Roma in bus (Ponte Milvio-San Pietro) | |
Tipo itinerario | Automobilistico |
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Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città | Roma |
Roma bus (Ponte Milvio-San Pietro) è un itinerario che si svolge attraverso la città di Roma.
Introduzione
modificaIl percorso si effettua con il bus numero 32 (gestito da ATAC) che proviene da Saxa Rubra. Prima di salire a bordo, percorrere il Ponte Milvio, da cui si vede il Ponte Flaminio e attraversare l'ampio piazzale Ponte Milvio. Mercatino all'aperto, negozi di generi alimentari.
Come arrivare
modificaPer approfondire, vedi: Come arrivare a Roma. |
Tappe
modificaLa visita comincia a piedi
modifica- 1 Ponte Milvio, Piazzale Ponte Milvio (Ponte di epoca romana). Ricostruito in muratura nel 110-109 a.C. dal censore Marco Emilio Scauro, nel 312 non lontano dal ponte si svolse la battaglia tra Costantino I e Massenzio. Nel 1429 fu restaurato da Martino V e nel 1805 Pio VII incaricò Giuseppe Valadier di razionalizzare l'intera zona. L'architetto ricostruì le arcate di testa, eliminando piccoli ponti levatoi di legno laterali, e modificò il torrione medievale nella Torre attuale. Garibaldi fece saltare due arcate nel 1849 e Pio IX nel 1850 le fece ricostruire e aggiunse la statua della Immacolata, accanto a quella di San Giovanni Nepomuceno. All'altra imboccatura del ponte c'è il Battesimo di Gesù del Mochi, ora presente in calco di materiali plastici: l'originale è nell'atrio del Museo di Roma (Palazzo Braschi). Le due statue (San Giovanni che versa l'acqua da un piattino e Gesù che riceve il battesimo con le mani sul petto), lontane tra loro, hanno ispirato due battute: Giovanni: Vuoi che te lo tiro? Gesù: Fai come ti pare. Nel 1997 fu aggiunta al lato del ponte la statua bronzea di Gesù Redentore, alta 3 m e mezzo, scolpita da Pierantonio Cavagna e donata a Roma dai bergamaschi. Fino agli anni cinquanta del Novecento il ponte era attraversato dal tram che partiva da Piazzale Flaminio. Ora è pedonale.
- 2 Piazzale Ponte Milvio (Piazzale alberato). Qui le due Strade Statali la Cassia e la Flaminia si biforcano. In origine partivano entrambe da Porta del Popolo e seguivano fin qui un identico tracciato. Ridisegnato da Valadier, Piazzale Ponte Milvio ha oggi sullo sfondo la moderna chiesa parrocchiale Gran Madre di Dio, che fu realizzata da Clemente Busiri Vici in stile neoclassico e fu consacrata nel 1933 (Via Cassia, 1 - 00191 tel. 06-33.39.340). All'imboccatura con la Cassia, l'edificio basso d'angolo, sormontato da una torretta con orologio, è l'antica posta dei cavalli, l'ultima prima di arrivare a Roma. L'alberatura, platani bicentenari, è ancora quella voluta da Valadier. A fianco del ponte, a una quota più bassa, inizia il lungo viale dei platani che, costeggiando la riva del Tevere, attraversava la campagna, fino a Porta Angelica. Molte piante più giovani hanno sostituito quelle bicentenarie, di cui restano ancora maestosi esemplari.
Il percorso prosegue su bus
modifica- Fermata Lgt. M.llo Diaz. Fermata dove si prende l'autobus. Le fermate dell'autobus 32, per arrivare a Piazzale Risorgimento, sono 14 compresa la prima. Il percorso dura 30 minuti ca.
- Fermata Boselli/Ponte Milvio
- 3 Stadio dei Marmi, Viale dello Stadio dei Marmi (Stadio di travertino con coronamento di 64 statue.). Progetto dell'architetto Enrico Del Debbio. Le statue di travertino furono offerte da città italiane. Lanciatore di palla di O. Aliventi; 23 statue, tra cui Atleta con strigile di Aroldo Bellini; Marinaio e Lanciatore di disco di Tommaso Bertolino; Atleta vittorioso di Biancini; 10 statue tra cui Lanciatore di giavellotto e Tennista di Aldo Buttini ; Silvio Canevari; Nino Cloza; Pugile in riposo di Carlo Deveroli; Lanciatore di giavellotto di Attilio Selva. 1928-1932. Sullo sfondo si vede lo Stadio Olimpico.
Il bus prosegue in leggera salita. A sinistra, in mezzo ai boschi del parco di Monte Mario, è visibile la statua della Madonna.
- 4 Statua della Madonna, Via della Camilluccia (Scultura monumentale). La statua in rame sbalzato, su intelaiatura di ferro e rivestita con sottili fogli d'oro, è opera dello scultore Arrigo Minerbi. Alta 9 m, su un piedistallo di 20 m., dal 1953 è un elemento caratterizzante della sky line di Roma. Le sembianze furono riprese da quelle dell'uomo della Sindone. Una tempesta di vento, il 12 ottobre 2009, la fece crollare.
