comune italiano
San Pietro di Cadore | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Veneto | |
Territorio | Comelico | |
Altitudine | 1.100 m s.l.m. | |
Superficie | 52,13 km² | |
Abitanti | 1.564 (2021) | |
Nome abitanti | sampietrini | |
Prefisso tel | +39 0435 | |
CAP | 32040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Pietro apostolo e Santa Lucia | |
Posizione
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Sito istituzionale |
San Pietro di Cadore è una città del Veneto.
Da sapere
modificaCome orientarsi
modificaFrazioni
modifica- Costalta
- Mare
- Presenaio
- Valle
Come arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Palazzo Poli-De Pol (Municipio), Piazza Roma, 1. Venne edificato nel 1665-7 su commissione della famiglia Poli. Il palazzo rimanda a caratteristiche tipiche delle ville venete: esso rappresenta il più riuscito trapianto in Cadore dell'architettura gentilizia di pianura. L'elegante struttura è a tre piani, con facciata attribuita a Baldassarre Longhena dotata di cornici marcapiano. Il piano terra è decorato a bugnato, con trifora centrale con archi a tutto sesto, replicata al piano nobile con una balaustra a colonnine. All'interno, il salone centrale del piano terra è pavimentato a intarsi marmorei con motivi geometrici. Al piano nobile è presente un ciclo di affreschi di Girolamo Pellegrini, in tre sale e diversi soffitti: tra gli altri, i giochi di putti, tre scene con storie di Cleopatra e Augusto, e un soffitto con Mercurio e Minerva tra le Virtù Cardinali. Raffinato anche il ballatoio ligneo interno. Il palazzo venne ceduto nel 1813 alla famiglia De Pol, che lo conservò fino al 1930, allorché il comune di San Pietro l'acquistò, trasformandolo in municipio.
- 2 Palazzo Cesco (Palazzo dei Sammartini). La villa affrescata settecentesca nella borgata di Mare, appartenuta alla famiglia Cesco, è oggi di proprietà privata. Annesso all'edificio un fabbricato con decorazioni esterne neoclassiche. Interessante sull'esterno una meridiana ad ora italica, decorata con l'immagine della morte armata di falce.
- Villa Pradetto Battel. Villa della prima metà del XX secolo nella frazione di Mare, con rimandi allo stile cadorino. Costruita dalla omonima antica famiglia cadorina, presenta tre piani con elementi in legno sulla facciata e torretta belvedere laterale. Negli interni pavimenti in terrazzo veneziano, antichi arredi e collezione di mappe della zona.
- 3 Chiesa di San Pietro Apostolo. Precedentemente era sede di una curazia: la chiesa di stile gotico è stata eretta originariamente nel XIII secolo, quindi rifatta ed ampliata nel Settecento. All'interno troviamo una pala con i Santi Paolo, Pietro e Simone, attribuita a Marco Vecellio, e un organo Barbieri.
- 4 Museo Etnografico Casa Angiul Sai, Via Stadoan, 22, ☎ +39 348 263 0928. Situato nella frazione di Costalta in un fabbricato storico, esempio di dimora arcaica, questa casa-museo è dedicata all'architettura rurale montana. Sviluppata su tre piani, essa si divide in due parti: l'abitazione e i vani a destinazione rurale. Il museo, oltre a testimoniare il modo tradizionale di vivere della vallata disponendo di appositi itinerari di visita, ospita anche mostre temporanee (scultura, artigianato, fotografia).
- Miniera di Salafossa. Lungo la SR 355 sul fiume Piave in prossimità della frazione di Presenaio, nella località di Salafossa è stata svolta dal 1959 al 1986 un'attività mineraria, con estrazione di zinco (un quarto della produzione italiana) e piombo. Tra i maggiori giacimenti delle Alpi, la miniera nel suo periodo d'attività ha dato lavoro a circa 250 persone, rappresentando la maggior fonte di reddito per il Comelico Inferiore. Le sue strutture - esempio di moderna tecnica mineraria, oggi dismesse, si svolgono soprattutto in galleria: la miniera di Salafossa costituisce anzi un notevole esempio di archeologia industriale sotterranea. Le prime testimonianze di sfruttamento della miniera tuttavia riportano molto più indietro, al 1544. Il sito, in disuso, è visitabile previo contatto dell'Ufficio Turistico a Santo Stefano di Cadore.
- 5 Chiesa di Sant'Anna, Via Casanova, 9. A Costalta è presente una chiesa risalente in origine al Cinquecento e oggetto di rifacimenti nel 1820 e nel 1862. Nel 1963 è stata eretta a parrocchiale.
- 6 Chiesa di Santa Barbara. È presente un bassorilievo.
- 7 Chiesa S.Volfango, Piazza S. Volfango.
- 8 Chiesa di San Lorenzo.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modifica- Percorso Naturalistico degli Alberi Monumentali, val Visdende. Un percorso immerso negli abeti monumentali, alti anche 50 metri ottimi per creare strumenti musicali a corda.
Acquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 Camping Valvisdende, Via Argentiera, ☎ +39 389 172 6001.
Prezzi medi
modifica- 2 Albergo Stella Alpina, Piazza Roma, 3, ☎ +39 0435 460379.
- 3 Albergo Genzianella, Via Picosta, 83, ☎ +39 0435 460788.
- 4 B&B Il Tulipano, Via C. Battisti, 15, ☎ +39 3339597702.
- 5 Azienda Agrituristica Pra' Marino, Localita' Val Visdende, ☎ +39 0435460502.
- 6 Rifugio Forcella Zovo, ☎ +39 3497941012.
Sicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante San Pietro di Cadore
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Pietro di Cadore