frazione del comune italiano di Fiesole

Caldine è una frazione di Fiesole.

Caldine
Stazione di Fiesole Caldine
Stato
Regione
Altitudine
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
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Caldine

Da sapere modifica

Cenni geografici modifica

Il centro abitato è situato all'estremo nord del territorio comunale nella valle del Mugnone. La valle del Mugnone è caratterizzata da particolari morfologie erosive entro gli alvei dei corsi d'acqua che originano piccoli bacini di raccolta chiamati "caldaie" (recipienti, serbatoi, in geologia detti anche marmitte). Queste "caldaie" erano un tempo, particolarmente preziose per le attività produttive. Nella fascia medio alta di questa zona, a causa dell'abbondanza di sorgenti e fossi, i toponimi che richiamano l'acqua sono molto numerosi. Lungo il fosso (e via delle Caldine) che ha origine da via dei Bosconi, si susseguono diverse di queste caldaie scavate nel torrente.

Cenni storici modifica

La località era già frequentata in epoca etrusco-romana, trovandosi lungo la via Faventina, costruita dai Romani fra il II e I secolo a.C. per collegare la Toscana e il Tirreno alla pianura Padana con un percorso assai simile all'attuale. Il tracciato da Fiesole-Firenze a Faenza misurava circa 112 chilometri e le distanze intermedie fra le varie località sono scrupolosamente riportate nell'Itinerarium Antonini (III secolo d.C.).

Alla fine del XIX secolo, in seguito alla costruzione della ferrovia Faentina, il toponimo Caldine, dalle "caldaie" della valle del Mugnone, viene riferito al paese che andava via via sviluppandosi.

La frazione è stata oggetto di una serie di interventi di edilizia cooperativa fra la fine degli anni settanta e i primi anni 2000 che ne hanno fortemente aumentato la popolazione.

Come orientarsi modifica

  Caldine


Come arrivare modifica

In treno modifica

A Caldine si trova la stazione di Fiesole-Caldine posta lungo la Ferrovia Faentina.


Come spostarsi modifica


Cosa vedere modifica

  • 43.83641711.315751 Convento di Santa Maria Maddalena. Nel 1464 Andrea di Lorenzo Cresci acquistò un piccolo ospedale per i viandanti e nel 1477 ne avviò i lavori di trasformazione sulla base di un progetto forse di Michelozzo, morto pochi anni prima. Nel 1480 il Cresci cedette il convento, ancora incompiuto, ai domenicani che lo adattarono a ospizio. Qui dimorò fra Bartolomeo che vi morì nel 1517. Nella chiesa, ad aula unica, si trova una lunetta con unAnnunciazione affrescata da fra Bartolomeo (1515), soprastante una nicchia, datata 1618, che ospita un Presepe in terracotta policroma di Andrea della Robbia.
    Nell'orto monastico si incontra la cappellina della Maddalena, con l'affresco del
    Noli me tangere (1517) di fra Bartolomeo e l
    Annunciazione di Bicci di Lorenzo.
       
  • Oratorio di San Sebastiano. Risalente al XIV secolo.


Eventi e feste modifica


Cosa fare modifica


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica


Dove alloggiare modifica


Sicurezza modifica


Come restare in contatto modifica


Nei dintorni modifica


Altri progetti

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