- Fermata P.le della Farnesina
- 5 Palazzo della Farnesina, Piazzale della Farnesina, 1 (Ministero degli Esteri). Su progetto degli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo, i lavori iniziarono nel 1937 e rimasero sospesi per molti anni dopo la guerra. L'edificio si sviluppa su 9 piani, ha 1.300 stanze e una facciata lunga 169 m e alta 51. Le sue straordinarie collezioni d'arte del Novecento vanno dall'Art Nouveau al Futurismo, dalla Metafisica all'Astrattismo, dall'Arte povera alla Transavanguardia. Sul piazzale la "Sfera Grande" dello scultore Arnaldo Pomodoro che era stata ideata per l'Expo di Montréal del 1967.
- Fermata A. di S. Giuliano
Il bus attraversa la pineta, piantata in occasione delle Olimpiadi del 1960.
- Fermata Lgt. M.llo Diaz/Min.Esteri
Il Foro Italico e il ponte Duca d'Aosta
modifica- Fermata De Bosis.
- 6 Foro Italico, Via Lauro De Bosis, 6 (Complesso di edifici e Stadio Olimpico). Ideato da Enrico Del Debbio e costruito fra il 1927 ed il 1933 il complesso di edifici del Foro Italico fu completato fra il 1956 ed il 1968. Al Foro Italico ha sede l’Università degli Studi Roma Foro Italico, unico ateneo italiano interamente dedicato all’attività motoria e allo sport. Nel Foro italico è compreso lo Stadio Olimpico, dove si svolsero le cerimonie di apertura e di chiusura delle Olimpiadi 1960. Costruito su progetto di Enrico Del Debbio, ripreso nel 1937 da Luigi Moretti, fu completato da Annibale Vitellozzi nel 1953 e poi demolito e quindi ricostruito, per ospitare i Mondiali di Calcio, dotato di copertura. Fu inaugurato nel 1990: anno delle notti magiche.
- Viale del Foro italico, Via Lauro De Bosis (Monolite di marmo e viale pavimentato a mosaici b/n). Elemento centrale del Foro Italico, fa da raccordo fra due corpi di fabbrica paralleli. Il monolite di marmo bianco di Carrara che porta la scritta MUSSOLINI DUX è alto 17,5 m. Le lettere erano ricoperte da una lamina d'oro che mano mano è misteriosamente scomparsa. Rimane la lamina solo sulla punta. Il viale e il monolite sono in asse con il Ponte Duca d'Aosta. Il viale conduce allo Stadio Olimpico.
- 7 Ponte Duca d'Aosta, Lungotevere Maresciallo Diaz (Ponte sul Tevere). Su disegno dell'architetto Vincenzo Fasolo, fu costruito tra il 1939 e il 1942 ed è lungo 220 m e largo 30. Ha due coppie di piloni, con altorilievi di Vico Consorti che raffigurano scene della I Guerra mondiale sui fiumi Isonzo, Tagliamento, Sile e Piave.
- Fermata De Bosis/Stadio Tennis.
Dal Ponte della Musica a viale Angelico
modificaL'occhio di sposta su Monte Mario. A mezza costa si vede la Villa Madama e in cima la Villa Mellini (Osservatorio Astronomico).
- 8 Villa Madama (Villa storica suburbana). Su progetto di Raffaello Sanzio, i lavori murari furono portati a termine nel 1525 da Antonio da Sangallo il Giovane. Affreschi di Giulio Romano, di Baldassarre Peruzzi, di Giovan Francesco Penni; stucchi di Giovanni da Udine e sculture di Baccio Bandinelli. Dai Medici passò a Margherita (figlia di Carlo V, detta Madama Margherita), poi ai Farnese e quindi al Re di Napoli. Decaduta, fu restaurata nel 1913 da Marcello Piacentini. Nel 1941 fu donata allo Stato dal conte Dentice di Frasso ed ora è in carico al Ministero degli Esteri, insieme al vicino Casale Mellini. Vi si svolgono incontri al vertice con capi di Stato.
- 9 Villa Mellini, Viale del Parco Mellini, 84 (Osservastorio Astronomico). La villa che apparteneva a Mario Mellini, umanista del XV secolo, dal 1935 è sede del Museo Astronomico e Copernicano di Roma. Questa villa rappresenta un vertice geodetico: è il datum Roma 40 (meridiano di Roma Monte Mario). La villa è oggi sede della Presidenza e dell'Amministrazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
- Fermata Lgt. Cadorna/Ostello Gioventù.
- 10 Ponte della Musica Armando Trovaioli, Lungotevere Maresciallo Cadorna (Ponte ciclabile e pedonabile). Costruito in acciaio e cemento armato, fu inaugurato a maggio 2011 e poi dedicato al maestro Trovajoli. Lungo 130 m è utilizzabile anche da mezzi pubblici ecologici. La forma aerea è ispirata a quella delle note su un pentagramma.
