città della Colombia, capitale del dipartimento Valle del Cauca

Cali
Santiago de Cali
Panorama dal Cerro de las Tres Cruces
Stemma e Bandiera
Cali - Stemma
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Cali - Bandiera
Cali - Bandiera
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Cali
Sito del turismo
Sito istituzionale

Calì è una città colombiana nella regione del Pacifico, capoluogo del Dipartimento di Valle del Cauca.

Da sapere

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Cali è soprannominata la capitale della salsa, un genere musicale nato a Cuba ma adottato dai suoi cittadini in maniera maniacale. È dunque una meta adatta per quanti amano la gestualità (sensuale secondo l'opinione comune), che questo tipo di danza caraibica comporta.

Cali è una città molto diversa da quelle della valle del Cauca e della Colombia in genere: al contrario della sua acerrima nemica, Medellín, arroccata su posizioni conservatrici, Cali è, fin dal primo periodo repubblicano, una città pervasa da spirito liberale portato agli estremi e questa differenza balza subito all'occhio appena ci si mette piede.

Cali è anche uno di quei posti in cui bighellonare per strada con l'orecchio attaccato allo smartphone, può risultare estremamente pericoloso.

Cenni geografici

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Cali è situata nella valle del Cauca a ovest del fiume omonimo e ad est della Cordillera Occidental, nel tratto denominato Farallones de Cali. La città si trova a circa 1.000 m. sul livello del mare. Un centinaio chilometri a ovest di Cali e al di là della Cordigliera occidentale, si trova la città portuale di Buenaventura sulla costa colombiana del Pacifico. A nord-est si trovano il centro produttivo di Yumbo e l'aeroporto internazionale di Cali, l'Alfonso Bonilla Aragón (CLO).

Cenni storici

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Il territorio ove oggi sorge Cali era abitato dai calima, un popolo giunto dalle isole dei Caraibi come dimostra la loro lingua. I loro manufatti sono esposti al Museo del Oro Calima. Altri popoli stanziati nella regione erano i Gorrones in relazioni commerciali con i Quimbaya che vivevano nel nord della Valle del Cauca.

Nel 1534, il conquistatore spagnolo Sebastián de Belalcázar agli ordini di Francesco Pizarro, fondò la città di Quito. Ossessionato dalla ricerca del mitico El Dorado, si spinse a nord dove fondò la città di Popayán. A differenza degli Incas, i calima opposero una feroce resistenza così come gli indios Jamundi stanziati sul fiume Pance con i quali gli spagnoli dovettero ingaggiare vere e proprie battaglie.

Difficile fu anche la sottomissione dei popoli Petecuy che misero su un esercito confederato per avversare l'avanzata degli invasori. I popoli amerindi furono subito avviati al lavoro forzato tramite l'istituto dell'encomienda e una volta decimati dal vaiolo, furono subito rimpiazzati da schiavi importati dall'Africa, .

La città di Cali fu fondata Il 25 luglio 1536 da Sebastián de Belalcázar nel corso delle sue campagne nella valle del Cauca. La prima messa fu celebrata nel luogo ove oggi sorge la chiesa di la Merced.

Nel periodo coloniale, Santiago de Cali fece parte del Governatorato di Popayán e rimase una città di secondaria importanza. Nel 1580 scoppiò una ribellione di schiavi neri che si propagò su tutto il territorio del governatorato.

Il 3 luglio 1810, Santiago di Cali proclamò la sua indipendenza dal Governatorato di Popayán. La rivolta avvenne 17 giorni prima di quella di Santa Fe de Bogotá. Un anno dopo l'indipendenza fu sancita con la sconfitta delle forze realiste spagnole nella battaglia di Bajo Palacé. Tuttavia nel 1815 il re Ferdinando VII di Spagna inviò un grande esercito che restituì il potere alla corona spagnola.

