Mercatale in Val di Pesa | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Toscana | |
Altitudine | 295 m s.l.m. | |
Abitanti | 2.021 (censimento 2001) | |
Nome abitanti | Mercatalini | |
Prefisso tel | +39 055 | |
CAP | 50020 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Gennara | |
Posizione
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Mercatale in Val di Pesa è una frazione del comune di San Casciano in Val di Pesa in provincia di Firenze.
Da sapere
modificaÈ la più importante frazione del comune di San Casciano ed è stato l'ultimo paese che ha ospitato Pietro Pacciani.
Cenni storici
modificaL'origine dell'insediamento è legata al fiorire nel tardo medioevo di luoghi posti nei fondovalle o nei pressi di strade in cui si tenevano degli scambi commerciali tra le popolazioni rurali. Questa origine, oltre che nel nome, è riscontrabile anche nella piazza principale del borgo, che ha la forma di un trapezio allungato, tipica dei centri preposti all'uso di mercato. Una simile struttura si può anche vedere a Greve in Chianti, che nasce come mercato di Montefioralle.
Il borgo nacque per iniziativa del podestà del vicino castello di Montecampolese che nel 1237 fece costruire una pubblica piazza in una località conosciuta come il Beccamorto. Nel 1592 venne costruito sulla piazza un Oratorio.
Sulla piazza principale oggi si affaccia la chiesa di Santa Maria che appare con l'aspetto conferitole da numerosi restauri, ultimo dei quali nel 1964. Sulla sinistra della chiesa si trova Villa Nunzi, che fu edificata dagli Strozzi ed è caratterizzata da un corpo di forma trapezoidale con due torrette simmetriche poste alle estremità. Negli anni ottanta Mercatale venne soprannominata Piccola Russia perché quasi tutta la popolazione era iscritta al Partito Comunista.
Mercatale è stato il paese natale di Giuliano Dami, avventuriero del XVIII secolo e amante del Granduca Giangastone de' Medici, e in anni recenti è balzato agli onori della cronaca nera nazionale perché vi abitava Pietro Pacciani, accusato di essere uno degli autori dei delitti del cosiddetto Mostro di Firenze.
Come orientarsi
modificaCome arrivare
modificaCome spostarsi
modificaCosa vedere
modifica- 1 Chiesa di Santa Maria, Piazza Vittorio Veneto. Ad una sola navata e al suo interno conserva le sinopia di affreschi della zona, tra cui uno del Maestro della Crocifissione Grigg.
- Villa Nunzi (A fianco della chiesa di Santa Maria). Venne edificata dalla famiglia Strozzi e alla fine del XV secolo venne acquistata dalla famiglia Del Corno. La villa ha una forma trapezoidale con due torrette simmetriche collegate a due ali perpendicolari che si affacciano su un giardino murato. È stata restaurate alla fine del XX secolo.
- 2 Torre di Luciana (In località Luciana). Complesso risalente al IX secolo. La torre era parte integrante di un castello intorno al quale sorgeva il borgo di Luciana, oggi scomparso. Fu residenza estiva della famiglia fiorentina dei Bardi, e nel XVII secolo passò di proprietà ai Pitti che trasformarono il complesso in villa, poi in fattoria, e in seguito in casa colonica. Acquistata nel XX secolo da una società privata, la torre di Luciana è stata restaurata e concessa fino al 2003 all'Università di Siena che l'ha destinata a "Osservatorio Astronomico e Naturalistico".
- 3 Castello il Palagio, Via Campoli, 98. Il castello fu possesso della famiglia Canigiani e risulta conosciuto sin dal 1252. Questo fortilizio è stato segnato, nel corso dei secoli, da una serie di incursioni a cui ha sempre resistito. Nel 1320 il castello fu ampliato raggiungendo dimensioni più ampie di quelle attuali. Alla fine del '600 fu ceduto ai baroni Miniati, poi Marchesi Goretti Miniati, che lo trasformarono in villa arricchendolo di opere d'arte. Durante la II guerra mondiale fu sequestrato dall'esercito nazista, che ne scacciò i proprietari, e subì violenti bombardamenti. Quello che vediamo oggi del Castello Il Palagio è frutto di un restauro iniziato nel 1910 in stile neomedievale. La struttura fa perno sulla torre con la merlatura di stile guelfo e sul bel cortile centrale sul quale si affaccia una loggia coperta.
- Fattoria Ispoli. È la sede della omonima fattoria appartenente un tempo alla famiglia Machiavelli, sulla facciata è ancora presente il loro stemma. In passato era una casa da signore, oggi è una azienda agricola a conduzione biologica. La facciata che dà sulla strada principale e la torre angolare presentano caratteri tipici dell'architettura medievale.
- 4 Chiesa di Sant'Andrea a Luiano (Sorge isolata dall'abitato di Luiano). Questa chiesa, antecedente al XII secolo, venne annessa alla pieve dell'Impruneta nel 1575. Gravemente danneggiata dal terremoto del 18 maggio 1895, venne inizialmente sommariamente restaurata. Un restauro più completo venne eseguito subito dopo la seconda guerra mondiale. La facciata a capanna è costituita da un portale con architrave in arenaria e da un arco a tutto sesto sovrastati da una monofora architravata. L'interno presenta un paramento murario regolare in calcare, tranne in alcuni punti. Nelle pareti ai lati dell'abside sono stati realizzati due piccoli tabernacoli: quello di destra in epoca rinascimentale; quello di sinistra risale al XIV secolo. Le superfici delle pareti laterali erano decorate a monocromo e, dopo i lavori di restauro effettuati dalla Soprintendenza che hanno comportato lo stonacamento, sono apparsi tracce di affreschi risalenti al XIV secolo. Il frammento più importante in cui è raffigurato Sant'Andrea è attribuito ad un ignoto maestro di scuola fiorentina ed adesso è esposto nel Museo di San Casciano.