- Fermata Maresciallo Giardino
- 11 Accademia della scherma, Viale dello Stadio dei Marmi (Edificio). Progettato dall'architetto Luigi Moretti nel 1934, come Casa del Balilla sperimentale. La sala 45x25 m, fu utilizzata per la scherma. Si trova accanto all'Ostello della Gioventù di Enrico del Debbio, che oggi è in attesa di destinazione. L'esterno è rivestito di marmo bianco di Carrara. Nel 1981 fu utilizzato come aula bunker dal Tribunale di Roma.
- Fermata V.le Angelico/Maresciallo Giardino
Bisogna immaginare questi luoghi che, al tempo di Valadier, erano ancora in aperta campagna. Qui si eseguivano esercitazioni militari e qui sostavano gli eserciti vittoriosi dei Romani, prima di entrare a Roma e celebrare il Trionfo. Qui si accampò Carlo Magno che veniva a Roma per essere incoronato imperatore. Prima della costruzione dei muraglioni lungo il Tevere, questa zona era la prima ad allagarsi, durante le inondazioni. L'urbanizzazione iniziò alla fine dell'Ottocento, con caserme e villini sparsi, poi con palazzi e palazzine. Spazi verdi alberati ricordano vagamente che qui c'era campagna, in parte adibita a pascolo e in parte, lungo le sponde del Tevere, con orti e casali.
- Fermata V.le Angelico/Durazzo
- Fermata V.le Angelico/Dardanelli
- Fermata V.le Angelico/Mazzini Incrocio con viale Mazzini.
- Fermata V.le Angelico/Camozzi Incrocio con viale delle Milizie. Collegamenti bus con Roma nord e Roma ovest.
- Fermata Ottaviano/M A Ottaviano All'incrocio con viale Giulio Cesare collegamenti bus con il Centro storico di Roma. Metro A Ottaviano.
- Capolinea Risorgimento Collegamenti bus verso Centro storico di Roma e Roma sud. La visita prosegue a piedi.
- 12 Mura Vaticane, Piazza del Risorgimento (Bastioni in muratura). Nel 1561 Pio IV Medici (1559-1565) eresse il nuovo tratto di mura che, partendo dalla odierna piazza del Risorgimento, cinge il colle Vaticano. Nel 1563 fu aperta la nuova porta Angelica, in corrispondenza dell'attuale via di Porta Angelica. Smantellata, ne restano frammenti inseriti nella mura: due angeli, uno stemma e la trabeazione che porta questa iscrizione: ANGELIS SUIS MANDAVIT DE TE UT CUSTODIANT TE IN OMNIBUS VIIS TUIS. Il 30 aprile 1849 il generale francese Oudinot qui sferrò il primo attacco, respinto da Garibaldi. Accanto ai resti della porta, una targa in marmo con la scritta MUSEI VATICANI, indica la direzione. Nelle giornate di grande affluenza, qui inizia la coda per accedere alla biglietteria. All'angolo, un grande stemma di Pio IX. Il proseguimento del bastione, che arrivava fino a Castel Sant'Angelo, fu demolito insieme alla porta nel 1888: ne restano tracce, su un bordo di piazza Amerigo Capponi.
- 13 Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, Piazza del Risorgimento, 46 (Palazzina). Nel 1906 ospitava la Scuola Allievi Ufficiali dei Carabinieri. Nel 1937, su progetto dell'architetto Scipione Tadolini, fu trasformata in Museo dell'Arma. All'interno dipinti di Sebastiano De Albertis, Achille Beltrame, Gianni Vagnetti. Cimeli, medaglie d'oro, bandiere, sculture, fotografie.
La via di Porta Angelica è pedonale. A destra, il cancello di accesso alla Città del Vaticano. A sinistra, quel che resta dell'antico rione di Borgo, dopo le demolizioni degli anni trenta del Novecento, per aprire via della Conciliazione. A Borgo c'è qualche bottega di artigiano e qualche antiquario. Oltre le arcate del Passetto di Borgo si vede il Colonnato di San Pietro.
- 14 Passetto di Borgo, Via del Colonnato, 1 (Passaggio segreto sopraelevato tra San Pietro e Castel Sant'Angelo). Chiamato er Corridore (il Corridoio) fu costruito da Niccolò III. Permetteva al papa di rifugiarsi al Castello. Nel 1494 protesse la fuga di Alessandro VI (Rodrigo Borgia), durante l'invasione delle milizie di Carlo VIII di Francia. Nel 1527 Clemente VII (Giulio de' Medici) si rifugiò al Castello durante il Sacco di Roma dei lanzichenecchi di Carlo V. Per il giubileo del 2000 il Passetto fu rimesso in funzione ed è visitabile su prenotazione.