Nel 1819 gli spagnoli dovettero andarsene definitivamente a seguito della sconfitta subita nella battaglia di Boyacá ad opera del libertador Simón Bolívar. I creoli divennero l'élite dominante nel nuovo Stato di Gran Colombia, governato da Francisco de Paula Santander, un progressista che attuò da subito la separazione dello Stato dalla Chiesa.

Nel 1832 Santander, presidente della Repubblica di Nuova Granada smembrò l'antico Governatorato di Popayán nelle tre province di Buenaventura, Cauca e Popayán, dotate di ampia autonomia. Cali, la cui economia era fondata sulle aziende agricole (haciendas) e sul lavoro forzato dei negri, fu annesso alla provincia di Buenaventura. Nel 1841 gli schiavi si ribellarono e assunsero il controllo della città seminando il terrore per un paio di anni.

Nel 1849, la schiavitù fu abolita determinando la fine delle haciendas. A quel tempo risale l'inizio del fenomeno del banditismo che portò instabilità e caos in tutta la valle del Cauca.

La ripresa economica si ebbe nel 1850 in poi grazie all'apertura della strada da Cali al porto di Buenaventura che permise esportazioni su grande scala di tabacco, chinino, oro e caffè. L'anno seguente i contrasti tra liberali e conservatori sfociarono nel primo di una serie di conflitti civili che minarono il progresso economico del paese per tutta la seconda metà del XIX secolo.

Le opere per la realizzazione dell'acquedotto di Cali iniziarono nel 1870 e terminarono 30 anni dopo. Nel 1876, Cali fu presa e saccheggiata da un gruppo di banditi composto principalmente da afroamericani. In seguito sciami di locuste rovinarono i raccolti e un periodo di siccità seguito da un inverno dal freddo intenso comportò la carestia.

Ancora agli inizi del XX secolo, Cali era una piccola città che dipendeva politicamente ed economicamente da Popayán. Il 26 ottobre 1910, la città vide per la prima volta la luce elettrica, con l'illuminazione di Plaza de Cayzedo. Nel 1911 contava 28.000 abitanti. Non c'erano strade che collegavano la Valle del Cauca al resto del paese, il che contribuiva all'isolamento della città.

La ferrovia arrivò nel 1915 e solo negli anni '30 del XX secolo fu aperta la carrozzabile per Bogotá che passava per la Cordigliera Centrale.Grazie a queste infrastrutture fu registrato un boom nelle esportazioni di zucchero e caffè.

Ancora nel 1930 mancava l'acqua potabile nelle case e le donne dovevano recarsi alle fontane pubbliche per i loro approvvigionamenti quotidiani.

L'industrializzazione risale agli anni '50 del XX secolo, grazie all'afflusso di capitali stranieri, soprattutto statunitensi. Le condizioni lavorative erano pessime. Una pagina nera fu la tragedia del 7 agosto 1956 quando morirono circa 1100 persone in seguito all'esplosione di 7 camion carichi di bombe e altro materiale per l'esercito, stazionati in centro.

Un evento importante fu l'edizione del 1971 dei Giochi Panamericani. Per accogliere le gare, Cali si dotò di numerosi impianti sportivi.

Agli anni '70 risale la guerra di mafia che oppose il cartello di Cali a quello di Medellín. Nel 1990 Cali entrò in un periodo di crisi economica a causa della dissoluzione delle organizzazioni mafiose operata dal governo centrale.

Come per Medellín, il governo centrale ha investito molto per il miglioramento delle condizioni sociali e economiche di Cali. Fu varato un piano di ampio respiro detto Ciudad Paraíso, mirante al risanamento dei vecchi barrios Calvario, San Pascual e Sucre. Furono realizzate strutture futuristiche per accogliere degnamente la IX edizione dei giochi mondiali svoltasi dal 27 luglio al 4 agosto 2013.