- 5 Tabernacolo degli Strozzi. È un tabernacolo del tipo ad edicola che prende il nome dalla famiglia Strozzi, proprietaria della vicina Villa Caserotta, che lo fece edificare ed è importante perché al suo interno contiene un affresco di Agnolo di Cosimo detto il Bronzino raffigurante La Pietà con Santi e Apostoli. Il dipinto risale al XVI secolo.
- Villa Luiano. Il nome Luiano deriva dal latino Lucas Jani (il Bosco di Giano). La villa, realizzata nel XVI secolo, è un bell'esempio di villa toscana di campagna. Ha un prospetto semplice con un portone realizzato con pietre bugnate e all'interno presenta un chiostro nel quale è situata una cappella intitolata a San Giuliano. In passato la villa appartenne alle famiglie Mellini, Borromeo e Strozzi.
- Cappella dei Peppoli. La cappella dei Peppoli è situata lungo la strada che da Mercatale porta al castello di Gabbiano. La cappella fu costruita nel XVI secolo dalla famiglia Cerchi che la dedicarono alla beata Umiliana de' Cerchi. La cappella presenta i caratteri tipici dell'architettura del tardo Cinquecento. La facciata è preceduta da un leggiadro portico architravato poggiante su due colonne tuscaniche in pietra serena. Ai lati delle facciata sono due semicolonne, al centro si apre il portale con cornice in pietra serena e ai suoi lati vi sono due finestrelle ed è sovrastato da un arco con lunetta; più in alto è collocato il monogramma di San Bernardino da Siena. Nelle pareti laterali sono due oculi, uno per parte, con cornice in pietra. La cappella versa oggi in stato di abbandono e sono visibili i segni del degrado. Degrado che si intravede anche all'interno. L'interno è ad aula unica coperta a capanna.
- Cappella dei Marcellini. La cappella era annessa alla villa dei Marcellini ed è situata lungo la strada che da Mercatale conduce alle Quattro Strade e poi a Panzano in Chianti. La villa dei Marcellini risulta esistente già all'inizio del XV secolo ma la cappella venne realizzata dopo il 1669, anno in cui la villa divenne proprietà della famiglia Buontalenti, i discendenti diretti dell'architetto Bernardo. La cappella ha pianta ottagonale e in facciata presenta, rialzato di alcuni gradini e inserito tra due ali di muro, un bel portale con cornici in pietra serena e sormontato da un frontone curvilineo spezzato che si ripiega al centro e dà forma ad un motivo a conchiglia. Sui due spicchi adiacenti al portale si aprono altrettante finestre rettangolari mentre negli spicchi adiacenti si aprono due ampie finestre con arco a tutto sesto. La cappella è conclusa da una cupola che emerge senza tamburo dalla piccole falde del tetto impostate su una cornice che corre lungo tutta la parete esterna; la copertura è in mattoni disposti a squame di pesce e gli spicchi sono sottolineati da costole in pietra serena che convergono tutte alla piccola lanterna in alto.
Eventi e feste
modificaCosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaSicurezza
modificaCome restare in contatto
modificaNei dintorni
modifica- Cofferi — Piccolo borgo sulla cui piazzetta prospetta la chiesa di San Martino. Risale al XII secolo.
- Santa Lucia Vecchia — È stata probabilmente sede del castello di Ligliano che viene nominato in un atto di donazione all'Abbazia di Montescalari risalente al 1100. Oggi sul luogo del castello vi è una villa realizzata nel XIX secolo che presenta una torretta aperta con un monofora. Presso la villa vi è un cappella, probabilmente realizzata nello stesso luogo un tempo occupato dalla chiesa di Santa Lucia a Ligliano, chiesa che risulta esistente nel 1213 e che fu soppressa nel 1480.
- Santa Lucia Nuova — Nel 1014 era di proprietà dell'Abbazia di Passignano. Oggi vi è una villa a pianta rettangolare con una torretta aperta da una trifora nel alto lungo mentre nel lato corto è aperta da una bifora. Di fronte alla villa è l'oratorio di Santa Lucia che venne edificato nel 1614, come testimoniato da un'epigrafe poste all'interno. È un edificio ad unica navata con una finestra ad occhio in facciata.
- Coltifredi — Sono due piccoli borghi. A Coltifredi di Sopra è situato il Tabernacolo da cui proviene la sinopia di Paolo Schiavo oggi conservata nella chiesa di Mercatale.
- Montecampolesi — È stato la sede del castello che ha fatto da matrice per Mercatale. I suoi uomini giurarono fedeltà al vescovo di Firenze nel 1236 e nel 1252. Venne smantellato già nel XIV secolo e all'interno delle sue mura vi furono costruite abitazioni civili. Gli edifici presenti sono stati case medievali che successivamente sono state trasformate in case coloniche. Separato dagli altri edifici è il fabbricato che fu sede della chiesa di San Niccolò della quale resta intatta la parete terminale dell'abside nella quale si apre una monofora.
- Luciana — Borgo medievale ormai scomparso, sede del castello omonimo e della Torre di Luciana, torre medievale di origine longobarda risalente al IX secolo che si trova nella località omonima, oggi sede di un importante osservatorio astronomico.
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