Emanuele II. Le due laterali recano invece lo stemma cittadino.
[[FileImmagine:La Loggia di Brescia.jpg|thumb|100px|right|Palazzo della Loggia]]
*'''Palazzo della Loggia''': è un palazzo rinascimentale oggi sede della giunta comunale di Brescia, da cui la piazza prende il nome. Fu progettato nel 1484 quando le autorità cittadine decisero di donare alla cittadinanza un nuovo palazzo che fosse espressione grandiosa del "buon governo", sostituendo così la loggia originaria ed aumentando la monumentalità di piazza della Loggia, che stava all'epoca sorgendo. La funzione del palazzo, durante la dominazione veneziana su Brescia, era quella di ospitare le udienze del podestà veneziano, il ''Consiglio Cittadino'' e il ''Collegio dei Notai'', a dimostrazione della centralità che questo edificio ha da sempre rivestito nella vita cittadina; sia dal punto di vista geografico, che politico.
[[FileImmagine:Brescia torre orologio by Stefano Bolognini.JPG|thumb|100px|left|Torre dell'Orologio]]
[[FileImmagine:Brescia - Piazza Loggia, Macc de le Ure.jpg|thumb|100px|right|I ''Macc de le ure'']]
*'''Torre dell'Orologio''': La Torre dell'Orologio è un edificio cinquecentesco che si staglia sul lato est della piazza. Eretta fra il 1540 ed il 1550 su progetto Lodovico Beretta, architetto bresciano, tra gli autori di palazzo della Loggia, ospita al suo interno un complesso congegno meccanico, inserito circa tra il 1544 e il 1546[1], in grado di segnare le ore, le fasi lunari e i segni zodiacali su due diversi quadranti.
Il primo, che guarda verso piazza della Loggia presenta un quadrante e il timpano dipinti da Gian Giacomo Lamberti nel 1547, mentre il secondo lato, che si affaccia su via Beccaria, presenta un quadrante dorato di autore non ancora precisato.
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Completavano lo scenario della piazza una grande scultura di Arturo Dazzi raffigurante un giovane nudo e leggermente proteso in avanti, opera pregevole collocata circa a metà del fianco ovest, rimossa nell'immediato dopoguerra poiché additata come simbolo fascista, e un altorilievo in cotto raffigurante l'episodi dell'annunciazione realizzato dello scultore Arturo Martini, spesso indicata come opera scadente poiché molto sciatta, distrutta durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale i quali videro vittima anche il Palazzo Peregallo, che fa da sfondo sud alla piazza.
[[FileImmagine:Arengario piazza vittoria brescia2.jpg|thumb|150px|right|La formella dell'arengario dedicata all'era fascista]]
Ancora presente, invece, sotto la Torre della Rivoluzione, l'arengario in pietra rossa di Tolmezzo che serviva come palco per gli oratori durante le adunanze cittadine e fu utilizzato anche da Benito Mussolini, che vi tenne un discorso durante la cerimonia di inaugurazione della piazza nel 1932. L'arengario è decorato da un ciclo di nove lastre marmoree lavorate a bassorilievo raffiguranti ognuna, in ordine cronologico, un momento o un personaggio saliente nella storia di Brescia: si hanno quindi, partendo dal retro, la Vittoria alata a ricordo dell'originaria dominazione romana, Re Desiderio, Arnaldo da Brescia, Berardo Maggi, SS. Faustino e Giovita, Romanino e Moretto, le Dieci giornate di Brescia, la Prima guerra mondiale e l'Era Fascista, recante la scritta, scalpellata via nel dopoguerra ma ancora leggibile, "FASCISMO ANNO X" in riferimento al decimo anniversario dalla nascita del fascismo (Piazza Vittoria fu inaugurata nel 1932, dieci anni dopo la Marcia su Roma). Fra il bassorilievo dedicato ai pittori Romanino e Moretto e quello dedicato alle X Giornate, si ha il grande fronte dell'arengario occupante lo spazio di due lastre, decorato al centro dalla leonessa, simbolo della città, contornata dalle scritte "BRIXIA FIDELIS FIDEI ET JVSTITIAE" a destra e "BRESCIA LA FORTE BRESCIA LEONESSA D'ITALIA" a sinistra, a ricordo quindi dei versi del Carducci.
 
