Bomarzo è una città del Lazio famosa per il suo parco detto Villa dei mostri.

Bomarzo
Scocio di Bomarzo
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Bomarzo
Sito istituzionale

Da sapere modifica

Il borgo di Bomarzo è conosciuto più che altro per il suo parco, tuttavia anche lo stesso paese è molto caratteristico e vale la pena di una visita, specie il centro storico che va visitato lasciando l'auto. Si scoprirà una cittadina sonnolenta e con ritmi molto tranquilli.

Al comune è stata applicata la bandiera arancione per il turismo di qualità.

Come orientarsi modifica

  Bomarzo

Il nucleo più antico del paese si sviluppa a nord, in corrispondenza del Municipio. Mentre la zona nuova è più a sud. Il parco dei mostri si trova poco fuori il nucleo abitato sul versante ovest.

Come arrivare modifica

In aereo modifica

  • 43.09583312.5130561 Aeroporto di Sant'Egidio (Aeroporto di Perugia), +39075592141.      
  • 41.80027812.2388892 Aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci (Aeroporto di Fiumicino), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, Fiumicino, +39 06 65951. Il principale aeroporto di Roma.      
  • 41.79944412.5972223 Aeroporto Giovan Battista Pastine (Aeroporto di Ciampino), +39 06 65951. Di minor traffico, è riservato alle compagnie Low Cost.      

In auto modifica

Dall'autostrada   Roma-Firenze, uscire ad Attigliano e seguire le indicazioni per Bomarzo lungo la   prima e la   poi.

In treno modifica

  • 42.51812.29474 Stazione di Attigliano-Bomarzo. La stazione più vicina presso il Comune di Attigliano.    

In autobus modifica

Prendere un autobus regionale dalla stazione ferroviaria di Viterbo (verificare gli orari). La linea degli autobus parte dal terminal degli autobus Riello/p.zza G.Bruno, ma la fermata dell'autobus più vicina alla stazione ferroviaria è v.le Trieste / N.Sauro-Gorizia. Un viaggio dura circa mezz'ora. In alternativa lo stesso autobus, ma nella direzione opposta, potrebbe essere preso presso la stazione ferroviaria di Orte Scalo.

Dalla stazione di Orvieto prendere il bus Cotral per Bomarzo. Dalla stazione di Viterbo prendere il bus Cotral per Bomarzo.

Scendere alla fermata 42.4866512.2504245 in una piccola rotonda a Bomarzo.

Come spostarsi modifica

Il paese è piccolo, pertanto il miglior modo per visitarlo è a piedi. Il parco lo si può raggiungere comodamente in auto essendo presente un parcheggio.

Cosa vedere modifica

 
Il Palazzo Orsini
  • 42.49128312.2512521 Palazzo Orsini (Palazzo del Comune di Bomarzo). Un grande palazzo rinascimentale domina la parte vecchia del paese. Non sembra essere aperto al pubblico, ma vale la pena fare di vederlo essendo il palazzo di colui che ha ideato il parco di Bomarzo.    
  • 42.49119712.2514142 Duomo di Bomarzo.    

Parco dei mostri modifica

 
Uno scorcio del parco
  •  42.49163312.2475753 Parco dei mostri di Bomarzo (Sacro bosco) (ignorare un cartello stradale all'ingresso del centro storico in quanto vi è una scorciatoia. Invece nel piccolo parcheggio vicino a Palazzo Orsini prendiamo una discesa pedonale. Scendere in discesa fino a raggiungere una piccola strada che conduce verso il parco.).   10€ intero, 8€ ridotto.   08:30-19:00 (da Aprile ad Agosto), 08:30 al tramonto (da Settembre a Marzo). Il parco dei mostri contiene molte strane sculture, scolpite su grandi masse di roccia vulcanica che ricoprivano l'area. Fu messo insieme da Pier Francesco Orsini negli anni '70 del XVII secolo. Le numerose statue mostruose hanno, al loro tempo, intrattenuto principi e principesse e fornito ispirazione a poeti, romanzieri e pittori, tra cui Salvador Dalì. C'è anche un'opera musicale chiamata "Bomarzo".
    Durante il XIX secolo e il XX il giardino divenne trascurato, ma negli anni '70 fu eseguito un programma di restauro. Il giardino è oggi una grande attrazione turistica ed è ottimo per intrattenere i bambini che potrebbero essere un po' stufi delle città medievali. Sculture di ghiande sono dappertutto, presumibilmente un riferimento alla famiglia Della Rovere che possedeva il castello locale. All'ingresso viene fornita una mappa per orientarsi ed inoltre c'è la possibilità di comprare dei libri sul parco e di mangiare.
       
All'interno del parco si trovano diversi punti di interesse; qui di seguito i principali posti in successione.
 
una delle due sfingi
  • 42.489912.24574 Sfingi. Poste all'ingresso del parco vi sono due sfingi con due iscrizioni che invitano alla visita: "Chi con cigli inarcate et labbra strette non va per questo loco manco ammira le famose del mondo moli sette" e l'altra "Tu ch'entri qua pon mente parte a parte e dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte." lasciando nel visitato la curiosità di scoprire il mistero del parco.
 
