Aggius | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sardegna | |
Altitudine | 514 m s.l.m. | |
Superficie | 86,31 km² | |
Abitanti | 1.411 (2022) | |
Nome abitanti | Aggesi | |
Prefisso tel | +39 079 | |
CAP | 07020 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Vittoria | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Aggius è una città della Gallura, subregione della Sardegna, nella provincia di Sassari.
Da sapere
modificaAggius è uno dei Borghi Autentici d'Italia, è stato nominato "Comunità Ospitale" ed è bandiera arancione secondo il Touring Club Italiano.
Aggius è famosa per il canto Aggese, un tipico canto corale che ha origine intorno al '300. Le cinque voci caratteristiche principali del coro sono lu tinori, lu trippi-tripli, lu contra, lu grossu e lu falzittu. Il canto Aggese fu apprezzato persino da D'Annunzio, che lo descrisse come un canto "antico quanto l'alba".
Il suo nome, attestato dal 1341 sotto le forme di Alvargos, Abbarios, Albargos, Albergas e Albergues, deriva probabilmente dalla parola greca aghios (sacrosanto) oppure dal latino agnus (agnello). Più accertabile è la derivazione dal termine ajus, che caratterizzava qualcuno senza regole, per il carattere ribelle degli antichi aggesi.
Cenni geografici
modificaAggius situa nell'area a sud-ovest della Gallura, alle pendici dei monti Pinna, Fraili e Monte della Croce. L'abitato è incastonato in una zona estremamente panoramica tra le fitte sugherete tipiche galluresi e vicina alla Piana dei Grandi Sassi in località li Pàrisi, nota come Valle della Luna, caratterizzata dalla scenografica presenza di numerosi ed enormi massi granitici risalenti al periodo quaternario.
Quando andare
modificaAggius è visitabile in ogni periodo dell'anno, anche d'estate, per la sua vicinanza alle località balneari dei comuni di Trinità d’Agultu, Badesi e Aglientu.
Cenni storici
modificaIl territorio di Aggius è stato abitato sin dalla preistoria (ciò è testimoniato dall'importante presenza di tafoni granitici e Nuraghi). Le origini dell'abitato sono molto antiche, ma le prime notizie del borgo si hanno in età giudicale: trattasi di un'antica ed importante villa del Giudicato di Gallura. Alla morte del giudice Nino di Gallura il giudicato viene smembrato e la villa viene contesa tra i Doria, gli Arborensi e i pisani. Prevarranno gli Aragonesi: la città viene citata per la prima volta nel 1341 con il nome di Alvargos (il nome nella forma Agios si trova per la prima volta in una tabella del re d'Aragona risalente al 1358). Conquistato prima da Eleonora d'Arborea ed in seguito nuovamente dagli Aragonesi, il centro di Aggius passerà poi sotto il dominio spagnolo, il quale influenzerà molto lingua e tradizioni. La città otterrà l'autonomia comunale nel 1771, assieme ai centri galluresi di Tempio, Terranova (oggi Olbia), Calangianus, Luras, Nuchis e Bortigiadas. Pochi conoscono il curioso fatto avvenuto nel 1848, quando Aggius divenne “Repubblica” per quarantotto ore, investita da quel movimento che in Europa prese il nome di “primavera dei popoli”.