Come orientarsi

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Per trovare un indirizzo bisogna sapere innanzitutto la tipologia delle strade che, tranne qualche eccezione, sono identificate da un numero:

  • Calle (abbreviato CL) Strada con orientamento predominante e numero crescente da ovest a est.
  • Carrera (abbreviato KR) Strada generalmente perpendicolare alla Calle e con orientamento predominante e numero crescente da nord a sud.
  • Avenida (abbreviato AV) Sono specifiche del solo Centro Moderno ed hanno un andamento parallelo al fiume Cali (da sudest a nordest). In alcuni casi le Avenidas hanno denominazioni alternative come bulevar, vía, paseo, circunvalar, autopista.

Quartieri

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  • 3.4518-76.53251 Centro storico Fa perno sulla Plaza de Cayzedo, la piazza centrale di Calì donde la città si sviluppò. In epoca coloniale si chiamava Plaza Mayor e dopo l'indipendenza Plaza de la Constitución. Il nome attuale fu adottato nel 1913 in onore di un patriota locale, Joaquín de Cayzedo, la cui statua troneggia al centro della piazza. Sulla piazza si affaccia la cattedrale di San Pietro (Catedral de San Pedro) e a breve distanza stanno altri edifici storici come il Palacio Nacional e l'Edificio Otero.
  • Zona del río Cali il breve corso dell'affluente del Cauca separa il centro moderno dall'antico. Costituisce una delle zone più tranquille della città ed è tutto un susseguirsi di parchi. Qui si trova "La Tertulia", il piccolo museo di arte moderna.
  • Centro moderno situato a nord della piazza Cayzedo e al di là del fiume e del parco La Retreta, ha per asse maggiore l'Avenida Sexta o semplicemente Sexta, possibilmente il viale più famoso di Cali contornato da vari centri commerciali e locali di vario genere nel tratto tra Avenida Colombia (Carrera 1) e il settore del Puente Chipichape.

Oltre al centro storico e a quello moderno, quartieri di Cali di possibile interesse turistico sono:

  • 3.449943-76.5420352 El Peñón. Adiacente al barrio San Antonio, El Peñón è pieno di locali di vario genere dove la sera si ritrovano giovani e meno giovani.
  • 3.4465-76.54443 Barrio San Antonio. Uno dei quartieri più tradizionali di Cali e anche uno dei più antichi. È situato su una collina in gran parte occupata dal parco omonimo. Qui è dislocato anche il Parque Artesanal Loma de la Cruz, dove si possono acquistare oggetti prodotti dagli artigiani locali e la chiesetta di San Antonio in stile coloniale, famoso belvedere sulla città. Molti Nord Americani che vivono a Cali e insegnano l'inglese, abitano in quest'area.
  • Barrio Granada. Altro quartiere tradizionale dove è situato l'hotel Plaza.
  • 3.435798-76.5455284 Parque del perro. Una zona del barrio San Fernando, con bar notturni e ristoranti di vecchia data e di stampo classico oltre che di vari circoli privati. Il parco deve il suo nome alla statua di un cane eretta in memoria di un cagnolino Teddy, compagno di giochi dei visitatori del parco.
  • 3.4451-76.4735 Juanchito. una zona fuori mano ad est del centro dove stanno grandi e rinomate discoteche a carattere popolare. Generalmente i rappresentanti della borghesia medio-alta di Cali non vi mettono piede perché la zona non garantisce la loro incolumità fisica.
  • 3.398181-76.5405746 Carrera 66. La strada nel settore sud della città conta alcuni famosi ristoranti, bar e discotecas di moda.
  • 3.492049-76.5243677 Menga. Situato nel settore nord, il quartiere Menga è rinomato per i suoi locali dove si balla al ritmo della rumba, salsa e tantissimi altri ritmi musicali. Sul palco dei sofisticati club di Menga, dotati dell'ultimissima tecnologia, si esibiscono artisti di grido.
  • 3.36392-76.532588 Avenida San Joaquín (Carrera 105) (Tra il parque de la Babilla e l'istituto di lingua tedesca). Altra zona popolare nel quartiere Ciudad Jardín, a sud del centro.


