comune italiano
Piombino Dese | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Veneto | |
Altitudine | 24 m s.l.m. | |
Superficie | 29,63 km² | |
Abitanti | 9.402 (2021) | |
Nome abitanti | Piombinesi | |
Prefisso tel | +39 049 | |
CAP | 35017 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Biagio e san Giuseppe (19 marzo) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Piombino Dese è una città del Padovano.
Da sapere
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modifica- 1 Villa Cornaro (Cornèr), Via Roma 104 (a 50 km a est di Vicenza, 2h 45' in bicicletta; a 20 km a ovest di Treviso, 1h 10' in bici; a soli 250 m a sud dalla stazione ferroviaria di Piombino Dese), ☎ +39 049 9365017. Visitabile su appuntamento, per gruppi di almeno 10 persone, tutto l'anno. Progettata da Palladio nel 1552, il completamento di questa villa richiese più un secolo. Insieme alla pressoché contemporanea Villa Pisani a Montagnana, villa Cornaro segna un netto salto nella committenza dell'architetto, sino ad allora solo vicentina. Il committente Giorgio Cornèr (o Cornaro) prese possesso ufficialmente della villa in occasione del suo matrimonio con Elena Contarini nel giugno 1553, benché fosse ancora in costruzione e fosse realizzato solamente il blocco centrale. Giorgio morì nel 1571 nella battaglia di Lepanto, lasciando il complesso al figlio Gerolamo, che proseguì il cantiere solo nel 1588 (quando Palladio era ormai morto da 8 anni), commissionando a Camillo Mariani le statue degli antenati per il salone. Nel 1596 Vincenzo Scamozzi costruì la grande barchessa, inglobando la precedente del Quattrocento. Nel 1655 il discendente Giorgio di Gerolamo Corner mise a disposizione una somma per concludere i lavori; fu Andrea Corner ad occuparsene, commissionando gli stucchi a Bortolo Cabianca e le decorazioni pittoriche a Mattia Bortoloni.
La planimetria di villa Cornaro è organizzata intorno a un grande ambiente con quattro colonne libere, un salone al centro della casa, a cui si accede dalla loggia o da uno stretto vestibolo. Due eleganti scale gemelle separano nettamente il piano terra, per l'accoglienza di ospiti e clientes, dai due appartamenti superiori riservati ai coniugi Cornaro. Il notevole pronao aggettante a doppio ordine riflette la soluzione palladiana della loggia di palazzo Chiericati a Vicenza. La doppia loggia in facciata può essere vista anche come un richiamo all'architettura gotica lagunare. - 2 Villa Marcello, Via dei Marcello, 13. Sontuoso edificio del XVIII secolo, tuttora appartenente alla famiglia Marcello, sorge a est dell'abitato di Levada. Circondata da sei ettari di parco (all'italiana davanti, all'inglese sul retro), visitabile, all'interno contiene il grande salone da ballo al piano nobile che ospita splendidi affreschi di Giambattista Crosato incorniciati da stucchi di Giuseppe Zais.
La villa è famosa per aver ospitato Vittorio Emanuele II nel 1866 e Vittorio Emanuele III nel 1918 e alcune scene del film Perdiamoci di vista di Carlo Verdone con Asia Argento. - 3 Chiesa di San Biagio (Chiesa parrocchiale). L'edificio attuale, progettato dall'architetto Luigi Candiani, fu costruito tra il 1928 e il 1938. Si tratta di una costruzione eclettica: l'impianto, specie nell'organizzazione degli spazi e nel gioco dei volumi, è neoromanico, ma le decorazioni rimandano al neogotico ottocentesco.
L'abside della chiesa presenta cinque grandi vetrate dedicate ai santi protettori della comunità parrocchiale, la Madonna, S. Giuseppe (compatrono della comunità), san Biagio, san Liberale (patrono della Diocesi) e san Giuseppe Benedetto Cottolengo e contiene l'organo Malvestio a trasmissione pneumatica del 1938.
La chiesa è ancora affiancata dal campanile risalente al 1717: con i suoi 54 metri, è uno degli edifici più alti della zona.
Eventi e feste
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