Città dei banditi
modificaIl paese di Aggius è stato l’epicentro del banditismo gallurese per circa tre secoli, dalla metà del Cinquecento alla metà dell’Ottocento, tanto che nel 1726 un rapporto molto dettagliato delle autorità locali attribuisce ad Aggius il ruolo di paese leader nel traffico clandestino di cereali. Risale al 1766 il famoso scritto del viceré Francesco Ludovico Costa il cui testo integrale, stampato su un grande pannello, è collocato sulla facciata di un importante palazzo aggese (che oggi ospita un museo): si tratta di un manoscritto in cui si minaccia la distruzione definitiva della villa di Aggius in quanto ritenuta “scandaloso ricovero e favore di banditi e facinorosi”. Al di sopra del monti Fraili si trova una parte piana con un piccolo pozzo detto "Sorgente dei Banditi"(infatti, durante il periodo del banditismo, i banditi del posto trovavano sistemazione nelle cave della piana perché di arduo raggiungimento). Nasce ad Aggius, il 29 ottobre 1827, Sebastiano Addis Tansu, meglio conosciuto come "Il Muto di Gallura", noto per essere stato tra i maggiori banditi del periodo a cavallo tra Settecento ed Ottocento. Egli stravolgerà la cittadina provocando oltre 70 omicidi nel periodo del banditismo.
Aggius è ricordata inoltre, nella prima metà del Seicento, come la città dei falsari (la cui zecca venne ritrovata nell'attuale monte "fraili", parola derivante dal gallurese che va ad indicare il luogo di lavoro del fabbro).
Come orientarsi
modificaQuartieri
modificaNel centro storico del paese, l’elemento predominante è il granito a vista, presente nelle murature degli edifici e negli infissi esterni. Quartieri, vie e piazze conservano antiche denominazioni: l‘Aldia (punto di guardia), Paràula, Speslunga, Lu Cunventu, Piazza di li Baddhi.
Come arrivare
modificaIn aereo
modificaAggius dista 57 km dall'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda e 98,5 km dall'aeroporto di Alghero-Fertilia.
In auto
modificaAggius dista:
- 6,00 km da Tempio Pausania, passando per la strada statale 127 Settentrionale Sarda.
- 55,2 km da Olbia, passando per la strada provinciale 38 e la strada statale 127 Settentrionale Sarda;
- 52,1 km da La Maddalena, passando per la strada statale 133 di Palau;
- 59,9 km da Sassari, passando per la strada provinciale 90;
- 106,2 km da Alghero, passando per la strada statale 672 Sassari-Tempio;
- 146,8 km da Nuoro, passando per la strada statale 672 Sassari-Tempio;
- 250 km da Cagliari, passando per E25.
In nave
modificaAggius dista:
- 58,1 km dal porto di Olbia, passando per la strada statale 127 Settentrionale Sarda.
- 70,7 km dal porto di Golfo Aranci, passando per la strada statale 127 Settentrionale Sarda e per la strada provinciale 38.
In autobus
modifica- 1 Autolinee ARST Sardegna (Società unica sarda di trasporto), Via Roma 193, ☎ +39 0789 553000, ☎ 800 762 622, fax: +39 070 40 98 757.
Come spostarsi
modificaI suggestivi percorsi del centro storico sono piacevolmente visitabili a piedi.
In auto
modificaIl traffico è tranquillo e sostenibile.
Cosa vedere
modificaArchitetture religiose
modifica- 1 Chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, Via Vecchia 10. Edificata nel 1536 e ben conservata, ha un interno stile romanico barocco con pianta a croce latina. Nei secoli ha subito numerosi interventi di ampliamento e restauro, tra i quali spicca il rifacimento della facciata nel 1854. Il vecchio campanile fu abbattuto e sostituito nel 1936 con uno alto 33 metri, ai piedi del quale spicca un monumento ai caduti.
- 2 Oratorio di Santa Croce, Via Vecchia 10. Sede dell'omonima confraternita e situato di fianco alla chiesa di Santa Vittoria, l'oratorio di Santa Cruzi (in dialetto) è datato 1709.
- 3 Chiesa di Nostra Signora d'Itria, Via Coltis. La Chiesa di Nostra Signora d’Itria risale alla metà del ‘700 e fu costruita dalla Famiglia Tirotto come ringraziamento alla Madonna per il ritorno di un familiare caduto nelle mani dei Saraceni. Pur essendo una chiesa urbana, presenta un'architettura simile a quella delle chiese campestri della Gallura.
