comune italiano
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Castelsardo è una città della Sardegna.

Castelsardo
Panorama della città di Castelsardo
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Castelsardo
Sito del turismo
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Cenni geografici modifica

Castelsardo si affaccia al centro del Golfo dell'Asinara, nella regione storica dell'Anglona nel nord della Sardegna, in un susseguirsi di coste rocciose trachitiche con piccole insenature, con l'eccezione della spiaggia di Lu Bagnu. Grazie a questa posizione la località, oltre ad essere esposta ai venti, gode di un panorama unico spaziando su tutte le coste del golfo, comprese quelle della Corsica.
La località fa parte de I borghi più belli d'Italia.

Cenni storici modifica

La particolare posizione, oltre all'esistenza di piccoli approdi naturali, contribuì sicuramente alla scelta del luogo come sede di antichi centri abitati. Già i romani costruirono le loro abitazioni nelle vicinanze dell'odierno porto turistico. A quei tempi l'approdo era situato su una spiaggia denominata Fritum Janii (porto di Giano) da cui l'odierno nome del porto e della collina sovrastante, Frigiano. Con la caduta dell'Impero Romano e la presa di potere da parte dei vari Giudici, con l'andare degli anni molte terre vennero donate alla Chiesa e a vari ordini monastici. A pochi chilometri venne fondato l'importantissimo monastero benedettino di Tergu, ora in fase di studio archeologico, mentre sul colle di Frigiano vi era già un monastero probabilmente di eremiti antoniani, intorno a cui si aggregò la popolazione locale. Tale centro di aggregazione perse di importanza, per divenire poi un lazzaretto, quando nel 1102 venne fondato il castello della famiglia genovese dei Doria, battezzato Castelgenovese, da non confondere con Castel Doria. Questa è considerata la data ufficiale di fondazione del castello, ma studi successivi indicano come data ben più probabile il 1270. Gli abitanti della zona, si trasferirono progressivamente all'interno della rocca che risultò imprendibile fino all'avvento delle armi moderne. Dal 1520 il paese venne rinominato Castillo Aragonés (Castel Aragonese); nel frattempo divenne sede vescovile; nel 1586 si ha l'inizio della costruzione della cattedrale. Nel 1767 Castelsardo, sotto la dinastia sabauda, assunse l'attuale denominazione durante il regno di Carlo Emanuele III, ma a differenza di altre città regie, come Alghero, Bosa, Cagliari, Oristano e Sassari, conservò nel proprio stemma le barre d'Aragona del passato regime, invece di sostituirle con la croce dei Savoia. La città cominciò a perdere di importanza verso la prima metà dell'ottocento, schiacciato da dei proprietari terrieri troppo autoritari e da un impoverimento della vita culturale e sociale, unica alternativa alle poche terre coltivabili, dovuta al progressivo allontanarsi dei seminaristi, dei frati, del vescovo. È in corso un adeguamento delle infrastrutture atte alla ricezione di un turismo attento e colto, nonché un rilancio delle iniziative culturali.

 
Castelsardo


Come orientarsi modifica

  Castelsardo

Frazioni modifica

  • Lu Bagnu
  • Multeddu
  • San Giovanni
  • Terra Bianca


Come arrivare modifica

 
Una via del paese

In aereo modifica

In auto modifica

In nave modifica

In treno modifica

La Stazione ferroviaria più vicina è a Palau.

In autobus modifica

Autobus da Olbia, da Golfo Aranci per Porto Torres con arrivo a Castelsardo.

Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

 
Concattedrale di Sant'Antonio abate
  • 40.915648.712331 Castello dei Doria.   3,00-2,00 €.   Inverno: 10:30-16:30; Estate: 9:00-21:00 (a volte fino a mezzanotte). Il castello, che ha dato il nome al luogo, fu costruito nel XIII secolo. Formatosi sotto la famiglia genovese dei Doria, la data originariamente tramandata del 1102 dovette essere rivista.
    • 40.915558.712682 Museo dell'Intreccio Mediterraneo, Via Guglielmo Marconi.   3,00-2,00 €.   Inverno: 10:30-16:30; Estate: 9:00-21:00 (a volte fino a mezzanotte). Il Museo dell'Intreccio e della Viminiera Sarda espone intrecci e vimini della regione e dell'intero Mediterraneo.
  • 40.915948.712163 Museo della Stregoneria e dell'Inquisizione, Via Guglielmo Marconi (Presso il Palazzo Episcopale).
  • 40.916298.711694 Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Via Regina Margherita. Questa chiesa medievale non ha facciata, l'ingresso è sul lato destro dell'edificio.
  • 40.916358.711425 Museo delle Origini Genovesi (MOG) (Presso un vecchio convento francescano, a fianco della chiesa di Santa Maria delle Grazie). Museo dedicato alla storia di Castelsardo.
  • 40.91698.71256 Concattedrale di Sant'Antonio abate. La chiesa di Sant'Antonio divenne sede della cattedra vescovile di Ampurias nel 1503. L'attuale fabbrica deriva dai rifacimenti operati tra il 1597 e il XVIII secolo. La consacrazione del tempio avvenne nel 1622. L'edificio, che stilisticamente fonde elementi del gotico catalano e del classicismo rinascimentale, si trova nel centro storico di Castelsardo, in posizione panoramica, a picco sul mare. Esternamente si caratterizza soprattutto per l'alta torre campanaria, coperta da un cupolino maiolicato.
    • 40.916978.712537 Museo Diocesano, Via Manganella 42.   4,00 €.   Maggio e Settembre: Gio-Mar 10:00-13:00 e 15:30-19:30; Giugno: 10:00-14:00 e 15:00-21:00; Luglio-Agosto: 10:00-14:00 e 15:00-22:00. Il Museo Diocesano ha sede presso la cripta della cattedrale dove tra i reperti si trovano anche altre parti dell'originaria pala d'altare del Maestro di Castelsardo.
  • 40.916578.712728 Chiesa del Purgatorio.
 
Roccia dell'elefante
  • 40.889758.746139 Roccia dell'elefante, località Multeddu, al km 4,3 della SS 134. La roccia dell'Elefante è un grosso masso trachitico e andesitico, dal forte color ruggine, notevolmente eroso dagli agenti atmosferici che gli hanno conferito il singolare aspetto di un pachiderma seduto. La roccia, che ha un'altezza di circa quattro metri. Originariamente il masso faceva parte del complesso roccioso di monte Castellazzu dal quale si distaccò rotolando a valle. Oltre ad una certa importanza turistico-paesaggistica, la roccia dell'Elefante riveste anche una notevole rilevanza archeologica per le due domus de janas, risalenti al periodo prenuragico, che sono ospitate al suo interno. Nel 1914 lo studioso Edoardo Benetti fu il primo ad associare ad un elefante l'originale forma della roccia, che sino ad allora era conosciuta, anche in documenti ufficiali, con il nome dialettale Sa Pedra Pertunta (la pietra traforata).


Eventi e feste modifica


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica

Numerosa la presenza di ristoranti a Castelsardo, sia nel borgo antico (nella parte alta della città) che nella parte bassa.

Prezzi medi modifica


Dove alloggiare modifica


Sicurezza modifica

Numeri utili modifica

Farmacie modifica


Come restare in contatto modifica

Poste modifica



Nei dintorni modifica

A ovest di Castelsardo modifica

A est di Castelsardo modifica

Gallura modifica



Altri progetti

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