Erta Ale | |
Localizzazione | |
Stato | Etiopia |
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Regione | Regione degli Afar |
Altezza | 613 m s.l.m. |
Erta Ale è il vulcano più attivo in Etiopia ed è situato in Dancalia al centro dell'omonima catena.
Da sapere
modificaCenni geografici
modificaL'intera catena di vulcani termina a nord nella pianura di sale, a sud si estende fino al Lago Giulietti (detto anche Lago Afrera), a ovest è delimitata dalla scarpata dell'altopiano etiope e ad est dalla scarpata della Dancalia. Occupa una superficie di 2.350 km². Sulle scarpate laterali affiorano sedimenti corallini, tra le quote di -30 e +90 m s.l.m. Questi sedimenti, assieme agli importati sedimenti salini, dimostrano che questa depressione fu in passato occupata dal Mar Rosso, si ritiene tra i 200.000 e gli 80.000 anni fa. La regione, interamente desertica, è formata da crosta basaltica, frutto dell'allargamento della crosta terrestre in questa zona. La catena conta molti vulcani a scudo: i principali, procedendo da nord a sud, sono il Gada Ale (o Kebrit Ale) alto 287 metri, l'Alu-Dala Filla (o Dalafilla) alto 613 metri, il Borale Ale alto 668 metri, l'Erta Ale, il Hayli Gubbi alto 521 metri e l'Ale Bagu alto 1031 metri; quest'ultimo è l'unico a non trovarsi sull'asse principale della faglia.
L'Erta Ale ha un lago di lava permanente. Il calore indotto dal mantello non riesce talvolta a conservare la crosta alla stato liquido, perciò ogni tanto sul lago si forma una crosta nera frutto del raffreddamento. Solitamente però la temperatura di 1.200 °C consente il mantenimento dello stato liquido al lago, sulla cui superficie si possono osservare pezzi basaltici galleggianti come fossero iceberg. È uno dei pochi vulcani che, nel mondo, permettono l'osservazione di questo straordinario e spettacolare fenomeno. La faglia che attraversa la depressione, che marca l'allontanamento della placca araba dalle placche africane (quella somala e quella nubiana), permette la fuoriuscita di magma, fenomeno che normalmente avviene solo nelle dorsali oceaniche, in mare aperto e a grande profondità, quindi molto più difficilmente osservabile.
Cenni storici
modificaNel 1968, una prima spedizione franco-italiana di vulcanologi giunse sulla sommità dell'Erta Ale. Haroun Tazieff e Giorgio Marinelli osservarono due laghi di lava: un lago di cento metri di diametro molto attivo nel cratere nord ed un lago di 65 metri di diametro, meno attivo, nel cratere centrale. I due si trovavano 165 metri sotto al bordo dei cratere, probabilmente attivi dal 1906. Il livello dei laghi varia molto nel tempo: nel 1971 non erano che ad una decina di metri dal bordo dei crateri e aveva le stesse dimensioni nelle osservazioni dell'anno successivo; in seguito vi furono delle fuoriuscite di lava che invasero i bordi della caldera. Questa situazione si protrasse fino al 1974. La guerra nella regione non permise altre osservazioni in loco fino al 1992, tranne qualche raro sorvolo o osservazioni dallo spazio. Il livello del lago era nel frattempo sceso a cento metri con un diametro da 40 a 70 metri. Nel 2001, con il termine del conflitto con l'Eritrea, nuove spedizioni scientifiche poterono recarsi in loco. Il lago misurava allora 80 metri per 100, e si situava a una profondità di 80 metri con emissioni regolari di fontane di lava alte 5-10 metri. Da questa data il vulcano è regolarmente visitato, il sito mostra repentini e importanti cambiamenti sia nella sua estensione sia nella sua profondità. Dopo un breve periodo di calma l'eruzione è ripartita. Il lago di lava del cratere sud è ricomparso, con variazioni del suo livello che variano da un mese all'altro. Il 5 novembre 2008 una nuova attività vulcanica ha preso inizio con la fuori uscita di colate di lava da una frattura che si suppone si sia aperta a est del vulcano Erta Ale.
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