- 4 Chiesa di Nostra Signora del Rosario, Piazza del Rosario. La Chiesa di Nostra Signora del Rosario, sede dell'omonima confraternita, risale probabilmente al Seicento (un'iscrizione sul portale, la quale porta la data 1727, ricorda un restauro). Presentava un campanile a vela, sostituito nel 1947. Riaperta al culto nel 2009, in quanto rappresenta la seconda patrona del paese.
Musei
modifica- 5 MEOC - Museo Etnografico Olivia Carta Cannas, Via Monti Assaddu, 6, info@museodiaggius.it. 4,00€ (intero) / 3,00€ (ridotto). Trattasi del museo etnografico più grande in Sardegna, il quale racchiude in ampi spazi l'intera storia e cultura gallurese dal '600 ai giorni nostri, con la fedele ricostruzione della casa tradizionale e degli antichi mestieri e costumi. Il MEOC ospita la “Mostra Permanente del Tappeto Aggese”, pregiato manufatto famoso in tutta l’isola, ma conosciuto e molto apprezzato anche in Italia e all’estero.
- 6 Museo del Banditismo, Via Pretura, info@museodiaggius.it. 4,00€ (intero) / 3,00€ (ridotto). Il Museo del Banditismo propone una mostra nella quale è raccontata l'intera storia del banditismo gallurese, che vedeva epicentro nella piccola cittadina di Aggius. Questo museo, allestito non a caso nel palazzo della vecchia Pretura, è situato nella zona più antica del paese.
Monumenti
modifica- 7 Centro Storico di Aggius. Trattasi di un vero e proprio monumento all'aperto, interamente granitico e recentemente ristrutturato. Percorrendo le sue vie ci s’imbatte in vicoli e piazzette decorati con disegni che rievocano scene di vita paesana o motivi geometrici ripresi dalla tradizione tessile. Le sue chiese, le fontane e gli angoli caratteristici offrono al visitatore uno spettacolo indimenticabile. I punti principali sono: la Piazza delle Danze, via Speslunga, via Marconi, via Vecchia, via Paraula, via dell’Ordito e via Monti di Lizu. Il centro storico di Aggius è uno dei Borghi Autentici d'Italia.
Aree di interesse naturalistico
modifica- 8 Parco di Santa Degna, Via Li Rucchitti 11. Parco ben conservato nel quale situa un laghetto artificiale ed un punto ristoro.
Eventi e feste
modifica- La Settimana Santa. Molto importante ad Aggius è la Settimana Santa, nella quale le celebrazioni sono caratterizzate da canti salmodianti delle confraternite e dei cori tradizionali. Aggius è l'unico paese della Gallura che mantiene tutte le antiche tradizioni (in particolare, il venerdì santo è caratterizzato dai peculiari canti Stabat Mater e Miserere Solenne).
- Festa di San Giovanni. Il 23 giugno si festeggia la nascita di San Giovanni. I festeggiamenti, tipici in tutta la Gallura, prevedono l'allestimento di un falò a base di erbe aromatiche nella via adiacente alla chiesa di Nostra Signora del Rosario, con attività rituali: saltare le fiamme in segno di coraggio e divenire "compari" se si salta in coppia, come una sorta di giuramento solenne.
- La Gran Festa d'Estate. L'ultimo giovedì di luglio viene celebrata la Gran Festa d'Estate, nella quale sono esposte le produzioni artigianali locali e vi è la degustazione di prodotti tipici. Musica dal vivo ed attrazioni vengono allestite nelle piccole piazze, nei bar e nei punti ristoro del centro storico.
- La Festa di l'Agghiani. La prima domenica d'ottobre si festeggia la Festa di l'Agghiani, ovvero "festa degli scapoli", nella quale tutti i cittadini privi di consorte degustano la zuppa gallurese e bevono vino bianco.
Cosa fare
modificaAcquisti
modificaCome divertirsi
modificaDove mangiare
modificaDove alloggiare
modificaPrezzi modici
modifica- 1 La Pampana, Via Speslunga 13.