Glauco-Proteo
  • 42.489512.24585 Proteo (Glauco) (Dall'ingresso andare a sinistra). Si tratta di un immenso mascherone antropomorfo con la bocca spalancata, che sembra emergere direttamente dalle viscere della Terra, sormontato da un grande globo di pietra, sormontato dalla raffigurazione di un castello. Il personaggio di Glauco è legato alla mitologia in quanto era figlio di Poseidone e di una Naiade. Di lui si innamorò Scilla, poi trasformata dalla maga Circe nel famoso mostro marino onde poter divenire sua amante. Glauco poi seppe dell'amore di Scilla e divenuto mostro provò a farsi riconoscere. Egli infine mangiando un'erba che riportava in vita i pesci si trasformò in un essere marino.
 
Il bassorilievo del Mausoleo caduto
  • 42.4901812.245536 Mausoleo (a destra rispetto l'ingresso principale). Questo monumento è l'equivalente di un masso spezzato sulla cui facciata si trova un frontone che ricorda la Tomba della Sirena a Sovana. Le sculture ad altorilievo rappresentano una sirena che stringe due fanciulli tra le sue code, vi è inoltre una ninfa marina che tiene una melagrana.
 
Ercole e Caco
  • 42.4904712.245537 Lotta tra giganti (Ercole e Caco) (Dal mausoleo caduto scendere le scale seguendo il sentiero). Questa statua rappresenta la lotta tra Ercole e Caco. Ercole di ritorno da una delle fatiche si appisolò nei pressi del Foro Boario per riposare lasciando la sua mandria a pascolare, ma Caco che viveva nell'Aventino rubò alcuni animali. Ercole una volta svegliatosi e accortosi dell'ammanco scopre il colpevole e inizia tra i due una furibonda lotta su cui l'eroe ebbe la meglio.
 
La tartaruga
  • 42.4905912.245858 Tartaruga (Scendendo le scale dopo la scultura di Ercole e Caco). Una tartaruga con la bocca aperta posta su uno sperone di roccia forma di prua ha sul dorso una Nike alata su una sfera. La tartaruga è simbolo di stabilità e di longevità, rappresenta l'unione tra la terra e il cielo. Il gruppo scultoreo è infatti il passaggio verso la purificazione e la donna alata è l'apice di questa trasformazione.
 
Fontana di Pegaso
  • 42.4906612.245969 Balena o orca (Accanto la tartaruga). Di questa scultura è visibile una bocca aperta e posta di fronte alla tartaruga posta proprio accanto ad un torrente d'acqua.
  • 42.4907812.2457410 Fontana di Pegaso (Subito dopo la tartaruga). Il cavallo alato, collegato al mito di Perseo si dice sia nato presso una fonte e forse è per questo che è inserito nell'elemento acqueo. Il cavallo simboleggia la passionalità e dell'impetuosità istintiva che può essere dominata dalla volontà spirituale dell'uomo rappresentata dalle sue ali.
 
Ninfeo e in alto la torretta
  • 42.4909612.2454211 Ninfeo (Dopo la fontana di Pegaso). Il ninfeo è composto da tre nicchie in cui su due vi sono delle statue, in passo c'è un'iscrizione parzialmente leggibile con tritoni e leoncini. I tritoni e i delfini, come la salamandra e la fenice, sono simboli di rigenerazione.
 
Fontana dei delfini
  • 42.4908512.245312 Torretta. Questa torretta si trova proprio nella parte superiore del ninfeo in una collinetta, fungendo da punto di osservazione.
  • 42.4910812.2452113 Venere. In una nicchia con arco vi è una statua di Venere.
  • 42.4911412.2453914 Fontana dei delfini (Proseguendo oltre il ninfeo). Una strana vasca con a lato delle forme di delfini come decorazione.
 
La erme di fronte al teatro
  • 42.4912212.2449815 Teatro e erme (Dopo la fontana dei delfini). In questo teatro sono presenti delle frasi incomplete che non chiariscono il senso nascosto, mentre di fronte ad esso sono poste diverse erme allineate.
 
La casa pendente
  • 42.4913812.2448316 Casa pendente (Subito dopo il teatro). Questo edificio è stato costruito volontariamente in pendenza onde dare maggiore effetto di straniamento. Si pensa che in passato l'ingresso al parco fosse di fronte questa casa. Si può accedere al suo interno dal piano superiore dove si percepisce un forte senso di nausea a causa del pavimento e delle pareti storte. Un'esperienza molto suggestiva.
  • 42.4910212.2444517 Ariete dal vello d'oro (Dopo la casa pendente imboccar eil percorso in salita.). Figura piuttosto isolata rispetto alle altre.
 