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*'''Case del Gambero''': Le case del Gambero sono una serie di palazzine situate nel centro storico di Brescia, ai due lati di corso Palestro, a sud di piazza del Mercato. Costruite alla metà del Cinquecento probabilmente da Lodovico Beretta tra il 1550 e il 1555, presentano sulle facciate un vasto ciclo di affreschi eseguito da Lattanzio Gambara, in parte perduto, in parte trasferito nella Pinacoteca Tosio Martinengo e in parte ancora in loco, ma in stato di forte degrado. La denominazione "del Gambero" proviene, per estensione, dalla vicinanza degli edifici al secolare albergo Gambero, che aveva sede nei pressi, a sud di corso Zanardelli.
[[FileImmagine:Brescia S. Francesco facciata by Stefano Bolognini.JPG|thumb|100px|left|La facciata di Chiesa S. Francesco d'Assisi]]
*'''Chiesa di San Francesco d'Assisi''': sebbene effettivamente dia sull'omonima via, la Chiesa di San Francesco d'Assisi viene presa come punto di riferimento per l'inizio di corso Palestro. Ad essa è affiancato un antico convento francescano risalente al 1300.
 
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===Piazza del Mercato===
[[FileImmagine:Piazza del mercato (Brescia)01.JPG|thumb|150px|right|Piazza Mercato vista da Via Gramsci (est). A destra Palazzo Beretta, a sinistra i portici del XV secolo e sullo sfondo Palazzo Martinengo Palatini]]
Piazza del Mercato è una piazza situata a sud ovest di piazza della Vittoria lungo corso Palestro, all'estremità nord di via Antonio Gramsci. Formatasi a partire dal Quattrocento, ha conosciuto numerose aggiunte e modifiche, soprattutto negli edifici affacciati ai suoi lati, fino alla prima metà del Novecento.
 
Ciò ha comportato una notevole varietà tipologica e cronologica delle costruzioni che delimitano la piazza e dei suoi monumenti, con testimonianze quattrocentesche (i portici del prospetto sud), cinquecentesche (palazzo Beretta), seicentesche (chiesa della Madonna del Lino), settecentesche (palazzo Martinengo Palatini), ottocentesche (fontana centrale) e novecentesche (palazzine degli anni '30 e ex mercato coperto degli anni '60).
[[FileImmagine:Chiesa di santa maria del lino (brescia).jpg|thumb|100px|left|Madonna del Lino]]
*'''Chiesa della Madonna del Lino''': nota anche come chiesa di Santa Maria del Lino, è una chiesa di Brescia, situata nell'angolo sud-ovest di Piazza del Mercato. Costruito all'inizio del Seicento da Pietro Maria Bagnadore per ospitare una veneratissima immagine votiva locale, l'edificio ha sempre assunto un ruolo di santuario più che di chiesa, date anche le sue modeste dimensioni. L'appellativo "del lino" proviene dalla piazza sulla quale si affaccia, dove anticamente si teneva il mercato del lino. Contiene residui dell'originale decorazione seicentesca e i risultati dei molti interventi effettuati durante il Settecento. Attualmente è chiusa al pubblico, in attesa di restauro.
[[FileImmagine:Palazzo Beretta (brescia) fronte.JPG|thumb|100px|right|Palazzo Beretta]]
*'''Palazzo Beretta''': Palazzo Beretta è un palazzo di Brescia, situato in piazza del Mercato, lungo il fronte nord. È stato costruito nel 1558 da Lodovico Beretta come residenza di lusso per i mercanti del lino qui attivi e costituisce ancora oggi uno dei fronti architettonici distintivi di piazza del Mercato.
[[FileImmagine:Palazzo Martinengo Palatini (Brescia) fronte.JPG|thumb|100px|left|Palazzo Martinengo Palatini]]
*'''Palazzo Martinengo Palatini''': si tratta del fronte principale e monumentale di Piazza del Mercato. Edificato nel XV secolo dalla famiglia Martinengo e completamente ricostruito tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, è uno dei palazzi barocchi più eleganti e armoniosi della città. Dopo essere stato destinato a più utilizzi a partire dal 1874, dal 2000 è sede del rettorato dell'Università degli studi di Brescia. Non è noto l'architetto che l'ha progettato.
[[FileImmagine:Torre Teofila (Brescia).JPG|thumb|100px|right|Il brano murario sul retro di Palazzo Martinengo Palatini, ultimo resto della torre]]
*'''Torre Teofila''': la torre Teofila è un'antica torre della quale oggi rimane solamente un brano murario inglobato nel retro di palazzo Martinengo Palatini, all'angolo tra via Fratelli Porcellaga e vicolo degli Asini. La torre risale alla fine del XII secolo e doveva far parte delle fortificazioni di Porta Sant'Agata, nell'ambito della prima cinta muraria di epoca comunale edificata a partire dal 1174. Cadute in disuso queste mura con le successive espansioni della città, nella seconda metà del XV secolo la torre, o ciò che già allora ne rimaneva, viene probabilmente acquistata dai Martinengo assieme ad altri terreni nei pressi di piazza del Mercato, dove la famiglia costruisce il già citato palazzo. A partire dal 1672 il palazzo quattrocentesco viene completamente riedificato per volere di Teofilo Martinengo, dal quale la torre trae il nominativo.
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