capitale di Cipro
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Nicosia è la capitale di Cipro.

Nicosia
Λευκωσία, Lefkoşa
Veduta di Nicosia dalla torre Shakolas
Stemma e Bandiera
Nicosia - Stemma
Nicosia - Stemma
Nicosia - Bandiera
Nicosia - Bandiera
Stato
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Posizione
Mappa di Cipro
Mappa di Cipro
Nicosia
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Dopo la caduta del muro di Berlino, Nicosia è l'unica città al mondo che continua ad essere divisa da una barriera (Green line) in due zone, una turca (Repubblica Turca di Cipro del Nord) e l'altra greca. La Green Line attraversa in tutta la sua lunghezza la città vecchia racchiusa entro le mura medievali dividendola esattamente a metà. Il 3 aprile 2008 fu ufficialmente aperto un valico di frontiera sulla Green Line all'altezza di Ledra Street anche se già prima di quella data era possibile passare da una zona all'altra attraverso il checkpoint del "Ledra Palace"

Cenni geografici modifica

Nicosia è l'unica grande città nell'entroterra di Cipro. Si trova nella pianura centrale detta "Mesaora" che in greco significa "Tra i Monti". È una zona arida le cui sorti agricole sono determinate dall'irrigazione. Nicosia è bagnata dal Pedieos, poco più che un rigagnolo che scorre ad ovest delle mura e con il letto quasi sempre asciutto.

Quando andare modifica

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 15,5 15,9 19,2 24,3 29,7 34,3 37,2 36,9 33,5 29,0 22,1 17,0
Minime (°C) 5,7 5,2 7,0 10,2 14,8 19,4 22,2 21,9 18,8 15,6 10,4 7,1
Luce (h/giorno) 5,9 7,1 7,7 8,9 10,7 12,3 12,5 11,8 10,4 8,9 7,1 5,5
Temp. acqua (°C) 54,7 41,6 28,3 19,9 23,5 17,6 5,8 1,3 11,7 17,4 54,6 65,8

Servizio meteorologico di Cipro (dati medi dal 1991 al 2005)

Il miglior periodo per una visita sono le stagioni intermedie. L'estate a Nicosia può, infatti rivelarsi estremamente calda con temperature più che elevate. Di conseguenza l'aria condizionata nella propria camera d'albergo si rivela un bene irrinunciabile e spesso costituisce un "optional" ottenibile con un sovrapprezzo. Passeggiare per le strade del centro nelle mattinate e nei pomeriggi di luglio-agosto potrebbe risolversi in un'esperienza alquanto sgradevole.

Cenni storici modifica

 
Posto di blocco sulla Green Line alla fine di Ledra street

L'odierna capitale di Cipro sorge sul sito dell'antica Ledra. Il nome Lefkosia del quale Nicosia è una distorsione operata dai Crociati, è attestato dal III secolo a.C. e deriverebbe da Lefkos, figlio di Tolomeo Sotiras ma secondo altri sarebbe da collegare al termine pioppo che in greco si dice "Lefki".

La città si ingrandì al tempo delle incursioni musulmane dell'VIII secolo d.C. che obbligarono gli abitanti delle città costiere a ripiegare nell'interno. In epoca bizantina soppiantò Costanza, l'odierna Famagosta, nel ruolo di capitale dell'isola.

Nicosia raggiunse il suo apogeo al tempo dei Lusignano che governarono Cipro dal 1192 fino al 1489, anno in cui Caterina Cornaro, vedova del re Giacomo II fu costretta ad abdicare dal governo veneziano che prese il diretto controllo di Cipro. Il dominio veneziano fu di breve durata. Nonostante la costruzione di una possente cinta muraria ad opera di Giulio Savorgnano, la città fu espugnata il 9 settembre 1570 dall'esercito ottomano, dopo un assedio durato 48 giorni. Per tre giorni consecutivi fu messa al sacco e il suo difensore Marcantonio Bragadin fu scuoiato vivo. Prima della sua capitolazione la città contava circa 50,000 abitanti ed era famosa per il gran numero delle sue chiese. Già Dante aveva fatto accenno al suo carattere prospero nella Divina Commedia (Paradiso, Canto XIX, versi 145-148).

Sotto il dominio ottomano rimase fino al 1878 anno in cui fu ceduta ai Britannici. Sotto di loro la città cominciò ad espandersi oltre la cinta muraria. Il 13 dicembre 1959, giorno della proclamazione dell'indipendenza di Cipro, la città aveva oltrepassato gli 80,000 abitanti. La sua divisione in due zone risale al 1974, anno del colpo di stato contro l'arcivescovo Macario ordito dalla giunta militare greca che provocò l'invasione di Cipro da parte delle forze armate turche. Nonostante la guerra e la divisione, Nicosia ha continuato ad espandersi a ritmi sorprendenti soprattutto nel settore greco. Oggi appare una città dall'aspetto moderno e alquanto banale. Molte costruzioni moderne sono sorte anche nella zona del centro racchiusa entro le mura medievali.