La Panca etrusca
  • 42.4908712.2443318 Panca etrusca (Subito dopo l'ariete). In questa curiosa panca obliqua inserita in un arco vi è una scritta: "Voi che pel mondo gite errando, vaghi di vedere meraviglie alte e stupende, venire qua, dove son faccie horrende elefanti, leoni, orsi, orchi e draghi."
  • 42.4907712.2446219 Cantaro (Vicino alla panca etrusca). Si tratta di un vaso posto su un piedistallo.
 
L'elefante
  • 42.4909412.2448520 Elefante (Subito dopo il Cantaro). Questo elefante sormontato da una torretta stritola con la proboscide un legionario. Sembra evidente il riferimento alle battaglie di Annibale sul suolo italiano.
  • 42.4908612.2449421 Drago alato (Accanto l'elefante). Un drago alato con le fauci aperte viene attaccato da un cane, un lupo e un leone con sicuri riferimenti simbolici.
  • 42.4911512.2446522 Cerere (Dopo il drago sulla sinistra). Cerere, dea delle messi e dell'agricoltura è rappresentata come Demetra con un cesto in testa. Accanto alla statua si trovano due tritoni con un bambino che gioca alle spalle della dea.
  • 42.490912.2450623 Nettuno (Dopo Cerere e il piazzale dei vasi). Nettuno è rappresentato con un delfino sotto il braccio, mentre è presente un altro delfino con la bocca aperta.
  • 42.4909712.2450924 Testa di delfino (A sinistra della fontana di Nettuno).
 
La ninfa dormiente
  • 42.4909912.2451925 Ninfa dormiente (Dopo il delfino). Una ninfa che dorme con un cane a fianco decapitato durante il lungo abbandono del parco. La ninfa ha una mano poggiata su un lenzuolo con cui forma il numero tre con la dita aperte.
 
L'orco
  •  42.4907712.2448726 Orco. Questa è la scultura più famosa di Bomarzo, nonché simbolo stesso del parco. Un orco con la bocca spalancata sembra essere minaccioso, sul labbro vi è scritto "Ogni pensiero vola". E' anche possibile entrare al suo interno e vedere la luce entrare dalla bocca e dagli occhi. All'interno è possibile sedersi nell'ambiente ricavato con delle panche in pietra e un tavolo.
  • 42.4905412.2447127 Proserpina.
 
Cerbero
  • 42.4904412.2446728 Cerbero. Il guardiano dell'ade è rappresentato come un cane a tre teste, una coda da serpente e una moltitudine di teste di serpente sul corpo.
  • 42.4906612.2449229 Piazzale pigne e ghiande. In questo spiazzale sono presenti 18 pigne e ghiande poste come su di un vaso atte a richiamare un multiplo del 3 essendo 9+9.
 
Il tempio
  • 42.4907612.2451330 Orsi araldici. Sul lato lungo dello spiazzare vi sono due orsi che tengono uno stemma araldico.
  • 42.4904612.2448931 Rotonda.
  • 42.490312.2448432 Tempio del Vignola. Questo tempio fu costruito venti anni dopo a seguito della morte della moglie di Orsini. Si pensa contenga anche le spoglie della moglie. Il Tempio riprende forme architettoniche di diverse epoche, quella classica (frontone, colonnato e vestibolo) e quella rinascimentale (cupola). L'interno è in realtà costituito da una piccolissima aula circolare, nella quale la famiglia Bettini, che ha restaurato il complesso, ha posto una lapide alla memoria di Tina Severi Bettini, deceduta anche a causa di una contusione durante i lavori di ripristino del parco.


Eventi e feste modifica

  • Sant'Anselmo Vescovo.   24-25 aprile. Il primo giorno c'è la festa il secondo il palio


Cosa fare modifica

  • 42.49337612.2302871 Riserva naturale provinciale Monte Casoli di Bomarzo (in circa 5 km più avanti sulla strada che passa dal Sacro Bosco). L'area che non è solo ricca di natura ma anche di storia che vi ha lasciato numerose tracce. Sulla sommità di Monte Casoli è ancora possibile vedere le abitazioni cavernose (l'abitato rupestre di Monte Casoli a Bomarzo), abitato dal Neolitico fino al Medioevo. Camminando lungo il CAI 125 si trovano anche resti degli altari etruschi e romani tagliati dalla roccia e le rovine di un'antica abbazia.    
  • 42.48133912.2642642 Piramide etrusca (Altare piramidale o Sasso del Predicatore) (circa 1,5 km a sud-est dalla fermata dell'autobus di via Cavour). Un altare etrusco in una forma di piramide con gradini scolpiti da una cima di una roccia. Lungo il sentiero che porta alla Piramide si può arrivare anche attraverso un passaggio notevole scavato nella roccia.


Acquisti modifica


Come divertirsi modifica


Dove mangiare modifica


Dove alloggiare modifica


Sicurezza modifica


Come restare in contatto modifica


Nei dintorni modifica


Altri progetti

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