Prezzi medi
modifica- 2 Li Criasgi, Via Li Criasgi 10. Bed & Breakfast.
- 3 Maison et Charme, Località Pustogliu. Bed & Breakfast.
- 4 Locanda Li Manni, Via Pasquale Paoli 10 (Nel centro), ☎ +30 079 620160, info@limanni.it. Doppia 65€. Check-in: 13:00, check-out: 12:00. Granitica dimora storica con spazi ampi e luminosi. Caratteristici di ogni ambiente sono i pavimenti con le “graniglie” e i motivi ornamentali tipici degli alloggi della prima metà del secolo scorso. Dispone di camere con bagni privati illuminati attraverso l’utilizzo di tunnel solari, a basso impatto ambientale.
Prezzi elevati
modifica- 5 La Vignaredda Residenza di Charme, Via Gallura 14, ☎ +39 079 620818, info@lavignaredda.it. appartamenti (a partire da € 56/notte) e camere (a partire da € 43/notte).
Sicurezza
modificaAggius, come tutte le cittadine del centro Gallura, è un posto estremamente quieto e tranquillo.
Numeri utili
modifica- 2 Carabinieri, Via Roma 128, ☎ +39 079 620422. Per ogni eventualità è possibile rivolgersi ai carabinieri.
Farmacie
modifica- 3 Farmacia Carta, Via Roma 65, ☎ +39 079 621219.
Come restare in contatto
modificaPoste
modifica- 4 Ufficio postale centrale, via Roma 191, ☎ +39 079 620794.
Telefonia
modificaIl territorio di Aggius è coperto da tutte le linee telefoniche.
Nei dintorni
modifica- 5 Frazione di Bonaita. Piccolo centro abitato ad 8 km da Aggius, Bonaita è una frazione del comune insediata nella Valle della Luna, in una piana conosciuta come "La Sarra di Bonaita". Nota per la sua natura incontaminata, la purezza delle numerose sorgenti e per Punta Salici, che con i suoi 911 m s.l.m. risulta il punto più alto di tutto il territorio comunale e dalla quale è possibile ammirare buona parte della Gallura, dell’Anglona e tutto il litorale da Porto Torres alle Bocche di Bonifacio sino alle cime innevate della Corsica. Su una vasta area della Sarra è stato inaugurato alla fine del 2001 uno dei primi parchi eolici della Sardegna, che vanta 93 turbine divise tra i territori comunali di Aggius, Bortigiadas e Viddalba.
- 6 Valle della Luna. La "Piana dei Grandi Sassi" (chiamata anche “Valle della Luna” per la particolare forma delle rocce e dei sassi che vi si trovano, simili appunto ad un paesaggio lunare) è una zona pianeggiante disseminata da enormi massi di granito, isolati o a gruppi, di varie dimensioni, che conferiscono al paesaggio un aspetto lunare, da qui il nome con cui è nota la vallata. I massi, modellati nel trascorrere del tempo dagli agenti atmosferici, presentano forme particolari simili a figure di animali e a profili di visi umani. Trattasi di uno spettacolo unico ed impressionante agli occhi di chiunque. Vi si trovano diversi reperti storici a partire dal Neolitico.
- 7 "Resegone" di Aggius. Il "Resegone" di Aggius è la cornice di monti granitici che sovrasta il centro abitato. Questo elemento fa di Aggius il paese presepe per eccellenza e scenario di tante leggende ambientate durante il periodo della dominazione Spagnola e delle faide. Montagne granitiche, dalle forme originali, modellate dal vento e dalle intemperie e ora visitabili grazie a percorsi e sentieri, che ne permettono la scalata.
- Nuraghe Izzana.
Informazioni utili
modifica- 8 Casa dell'Ospite, Via Monti di Lizu 6, ☎ +39 345 510 4508. Punto di ritrovo ed accoglienza turistica.
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Aggius
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