Come arrivare

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In aereo

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  • 3.543056-76.3813899 Aeroporto internazionale Alfonso Bonilla Aragón (IATA: CLO). Linee aeree e destinazioni:
    • American Airlines Miami.
    • Arajet Santo Domingo–Las Américas.
    • Avianca Barranquilla, Bogotá, Cartagena, Cúcuta Madrid, Medellín–JMC, Riohacha, Santa Marta. Stagionali: Miami, New York–JFK.
    • Avianca Express Pasto.
    • Copa Airlines Panama City–Tocumen
    • EasyFly Bucaramanga, Medellín–JMC, Neiva, Pasto, Puerto Asis, Quibdó, Tumaco, Villavicencio.
    • Iberia Madrid.
    • JetSmart Chile Antofagasta, Santiago de Chile.
    • LATAM Colombia Bogotá, Cartagena, Medellín–JMC, Pasto, San Andrés Island, Santa Marta.
    • Satena Florencia, Guapi, Ipiales, Puerto Leguízamo, Tumaco.
    • Spirit Airlines Fort Lauderdale.
    • TAC Timbiquí.
    • Wingo Bogotá, Cancún, Cartagena, Panama City–Tocumen, San Andrés Island. Aeroporto di Cali-Alfonso Bonilla Aragón su Wikipedia Aeroporto Internazionale Alfonso Bonilla Aragón (Q2308547) su Wikidata


In autobus

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Come spostarsi

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Cosa vedere

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Non c'è molto da vedere a Calì. Qualche chiesa, qualche piccolo museo. La città vanta però un rinomato giardino zoologico e magnifici belvederi.

Centro storico

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  • 3.4508-76.53241 Catedral metropolitana de Cali. Metropolitan Cathedral (Q5758387) su Wikidata
  • 3.450268-76.5337772 Complesso religioso di San Francesco (Complejo religioso de San Francisco). La chiesa, di stile neoclassico, è l'opera di maggior valore architettonico del complesso francescano. La facciata ha principalmente due corpi in mattoni. 4 coppie di lesene doriche sporgono sulla parte inferiore del corpo e due coppie su quella superiore. Il corpo inferiore ha tre vie corrispondenti alle navate della chiesa con porte incorniciate in pietra. La strada centrale ha un arco semicircolare e le strade laterali hanno archi ribassati. Il secondo corpo è su una trabeazione dorica, ed è ridotto alla sola strada centrale.La volta dipinta da Mauricio Ramelli ricrea l'intera vita di San Francesco d'Assisi, dalla sua giovinezza fino alla sua morte.L'altare centrale, in stile barocco, mostra alla base della pala 12 statuette con l'effigie di San Francesco in varie pose, oltre a sette immagini a grandezza naturale di santi francescani, nella parte centrale appare il Cristo Risorto trionfante.Nella cappella laterale destra, si trova l'immagine del Cristo Morto sul Calvario accompagnato dalla Madonna Addolorata e da Giovanni Evangelista. Iglesia de San Francisco, Cali (Q5401597) su Wikidata
  • 3.453998-76.5319853 Iglesia la Ermita. Costruita nel 1942, è una chiesa cattolica in stile neogotico. Diversi pezzi architettonici sono stati portati dall'estero, le campane sono state fuse e portate da Levallois nei dintorni di Parigi, le vetrate raffiguranti i dodici apostoli provengono da Amsterdam, mentre i cancelli di ferro sono stati fabbricati a Cali nell'anno 1937 dagli studenti della scuola municipale di arti e mestieri. All'interno sono conservate immagini più antiche della chiesa stessa come il Cristo de la Caña, la Maddalena, San Francesco Saverio, Sant'Antonio e l'Ecce Homo. Ermita de Cali (Q11682932) su Wikidata
  • 3.450047-76.5357254 Museo de Oro Calima, calle 7 tra la carrera 4 e 5.. Ingresso libero. Allestito nella sede del Banco de la República, espone collezioni di oggetti precolombiani in ceramica soprattutto ma anche in oro. Furono prodotti dal popolo di Calima che abitava la valle del Cauca. Calima Gold Museum (Q20017473) su Wikidata
  • 3.450586-76.5367035 Museo Arqueológico La Merced, Carrera 4.ª #6-59. Museo arqueológico La Merced (Q20107426) su Wikidata

