percorso escurionistico nel parco nazionale della Maiella
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Percorso dal rifugio Pomilio al Monte Amaro è un percorso escursionistico che si sviluppa per 26 km (A/R) attraverso varie tappe fino al raggiungimento della vetta del Monte Amaro.

Percorso dal rifugio Pomilio al Monte Amaro
Il Monte Amaro visto dal Monte Focalone
Stato
Regione

A differenza dei percorsi che partono da Fonte Romana o da Passo San Leonardo, questo itinerario esplora il versante nord-orientale del massiccio montuoso.

Introduzione modifica

L'itinerario, a cura di Manuel Marini (escursionista) e Valentina Bevilacqua (escursionista e Abruzzo Smart Ambassador), nasce nel contesto dell'iniziativa Abruzzo Wiki Grand Tour.

Cenni geografici modifica

Il Monte Amaro della Maiella è la vetta più alta del Parco Nazionale della Maiella (2.793 m s.l.m.), di recente annoverato tra i Geoparchi Mondiali dell'Unesco con il nome Majella Geopark. Il Monte Amaro, inoltre, risulta essere la seconda vetta più alta d'Abruzzo e di tutta la catena degli Appennini.

Si tratta di una cima molto ambita dagli escursionisti, sia durante il periodo estivo che d'inverno (purché adeguatamente attrezzati), ed è accessibile da svariate vie.

Quando andare modifica

Il periodo consigliato per percorrere questo itinerario va da fine maggio a settembre.

Come arrivare modifica

 
Vista esterna estiva del rifugio dal piccolo piazzale antistante la strada

Questo percorso è descritto e pensato partendo dal parcheggio del rifugio Bruno Pomilio, situato all'interno del territorio comunale di Rapino (CH), nei pressi della località Maielletta. Il rifugio è intitolato al figlio del celebre chimico teatino Umberto Pomilio (prematuramente scomparso sui pirenei nel 1953).

In auto modifica

Il rifugio è raggiungibile dalla metà di aprile alla fine di novembre comodamente in automobile da 3 versanti: Pretoro (CH), Lettomanoppello (PE) e Roccamorice (PE). Nel periodo invernale, invece, è raggiungibile con ciaspole, sci (mediante gli impianti di risalita di Majelletta WE), con gli sci d'alpinismo o con il gatto delle nevi di proprietà del rifugio stesso (si raccomanda di verificare con i gestori del rifugio la possibilità di usufruire di tale mezzo di trasporto).

Il rifugio non è raggiungibile mediante mezzi pubblici.

Sentieri modifica

  Percorso dal rifugio Pomilio al Monte Amaro(Modifica GPX)

Descrizione modifica

L'itinerario si sviluppa in un ambiente prevalentemente carsico ed è abbastanza impegnativo. È necessario quindi avere un buon allenamento, avere con sé una buona scorta di acqua (essendovi solo due fontane) oltre ad una adeguata attrezzatura. Nei mesi primaverili prestare molta attenzione ai nevai duri e ghiacciati.

Il percorso è fruibile da persone diversamente abili con carrozzina soltanto fino alla Cappella Madonna della Neve (cd. Madonnina del Blockhaus).

Per tornare al punto di partenza, bisogna percorrere lo stesso percorso fatto all'andata.

Durante il percorso si incontrano svariati bivi: seguendo le indicazioni riportanti “Monte Amaro” e il “sentiero P”, è praticamente impossibile perdersi, essendovi segnaletica in stato ottimale.

Lungo il sentiero si troveranno fonti d'acqua come Fontanino dell'Acquaviva e Fonte Ghiacciata, soggette a stagionalità.

Rifugio Pomilio - Madonnina del Blockhaus - Fontanile dell'Acquaviva - M. Focalone - Cima Tre Portoni - M. Amaro
P
Lunghezza: 26 (A/R) km  905 m  11h (A/R)  Escursionistico per esperti

 
Veduta del chietino dal rifugio
  Da: Rifugio Pomilio (1.888 m s.l.m.)   n.d.
  A: Madonnina del Blockhaus (2.050 m s.l.m.)   162 m
Descrizione: Dopo aver lasciato il proprio mezzo in prossimità del rifugio (non raggiungibile mediante mezzi pubblici) a 1.888 metri d'altezza, si imbocca l'evidente sentiero P il quale, fino alla prima tappa, risulta essere asfaltato e dunque accessibile ai diversamente abili in carrozzina. Tale porzione di sentiero di circa 2 km che conduce sino al pianoro in cui è sita la Cappella Madonna della Neve (o Madonnina del Blockhaus), è conosciuta anche come “Itinerario Indro Montanelli”. Una volta raggiunta la Cappella, ci si trova ai piedi del Monte Blockhaus a circa 2.050 m. Tale montagna, la cui vetta ha un'altezza pari a 2.145 m, risulta avere questo nome poiché nel diciannovesimo secolo vi sorgeva un fortino militare (i cui resti sono ancora evidenti in vetta) utilizzato da soldati e mercenari di origine austriaca per combattere il brigantaggio.

  Da: Madonnina del Blockhaus (2.050 m s.l.m.)   n.d.
  A: Fontanile dell'Acquaviva (2.100 m s.l.m.)   50 m
Descrizione: Dopo aver lasciato sulla sinistra la Cappella, si continua a percorrere il sentiero P, lasciando sulla sinistra anche la cima del Monte Blockhaus. Il sentiero, cosparso di pini mughi, risulta essere in questo tratto abbastanza pianeggiante. La visuale è unica: a destra abbiamo la valle dell'Orfento e la provincia di Pescara; a sinistra, invece, si sovrasta il vallone delle Tre Grotte e la provincia di Chieti. Dopo aver superato il Monte Cavallo (nelle cui vicinanze si trova la celeberrima Tavola dei Briganti), si arriva al Fontanino dell'Acquaviva (2.100 m).