Come orientarsi modifica

La centrale via Ledra (Odòs Lidras in greco) muove da "Piazza della Libertà" (Platia Eleftherias in greco), a ridosso del tratto sud-occidentale delle mura dove è situato il Quartiere popolare (Laikì yitonià in greco) il più turistico della città. Costituisce un'isola pedonale, brulicante di vita ad ogni ora del giorno e della notte per via dei suoi numerosi negozi di souvenir, bar e locali notturni. La via Ledra ha un andamento sud-nord, terminando al posto di blocco sulla Green Line, sorvegliata da un contingente dell'ONU, oltrepassato il quale (controllo passaporti) si accede al settore turco della città.

Più ad est della via Ledra e sempre nella zona all'interno delle mura è situata la Piazza Arcivescovo Kyprianoù con il palazzo arcivescovile e il museo di arte bizantina. Nelle vicinanze stanno il museo etnografico e la chiesa di San Giovanni.


Come arrivare modifica


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

Se sei interessato alle attrattive turistiche della zona turca della città, consulta l'articolo Lefkoşa

Entro la cinta muraria modifica

 
Tratto delle Mura medievali
  • Mura Medievali. Hanno una forma circolare e sono rafforzate da 11 bastioni. Furono erette in tutta fretta nel 1567 in previsione dell'assalto ottomano sotto la supervisione di Giulio Savorgnano. Per la loro costruzione fu impiegata la pietra locale di origine calcarea e dal caratteristico colore biondo ma non si esitò a sacrificare le molte e belle chiese innalzate sotto i Lusignano. Partendo da ovest la prima porta che si incontra è quella di Pafos, una semplice apertura fra le mura vicino alla quale sta un edificio che alcuni hanno voluto identificare in un resto della reggia dei Lusignano.. Oltre sta il bastione Costanza con a fianco la piccola moschea di Bayraktar che custodisce la tomba del primo soldato ottomano che tentò la scalata degli spalti e finì ucciso dagli assediati. Continuando ad est si incontra la porta di Famagosta, la porta Giuliana del periodo medievale così chiamata in onore dell'architetto Savorgnano. Ha un aspetto meno modesto delle altre ed è sormontata e reca ancora l'effigie del Leone di San Marco
  • 35.17131233.3626871 Chiesa dell'arcangelo Michele. Chiesa ortodossa del 1695 con una bella iconostasi del XVIII secolo.  
 
Moschea Omerye
  • 35.17638933.3697222 Chiesa Chrysaliniotissa (Vicino alla porta di Famagosta, nel tratto sud-orientale delle mura.). La più antica chiesa bizantina della città. Risale al 1450 e fu commissionata dalla regina Elena Paleologo. Al suo interno stanno interessanti icone  
  • 35.17277833.3583333 Museo delle motociclette d'epoca, Granikou 44.  
 
Museo del folklore
  • 35.17341533.3680454 Museo del folklore cipriota. Il museo è un'organizzazione culturale senza scopo di lucro e dipende da volontari sin dalla sua fondazione nel 1937. Le collezioni contano oltre 5000 esempi di arte popolare cipriota del XIX e XX secolo, tra cui sculture in legno, ricami, ceramiche e costumi nazionali. La collezione è cresciuta attraverso la donazione e l'acquisto, è in alcuni casi direttamente dagli abitanti del villaggio che avevano gli oggetti al momento. Tra le collezioni private di questo museo ci sono quelle della defunta Maria Eleutheriou Gaffiero e del defunto G. Filis.Oggetti importanti includono la porta di San Mamas a Morphou, risalente al 19 ° secolo. Questo ha ispirato il famoso poeta Giorgos Seferis che si riferisce al piccolo gufo sulla porta nel suo poema “Piccole cose di Cipro”. Il poema è dedicato al suo amico e primo direttore del Museo, Adamantios Diamantis (1900-1994).
    Il museo è allestito in un antico monastero edificato XIII secolo, sotto il dominio dei Lusignano per fornire una sede all'ordine dei Benedettini. Quando nel 1426 i Benedettini lasciarono Cipro in seguito alla conquista di Cipro ad opera di Barsbay, sultano mamelucco d'Egitto, il monastero passò nelle mani della Chiesa greco-ortodossa. Sopra la porta interna in stile gotico è un affresco del XVI secolo dell'Annunciazione, che reca un'iscrizione in greco. Il monastero fu il luogo della detenzione dell'arcivescovo Kyprianos e della sua esecuzione nel 1831 per ordine delle autorità ottomane. Al primo piano si visita la stanza dell'arcivescovo.
     