El Peñon / Cerros de Cali

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  • 3.449167-76.5452786 Monumento Sebastián de Belalcázar. Uno dei monumenti più celebri posto sulla cima di una collina ad ovest del centro. Costituisce anche un ottimo punto di riferimento e aiuta a non perdere l'orientamento. Monument to Sebastián de Belalcázar (Q21167187) su Wikidata
  • 3.45008-76.5453317 Museo La Tertulia, Avenida Colombia con calle 5.ª Oeste. Un museo d'arte moderna fondato nel 1956 da Maritza Uribe de Urdinola e inaugurato sei anni più tardi nella sede attuale. Vi sono esposte 300 opere di artisti colombiani. La Tertulia Museum (Q18624380) su Wikidata
  • 3.451292-76.5447588 El gato del rio (Gato de Tejada) (barrio El Peñon). Assieme alla statua di Belalcazar e al Cristo Rey, El gato del rio è un simbolo di Cali. Si tratta di una statua raffigurante un gigantesco gatto, opera del pittore e scultore Hernando Tejada che la regalò alla città nel 1996. Con il tempo il gatto ha acquistato parecchie fidanzate. Nel 2006 la Camera di commercio locale bandì un concorso con il titolo 'las novias del gato' affinché fossero create statue che raffigurassero le presunte fidanzate del Gato de Tejada. Al concorso hanno partecipato scultori famosi come Maripaz Jaramillo e Omar Rayo. El Gato del Rio (Q5822005) su Wikidata
  • 3.447835-76.5566829 Giardino zoologico (Zoológico de Cali), Carrera 2 oeste, calle 14 esquina, +57 2 488 0888. Uno dei più ammirati giardini zoologici di tutto il continente sudamericano. Si estende su 11 ettari ed ospita più di 2.000 animali. È situato nel punto in cui il rio Cali entra nella valle. Nelle vicinanze sta anche l'orto botanico. Cali Zoo (Q5019807) su Wikidata
  • 3.4359-76.564810 Cristo Rey. Situata sul cerro los Cristales, il Cristo Rey è una colossale statua di 31 m di altezza compresi i cinque del basamento. Costituisce anche il più famoso belvedere di Cali.Lungo la strada che conduce al monumento si possono vedere opere dell'artista Carlos Andrés Gómez, scolpite nella roccia. Tra queste il Lamento della Pacha Mama, come protesta della natura per il danno che l'uomo ha fatto all'ambiente.Le figure modellate con cemento e argilla vanno dai 50 centimetri ai 5 metri di altezza.L'ingresso al monumento di Cristo Re è gratuito. È aperto dalle 8: 00 alle 23: 00. C'è una cappella, ristorante e parcheggi. Il Cristo Rey è visitato ogni anno da 290.650 tra turisti colombiani e stranieri. Christ the King statue (Q805445) su Wikidata

Centro Moderno

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(Avenida Sexta)

  • 3.436189-76.53896411 Museo de Ciencias Naturales Federico Carlos Lehmann. Federico Carlos Lehman Museum of Natural Sciences (Q20640790) su Wikidata
  • 3.459-76.52912 Torre de Cali. Cali Tower (Q2336876) su Wikidata
  • 3.479448-76.51118413 Orquideorama Enrique Pérez Arbelaer, Avenida 2 Norte #48-10. Un bel parco con una grande varietà di orchidee curato da una associazione locale (Asociación Vallecaucana de Orquideología).