 
Il Monte Focalone
  Da: Fontanile dell'Acquaviva (2.100 m s.l.m.)   n.d.
  A: Monte Focalone (2.676 m s.l.m.)   576 m
Descrizione: Dopo il Fontanino, il sentiero cambia decisamente: una buona parte del dislivello complessivo sarà affrontata tra il Fontanile e il Monte Focalone. Dapprima, la salita impegnativa parte mentre si è al riparo tra i pini mughi. Poco dopo, tuttavia, il percorso inizierà ad essere completamente privo d'ombra, sino alla cima del Monte Amaro. Usciti dai pini mughi, il sentiero taglia il pendio costringendo ad attraversare un ghiaione, superato il quale si effettuerà una decisa virata a sinistra. Poco dopo si costeggerà la piccola Fonte Ghiacciata sulla destra e si raggiungerà una sella che si affaccia su di un affascinante costone roccioso, l'anfiteatro delle Murelle. Si segnala che a pochi metri dalla sella è presente un rifugio (non gestito), il Bivacco Carlo Fusco. Raggiunta la sella, si continua sempre rimanendo sul sentiero P, verso la cima del Monte Focalone (2.676 m). Dalla sella del Focalone in poi, il paesaggio risulta essere arido, con pietre e ciottoli: da molti viene definito come “paesaggio lunare”.

  Da: Monte Focalone (2.676 m s.l.m.)   n.d.
  A: Cima Tre Portoni (2.550 m s.l.m.)   -126 m
Descrizione: Dopo essere giunti alla cima del Focalone, inizierà il particolare saliscendi verso la cima del Monte Amaro: si tratta dei lunghi e faticosi passi dei tre portoni. Bisogna dapprima scendere di qualche metro lungo il primo portone, sino ad arrivare a Cima Pomilio (2.656 m). Una volta raggiunta Cima Pomilio, bisognerà nuovamente scendere per il secondo portone aggirando il Monte Rotondo per poi risalire, sino ad arrivare a Cima Tre Portoni (2.550 m).

  Da: Cima Tre Portoni (2.550 m s.l.m.)   n.d.
  A: Monte Amaro (2.793 m s.l.m.)   243 m
Descrizione: Dopo Cima Tre Portoni, si attraversa la lunga valletta carsica che conduce alla base del Monte Amaro (bivacco Pelino di colore rosso, cupoliforme sulla cima).

Per la salita alla vetta è conveniente portarsi sulla cresta di destra sotto la quale si trovano i grandi canali detritici che precipitano in direzione del Passo San Leonardo.

Dalla vetta si torna indietro per lo stesso sentiero.


Cosa vedere modifica

 
Il versante occidentale della Majella
  • 42.14856714.1138021 Cappella Madonna della Neve (o Madonnina del Blockhaus). Capannina in legno che reca una statuetta votiva della Madonna.
  • Fontanile dell'Acquaviva.

Monti modifica

  • 42.10721714.1151671 Monte Focalone (2.676 m s.l.m.).
  • 42.14516914.1110192 Monte Blockhaus (2.145 m s.l.m.).
  • 42.0974714.089843 Cima Tre Portoni (2.550 m s.l.m.).
  • 42.08633614.0859744 Monte Amaro (2.793 m s.l.m.).


Dove mangiare modifica


Dove dormire modifica

 
Il bivacco Pelino all'alba


Sicurezza modifica

Trattandosi di un'alta via di montagna con pochi punti di appoggio, è necessario essere muniti di idonee calzature da trekking, abbigliamento a strati, acqua e cibo in quantità sufficienti. Ad eccezione del tratto tra il Fontanino e la sella del Focalone (nei pressi del Bivacco Fusco), il sentiero non risulta essere particolarmente esposto e non si rilevano altri pericoli particolari.

Qualora si decida di affrontare la via durante il periodo invernale sarà necessario, inoltre, essere muniti di idonea attrezzatura per le uscite invernali (piccozza e ramponi oppure sci d'alpinismo con pelli). Si raccomanda di effettuare il percorso soltanto dopo essersi sincerati delle condizioni meteorologiche.

Come restare in contatto modifica

Telefonia modifica

La copertura telefonica lungo il sentiero risulta essere altalenante, in quanto vi sono dei tratti asserviti e dei tratti che non lo sono.

Internet modifica

Il punto di partenza dell'escursione (Rifugio Bruno Pomilio), risulta essere munito di rete Wi-Fi. Lungo il sentiero ed anche nei vari punti di appoggio (Bivacco Fusco e Bivacco Pomilio), invece, non sono presenti hotspot.

Note modifica

  •  : Per dislivello si intende il dislivello totale della tappa, potrebbero esserci dislivelli più alti sia in discesa che in salita all'interno della tappa.
  •  : I tempi di percorrenza sono indicativi e si riferiscono a un escursionista medio.
  •  : La classificazione adottata è la seguente: Turistico (T) per i sentieri più semplici, Escursionistico (E) per quelli di media difficoltà, Escursionistico per esperti (EE) per quelli più difficili, Escursionistico per esperti con attrezzature (EEA) per percorsi attrezzati e vie ferrate.



 Usabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire lo svolgimento del sentiero.