  • 35.17191933.3655785 Moschea Ömeriye. Fu eretta subito dopo la conquista ottomana sulle rovine dell'antica chiesa di Santa Maria appartenuta all'Ordine degli Agostiniani. Si crede che nella chiesa sia stato sepolto nel 1249 Jean I de Montfort, compagno di San Luigi dei Francesi. La moschea, invece, commemora il presunto passaggio del califfo Omar in Nicosia  
  • 35.17333.36756 Palazzo dell'arcivescovo.  
  • 35.17333333.3678337 Cattedrale di San Giovanni.    
  • 35.17055833.3616618 Museo municipale Leventis. Vi sono esposte collezioni di reperti archeologici, costumi, fotografie, ceramiche medievali, mappe e incisioni, gioielli e mobili.  
  • 35.171933.36159 Torre Shacolas. Un grattacielo di ,50 m. completato nel 1959 e da allora il più alto edificio di Cipro. È dotato di terrazza panoramica aperta al pubblico.  
  • 35.17352833.362510 Chiesa Panaya Faneromeni. La Chiesa di Panagia Faneromeni è stata costruita nel 1792 sul sito di un convento con lo stesso nome che era già esistito sotto il dominio veneziano, ma la cui fondazione risale probabilmente al medio periodo bizantino.  
  • 35.17193833.366911 Casa di Hadjigeorgakis Kornesios. Il palazzo è il più importante esempio di architettura urbana dell'ultimo secolo di dominio ottomano che sopravvive nella vecchia Nicosia. Ha aperto il 3 maggio 1960 con l'aiuto di una sottoscrizione pubblica, tre anni dopo la creazione di una fondazione per proteggere la proprietà dagli sviluppatori che volevano demolirlo.  


Fuori dalle mura modifica

 
Museo di Cipro
  • 35.17166733.35527812 Museo di Cipro. Ospitato in un modesto palazzetto neoclassico del 1908, il museo di Cipro permette di farsi un'idea precisa della storia di Cipro dai tempi del neolitico fino all'epoca di Settimio Severo. Nelle prime due sale sono esposti vasi in pietra ritrovati a Chirokitia e databili al VI millennio a.C. Nella stessa sala sono esposti altri vasi in argilla dipinta del IV millennio a.C. e provenienti dai siti di Erimi e Sotira. Le vetrine racchiudono reperti del periodo calcolitico (2500-1200 a.C.) rinvenuti ad Ambelikos nel 1942. La sala III è dedicata alle età del bronzo e del ferro ripercorrendo la storia della ceramica dal III millennio fino all'epoca romana. Racchiude vasi provenienti dalla necropoli di Vounoi del 2100-2000 a.C. e un gran numero di vasi importati da Creta che dimostrano l'influenza della civiltà minoica a partire dal XIV secolo a.C. Al centro della sala sta la statuetta bronzea di un dio con elmo e lancia proveniente da Engomi e databile dal XII secolo a.C. Unica nel suo genere, l'opera attesta influenze sia orientali che micenee. La sala ospita anche una collezione di vasi attici a figure rosse e nere    
 
Ledra Palace
  • 35.17791233.35466413 Ledra Palace Hotel. Ad ovest delle mura sta il Ledra Palace, un albergo di lusso che fu al centro di una furiosa battaglia tra Greci e Turchi nell'estate del 1974. Gli ospiti dell'albergo furono salvati per intervento dei soldati del "Canadian Airborne Regiment" sotto il fuoco incrociato delle artiglierie. Oggi l'edificio dell'ex albergo si trova sulla Green Line, la "terra di nessuno" controllata dalle truppe delle Nazioni Unite che proprio nel Ledra Palace hanno il loro quartier generale  


Eventi e feste modifica


Cosa fare modifica

  • 35.172633.36541 Bagni turchi Omerye (Ömeriye Hamam), 8, Piazza Tyllirias, +357 22 460570, +357 22 750550. Completamente rinnovato, l'hamam Omerye ha perduto l'antico fascino, quando appena varcatane la soglia, si aveva l'impressione di fare un balzo indietro nel tempo, all'epoca dei dervisci danzanti. Costituisce pur sempre un'attrazione turistica cittadina e se non si ha voglia di fare il bagno si può pur sempre prendere un tè nel bar del complesso. La sala centrale è sormontata da una grande cupola e le mura sono in pietra  


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica

Spettacoli modifica

  • 35.14611133.3144446 Stadio Makario.  


Dove mangiare modifica


Dove alloggiare modifica

Prezzi modici modifica

  • 35.17735833.3469462 Averof, Odos Averof 19, +357 22 773447. Non esattemente vicino al centro ma comunque in un buon quartiere, oltre il museo di Cipro e la zona degli ospedali.

Prezzi medi modifica

  • 35.17434733.3424563 Crown Inn Hotel, Odos Filellinon 13, +357 22 778989. Nella stessa zona del precedente, vicino alla piscina comunale.

Prezzi elevati modifica


Sicurezza modifica

In caso di emergenza è possibile chiamare i seguenti numeri:

  • n° di emergenza: 112 oppure 199


Come restare in contatto modifica


Nei dintorni modifica

 
Chiesa incompiuta di San Mamas
  • 35.06532833.438741 Agios Sozomenos — Villaggio abbandonato, famoso per la cappella rupestre bizantina dedicata al santo eremita Sozomenos e per la chiesa incompiuta di San Mamas.
  • 35.02997533.2447532 Tamasso — Rovine di un'antica città posta su una collinetta sulla riva sinistra del fiume Pedieos, vicino al moderno villaggio di Politiko.
  • 34.95982333.1713473 Fikardou (40 km) — Villaggio nei cui pressi di trova il Monastero di Machairas del XII secolo ma ricostruito nel 1892 con fondi russi dopo essere stato devastato da un incendio.



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