Eventi e feste

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Festival Internacional de Arte de Cali. Demostración bailarines de salsa.


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Spettacoli

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  • 3.429889-76.5410831 Estadio Olimpico Pascual Guerrero. Lo stadio del calcio ove si svolgono gli incontri delle squadre locali Deportivo Cali e América de Cali. Lo stadio ha anche ospitato le partite della Copa América del 2001 e dei Juegos Deportivos Nacionales del 2008. Estadio Olímpico Pascual Guerrero su Wikipedia stadio Olimpico Pascual Guerrero (Q1369545) su Wikidata
  • 3.528364-76.4974382 Centro de Eventos Valle del Pacífico, Cl. 15 #26-120, Arroyo Hondo, Br. Trinidad Etap 1, Yumbo (Nel territorio del comune di Yumbo, 12 km a nord del centro), +57 2 641 1000. Gli spazi dove hanno luogo i maggiori eventi artistico-culturali di Cali compresa la sua celebre feria. Centro de Eventos Valle del Pacifico (Q5062916) su Wikidata
  • 3.410741-76.548843 Plaza de toros Cañaveralejo. Dove si svolgono le corride. La stagione ha il suo culmine a dicembre in concomitanza con la "Feria de Cali". Plaza de Toros Cañaveralejo (Q2894142) su Wikidata
  • 3.449275-76.5358614 Teatro Municipal Enrique Buenaventura, : Carrera 5 #6-64, +57 2 8839106. Inaugurato il 30 novembre 1927, è oggi il più apprezzato dei teatri cittadini. Teatro Municipal Enrique Buenaventura (Q16638128) su Wikidata
  • 3.45334-76.53235 Teatro Jorge Isaacs, Carretera 3 #12-28, +57 2 880 9027. Inaugurato nel 1931, il teatro è dedicato allo scrittore Jorge Isaacs. Fu riaperto nel 1989, dopo un lungo periodo di abbandono e quattro anni dopo essere stato dichiarato monumento nazionale. Teatro Jorge Isaacs (Q13636673) su Wikidata

Locali notturni

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Dance Clubs

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Dove alloggiare

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Hotel Spiwak

Prezzi modici

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Prezzi medi

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Prezzi elevati

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Sicurezza

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Come nelle altre grandi città della Colombia, bisogna essere sempre vigili. Cali potrebbe essere meno sicura di Medellin, ma è anche una città che è stata in gran parte pacificata dopo la caduta del cartello. Ciò nonostante Cali continua a detenere il primato di città della Colombia con il più alto numero di omicidi. Tra il 1988 e il 2013, circa 5000 persone (prostitute, sospetti criminali o giovani provenienti da aree popolari) sono state assassinate. Secondo un rapporto del Centro Nazionale di Memoria Storica, il 77 per cento degli omicidi sono imputabili a gruppi di pulizia sociale, il 18 per cento a gruppi paramilitari di estrema destra, mentre del restante 5% non è stata identificata l'appartenenza.

Il problema per turisti di passaggio è di essere oggetto di rapine a mano armata, per cui è necessario esercitare il buon senso.

Evitate di passeggiare, anche di giorno, e per i vostri spostamenti ricorrete al taxi, facendolo chiamare dal personale alla reception del vostro albergo. Cercate di mimetizzarvi con la folla e di farvi notare il meno possibile. Non portate zaini, borse o borselli a tracolla ed evitate di estrarre il cellulare per strada. Prestate molta attenzione se dovete prelevare contanti, evitate i bancomat per strada.

Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Lago Calima
  • 3.894569-76.49488311 Lago Calima (108 km / 1:30 in auto) Un grande invaso artificiale dove si praticano diversi sport acquatici, in particolare il kitesurf e il windsurf.

Informazioni utili

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Altri progetti

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